Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: CharlieBb    06/07/2008    6 recensioni
-La canzone... è per lui, vero?-. Frank aspirò il fumo, Gerard sospirò. -Sì- -Non voglio che tu soffra, Gee... nessuno di noi lo vuole- mormorò Frank, guardando timidamente l'amico. -Lo so, Frankie, lo so-
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Three cheers





-Vieni qui...-. Gerard guardò il suo ragazzo e gli fece cenno di avvicinarsi.
Erano in sala di registrazione, in attesa degli altri componenti della band, palesemente in ritardo. Quel giorno avrebbero dovuto registrare l'undicesima traccia del loro secondo cd, ed erano, ovviamente, eccitati e felici.
Three cheers for a sweet revenge, il loro secondo successo.
La Parental Advisory ne aveva comprato i diritti, con la promessa di lanciarli -e per bene- in tutto il mondo.
Three cheers for a sweet revenge, la piccola, personale vendetta di Gerard Way sul mondo intero.
La sua vendetta e rivalsa su tutti quei ragazzi che a scuola lo avevano preso in giro e umiliato.
La sua vendetta su tutti quelli che pensavano che non ce l'avrebbe fatta, che non sarebbe riuscito a liberarsi dell'alcool e della droga.
La sua vendetta su quelli che pensavano fosse un fallito, solo uno in mezzo a tanti, solo un perdente tra gli altri, vincenti.
La sua vendetta su quelli che avevano criticato la sua omosessualità, che l'avevano condannata come peccato, puntando il dito ed elargendo giudizi da ipocriti perbenisti.
La sua vendetta sul mondo che tanto aveva odiato ma in cui era costretto a vivere.
E la sua rivalsa. Il suo rialzarsi dopo una brutta caduta e dimostrare al mondo il vero valore e la vera forza di Gerard Way. E non ce l'avrebbe mai fatta senza Frank.
Non sarebbe mai riuscito a rialzarsi se Frank non gli avesse teso la sua mano.
Non avrebbe mai potuto ricominciare a vivere se Frank non fosse stato accanto a lui.
Frank era stato la Speranza, la sua piccola, personale Speranza in un mondo migliore, in una vita migliore.
Frank era stato la Luce da seguire, quella Luce che ridona la vita a chi l'ha smarrita.
Frank era diventato la sua Vita. L'ossigeno nella sua aria.
-Che c'è, Gee?-. E ora Frank gli era di fronte, bello come non mai, dolce come solo lui poteva essere, radioso quasi più del sole.
Gerard rimase qualche istante in silenzio a guardarlo, contemplando quel dono che Dio o chi per lui gli aveva mandato. Chiunque fosse stato, Gerard non avrebbe mai potuto ringraziarlo abbastanza.
Frank lo guardò, in attesa, e Gerard non potè fare altro che sorridere. Gli poggiò delicatamente un dito sulle labbra, intimandogli di tacere, e lo fece sedere accanto a se'. Prese la sua mano e se la poggiò sul petto, proprio all'altezza del cuore, e lo guardò.
-E' per te che sta battendo adesso, è solo grazie a te che batte ancora...- mormorò Gerard chiudendo gli occhi e ascoltando i loro cuori che battevano all'unisono come due tamburi sincronizzati. Poteva sentire il cuore di Frank anche attraverso la pelle e i vestiti, anche senza toccare il suo corpo, poteva sentirlo chiaro e forte, perchè batteva per lui.
Frank non disse nulla, ma si sporse per baciare il suo amante.
Sapeva cosa Gerard volesse dire, lo capiva benissimo. Ed era la stessa sensazione che provava lui.
Il suo cuore batteva per Gerard, la sua intera vita ruotava attorno a lui, ed era solo quando lo aveva conosciuto che aveva iniziato a vivere davvero.
Nel momento esatto in cui aveva incontrato i suoi occhi il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata, vivo per la prima volta. Aveva sofferto quando non poteva averlo, quando sapeva che il suo cuore apparteneva a un altro uomo, quando l'unica cosa che poteva fare era stargli accanto e prestargli una spalla su cui poter piangere.
Aveva sofferto quando Gerard soffriva, quando l'alc ool e la droga lo consumavano lentamente, quando la sua vita era sull'orlo di un burrone e lui non sapeva se avrebbe potuto farcela.
Grazie a Gerard aveva conosciuto il dolore e la sofferenza, e grazie a Gerard aveva conosciuto l'amore.
Senza di lui la sua vita sarebbe stata vuota, inutile, senza senso. Ma con lui era diverso. Nonostante avessero sofferto, erano stati felici. Avevano vissuto ogni istante come fosse il primo, o l'ultimo, e non si erano persi niente.
Insieme vivevano.
-Hey, ragazzi, basta smancerie, è ora di mettersi al lavoro!-
La voce di Brian li riportò al mondo reale, a quella stanza dove avrebbero dovuto registrare.
Aprirono gli occhi ma rimasero vicini, abbracciandosi, dedicando agli altri sguardi felici e un pò imbarazzati.
-Già, al lavoro...- mormorò Gerard, alzandosi e separandosi controvoglia da Frank.
Quel giorno, toccava a lui registrare. Aggiunta la voce, la canzone sarebbe stata pronta. Allora amen, finita questa sarebbe stato libero per un pò. Libero di stare con il suo Frank.
Prese posto in studio, davanti al microfono, e mise le cuffie con le quali avrebbe sentito la registrazione degli strumenti. Attese che gli altri si fossero sistemati nell'altra stanza, e allora Brian gli diede il via, sedendosi accanto ad Howard Benson -il loro nuovo produttore- mentre Gerard iniziava a cantare.


*
Dei colpi alla porta lo distrassero dalle sue riflessioni. Si alzò lentamente dal letto e andò ad aprire.
-Ray, ciao-
-Mi fai entrare?-
-Sicuro-. Quindi si fece di lato per farlo passare e dopo aver chiuso la porta tornò a sedersi sul letto. Si accese una sigaretta e attese che l'altro parlasse.
-Gerard, volevo parlarti- esordì il chitarrista con tono serio, guardando l'amico, quasi analizzando i particolari del suo viso. Gerard espirò il fumo e sorrise.
-Certo, altrimenti non saresti qui- disse tirando ancora dalla sigaretta, -c'è qualche problema?-
Ray lo guardò, pensieroso.
-In effetti sì. Dimmi che ti succede-. Gerard spalancò gli occhi per chiuderli un istante dopo. Quando li riaprì era il solito Gerard di sempre, con un sorrisetto sarcastico stampato sul volto e una sigaretta tra le dita.
-A me? Proprio un bel niente, amico. Tutto assolutamente normale-
-Smettila. Potrai anche darla a bere agli altri, ma non puoi fregare me- Ray si avvicinò all'amico e si sedette sul letto, -smettila di raccontare balle, Gee. Dimmi che ti prende, per favore-
Gerard si alzò dal letto, allontanandosi dall'altro ragazzo, e prese invece posto alla scrivania, dove spense la sigaretta ormai finita nel portacenere. I suoi occhi rimasero bassi per un istante, ma quando li puntò sul volto dell'amico sembravano lanciare fuoco e scintille.
-Ti ho detto che non ho niente- disse alzando le spalle. Ray, dal canto suo, continuò a guardarlo in attesa della vera risposta. Sapeva che Gerard gli stava raccontando balle, lo capiva subito quando mentiva. E poi, era da un pò di tempo che il suo cantante era diverso, cambiato. Strano.
Certo, a un'occhiata superficiale nessuno avrebbe notato la differenza. Ma lui non si limitava a guardare superficialmente, se si trattava dei suoi compagni di band. Riusciva quasi a vedere quella maschera che Gerard si stava costruendo, giorno dopo giorno. Vedeva che i suoi occhi erano velati ogni momento di più, per non far capire a nessuno come si sentisse in realtà. Vedeva quel sorriso apparentemente sincero sulle sue labbra non estendersi mai agli occhi. Vedeva che Gerard soffriva.
Ma non poteva far niente per lui, a meno che non fosse lui stesso a chiedergli aiuto.
Ed era straziante vederlo in quello stato, quasi peggio di quando prendeva droga ed era ogni giorno ubriaco. Era straziante intuire che qualcosa non andava e non poter fare niente, dover restare con le mani in mano a guardare quell'inesorabile e tremendo cambiamento.
E ancora più straziante era che nessuno, oltre lui, se ne fosse accorto.
Matt era la persona più odiosa del mondo con la capacità emotiva di una gallina, di certo non pensava molto a come potessero stare gli altri. Il fatto che stessero incidendo, poi, concentrava i suoi pensieri solo sulla musica e sul successo. Per non parlare del fatto che era l'ex fidanzato di Gerard, e per nulla al mondo l'avrebbe più guardato, osservato, o capito come prima. Non che prima ci riuscisse, comunque.
Mikey. Il caro piccolo Mikey era felice e distrutto allo stesso tempo. Si trovava sul confine sottile tra inferno e paradiso, e un solo soffio di vento l'avrebbe fatto precipitare, presumibilmente nel posto più caldo. La storia del cd lo mandava in estasi, lo riempiva di gioia e orgoglio. Ma la malattia di sua nonna gli impediva di godersi ognuna di quelle sensazioni. Da quando aveva scoperto di quella malattia, era cambiato. Stava soffrendo, ma almeno lui lo dava a vedere. Non faceva finta di essere forte, non sarebbe stato sensato. Mikey sapeva di star male e non si faceva problemi a parlarne. Si sfogava con loro, con i suoi amici, e sapeva che questo lo avrebbe aiutato a stare meglio.
E Frank... Frank era semplicemente ingenuo come un bambino, e la sua ingenuità gli permetteva di credere a qualsiasi cosa. E se si trattava di Gerard, Frank credeva a ogni sua parola. Perfino se gli avesse detto che gli unicorni esistono, che le fate e i folletti sono reali, Frank sarebbe stato disposto a credergli. Perchè Gerard non avrebbe mai potuto mentirgli. Ma Frank non conosceva ancora bene la natura cangiante di Gerard.
Pur di nascondere il dolore Gerard sarebbe stato disposto a tutto. A fingere per il resto della sua vita, a fingere con i suoi amici, con la sua famiglia, con il suo ragazzo... perchè se Gerard soffriva, allora si rintanava in se' stesso e lasciava tutti fuori; si chiudeva da solo con il suo dolore e cercava di metabolizzarlo, di affrontarlo. E alla fine non riusciva.
E Ray sapeva che quello che aveva davanti non era Gerard, era solo una maschera ben costruita per impedire a chiunque di violare la sua sofferenza.
E Gerard era un bravo attore.
-Gerard, perdio, smettila! Io lo so, so come ti senti, so che stai soffrendo. E so che parlarne ti farebbe bene. Guarda Mikey! Lui condivide il dolore perchè sa che se lo tenesse per se' impazzirebbe-. Gli occhi del cantante dardeggiarono, minacciosi, e il suo volto divenne una maschera di cera, immobile, impenetrabile.
-Se sei venuto per farmi la predica puoi anche andartene-. Ray lo guardò un istante. Gerard non gli avrebbe mai parlato così. Il vero Gerard non l'avrebbe fatto. Sarebbe stato un pò ostico, è vero, ma avrebbe parlato con lui, come era capitato in passato.
-Gerard, ti prego... non mandare tutto a puttane, di nuovo...- mormorò allora il chitarrista, uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.


*
Era in ritardo, era maledettamente in ritardo e Brian l'avrebbe scuoiato vivo, ne era certo. Quel giorno toccava a lui registrare, ed era in ritardo. E in più aveva mal di testa. Correre in preda al mal di testa non è proprio il massimo.
Varcò velocemente le porte della casa discografica, e per poco non sbattè addosso a un ragazzo che portava il caffè, ma non c'era tempo per preoccuparsene. L'unica cosa importante era arrivare in studio entro cinque minuti, o Brian avrebbe mutilato il suo corpo e poi l'avrebbe dato in pasto ai pesci. Pescecani, per di più.
Corse all'ascensore e premette il pulsante, ma quando guardò bene vide che era ancora al quinto piano, e stava facendo fermate dappertutto. Non c'era tempo per aspettarlo. Tre piani di scale non erano poi troppi, in fondo.
E allora decise di prendere le scale. Le imboccò a tutta velocità, facendo volare molte carte che qualcuno teneva in mano. Non si curò neanche di ascoltare gli insulti che gli venivano rivolti, tanto se fosse morto non gli avrebbero cambiato poi la vita. Se invece si fosse salvato, avrebbe successivamente chiesto scusa al poveretto che aveva quasi investito.
Quando salì l'ultimo gradino e imboccò il corridoio del terzo piano era affannato e quasi certo di star per morire d'infarto, e sinceramente non poteva permetterselo. Certo, però, che morire d'infarto sarebbe stato meglio che morire per mano di Brian.
La porta della sala di registrazione era vicina, doveva solo correre per un altro paio di corridoi e poi sarebbe arrivato, ce l'aveva quasi fatta. Quasi. Mancava poco, pochissimo, solo un corridoio...
SBAM!
E certo, era ovvio. Come avrebbe potuto arrivare sano e salvo senza imprevisti così catastrofici? Sarebbe stato impossibile, avrebbe dovuto aspettarselo.
-Ma tu guarda che idiota! Guarda dove metti i piedi, tu!-. Un ragazzo dal'aria molto trasandata, coi capelli castani in disordine gli urlò contro, alzandosi in piedi.
-Scusa, mi dispiace, è che sono maledettamente in ritardo e vorrei vivere almeno fino a vedere l'album pubblicato, sai com'è...-. Così dicendo Gerard si alzò in piedi, e con un ultimo sguardo al ragazzo corse via, urlandogli ancora le sue scuse e salutandolo con la mano.
Quando varcò la soglia, trovò Brian ad aspettarlo. Un Brian molto incazzato, a dir la verità.


*
Erano tutti seduti in una piccola saletta, e aspettavano. Mikey si torturava le dita, in preda all'ansia. Matt guardava fuori dalla finestra, senza in realtà vedere nulla. Ray stava seduto in silenzio, e di tanto in tanto gettava un'occhiata a Gerard, tentando di capire cosa gli passasse per la testa in quel momento.
Gerard, dal canto suo, era seduto accanto a Frank, e gli stringeva dolcemente la mano. Gli parlava all'orecchio e sorrideva, sorridevano insieme, innamorati, felici.
Ma Gerard era un bravo attore, già. Il sorriso sulle sue labbra poteva essere convincente, certo, ma se si guardavano i suoi occhi li si poteva vedere tristi e vuoti, sofferenti.
Ray continuava a chiedersi per quanto Gerard sarebbe riuscito a mandare avanti quella commedia, prima di crollare del tutto, prima di cedere e lasciarsi andare a quel dolore sordo che gli attanagliava il petto e gli bloccava il respiro.
-Allora, ragazzi...- disse Brian, entrando al'improvviso nella stanza. Si alzarono tutti in piedi e lo guardarono, in trepidante attesa. Era il momento. Il momento di vedere, finalmente, il frutto del loro duro lavoro.
Howard Benson apparve subito dietro Brian, e sorrise, raggiante.
Ce l'avevano fatta.
Brian tirò fuori le mani da dietro la schiena, e tra esse stringeva cinque copie del loro cd. Ne diede una a ognuno e tutti iniziarono a guardarle, meravigliati dal loro stesso lavoro.
I disegni di Gerard stavano in copertina, anteriore e posteriore; nel booklet c'erano le loro foto e i testi delle canzoni. Era proprio un bel lavoro.
-E' fantastico!- trillò Frank, saltando addosso a Gerard e baciandolo violentemente. Mikey e Brian risero.
-Be', dovremmo fare uscire più spesso nostri cd, se è questa la tua reazione...- fece Gerard, malizioso, mentre Frank iniziava a prendere uno squisito colorito rossastro.
-Allora, congratulazioni, ragazzi! Ce l'avete fatta-. Brian si complimentò con ognuno di loro, dedicando a Matt solo una stretta di mano e abbracciando tutti gli altri. Erano i suoi ragazzi, ed erano forti. Avrebbero sfondato nel mondo della musica e avrebbero davvero dimostrato a tutti quanto valevano.
-E adesso?- chiese poco dopo Mikey, insicuro su cosa li aspettasse. Brian sorrise.
-Be', direi che vi siete meritati un pò di riposo- disse, ammiccando. Frank saltò giù dal grembo del suo ragazzo e iniziò a saltellare per la stanza, felice ed entusiasta di tornare finalmente a casa, e guadagnandosi occhiatacce dal batterista. Ma in quel momento poco gli importava, avevano finito di lavorare e tornavano a casa. E in più, era innamorato, e avrebbe avuto più tempo da passare con Gerard. Cosa poteva volere di più, in quel momento?
-Adesso si festeggia!- disse Gerard, esibendo un sorriso smagliante. Quando il suo sguardo incontrò quello di Ray, però, quel sorriso traballò sul suo volto, per poi tornare saldo qualche secondo dopo. Non avrebbe rovinato la felicità dei suoi amici e del suo ragazzo, non l'avrebbe fatto solo perchè in quel momento aveva qualche problema.
Loro erano felici, e se lo meritavano davvero. Ci sarebbe stato tempo, dopo, per i problemi. Adesso si doveva solo festeggiare.












***
Innanzitutto, chiedo immensamente perdono per questo assurdo, tremendo, imperdonabile (ma vi prego, perdonatemi!) ritardo. Lo so, sono meschina, stupida, cattiva, bastarda e quant'altro, perchè avrei dovuto aggiornare un bel pò di tempo fa e non l'ho fatto. A mia discolpa posso dire che gli ultimi mesi di scuola sono stati molto impegnativi, e che in quel periodo non sono riuscita a scrivere nulla. Poi, durante gli esami, è stato ancora peggio. Se anche volevo scrivere, per scaricare un pò la tensione, non ci riuscivo, perchè la mia piccola testolina era occupata solo dalle materie scolastiche e dall'ansia. Per fortuna, gli esami sono finiti e sono davvero libera. Era da un pò che cercavo di scrivere questo capitolo, ma purtroppo non voleva saperne di uscire, così mi ritrovo ad averlo completato solo adesso. Mi dispiace!!! Ma adesso sono qui, con un nuovo capitolo e con tanti (forse troppi xD) sproloqui... tutto come al solito, insomma!
sakura_kinomoto: mi dispiace per l'attesa, dear, ma spero ne sia valsa la pena! (almeno eri preparata, sapevi che avrei aggiornato presto xD) Le tue recensioni mi sono state molto utili, voglio che tu lo sappia. Ogni tanto tendo a lasciare da parte qualche personaggio che considero importante, lo faccio senza volerlo, perchè magari concentro la storia su altri personaggi. Ma le tue recensioni mi fanno "riprendere" e così corro a controllare i casini che combino, per poi tornare a dare il giusto spazio a ognuno dei personaggi, senza trascurarne nessuno. Quindi, Grazie! Mi fa un immenso piacere sapere che le parti introspettive sono le tue preferite, davvero, e non mi stancherò mai di ripeterlo, perchè sono sul serio quelle più difficili. Ma il tuo entusiasmo mi fa capire, ogni volta, di aver fatto un buon lavoro. Quindi, grazie anche per questo. La preoccupazione di Frank nello scorso capitolo, poi, mi serviva a darvi davvero dei flashback di quelli passati, per non farvi dimenticare cosa è successo, e come è iniziata e si è evoluta la storia (oddio, vi faccio pensare quello che voglio! aiuto! peggio del Big Brother! xD). Quindi, grazie della recensione, e grazie perchè continui a seguirmi nei miei progetti pazzoidi. Alla prossima *delirante* conversazione, caVa! Kisses!
jessromance: grazie mille dei complimenti, e sono felicissima che tu abbia commentato, subito dopo esserti registrata! Davvero, grazie!!! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Baci
Isult: essì, è un periodo duro per i fratelli Way, come si evince anche da questo capitolo, ma vedrai, passerà tutto! Dopotutto, loro sono forti! ^_^ Grazie mille dei complimenti, e adesso spero di poter aggiornare un pò più frequentemente (anche se ci sono le pratiche per l'università in mezzo...xD)! Grazie ancora, alla prossima! Bacioni
Sad Song: ehi, tranquilla... la fanfiction non è finita e io sono ancora qui (a intervalli di tempo ignobili, è vero, ma ci sono u__u)! Ho ancora qualche altro capitolo in serbo per voi, non preoccuparti, ci sono ancora tante altre cose da dire! Spero che qusto capitolo ti piaccia, really. Alla prossima, baci!!!
Will91: intanto, devo ringraziarti per aver letto questa storia in due pesanti blocchi, hai fegato, ragazza! Grazie per il supporto, e grazie per il commento, che giunge sempre più che gradito! xD Ti è piaciuto il particolare della fossetta sulla guancia di nonna e nipote? *adorante* Dear, tu sei... sei... occhei, non trovo l'aggettivo adatto, ma sappi che ti adoro! ** Ray e Gerard sono davvero bestest friends, non è una tua impressione. E' che stanno bene così, secondo me. E poi ci sono delle foto che mi hanno ispirato questa amicizia profonda e sincera, e be', forse è così o forse no, ma per me saranno sempre migliori amici! *love mode on* il momento della composizione...spero che ti sia piaciuto quello di Demolition, perchè finora è l'unico più attenzionato. Ma chissà, per il futuro... xD E poi, oddio... tra i tuoi preferiti... tra i tuoi preferiti... *sviene* dear, è un onore ** Quindi, in definitiva, ti ringrazio di tutto, e soprattutto di essere la mia beta, perchè ne ho bisogno, e avrò sempre bisogno di te! Grazie infinite, ti adoro! hugs da e per tutti xD
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: CharlieBb