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Autore: aris_no_nami    27/03/2014    1 recensioni
-Io non sono una persona che sogna di volare, come lo potrebbe essere mia sorella. Io non sono una persona che con la parola ‘sogno’ intende un desiderio. Io con sogno intendo i miei pensieri di notte. I miei pensieri sono di rimanere con i piedi per terra e di non prendere il volo. Sono un tipo materiale, che va a sentimento, uno che non può e che non riesce a star seduto, fermo a guardare senza far nulla perché altrimenti gli si atrofizzano le gambe e non riesce più a camminare saldo.
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Jack vive con la sorella maggiore. Lei e la tipica figlia perfetta mentre lui è il menefreghista della situazione.
Daeji vive con la sorella minore e alle volte il padre va a fargli visita. Lui è un ragazzo spensierato e donnaiolo che però deve farsi carico di un peso importante.
Erik vive con la madre e la sorella maggiore. Lui cambia donna ogni giorno e non sa essere serio.
Tutti e tre sono casinisti, maleducati e irrispettosi e tutti e tre sono grandi amici, ma qualcuno ormai si è stancato del loro comportamento e gli assegnerà una punizione che segnerà per sempre le loro vite spensierate...
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A dire il vero, quel giorno, non avevo proprio voglia di stare in classe, seduto, ad ascoltare quella lagna di un vecchio che spiegava una qualche strana formula di matematica… oppure scienze… oppure chimica?

Avevo voglia di correre, di saltare e di ballare. Di muovermi, di sgranchire le mie povere ossa e di riscaldare i miei muscoli. E anche se guardavo fuori dalla finestra, quella voglia, non se ne andava, anzi, aumentava di gran lunga.

La penna nella mia mana stava cominciando a girare troppo velocemente e da un momento all’altro sarebbe potuta volare via ed andare addosso a quell’enorme testa pelatona del vecchio.

-Moon!

Mi richiamò quest’ultimo. Io lo guardai con uno sguardo sofferente di chi sa già che gli arriverà un predicozzo o qualche battuta stupida.

-Vuole renderci partecipi dei suoi pensieri?

Mi chiese a mo’ di sfida. Io guardai la penna con gran interesse, indeciso sul da farsi per poi rialzare lo sguardo e sorridere vittorioso al professore.

-Stavo pensando che sei proprio una rottura vecchio.

Appena finii la frase, neanche a farlo apposta, la penna volò via e lo beccò dritto dritto in testa.

Ops…

 

-Quel ragazzo deve essere subito buttato fuori!

Sentii urlare il vecchio da dentro la presidenza mentre io aspettavo su una sedia fuori da essa.

Che palle quello la! Certo che mi voleva proprio male quel tipo… Sin dal primo giorno di scuola mi aveva preso in antipatia, eppure ero un ragazzetto così simpatico, dolce, educato e rispettoso…

Ero immerso nei miei pensieri quando mi passarono davanti le gemelle Jo, delle ragazze che erano in classe mia.

-Hei smorfiose!

Le chiamai a bassa voce. Le due si avvicinarono cautamente a me e, insieme, mi chiesero cosa volessi da loro.

-Sentite un po’… che ne dite di fare una cosa a tre?

Loro mi guardarono interrogativamente… Quanto ci godevo a prenderle in giro!

-Ma si dai… ho dei miei amici che ci terrebbero a fare cose in più persone…

-Moon Jack!- urlò una delle due –Come possono venirti certe idee?!

Io le guardai con un faccino da cucciolo mentre loro si stavano incavolando di brutto.

-Ma come?! Cosa c’è di male?!

Le due ragazze se ne andarono indignate lasciandomi solo con le mie risate più sguaiate.

L’unica cosa positiva di stare in una classe di gente più piccola di te di due anni era che ti divertivi tantissimo a prenderli per i fondelli, soprattutto le femmine.

-E mi dica professore, cosa vorrebbe fare?! Bocciarlo nuovamente?! L’abbiamo già fatto due volte, l’abbiamo sospeso centinai di giorni, messo in punizione e di tutto e di più, e lei ha mai visto dei cambiamenti per caso?! Io no di certo. L’unica cosa che possiamo fare è sperare che esca da questa scola il prima possibile!

Urlò la preside Lee. Io annuii da solo, concordando a pieno con le parole di quella donna… E’ già, ero proprio uno squinternato. Con i miei capelli che cambiavano colore ogni giorno, la divisa diversamente decorata, il mio caratterino… diciamo che mi facevo odiare facilmente… Ma di certo Erik e Daeji non erano da meno!

La porta si spalancò con violenza e il professore vi uscì fuori rosso come un pomodoro e con le orecchie fumanti.

-‘Giorno prof!

Lo salutai io per poi ricevere un’occhiataccia di puro odio.

-Moon, entra.

Disse la voce sicura della preside. Stancamente mi alzai ed entrai nell’ufficio per poi risedermi sulla sedia davanti alla scrivania.

-Moon Jack. Bocciato due volte. Somma dei giorni di sospensione in questi anni, 202. Arrogante, disattento, disinteressato, maleducato, irrispettoso. Sei l’anti Cristo in persona insieme a quei tuoi due amichetti.

-Si è dimenticata illegale.

Commentai sarcastico, ma la donna non mi badò.

-L’unica tua cosa buona è che non sei violento. Il tuo problema è il carattere e il comportamento. Eppure… ho avuto anche tua sorella come studentessa e lei non faceva di certo così. Ma perché tu si?

Io la guardai dritta negli occhi e il silenzio invase la stanza.

-Lei ha mai sognato di volare?- le chiesi lasciandola si stucco –Certo, chi non ha mai sognato di volare una volta nella vita? Sentire il vento sulla pelle, avere il perfetto controllo della situazione, vedere tutto dal’alto anche se solo in sogno…

La donna assottigliò gli occhi, come per vedere se sulla mia fronte coperta dai capelli ci fosse scritto ciò che in realtà stavo dicendo.

-Io no. Io non ho mai sognato di volare. L’unica volta che l’ho fatto sono caduto spiaccicandomi sul cemento e sfracellandomi, facendo uscire le mie interiora. Io ho sognato mille volte, invece, di camminare per terra, di sentire i miei piedi pesanti e a fatica riuscivo ad alzarli. Sa cosa voglio dire?

Lei scosse la testa appoggiandola sulle mani congiunte sotto il mento.

-Io non sono una persona che sogna di volare, come lo potrebbe essere mia sorella. Io non sono una persona che con la parola ‘sogno’ intende un desiderio. Io con sogno intendo i miei pensieri di notte. I miei pensieri sono di rimanere con i piedi per terra e di non prendere il volo. Sono un tipo materiale, che va a sentimento, uno che non può e che non riesce a star seduto, fermo a guardare senza far nulla perché altrimenti gli si atrofizzano le gambe e non riesce più a camminare saldo.

Detto ciò mi alzai ed uscii dalla stanza, dirigendomi verso l’uscita della scuola, visto che la campanella di fine lezione sarebbe suonata da li a pochi secondi. Infatti, appena misi piede fuori, essa squillò irritante e le urla degli scolari cominciarono ad invadere quei tristi e silenziosi corridoi.

Con tranquillità mi appoggiai al muretto delle scale ed aspettai che la gente uscisse.

-Jack!

Sentii urlare da qualcuno. Mi guardai intorno per poi individuare chi avesse urlato.

-Hey Daeji!

Lo salutai mentre lui mi raggiungeva.

-Tu non sai che giornata!- esclamò sedendosi sul muretto –E’ stato un caos inimmaginabile con la professoressa di lingua straniera… ed io non ho neanche potuto dormire! Credimi, sei fortunato ad essere ancora in seconda. Mi maledico tutti i giorni di non essermi fatto bocciare due volte come hai fatto te!

Io lo guardai divertito mentre si disperava come un matto.

-Ya! Tu sei in terza anche se in realtà dovresti essere i classe con Erik… non ti senti un minimo offeso nell’orgoglio?

Gli chiesi ridacchiando.

-Ma neanche lontanamente! Il mio primo anno di scuola l’ho fatto a Busan, ma visto che ero stato bocciato, mi sono trasferito qui e sono finito in classe con te… I miei anni di scuola li ho fatti e pure le mie fatiche! Sei tu quello che non fa niente dalla mattina alla sera! E anche tu dovresti essere in classe con lui!

Disse contrariato.

-Guardali qua i miei due scemetti!

S’intromise la bassa e tonante voce di Erik.

-Scemetti un corno, orco!

Gli disse in risposta Daeji scendendo dal muretto. Il più grande si mise a ridere di gusto per poi scendere le scale, seguito da noi.





                                        



                                                                                           

                                                                                             Moon Jack in modalità menefreghista XD
  
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