Il primo sonaglio

Non era insolito il Black Castle (un nero castellaccio che diramava le sue alte torri sopra un promontorio dall'allegra forma di teschio), fosse scosso da terribili urla, tanto che i suoi abitanti -i peggiori cattivi dell'universo disney- vi erano ormai quasi abituati. Però era decisamente anomalo che tutte quelle grida e quei pianti non provenissero dalle prigioni, bensì da una delle camere. E la cosa più sconvolgente in assoluto era che i vari cattivi di turno presenti in quella stanza non erano intenti a sogghignare e a godere dei pianti, ma sembravano piuttosto stanchi, e, in alcuni casi, quasi in preda ad una crisi di nervi. Madre Gothel aveva iniziato a strapparsi con ostentata nonchalance i curati riccioli neri, mentre, accanto a lei, Crudelia de Mon, gli occhi rossi che mandavano scintille ovunque, osservava con avidità (condita con un vago istinto omicida) le armi che Shan Yu aveva posto accanto alla poltrona, dove sonnecchiava. Ade era in preda ad un tick nervoso all'occhio e, prendendo di tanto in tanto fuoco, spostava, in palese attesa, lo sguardo da Capitan Uncino, che fumava irrequieto, a Yzma. Quest'ultima stava tentando di far cessare la fonte del prossimo crollo nevrotico dell'intero Black Realm*.
L'evidente poco successo della strega fu sottolineato da un urlo così acuto che avrebbe potuto fare invidia ad un intero coro di principesse canterine.
"SILENZIOOOOOOO!!!!!!" sbottò Ade, prendendo definitivamente fuoco e incenerendo parte di chi non fosse stato abbastanza svelto da abbassarsi. Per un micro-secondo le urla sembravano cessare, ma forse per non permettere a madre Gothel di accorgersi di avere metà capelli abbrustoliti, ripresero con rinnovato vigore.
Crudelia si avvolse Kaa sulla testa per tentare di salvare ciò che era rimasto dei suoi timpani.
"Non riesco a capire che diamine ha!" esclamò Yzma con voce stridula, mentre Gothel intraprendeva una lotta furibonda con Crudelia per ottenere un lembo dI serpente. Yzma si sporse nella culla, adornata di teschietti, dove una bambina urlava a pieni polmoni, la faccia tutta rossa per lo sforzo.
"Hai fame, piccoletta?" domandò sporgendosi verso di lei. Per tutta risposta la bambina, continuando a strillare, afferrò una delle sue enormi ciglia finte ed iniziò a tirare.
In questo modo alle urla già presenti si sommarono quelle di Yzma, che si aggrappava disperatamente ai bordi della culla, tentando di uscirvi.
Ignorando le richieste d'aiuto della strega, Ade si voltò verso Uncino. Sembrava quasi aver ritrovato la calma, con la sola eccezione del continuo tick all'occhio. Si portò una mano alle tempie, massaggiandosele. "Uncino, tu lavori ogni giorno con i marmocchi. E sei anche quello che sta di più con la mocciosa. Come fai a non avere la minima idea di cosa FARE???" proseguì, alzando il tono e riprendendo fuoco.
Il capitano fu abbastanza veloce da gettarsi a terra, precisamente sopra Shere Khan, che emise un mezzo ruggito.
"I cuccioli d'uomo sono buoni soltanto se messi in pentola"
"Come faccio a sapere come farla stare zitta, se ci sono stato solo per due giorni con lei? E poi i mocciosi sperduti sono tutti più grandi. E non piangono così" si difese Uncino, gettandosi sopra una poltrona rimasta miracolosamente integra.
"Io l'avevo detto che adottare un cucciolo d'uomo equivaleva ad un suicidio"
"Vuoi startene zitta, inutile mezza chimera?!"
La lite fu stroncata da Yzma che, sopravvissuta all' assalto con solo un'infezione all'occhio, scaricò la bambina urlante in braccio ad Ade. Shere Khan e Uncino non riuscirono a nascondere dei ghigni decisamente più che solo accennati.
Yzma crollò accanto ad Uncino, osservando Gothel e Crudelia che ancora si picchivano. "La marmocchia non ha fame" dichiarò più stridula del solito. "E pensare che io ho ucciso per molto meno!"
Ade materializzò dal nulla un chupa-chups completo di pungiglioni e lo mostrò alla bambina. "Cara Ner, posso chiamarti Ner, vero?"
Le grida della bambina parvero incoraggiarlo a proseguire. "Ner adorata, se chiudi un po' quella boccuccina e lasci vivere i timpani, lo zio Ade ti regala questo! Qualche morsettino e tutti sono felici, no?"
La piccola, cara Ner non sembrò considerare adeguata quella offerta e, strappato il dolce dalle mani ossute di Ade, glielo ficcò dentro un occhio. Ade lasciò la presa sulla bambina, che venne prontamente afferrata da Uncino, e si lanciò in lungo elenco di selezionate imprecazioni.
"Lurida poppante!" concluse, mentre Uncino cercava di calmare la bambina, cullandola e ricevendo in cambio delle atroci tirate dei baffi.
Il capitano schivò per un soffio madre Gothel, spedita dall'altro capo della stanza in seguito ad un ceffone particolarmente violento di Shan Yu, che aveva deciso di unirsi alla rissa. "Gothel" disse Ade, colto da un lampo di genio, "Tu non hai allevato una marmocchia?"
"Quella piccola ingrata" sibilò madre Gothel, osservando con orrore un dente che le era rimasto in mano.
"Tale e quale a Kuzko. Praticamente l'ho cresciuto io!" si inserì Yzma.
"E per cosa piangeva di solito?" domandò ancora Ade, ignorando Yzma, che non si diede per vinta.
"Piangeva per ogni cosa! E sì che era il re! Ma che re del broccolo! Nemmeno la riconoscenza..."
"Dipende. Di solito perché si permetteva di pensare di poter scendere dalla torre. Voleva andarsene fuori a giocare, quella piccola, ingrata, fonte di giovinezza eterna!" esclamò Gothel prima di lanciarsi nuovamente contro Crudelia e Shan Yu, urlando a squarciagola.
"La cucciola d'uomo vuole giocare" commentò sarcastico Shere Khan, osservandosi gli artigli.
"Tutti i mocciosi adorano i peluches" disse Ade fissandolo con un sorriso maligno.
Shere Khan impallidì sotto le strisce nere, ma si ricompose per affermare rigido: "La mia pelliccia è ancora in fase di ricostruzione dopo l'ultimo attacco al cucciolo d'uomo"
"Ma Nerissa vuole giocare" si aggiunse Uncino, comparendo accanto ad Ade, con la bambina urlante ancora tra le braccia. Yzma sogghignò ed osservò divertita Ade e il Capitano avvicinarsi minacciosamente alla tigre.
"Io...i cuccioli..la pelliccia..di solito i cuccioli d'uomo di questa età amano i sonagli"
"I sonagli?"ripeté Uncino, tentando di far staccare la presa della bambina su un suo baffo.
"Certamente. Vedi come ha assalito i tuoi baffi? È perché hanno una forma allungata come i sonagli...e i serpenti" concluse la tigre osservando, dietro Uncino e Ade, Kaa che veniva sbattacchiato qua e là da Crudelia.
Ade e Uncino ghignarono e diedero le spalle alla tigre, che si lasciò sfuggire un sospiro sollevato, asciugandosi il sudore del muso con una zampa.
In breve, Kaa si ritrovò tra le grinfie paffutelle di una bambina che lo sbatteva fragorosamente contro il pavimento per pori stritolarlo in abbracci decisamente degni di un boa constrictor. Le urla del castello si erano più o meno placate. Per la gioia dei cattivi della stanza, che ora osservavano compiaciuti la scena, seduti sulle poltrone, sorseggiando dei drink, le grida di Kaa erano soltanto dei sibili che venivano prontamente interrotti dalle sberle della bambina.
Che piccola, adorabile, mocciosa!


N.d.A (ovvero, note della folle)
Ehm..buonasera! *saluta la sala vuota*
Ok, so di essere folle, malata e tanta roba del genere, ma ho sempre pensato a come si sarebbero trovati i nostri Cattivi preferiti a dover accudire una bambina scalmanata, e così è nata Nerissa.
Ho cercato di mettere più citazioni possibili ai vari film.
*= il Black Realm è una altra mia visione malata del regno dove sono confinati tutti i cattivi Disney, in opposizione al White Realm, dove vivono tutti i buoni.
In realtà questa ff sarebbe il preludio di una long, e magari se non mi ucciderete potrebbe anche farsi *pomodori e sonagli piovono da tutta la sala*
Come non detto! Ringrazio la mia beta, BlackLestrange4ever per avermi incoraggiato a pubblicare! Recensioni sempre gradite, non siate timidi :)
Baci
Nox