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Autore: crige    27/03/2014    6 recensioni
Vi manca Save Me?
Vi mancano Feffe e Alessia?
Spesso vi capita di non riuscire a dormire?
Bene, entrate e leggete!
Spero che non moriate di diabete, altrimenti mi sentirò in colpa!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E' risaputo che ciò che ci tormenta di giorno, ci tormenterà anche la notte.
Non è vero un cazzo che puoi staccare da tutto, dormendo.
Neanche nei sogni sei tranquillo.

Temi per un' apocalysse zombie?
Vai tranquillo che te la sogni quella stessa notte.
Hai problemi economici e non sai come arrivare a fine mese?
Stanotte sognerai di sperperare quei pochi soldi che hai, in puttanate.
Credi di non riuscire a dormire?
Avrai l' incubo di non dormire!

Insomma, non si può scappare dai problemi, dormendoci su.
Perchè essi sanno presentarsi sotto mille forme diverse.
Che sia l' insonnia, la voglia di correre, il voler prendere a pugni qualsiasi cosa o il mangiare fino a esplodere.
Se avete anche solo uno di questi sintomi, sappiate che avete un problema.

La verità è che se tutto si risolvesse dormendo, sarebbe troppo facile.
Non fate caso a quei politici che dormono in parlamento.
Loro non stanno risolvendo le cose.
Loro semplicemente ci dormono su.
E poi ci si lamenta che i giovani son tutti pigri.

Ad ogni modo, la via più diretta e giusta è quella di parlarne.
Ammettere di avere un problema e fare di tutto per cercare di risolverlo.
Rimandarlo non ha alcun senso e non è per niente utile.

Parlane.
Esponi le tue perplessità.
E vedrai che riacquisterai il sonno, senza zombie a infestarti i sogni.




                                                   **********


-Ok, ragazze, io sono ufficialmente morta- sospira, Nene, lasciandosi letteralmente cadere sul divano di casa sua.

-Voglio morire- si lamenta, la mia ragazza, sedendosi accanto a lei.

-Io sto benissimo!- esclamo, allegra -volete una birra?- chiedo, sparendo in cucina.

-Penso di odiarla- sento distintamente mormorare Eleonora, prima che lasci la stanza.

Siamo appena tornate dall' allenamento.
Stiamo facendo preparazione atletica e Antonio ci sta uccidendo.
Ma a me sta bene!

Insomma, il rugby non è di certo come giocare a bocce.
Sono due tempi da 40 minuti.
Minuti in cui cadi e ti rialzi ininterrottamente.
Dove corri come un dannato e dove cerchi di abbattere gli altri avversari.
Non è mica cosa da tutti!
Quindi, serve una buona preparazione fisica.

Torno in sala con tre birre in mano.
Mi siedo accanto a Federica, porgendo loro le birre già prive di tappo.
Prendo un sorso della mia, sospirano soddisfatta.

-Potresti almeno fingere di essere stanca- s' imbroncia, F.

-Sono stanca- mi difendo -ma non più di tanto-

-Ti prego, donami un tuo polmone!- mugola di rimando.

Successivamente si stende poggiando la testa sulle mie gambe e i piedi su Eleonora.
Quest' ultima sogghigna, iniziando a farle il solletico.
Fede urla, dimenandosi.

-Daaai noooo! Mi fanno male tutti gli addominali!-

-Okok- ride la bionda, lasciandola stare.

-Pfff- sbuffo -mi avete fatto rovesciare quasi metà birra-

-Brava!- esclama, Fede -invece di difendermi da questo mostro, te ne stavi lì tranquilla a bere!-

-Ora sarei un mostro?-

-Non ora! Tu lo sei sempre!- 

Scoppio a ridere, seguita dalla mia ragazza.
Nene ci guarda indignata e senza parole.
Alla fine si alza dal divano.

-Me ne vado a dormire!- declama, con aria da superiore -sperate che il mostro non vi spunti da sotto il letto- sorride beffardamente, prima di dirigersi verso le scale.

Restiamo per un po' in silenzio.
Prendo ad accarezzarle i capelli, persa nei miei pensieri.
Dopo poco la sento sonnecchiare beatamente.
Sorrido.

-F- sussurro, accarezzandole una guancia -andiamo a letto-

-Ancora cinque minuti- borbotta.

Scuoto la testa divertita.
Mi alzo facendo attenzione a non svegliarla.
La prendo in braccio, andando in camera.

La adagio delicatamente sul letto.
Vado a chiudere la porta e poi torno da lei.
La metto sotto le coperte, per poi cambiarmi per dormire.
Alla fine la raggiungo sotto le lenzuola.

-So che non stai dormendo- sorrido, avvicinandomi.

Lei scoppia a ridere, venendomi incontro.
Si rifugia tra le mie braccia.
Mi stampa un bacio sulle labbra.

-Sai che amo quando mi prendi in braccio-

-Lo so e tu te ne approfitti-

Sorride.
E per l' ennesima volta m' innamoro del suo sorriso.
M' innamoro di lei.
Di lei che mi ha salvato.
Che mi ha fatto vedere cosa c'è di buono al mondo.
Lei, la mia unica ragione di vita.

-Amore- richiama la mia attenzione -mi fai le coccole fino a quando non mi addormento?- chiede, con voce da cucciolo.

-Tutte quelle che vuoi-

-Allora anche mentre dormo!-

-Va bene, va bene- sorrido, iniziando a coccolarla.

-Fefè, Ele non verrà veramente sotto il letto, vero?- domanda, leggermente spaventata.

-Ma no, scema!- rido, stringendola -lo sai che come tocca il letto, entra in coma!-

-Hai ragione, è troppo pigra-

Cala il silenzio.
Ma proprio quando penso che ormai si sia addormentata, Federica si fa se possibile più vicina.
Poggia una mano sotto la mia maglietta.
Punta una gamba in mezzo alle mie.

-Credo che mi sia passato tutto il sonno- sussurra al mio orecchio, per poi baciarmi con trasporto.




Mi sveglio all' improvviso.
Scatto a sedere, ansimando.
La testa mi scoppia.
Il peso sullo stomaco che mi porto dietro da tempo, spinge per uscire.

Mi passo una mano sul viso.
Metto a fuoco la mia camera, cercando di calmarmi.
Volto il capo, sospirando sollevata, notando che Alessia dorme ancora beatamente.
Alla fine mi alzo, andando in cucina.

Prendo un bicchiere, riempendolo d' acqua.
Recupero due pasticche, mandandole giù.
Dopo vado sul divano seguita da Terry.
Prendo a farle le coccole, distrattamente.

Cosa c'entrava, adesso, quel ricordo?
Perchè l'ho sognato proprio stanotte?
Non riesco a capire.

Rimembro perfettamente quella sera.
In quel periodo io, Federica e Nene, passavamo tutti i giorni insieme.
Mi sembra ieri...eppure, eppure è come se fosse passata una vita intera..




                                                         **********


Mi rigiro tra le lenzuona, stiracchiandomi.
Sorrido, allungando una mano dall' altra parte del letto.
Sorriso che sfuma, costatando che è vuota.

Apro gli occhi, mettendomi seduta.
Francesca non c'è.
Sbadiglio, alzandomi.

Mi dirigo in salotto.
Un sospiro di sollievo abbandona le mie labbra, quando la scorgo sul divano.
Ha un libro in mano.
Lo sguardo corrucciato.
La mia attenzione viene poi catturata dall' orologio vicino la tv.
Segna le tre di notte.
Chissà da quanto è qui.

-Hei- mormoro, così da non spaventarla.

-Hei- ricambia il saluto, sorpresa -che ci fai sveglia?-

-Buffo- sorrido -stavo per chiederlo a te-

sorride di rimando.
Mi fa cenno di raggiungerla.
Le siedo vicino, senza farmelo ripetere due volte.

-Non riesco a dormire- sospira -tu?-

-Niente- alzo le spalle -mi sono svegliata e tu non c'eri-

-Mi spiace- sussurra.

La scruto.
I suoi occhi mi dicono chiaramente che c'è qualcosa che non mi dice.
Sono velati da un alone remoto di tristezza.
Che le prende?

Mi avvicino.
Le tolgo il libro dalle mani, riponendolo sul tavolino di fronte.
Punto gli occhi nei suoi, accarezzandole una guancia.

-Mi dici che succede?-

-Te l' ho detto- ribatte -non riesco a prendere sonno-

-Ok- annuisco -e la risposta per la tua ragazza, invece, qual'è?-

-Che vuoi dire?-

-Francesca, non sono un' estranea. Stiamo insieme da un anno, parlami-

Rimane a guardarmi in silenzio.
Si scosta dal mio tocco.
Abbassa lo sguardo.

-Ok, vuoi sapere cosa penso?- riporta l' attenzione su di me, restando in attesa -io credo che tu abbia sognato qualcosa del tuo passato e che tu non voglia dirmelo per paura di deludermi, dato che era da tanto che non capitava e credevi di aver superato tutto- mi avvicino, prendendole le mani nelle mie -tu non potrai mai deludermi, capito?- sorrido, accostando il mio viso al suo -devi dirmelo se c'è qualcosa che non va e insieme cercheremo di risolverlo-

Alla fine sorride.
Sfioria il naso con il mio.
Mi bacia dolcemente.

-Hai ragione- soffia -scusami-

-Non ti scusare per niente- dico, abbracciandola -che succede, Feffe?-

-Non lo so- sospira, stanca -di solito sogno qualcosa di attinente ad un fatto che mi è successo durante il giorno o qualcosa che ha a che fare con i miei pensieri- m' informa -questa volta non ha proprio senso-

-Che hai sognato?-

Ci pensa un po' prima di dirmelo.
Si scosta, catturando una mia mano nelle sue.
Abbassa lo sguardo, iniziando a giocherellare con le nostre dita.

-Ho sognato me, Federica e Nene- mi rivela -eravamo appena tornate da un duro allenamento, abbiamo scherzato un po' e poi siamo andate a dormire- si blocca, immobile.

-E poi?- la incito -sai che puoi dirmi tutto. So benissimo quanto era ed è importante lei per te, almeno quanto so che fa parte del tuo passato. Non mi arrabbio..- richiamo i suoi occhi, sorridendo una volta averli trovati.

-Va bene- si arrende -eravamo nel mio letto, la stavo coccolando facendola addormentare, ma poi lei ha cambiato del tutto idea e abbiamo...ecco...noi...-

-Ok, ho capito- la interrompo, sospirando -Sei sicura che non è in qualche modo collegabile a qualcosa che ti è successo ieri?-

Francesca butta la testa all' indietro.
Rimane a fissare il soffitto per un tempo che mi pare infinito.
In fine sospira.

-Non lo so- sbuffa, esasperata.

-Che hai fatto ieri? Ripercorri passo per passo-

-Mi sono svegliata e sono andata a correre- inizia, titubante -poi sono tornata a casa, ho fatto una doccia e sono passata da villa Santoro per prendere Marta e accompagnarla a scuola. Dopo sono andata con Nene all' Ikea per cercare una libreria figa da mettere qui in salotto. Dopo di ché sono venuta a prenderti e abbiamo pranzato insieme. Abbiamo guardato un film, abbiamo fatto l' Amore ed era già ora di andare a lavorare per me e di andare agli allenamenti per te-

-Quindi, è successo qualcosa a lavoro?-

-Non so, sono arrivata al Danger e mi sono messa dietro al bancone come sempre. Dopo un po' sono arrivate Cinzia, Bianca e Nene e mi sono seduta un po' al tavolo con loro e...- all' improvviso si blocca.

Si nasconde il viso tra le mani.
Si sporge in avanti, appoggiandosi contro di me.
La stringo, lasciandole un bacio sulla tempia.

-e Bianca ha iniziato a parlare dei bei tempi andati- riprende il discorso, da dove si era fermata -se n'è uscita fuori, dicendo che in un certo periodo io, Nene e Federica eravamo sempre insieme dimenticandoci della loro esistenza..-

-Ed era così?-

-No, assolutamente- alza la testa, guardandomi -era solo un brutto momento-

-Che vuoi dire?-

-Avevo appena scoperto che i miei si erano trasferiti e non avevo voglia di stare in mezzo alle persone-

-Capisco- annuisco.

Non è facile.
Non è facile sentirla parlare di lei e la sua ex ragazza.
Insomma so che facevano certe cose, ma sentirglielo dire fa tutto un altro effetto.

Ma la amo.
E se parlarne la fa stare meglio, allora sarò qui ad ascolarla e supportarla.
Perchè per Amore, si farebbe qualsiasi cosa.



                                                 **********


Ancora una volta, Alessia è riuscita a calmarmi.
E' riuscita a farmi stare meglio.
Mi ha aiutato a capire, senza battere ciglio quando ho nominato Federica.

so quanto deve essere difficile per lei, tutto questo.
Eppure rimane qui, accanto a me.
Rimane qui e fa qualsiasi cosa per cercare di capirmi.

-Che stavi leggendo?- mi chiede, accoccolandosi contro di me.

-Il Piccolo Principe- rispondo, abbracciandola.

Le lascio un bacio tra i capelli, facendole i grattini su un braccio.
Alessia sospira, intrecciando una sua mano con la mia libera.
Sorride beata.

Il Piccolo Principe.
Ricordo come se fosse ieri, il giorno in cui Federica me lo regalò.
Ci conoscevamo da poco, ma nonostante questo, lei era molto carina nei miei confronti.
Ricrdo di aver pianto, quando ho letto la sua dedica in prima pagina.

-Io non l'ho mai letto- ammette, imbarazzata.

-Cosa?- esclamo, indignata -leggerlo è il minimo! Dovresti averne una copia in casa! Vergognati-

-Ma, Amore..-

-Eh no! Non provare a fare il broncio! Questa volta non funziona!-

-Ok, allora lo leggerò adesso!- esclama, allungandosi per afferrare il libro sul tavolino.

-No, Ale, aspetta- cerco di bloccarla, ma ormai è tardi.

Prende il libro.
Lo apre, bloccandosi alla prima pagina.
Sospiro.

-Stavo per dirti che me lo ha regalato lei...-

"So che non ha lo stesso significato,
 so che forse non avrei dovuto permettermi,
 so che non sono affari miei,
 e che forse ti arrabbierai.
 Ma volevo provare a strapparti un sorriso,
 sei tutt' altra persona quando sorridi.
 Credo che, tua nonna, avrebbe voluto vederti sempre così.
 Scusami se ti ho infastidito, non era mia intenzione.
 Un bacio, F.
 
 Ps: ti prego, non prendermi a spintoni come quel ragazzino."

La vedo sorridere.
Il suo sorriso mi spiazza.
Pensavo si arrabbiasse.

-Che fai, Creatini, te la prendi con i ragazzini?-

-La rima era voluta?- dico, ironica.

-Forse- sorride, giocosa.

-Comunque, no-

-Spiegami! M' interessa- afferma, tornando tra le mie braccia.

-Avevo quindici anni, ero fuori dalla biblioteca e stavo per entrare. Vicino a me c'erano dei ragazzi che si spintonavano per gioco e uno di loro è finito addosso a me, facendomi cadere la mia copia de "Il Piccolo Principe" in una pozzanghera. In uno scatto di rabbia l'ho agguantato per la maglietta, spingendolo poi in terra. A quanto pare Federica, che era dentro la struttura e stava guardando fuori dalla finestra, ha visto tutto. Il giorno dopo è apparsa dal niente, donandomi questo- finisco, indicando il libro che tiene ancora in mano.

-Che gesto carino- soffia, contenta.

-Già-

Ripone di nuovo il libro sul tavolino.
Torna tra le mie braccia.
Avvicina il volto al mio, baciandomi.

Lascio che catturi le mie labbra.
Che ci giochi a suo piacimento.
Che trovi la mia lingua, intrecciandovi la sua.
Lascio che si senta mia.

-Ti Amo- sussurra, staccandosi -e amo il fatto che qualcuno di così speciale, si sia preso cura di te quando ne avevi più bisogno-

-Anche io Ti Amo e tu sei fantastica- sorrido, lasciandole un buffetto sul naso.





                                                         **********


Amo farmi coccolare.
Amo stare qui tra le sue braccia.
Avvolte dal nostro silenzio familiare.
Ognuna persa nei proprio pensieri.

Mi sento a casa.
Quando sono con lei, tutto il resto perde di importanza.
L' unica cosa di cui m' importa siamo Noi.

Quel noi che oramai è il mio tutto.
Quel noi che si rafforza ogni giorno sempre di più.
Quel noi, in grado di abbattere ogni cosa.

Se ripenso a tutti i passi che abbiamo compiuto.
Dal nostro primo incontro fino ad adesso, quasi non mi sembra vero.
E' cambiato tutto.

Prima, Francesca, si rinchiudeva in sé stessa senza farmi entrare.
Adesso, invece, mi rende partecipe.
Mi parla dei suoi problemi e delle sue angoscie.
Ogni minuto che passa, mi sento sempre più parte della sua vita.

-Amore- mormora -ma non è il tuo cellulare che sta squillando?-

-si- rispondo, dubbiosa -ma son le quattro di mattina! Chi è che rompe le palle?- soffio, alzandomi.

Mi dirigo in camera.
Recupero il telefono, abbandonato sul comodino.
Rispondo.

-Pronto?- 

-Oh, menomale sei sveglia!-

-Erica?!- esclamo, sorpresa.

-No, la fata turchina!- sbotta, ironica -chi vuoi che sia?-

-Che vuoi a quest' ora?-

Aspetto la sua risposta.
Torno in sala, sedendomi sul divano.
Francesca mi guarda curiosa.

-Ho fatto un incubo!- piagnucola.

-E non puoi importunare la tua ragazza?-

-Ci ho provato, ma mi ha attaccato il telefono in faccia!-

-Strano- faccio, sarcastica -Sentiamo..-

-Ho sognato un' apocalysse zombie!-

-Eh?-

-Si!- risponde, sconcertata -Francesca era brutta e morta e ha tentato di mangiarmi! Eleonora era una cacciatrice di zombie e ha cercato di ucciderla, ma tu ti sei messa in mezzo e allora ha ucciso te e io ero lì e non sapevo cosa fare e poi tutto d' un tratto è cambiato scenario e noi tutte eravamo su un' isola molto stile Lost e....-

-Buonanotte, Erica- dico, prima di riattaccare il telefono.

Poso quest' ultimo sul tavolino.
Francesca sta distintamente soffocando le risate.
La guardo scocciata.

-Che hai da ridere, tu?-

-Ti prego- dice, trattenendo le risa -dille di cambiare spacciatore!-

-Non è divertente!- ribatto, tradendomi con un sorriso -pensa se dormivamo e ci svegliava di nuovo con una delle sue cazzate!-

-Dirò a Nene di risolvere lei la questione sul nascere!-

-Dille di non attaccarle più il cellulare in faccia, altrimenti rompe a noi!-

-Sarà fatto- 

-Bene- dico, soddisfatta, tornando tra le sue braccia.

Mi accoccolo di nuovo contro di lei.
Torna ad accarezzarmi i capelli.
Mi lascia qualche bacio sulla tempia.

-che dici, proviamo a tornare a letto?- domanda, in fine.

-Proviamo!- acconsento.

Ridendo, mi carica su una spalla a mo' di sacco di patate.
Mi porta in camera, lasciandomi cadere sul letto.
Poi si porta sotto le coperte, senza smettere di ridere.

-Stronza!- rido, raggiungendola e lasciandomi abbracciare.

Mi bacia dolcemente.
Dischiude le labbra, accarezzando la mia lingua con la sua.
Si stacca poco dopo, sorridendo.

-Notte, Piccola-

-Notte, Amore Mio-



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ANGOLO AUTRICE:

'Giorno!
Allora, diciamo che ho scritto ciò perchè non riuscivo a dormire e diciamo che ci sto lavorando dalle 6 di questa mattina, quando ormai ero stufa di rigirarmi tra le lenzuola, quindiiiiiii se ci sono orrori grammaticali, vogliate scusarmi!

Ho scritto ciò anche perchè mi manca scrivere su questa coppia.
Sulla Feffe di adesso e su Alessia più matura e consapevole della sua relazione con Francesca.
Sto, infatti, già lavorando al seguito di "Save Me" che pubblicherò quando LOML sarà a buon punto!
Per chi non lo avesse ancora notato, ho aggiornato ieri ;)

Con ciò, vi lascio!
Credo che mi butterò sul letto sperando di non sognare apocalysse zombie, ma semplicemente di dormire.
Se così non fosse, importunerò la mia ragazza e non più voi con altre inutili one shot!
Un bacio, buonanotte a me e buona giornata a voi!
A presto ^^
  
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