Inizia tutto così, per caso.
Stai stesa sul tuo divano preferito, non troppo molle, non troppo duro. Il divano che ti ha regalato la tua cara mamma per la tua nuova casa. Magari stai mangiando una caramella, rigorosamente senza grassi perché tu sei una che sta attenta alla linea. Non vorrai fare cattiva figura col tuo ragazzo? Certo che no. E pertanto hai rinunciato anche a lavorare per aspettarlo tutte le sere su quel divano, posto proprio davanti all’ingresso. Per poter guardare negli occhi il tuo amato appena varca la soglia e per poter subito dedicargli un sorriso.
Se non lo facessi, cosa succederebbe? Non sarebbe felice di averti, no? Ma certo, non puoi permettere che se ne vada, non puoi permettere che non ti voglia piu’. Quindi? Fai di tutto per stargli vicino. Per questo hai tu la custodia delle chiavi di casa e quelle della macchia, per sapere sempre quando va via. E lo chiami in continuazione, per sapere sempre dov’é.
Non ti senti in colpa nell’aver pensato che non si meritasse tutto questo. Ti ha fatto una cosa gravissima! Ha cercato di scappare e così ha tradito la tua fiducia!
Te l’ha già spiegato: l’ha fatto per paura… paura di una relazione. La sua vita non è granché e il suo lavoro non gli dà soddisfazione. Un uomo poi scoppia e fa delle stupidaggini.
E tu gli credi? No.
Allora inizia tutto così, per caso.
Un uomo entra nel suo appartamento e non trovando la sua amata sul divano ad aspettarla, si preoccupa e la cerca, la chiama. Andando in bagno si accorge che qualcuno, per caso, ha lasciato il rubinetto aperto. E per caso scivola e sbatte il cranio sul lavandino.
Ma se prima di cadere sente una spinta, anche quello è un caso?