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Autore: Abbykat    30/03/2014    0 recensioni
Se non è rotto, non aggiustarlo... ma cosa fai per i danni che non puoi sistemare? Mwu e Murrue e un po' di manutenzione oltre l'orario, dopo GS phase 46.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murrue Ramius, Mwu La Fllaga
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Gundam Seed e i suoi personaggi sono proprietà di Hajime Yatate e Yoshiyuki Tomino, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

AS CIRCUMSTANCES MAY REQUIRE
scritta da Abbykat, tradotta da Alessia Heartilly

Non ci si aspetta di solito di vedere il capitano di una nave da guerra che passa il tempo nell'hangar di manutenzione della nave dopo il lavoro, con le braccia incrociate contro la ringhiera della passerella a guardare uno dei mobile suit collocati lì. Ma d'altra parte, l'Arcangelo non era mai riuscita ad essere una nave convenzionale. Dopo la loro defezione, senza una più grande autorità militare che distribuisse ordini o punizioni, l'equipaggio aveva quasi rinunciato a stupirsi delle idiosincrasie del suo capitano.

Oppure aveva semplicemente cose più importanti di cui preoccuparsi, ultimamente.

A Murrue Ramius, dalla sua posizione vantaggiosa sopra l'hangar, sembrava che l'intera nave fosse sotto il peso di una tensione crescente. Poteva quasi sentire la guerra aumentare fino a una qualche specie di crescendo violento, e se poteva sentirla lei - lei, che non era affatto il membro più esperto dell'equipaggio dell'Arcangelo, anche se era il capitano - era sicura che la sentissero tutti. Anche la manutenzione - forse soprattutto la manutenzione, che faceva il suo lavoro con la Strike e il Buster che torreggiavano su di loro, con la salvezza della nave e di tutti quelli che erano a bordo che poggiava sulle loro spalle meccaniche e rinforzate.

Erano una visione impressionante, anche in piedi immobili nell'hangar, che attendevano stoicamente la battaglia successiva, ma le preoccupazioni di Murrue erano più per le spalle infinitamente più vulnerabili dei loro piloti, sulle quali, pensava, cadeva la maggior pressione.

La cabina della Strike era aperta, e anche se Murrue non riusciva a sentire niente per la distanza, aveva l'impressione che una guerra più piccola e più personale infuriasse all'interno. Non era inusuale per Mwu la Fllaga passare ore aggiuntive ad assicurarsi che il suo mobile suit fosse perfettamente pronto al lavoro... ma ultimamente, era come se la Strike lo avesse in qualche modo offeso. Era stato un paziente cattivo in modo fenomenale - lei non si era aspettata di meno - ma persino nei pochi giorni passati da quando lui e la Strike erano stati dichiarati nuovamente abili al lavoro, c'era stato qualcosa che non andava... crepe sottili sulla superficie lucida della sua sicurezza esteriore.

Guardando dalla passerella, Murrue si chiese se forse non avesse contato un po' troppo su di lui negli ultimi mesi, anche se non poteva proprio costringersi a rimpiangerlo.

Passò alcuni minuti a contemplare la Strike, con tutti i grigi opachi senza l'armatura del passaggio di fase attivata, come una statua di se stessa; ma lei in realtà aveva già deciso cosa fare da lì in poi. Al presente, si raddrizzò, e chinandosi sotto la ringhiera fece un passo nell'aria aperta, lasciando che l'inerzia la trasportasse attraverso la gravità zero della cabina del Gundam. Afferrando il bordo del portello con una mano per fermarsi, picchiò le nocche contro l'armatura della Strike in un educato un-due-tre, e poi scivolò nello spazio aperto senza attendere l'invito.

Mwu aveva aperto il rivestimento che ospitava il sistema computerizzato della Strike, dentro fino al gomito in ciò che passava per il tronco encefalico del mobile suit. Quando la sua ombra cadde sull'interno della cabina, lui alzò la testa di scatto, voltandosi a guardarla con un'espressione di domanda sorpresa e un leggera irritazione persistente che Murrue non pensò fosse davvero diretta a lei.

"È tardi per lavorare ancora," disse. "C'è un problema con la Strike?"

"Non è a posto dall'ultimo giro di riparazioni." Abbassò la testa, con le mani che trafficavano nelle viscere della console. "Le risposte erano scorrette, durante l'ultimo test."

L'ultimo test era stato quasi perfetto. Murrue lo aveva visto con i propri occhi, in piedi accanto alla console di Miriallia per leggere i dati mentre Mwu lanciava il Gundam e lo faceva passare attraverso i suoi ritmi, con un incurante disprezzo delle raccomandazioni del medico di andarci piano per ancora un po' di tempo.

Se non è rotto, diceva lo stereotipo, non aggiustarlo, ma lo stereotipo non dava suggerimenti su cosa fare con il danno che non si poteva aggiustare.

"Posso dare un'occhiata?" si offrì Murrue, e non poté evitare di sorridere allo sguardo vacuo che si guadagnò. "Da quante ore lo fissi? Ho gli occhi freschi. Inoltre, prima che mi spingessi sulla sedia del capitano, ero un tecnico piuttosto competente."

Mwu sollevò le sopracciglia, con uno sguardo dubbioso che avrebbe dovuto essere un po' insultato, ma che invece Murrue trovò affascinante per nessun motivo a cui poteva pensare, tranne che era Mwu. "Chi di noi era assegnato al progetto G-weapon," insistette lei, prima che lui potesse fare altro che aprire la bocca, "tu o io?"

Lui chiuse la bocca di nuovo e rimase seduto e immobile per una lunga pausa silenziosa, prima di tornare finalmente al suo posto con un sospiro rumoroso. "Fai pure," le disse, con la voce pesante e scontenta. "In ogni caso, non so davvero cosa sto cercando lì dentro."

No, pensò Murrue, con una piccola fitta inattesa, non penso che tu lo sappia.

"Mi serve un po' più spazio," gli disse, entrando di più nella cabina. Lui sbatté le palpebre come se non ci avesse pensato, e poi si levò dal posto di pilotaggio e si posizionò invece dietro ad esso - un posto scomodo, Murrue aveva i suoi motivi per saperlo, ma non si era davvero aspettata altro. Questa era fiducia sufficiente, che lui le lasciasse trafficare con i delicati lavorii interni della macchina da cui dipendeva la sua vita.

"Se intendi starmi alle spalle," disse dolcemente, "mi terresti un po' di luce?"

Forse l'aveva infastidita giusto un po' con quello sguardo dubbioso, dopo tutto.

Lei davvero non si aspettava di trovare nulla fuori posto quando si chinò a indagare all'interno della console. Kojiro Murdoch e Erica Simmons sapevano il fatto loro, e Mwu aveva fatto la sua missione personale, dopo essersi impadronito della Strike ricostruita ad Orb, del capire il mobile suit in tutto e per tutto. Ma ovviamente non era quello il punto.

In ogni caso, c'era qualcosa di piacevole nella semplice routine di controllare ogni cavo e allacciatura e circuito, tastando un cavo fino alla fine per scollegarlo e controllarlo e ricollegarlo, conscia che Mwu la stava guardando da sopra la spalla ogni volta che lui aggiustava la luce portatile per illuminare meglio il punto in cui stava lavorando. Era entrata nell'esercito come tecnico, ma dopo Heliopolis la sua responsabilità era stata la componente umana della sua nave. Le macchine erano meno complicate, ogni parte aveva la sua funzione; assemblate le parti nell'ordine corretto, la macchina avrebbe funzionato. Le persone erano delicate e imprevedibili.

Anche se... c'era qualcosa da dire anche per quell'elemento umano. Non importava quanto fosse avanzata la macchina; una volta che una parte mancava o era danneggiata, le altre parti non si sarebbero mai adattate per prenderne il carico. Un computer non poteva inventare soluzioni al di fuori della sua programmazione. Murrue respinse un pensiero fuggevole per Natarle e si concentrò su ciò che stava facendo, facendo una mappa mentale dell'interno della console mentre controllava ogni collegamento, cercando con scrupolosa precisione fili incrociati, cavi annodati, circuiti danneggiati e polvere, in un processo ripetitivo e monotono in maniera consolante. Ad un certo punto iniziò a canticchiare sottovoce una delle ridicole canzoncine che giravano nell'addestramento da ufficiale.

Non iniziare una guerra interstellare; non ha usi utili... Se la gente ti chiede per che cos'è, ti inventi solo motivi futili... Se trenta trilioni di persone si fanno male, andrai a letto senza dolce... Macabra, immaginava... ma fischiettare nel buio era meglio che urlare nel buio, no?

Non iniziare una guerra interstellare.

Quando la luce si spostò ancora e l'avambraccio di Mwu si posò sulle sue spalle, sorrise tra sé e sé e continuò a canticchiare. E attento al comportamento, secondo le circostanze...

Solo quando ebbe esaminato ogni singola componente all'interno della console rimise a posto il rivestimento, assicurandolo al suo posto e picchiettandolo appena prima di raddrizzarsi e togliersi polvere immaginaria dalle mani.

Volò la testa per guardare Mwu e lo scoprì a guardarla con curiosità; parte della stretta all'interno della sua espressione si era rilassata. "Qual è la diagnosi, Capitan Dottore?" chiese.

"Beh..." Lei raccolse le gambe sotto di sé, voltandosi per guardarlo in faccia. "Possiamo chiamare Erica da Kusanagi per un vaglio completo, se vuoi... o chiedere a Kira di controllare il sistema operativo..."

Mwu fece un basso suono scontento nella gola, con una smorfia della bocca.

"...Ma secondo la mia opinione professionale? La macchina è a posto." Murrue si fermò un attimo, guardandolo che la guardava in viso. "Il suo pilota, d'altra parte," aggiunse con leggerezza, "ha bisogno di riposo... perché sta ancora guarendo dalle sue ferite, e ha molta pressione addosso."

Lui non disse niente. Un piccolo broncio gli stiracchiò la bocca, come se forse non potesse proprio decidere se obiettare o no.

"Mwu." Lei lo disse piano, allungandosi per mettergli una mano sulla spalla. "Non hai niente da provare."

Passò un altro lungo intervallo di silenzio.

Il respiro uscì da lui in un impeto rumoroso, e le spalle si rilassarono un po'. Chiuse la mano intorno al braccio di lei, e si chinò sul retro del posto di pilotaggio per appoggiare la guancia alla sua.

"Grazie," mormorò.

Lei gli mise le braccia intorno alle spalle, e piegò la testa per un bacio di striscio. "Quando vuoi."

*****
Nota della traduttrice: ogni recensione e commento, anche in messaggio privato, sarà tradotto e inviato all'autrice, e ogni eventuale risposta verrà poi riportata qui. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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