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Autore: kaos_    29/03/2014    0 recensioni
"Mamma e zia sono tornate e io vado di là ad accoglierle. Noto che entrambe hanno una strana espressione, ma quando chiedo loro il perché non ricevo alcuna risposta. Poco dopo mamma va a farsi un bagno e, quando se ne va, zia diventa seria all'improvviso e senza giri di parole, ci avviamo in cucina. Ho dei buonissimi rapporti con lei . Da quando è tornata- 3 mesi fa –stiamo molto spesso insieme e ormai la conosco talmente bene da ‘leggerle la mente’. Ora, però, non capisco niente..."
Sono la piccola autrice della storia e spero, grazie a questa breve parte di testo, di avervi incuriosito.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento le urla di mia madre che vengono dal piano di sotto-“Iris ti sei alzata!? Sono le 7.30!”. cado giù dal letto appena sento la sua voce. Le 7.30!? sono in ritardo! Indosso di tutta fretta  la felpa di Superman, le Vans blu, dei pantaloni neri e sono pronta. Non ho voglia di fare colazione, ma so che mia madre sarebbe contraria, così sgattaiolo fuori fino all’uscita e, all’ultimo la saluto, come se non fosse successo niente. Ce l’ho fatta. 
Inizio a camminare dirigendomi verso l’inferno che mi sta per accogliere. Più volte sono tentata di prendere l’ autobus, ma voglio camminare.
Arrivo all’entrata. Quella scuola è completamente e unicamente grigia: pareti grigie, pavimento grigio, tende grigie, anche i professori sono  grigi; questo ti fa capire che non è un bel posto sia dentro che fuori. Davanti al cancello  – grigio naturalmente -  c’è Lucy che mi aspetta, con l’aria un po’arrabbiata. Sono in ritardo, e lei non sopporta i ritardatari, ma quando mi vede correre da lei con l’espressione preoccupata, scoppia a ridere e io la ‘seguo’. La nostra risata viene interrotta dal rumore delle porte che si aprono e dai passi del ragazzi che entrano. Ci avviamo anche noi mescolandoci tra la folla che è l’unica cosa che da’ colore, e in 2 minuti siamo in classe.
Chiamano Lucy dall’altra parte dell’aula e lei va verso la voce, lasciandomi da sola. Probabilmente non si accorge che questo mi fa male, visto che lei è l’unica con cui vado veramente d’accordo, ma non posso di certo obbligarla a farla rimanere sempre vicino a me.
Mi siedo al mio posto, poso lo zaino e mi avvicino alle altre cercando di intrufolarmi. Appena si accorgono della mia presenza, però,  cambiano discorso … di cosa stavano parlando? Beh meglio di altre volte; solitamente mi mandano via perché stanno dicendo ‘ cose che io non posso sentire ’. forse si è capito, ma tra me e le mie compagne non c’è un buon rapporto e lo stesso vale con i ragazzi.
Arriva il professore di Biologia e quindi tutti si sistemano ai propri banchi. Accanto a me ho Jack, lunatico fino al midollo: un attimo prima è gentile, un attimo dopo è più scorbutico di un asino.

-“ciao Iris!”. Inizia lui, lasciandomi un po’ scombussolata; di solito non mi saluta. –“ciao Jack!”. Rispondo –“come ti va?” continua, ma il professore ci interrompe e quindi non posso dargli una risposta. Il resto dell’ora la passo facendo scarabocchi sul mio quaderno e così vale anche per inglese e  grammatica, lascio in pace il mio quaderno quando suona la campana per la ricreazione. Mi alzo e tiro fuori i biscotti dietetici. Lucy mi chiama e mi porta con sé al bagno delle ragazze e lì inizia a parlarmi-
-“sai cosa ho scoperto?!” dice entusiasta. –“cosa?” chiedo io contagiata dalla sua felicità –“hai presente Ryan della 3 E? Si dice che gli interesso! Sarebbe un sogno se si dichiarasse!” dice con un sorriso a 32 denti. –“perché non ti dichiari tu? Sembri convinta di quello che sai” –“beh non vorrei fare errori, non ne ho la certezza visto che me l’ha detto Susan” –“Susan la So-tutto-io? Allora ti conviene aspettare” –“già … vuoi?” dice offrendomi un po’ delle sue patatine-“Lucy lo sai che non posso” dico amareggiata -“io ci provo, questa cosa è una pazzia!” –“non posso farci niente, è più forte di me”.
Suona la campana e allorausciamo dal bagno e ci avviamo in classe. Nel corridoio, alla nostra parte opposta, passano gli “S4”, ovvero i ragazzi più carini, antipatici e odiosi di questa scuola . il ‘leader’ bisbiglia qualcosa al suo migliore amico ridacchiando, ma lui lo guarda male. Quando li sorpassiamo lui ci fischia dietro e, sia io che Lucy, lo guardiamo male. Lucy ha un viso angelico: bionda, occhi verdi, bei lineamenti, magra. Io invece non sono niente di speciale: bionda come lei, occhi scuri e lineamenti affilati, ; non mi stupisce che i ragazzi cerchino di attirare la sua attenzione, ma, come dice lei,  lo facessero in un altro posto, in un altro momento, ad un’altra persona. Arriviamo in classe e Lucy va dalle altre –da quel che ho potuto sentire- per avere notizie su Ryan . mi avvicino e dopo un po’ riesco a capire qualcosa, ma Megan mi spinge fuori dicendo –“ togliti! Sono cose che non puoi sentire”. Visto che non mi va di litigare mi siedo al mio posto e inizio a giocare con il telefonino, finché non si avvicina Jack. 

-"vi ho viste nel corridoio … che sguardi che gli avete lanciato!” mi dice ridacchiando un po’. –“devono evitare di fare queste cose a Lucy” dico un po’ seccata. –“perché pensi siano per Lucy, magari era per tutte e due o magari solo per te” –“ come mai oggi sei così gentile?” chiedo ironica –“mi gira bene”. Non l’avevo mai notato, ma Jack non è male. È molto simile a Lucy solo che gli occhi sono più azzurri. Intanto entra la professoressa di latino e quindi guai a chi parla. Questa volta sono attenta. Latino è l’unica materia che mi piace, al contrario delle altre, e inoltre provo una certa stima per la professoressa quindi tutto questo rende semplice una materia difficile. Nell’ora dopo c’è trigonometria che, al contrario della materia precedente, la odio. Si arriva all’ultima ora con religione, ovvero la seconda ricreazione. Il professore non è molto autoritario quindi c’è chi cambia posto, chi sta con il cellulare, chi ascolta la musica. Insomma, si fa tutto tranne che seguire la lezione. Finalmente l’ultima campanella suona e quindi ora sono libera. Io e Jack ci salutiamo e Lucy lo nota, quindi inizia con le sue fantasie. –“ da quand’è che tu e Jack avete tutta questa confidenza?” –“siamo vicini di banco, qualche parola ce la diciamo” –“si ma non vi siete mai rivolti nemmeno uno sguardo … credo che la signorina Iris non voglia dirmi qualcosa” –“non c’è niente tra di noi! siamo compagni di classe che si salutano, che male c’è?!”dico con un sorriso sotto i baffi, queste cose mi mettono a disagio, ma mi fanno anche ridere – “va beh, poi vedremo” –“io certe volte non ti capisco”dico facendo la finta offesa –“mi dispiace, ma devi sopportare” continua lei ironicamente. Ridiamo e quella risata rimbomba per tutto il corridoio. Usciamo fuori e visto che Lucy va di fretta, faccio la strada da sola. Appena mi saluta tiro fuori le cuffiette e vado verso casa mia. Sto ascoltando Couting Stars e guardo il marciapiede insieme ad ogni sua sporcizia. Nemmeno mi accorgo di essere già al portone di casa. Salgo le scale fino al terzo piano, cerco le chiavi e apro la porta.
  
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