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Autore: Dilettascrittrice    30/03/2014    0 recensioni
Non so se fu il fato o il destino o qualsivoglia magia ma in quell’istante un suono, una musica, una sinfonia partì dalla filo diffusione dell’impianto stereo delle casse di allestimento d’un concerto e si udì più volte tra la pace delle rovine il rumore della città ed il silenzio di due cuori:
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Storie originali '
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Lo strano Incontro
“Stavo percorrendo una strada in salita, in fondo ad essa c'era un ragazzo che sorrideva, mi stava dicendo dolci frasi e dietro di esso vi era una casa.”
Mi svegliai di colpo ed avevo uno stranissimo batticuore, mi girai a guardare la sveglia e vidi che erano le otto in punto.
Mi alzai dal letto e mi buttai nel bagno a lavarmi e a vestirmi poiché dovevo correre poiché c'era una gita da fare e si doveva essere davanti alla scuola alle otto e dieci. Corsi a non più posso, non feci colazione e stavo morendo di fame, guardai il mio cellulare e notai che ce l'avevo fatta, ma il pullman dove sta?
Mando un messaggio a Caterina che è la mia migliore amica dalla scuola elementare ,l'sms dice: ma siete già partiti?
Aspetto dieci minuti e ricevo come risposta :no ma dove sei? Rispondo immediatamente: Davanti alla nostra scuola, voi? Aspetto qualche secondo e leggo: davanti alle elementari, capisci sempre il contrario, muoviti che stiamo per partire.
Devo solo fare altri 100m e svoltare a destra e arrivo... Dovrei essere candidato per il premio miglior ritardatario /a delle scuole medie...
Ah se ci fosse...sono giunta al pullman e signorina Laura Faggiano è sempre la solita ritardataria e disattenta sia in classe che quando faccio spiegazioni sui luoghi di incontro!!! Gridò il professore di arte.
Mi scusi professore Scalzi. Vado a sedermi vicino alla mia compagna di banco Caterina...
Il pullman parte e si inizia a fare chiasso e come di rito il professore ci richiama. Caterina che si va a vedere? Non ricordo che si va a visitare o ad assistere.
Ma come Laura andiamo a visitare gli scavi archeologici di Pompei, te ne sei dimenticata?
Ops che smemorata che sono! stamattina mi sono svegliata tardi e il mio pensiero fisso era di arrivare puntuale! E pensa un po’ puntualmente quando vado a letto presto la mattina seguente ho sempre più sonno. Non so se raccontargli il mio strano sogno.
Laura ti vedo strana stamattina è successo qualcosa? Guardava l'amica con fare l’investigativo.
No sto bene non è successo niente. -Non so se ci ha creduto. -
Benomale. Sai anche mio fratello maggiore sarà agli scavi poi loro andranno al teatro per vedere una commedia . Quanto l'invidio..
Cosa? Tuo fratello e compagnia bella saranno agli scavi?! Se lo sapevo mi davo per malata!! Pensi che ci sia anche quel coglione di Vincenzo? Chiese con voce irritata a Caterina.
Si Laura mio fratello e Vincenzo sono inseparabili ci manca solo il bacio per ufficializzare il loro amore segreto e Bruno il terzo incomodo fa da ruota di scorta.
Cosa! Ma sono Gay? Rispose Laura.
No! Solo sfigati in cerca di donne!
-Uffa, quel rompiscatole di Vincenzo sarà lì a fare il cretino con tutte ed in più ci saranno anche i comparelli che gli tengono il gioco! - Sbuffò tra se e se.
Perché non sei felice di vedere Vincenzo? Disse Caterina con un lieve sorriso scherzoso.
Si Entusiasta direi ero li per li a saltare di gioia e se fosse qui gli darei anche un bacio!
Parlando parlando non si erano rese conto che erano già giunte a destinazione. Il Professore avvicinandosi a passo veloce e con aria minacciosa le grida: Volete scendere o volete che vi porto una tazza di thè!
Il thè? Rispose Laura saltando dalla paura poiché era di spalle al professore.
Ci volete anche i biscotti? Rispose il Professore.
Muovetevi!
Le ragazze scesero come un fulmine da pullman. Scese dal pullman Caterina e intravedendo Leonardo con gli amici si voltò subito di spalle e sussurro a Laura:
Guarda parli del diavolo e spuntano le corna! Guarda chi c’è alla tua desta ops destra?
Chi c’è il tuo solito scherzo di cattivo gusto? Rispose Laura.
Chiamalo come vuoi ma penso che ci sia il tuo amore segreto!
Il mio amore segreto e chi è? Rispose Laura con aria perplessa
Ben afflack non lo vedi laggiù?
Dove dove! Scuoteva la testa Laura.
Guarda sta venendo proprio verso di te! Anzi mi sa che ti aspettava visto il suo sorriso per niente sorpreso!
Ma sei sicura dove? Ignara di nulla Laura non immaginava che alle sue spalle si stava avvicinando Vincenzo il donnaiolo.
Guarda lì Laura! Disse Caterina toccandole la spalla
Aspetta sto vedendo una cosa!
Guarda guarda ribadì Caterina ritoccandole la spalla
Sii! Sbrigati le ripetette scuotendola di più!
Un attimo un attimo! Troppo tardi penso tra se e se Caterina!
Nel frattempo Vincenzo era alle sue spalle, le mise le mani sulle spalle e comincio a scuoterla ed a prendele la mano da dietro.
A quel punto Laura pensando che fosse Caterina, irritata dai troppi ed insistenti richiami, afferrò di soppiatto il braccio di Vincenzo, pensando fosse quello di Caterina. A quel punto si voltò repentinamente sfiorando con la fronte le labbra di Vincenzo ed a voce tonante disse: Ora basta!
Ciao bellissima si sentì rispondere alla sua esclamazione
E questo chi è? sussurrò mentre alzava il viso verso l’alto.
Come chi sono? Rispose Vincenzo
Non mi conosci? Sono Vincenzo!
Chi? E si irrigidi completamente tutti i muscoli del corpo.
Laura svegliati.
Caterina dammi un pizzicotto dimmi che è un incubo!
Perché? Rispose Vincenzo ignaro di tutto Dove vivi? Siamo sulla terra qui baby ed io sono il macho che ti parla.
Disse Vincenzo con aria seria ed occhi malinconici.
Che ci fai qui? Rispose Laura Diciamo che anche il mio istituto ha fatto la gita qui! Destino solo destino mon amur!
Cosa! Ma che stai dicendo mi sa che sei tu sulla luna qui siamo sul pianeta Terra ed io sono l’altra! Per intenderci hai sbagliato persona!
Un urlo si senti scotere le mura delle rovine!
E chi sono questi Gozzilliani? Disse Vincenzo Ancora?
Ma allora sei davvero sulla luna! Sveglia….. sono i professori sbrigati a viaggiare tra le nuvole e torna sulla terra! Disse Laura che nel frattempo si era già avviata lasciandolo come un allocco da solo.
La giornata si protrasse nel visitare le rovine ed alla fine della giornata mentre tutti si accalcavano verso l’uscita i soliti due ritardatari per motivi differenti si ritrovarono urtandosi spalla a spalla al lato della porta d’uscita.
Non so se fu il fato o il destino o qualsivoglia magia ma in quell’istante un suono, una musica, una sinfonia partì dalla filo diffusione dell’impianto stereo delle casse di allestimento d’un concerto e si udì più volte tra la pace delle rovine il rumore della città ed il silenzio di due cuori:
 Only hate the road when you’re missing home.
The End
Note d'autore:
Ciao a tutti questa fan fiction partecipa al contest Let her go . Indetto dal gruppo presente su Facebook ♦ Il favoloso mondo degli scrittori ♦
Lo so è una piccola fan fiction,spero che vi faccia ridere,come mi sono divertita a scrivere.
Dilettascrittrice
   
 
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