La forza di una fragile foglia al vento Autunno. Il paesaggio che si presentava, in quel momento, dinanzi agli occhi della castana era variopinto. L’arancione, il rosso e il marrone erano gli unici colori che dominavano la scena, non solo quel giorno, ma anche ogni volta che arrivava quella stagione. La ragazza sorrise in quel suo solito modo. Era difficile descrivere il suo sorriso: era un misto tra dolcezza, tristezza e malinconia, qualcosa di estremamente delicato e di cui veniva voglia di prendersi cura. Continuò a camminare per la strada che stava facendo, un piccolo viale costernato da alberi che continuavano a perdere le loro foglie, infatti il suolo era sommerso da esse ed era impossibile non riuscire a calpestale. D’un tratto, mentre guardava davanti a sé, si fermò ad osservare un albero. All’apparenza sembrava uno come tanti, ma in realtà aveva qualcosa di diverso. Attaccato a esso, c’era soltanto una foglia marrone che ondeggiava col vento. E lei si lasciò rapire da essa. Il sorriso che aveva sulle labbra scomparve. In poco tempo non sentì più niente intorno a lei, solo il suono del vento e la foglia che con tutte le sue forze cercava di rimanere attaccata al ramo. Lei odiava l’autunno, le ricordava tanto la ‘se stessa’ del passato. Quella ragazza delicata, facilmente spezzabile, che con un semplice soffio di vento poteva cadere e spezzarsi. Proprio come quella foglia, che non poteva sfuggire al suo destino e che fra poco si sarebbe ritrovata in mezzo alle sue compagne, a terra. Odiava quella sua parte di sé. La odiava, perchè l’aveva resa debole e inutile agli occhi degli altri. Ma quello ormai era il passato, perché un giorno qualcuno le fece notare e comprendere quanto forte lei potesse essere, perché lei aveva la forza dentro, era simile a un dente di leone che fiorisce in estate, luminoso e splendente, come quel giorno d’estate in cui aveva dimostrato la sua nuova se stessa a quella persona, il ragazzo di cui era innamorata.   Furono delle voci che la chiamavano in lontananza a destarla dai suoi pensieri, tra cui sentì anche la sua voce, quella di quel ragazzo che, al contrario di lei, in quell’estate, sembrava essere forte ma dentro… dentro era più debole di qualunque altra cosa. E mentre iniziò ad avviarsi con passo svelto verso i suoi amici, poté scorgere - ormai dietro di lei – il vento che aumentava, ma la foglia che non accennava a volersi staccare dal suo ramo. Mio sorrise divertita. «Io tifo per te».   — NOTE AUTRICE. Buonasera a tutti. E con questa nuova one-shot è la seconda volta che approdo su questo "fandom", se così possiamo chiamarlo. Ho cominciato a vedere Ano Natsu De Matteru così, senza aspettarmi chissàcosa da esso, e invece mi ha stupito e preso tantissimo e in due giorni l'ho divorato, praticamente; e amato, sopratutto. Mi sono piaciuto un po' tutti i personaggi, però Mio - e Tetsurou con lei - mi hanno colpito particolarmente. Mio è una ragazza così dolce e delicata e in questa fanfiction ho voluto provare a esprimere i suoi sentimenti e ciò che è la vera se stessa, confrontrandola - come avete potuto ben notare - con una foglia. Spero che qualcuno abbia visto questo anime, altrimenti corretevelo a vedere perchè merita, e spero anche in qualche recensione, sempre ben accetta. Con questo è tutto. Alla prossima. × Haru