Fanfic su attori > Cast Castle
Segui la storia  |       
Autore: pentolina    31/03/2014    6 recensioni
Stana e Nathan si rivedono dopo quattro anni...
Cosa succederà? Come cambierà la vita dei nostri personaggi in 276 giorni?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Family'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giorno 252
4.00 P.M. Fillion’s house
“Jeff, come hai fatto a togliere il ciuccio alle ragazze?” Chiede Stana seduta al tavolo con Allison seduta sulle sue ginocchia impegnata a colorare.
“Con lei è stato facile non è mai stata una patita… semplicemente un giorno ha deciso che non lo voleva più. Con Sophia invece ho usato la scusa che la sorellina più piccola ne aveva bisogno per non piangere e così ha deciso di donare i suoi ciucci a Allison.” Racconta Jeff.
“Vedi, ho ragione io! Dobbiamo fare un altro figlio.” Interviene Nathan sorridendo e facendo ridere anche il fratello.
“È un’ottima idea…” Commenta Jeff.
“Jeff, tu non hai idea di cosa significhi vivere con due possessivi come loro due. Hai idea se ne  nasce un altro così?!!” Afferma Stana.
Il cellulare di Stana inizia a vibrare sul tavolo.
“Si.” Risponde lei sotto lo sguardo curioso di Nathan.
“Quando?” Chiede Stana.
“Ok… va bene.” Risponde.
“Grazie. Ciao.” Conclude riattaccando.
Nathan resta a fissarla in attesa di sapere chi era ma lei prosegue ad aiutare Allison con il disegno.
“Quindi?” Chiede Nathan.
“Quindi cosa?” Domanda Stana.
“Chi era?”
“Emily.” Risponde cambiando pennarello.
“Chi è Emily?” Chiede Jeff.
“È la sua manager.” Risponde Nathan per poi ritornare a rivolgersi alla compagna. “Cosa voleva?”
“Mi ha chiamato per un servizio fotografico che dovrò fare a breve.” Ammette Stana.
“È per una pubblicità?” Domanda Jeff.
“Si.”
“Pubblicità di cosa?” Continua l’interrogatorio Nathan.
“Vestiti…” Risponde restando sul vago.
“Che tipo di vestiti?”
“Vuoi veramente saperlo?” Chiede immaginandosi già la reazione dell’uomo.
“Se dici così voglio assolutamente saperlo.” Afferma sedendosi di fronte alla donna.
“Pronto Jeff a vedere una delle scenate di tuo fratello?” Scherza Stana.
Jeff annuisce mettendosi più vicino per poter osservare meglio la reazione del fratello.    
“È una pubblicità di lingerie.” Confessa Stana.
“Come scusa? Stai scherzando?” Domanda scioccato Nathan.
“Oh mio dio… non vedo l’ora di vedere le foto.” Afferma Jeff con lo scopo di provocare il fratello.
“Nate, chiudi la bocca altrimenti ti entrano le mosce.” Lo prende in giro Stana.
“Non puoi… non voglio che il mondo intero ti veda nuda!” Dice alzandosi in piedi.
“Non sarò nuda…” Chiarisce lei.
“Non mi interessa… tutti potranno ammirare il tuo corpo perfetto. E quel corpo è mio!” Afferma mordicchiandosi un’unghia nervosamente.
“Fino a prova contraria è mio.” Dice lei ridendo.
“No… no… assolutamente no!” Bisbiglia.
“Fratello, lascia che gli uomini soli e disperati, come me, possano godere di quel panorama.” Afferma Jeff indicando la donna.
“Jeff… zitto o ti uccido!” Lo avverte camminando avanti e indietro.
“Nate, è solo un servizio fotografico, non un film porno.” Chiarisce Stana tappando le orecchie della nipotina per un attimo.
“Tutti vedranno le tue curve… le mie curve…” Commenta passandosi una mano sul viso.
“Ripeto: lascia che Stana faccia un po’ di beneficienza per gli uomini soli.” S’intromette Jeff.
Nathan si avvicina alla nipotina tappandole ancora le orecchie per poi dire: “Jeff… l’immagine di migliaia di uomini che si fanno una sega davanti alle foto della mia donna non mi aiuta di certo.”
“Esagerato… è solo un servizio fotografico.” Afferma Stana.
“Ok… ma quando lo farai verrò con te.” Dichiara Nathan.
“Assolutamente no.” Controbatte lei.
“Non ti lascio sola con quei fotografi pervertiti!”
“Mi farò accompagnare da Tam o Jon ma non da te.” Chiarisce Stana.
“Mamma!” Chiama Dylan entrando di corsa nella sala con nonno Bob e Sophia al seguito.
“Ciao amore… Ti sei divertito?” Domanda baciandolo sulla fronte.
“SI!” Risponde sorridendo cercando di salirle in braccio.
“Non mi fido.” Ammette Nathan agitato.
“Ti accompagno io!” S’intromette Jeff.
“Amore, c’è Allison… non ci stai anche tu. Vai da papà che ha bisogno di calmarsi prima che gli venga un infarto.” Suggerisce Stana al figlio.
“Cos’ha?” Domanda Bob sedendosi vicino a Jeff.
“Stana deve fare delle foto pubblicitarie in lingerie.” Spiega Jeff.
“Ah ecco perché è così nervoso…” Commenta Bob.
“Mia!” Esclama Dylan spingendo Allison.
“Ahi… mi fai male!” Si lamenta la bambina.
“No, amore! Nate, pensi di aiutarmi?!” Lo rimprovera Stana vedendolo girare senza meta per la stanza.
“È?” Chiede risvegliandosi dai suoi pensieri.
“Prendi Dylan.” Gli ripete Stana intenta a proteggere Allison dal figlio.
“Vieni qui!” Dice Nathan prendendolo in braccio.
“NO!!!” Urla dimenandosi.
“Chi è che fa i capricci?” Domanda Cookie entrando con un vassoio di pasticcini.
“Guarda cos’ha portato la nonna!” Cerca di zittirlo Nathan.
“Mamma…” Ripete allungandosi verso di lei.
“Vedi Jeff?” Gli fa notare Stana riferendosi al discorso della possessività.
“Vedo… vedo. Sei messa bene.” La prende in giro lui.
“Ehi… basta fare i capricci. La mamma è lì e non la porta via nessuno.” Cerca di calmarlo Nathan.
“Dylan, prendi questa con la cioccolata.” Offre Cookie al nipotino.
“Noooo! Maaammmaaa…” Singhiozza il piccolo.
“Sembra che lo stiano torturando…” Commenta Bob mentre Stana fa scendere Allison dalle sue gambe.
“Eccomi… arrivo.” Dice Stana andato verso il figlio.
“Ma è sempre così?” Domanda sorpresa Cookie.
“Sempre… sempre… sempre.” Ammette Nathan sbuffando consegnando Dylan a Stana.
“Come qualcuno che conosco io… che è sempre… sempre… sempre geloso.” Commenta sorridendo Stana mentre Dylan si aggrappa a lei.
“Penso sia normale… se tua “moglie” è bella, famosa e sempre circondata da uomini pronti a provarci ad ogni occasione. O no?” Spiega Nathan cercando l’appoggio degli altri uomini Fillion.
Jeff e Bob annuiscono d’accordo con lui.
“Vedi… ho ragione.” Afferma Nathan.
“Dimmi, cosa me ne faccio di un altro uomo quando ne ho due belli come voi?” Chiede Stana  dando un tenero bacio al compagno.
“Sono solo bello?” Scherza Nathan baciandola di nuovo sotto lo sguardo divertito del resto della famiglia.
“Comunque Stana… ti accompagno volentieri al servizio fotografico.” Ripete Jeff.
“Per la pace mentale di tuo fratello accetto molto volentieri.” Risponde sorridendo Stana.
“Tieni d’occhi che nessuno le si avvicini troppo e prendi nota di tutti quegli che ci provano…” Gli raccomanda Nathan ricevendo uno scappellotto da parte della donna.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Giorno 254
10.00 A.M. photoshoot
“Perfetta così...” “Brava Stana!”
“Ora girati così…” Dice il fotografo sistemandola dove la vuole e facendo intervenire l’assistente per sistemarle i capelli.
“Guardami con desiderio…” Le ordina.
“Ottimo così…” Si complimenta continuando a scattare foto.
Jeff e Jon in un angolo osservano attentamente ogni membro dello staff.
“È riuscita come sempre ad ammaliare tutti…” Commenta Jon soddisfatto dell’ottimo lavoro dell’amica. 
“Sarà dura togliermi l’immagine di mia cognata in lingerie dalla mente!” Ammette Jeff leggermente sudato.
“Ti ha più scritto Nathan?” Chiede Jon.
“In continuazione… mi ha completamente scaricato il cellulare.” Dice ridendo mostrando il cellulare spento.
“Quell’uomo è malato.” Afferma Jon.
“Con tutto il rispetto sarei malato anch’io se avessi una donna come Stana. È una donna di successo, bellissima, intelligente, una madre meravigliosa e… da quello che mi dice Nathan… un’ottima amante.” Racconta Jeff ammirando la donna.
“Ho individuato l’uomo da segnalare a Nathan…” Annuncia Jon.
“Chi?”  Domanda curioso guardandosi attorno.
“TU!” Afferma guardandolo male.
“Ma smettila.” Risponde ridendo Jeff.
“Smettila di guardarla così allora! È una sorella per me e non tollero certi sguardi.” Dice arrabbiato.
“Ehi… stai scherzando vero?” Domanda preoccupato Jeff.
Jon lo guarda minacciosamente per un paio di minuti poi scoppia a ridere dandogli una pacca sulla spalla dicendo: “Ma scherzo dai! Sei facile come tuo fratello!”
-----
11.00 P.M. Nathan’s house
Abbracciati a letto Stana e Nathan stanno chiacchierando e scherzando.
“Allora ti sei calmato ora che ho fatto il servizio fotografico?” Domanda accarezzandogli il petto nudo.
“Per ora si… ma quando saranno pubblicate le foto avrò una crisi, ti avverto.” Risponde sorridendo.
“Allora ti ricorderò, come farò ora, che a differenza degli altri lettori che possono solo ammirarmi in una foto tu mi hai in carne e ossa.” Afferma iniziando a baciargli il mento, il collo, il petto, scendendo lentamente sempre più giù sotto lo sguardo ammaliato di Nathan.
“Solo mia…” Sussurra lasciandosi torturare.
“Solo tua…” Conferma arrivando ai box e mordicchiandogli, sopra il tessuto, il pene già sveglio.
Gli toglie lentamente anche l’ultimo indumento stuzzicandolo senza però dargli ciò che vuole.
“Stana…” Sospira lui.
“Zitto… stasera comando io!” Lo zittisce leccando tutta la sua lunghezza.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Giorno 256
11.00 A.M. Nathan’s house
“Guarda questa…” “Oddio…” “Che caldo!” Commentano ad alta voce Jon, Seamus e Jeff osservando le foto sul giornale.
“Ragazzi, vi consiglio di smetterla prima che Nate s’incazzi e vi lanci uno ad uno in piscina.” Gli avverte inutilmente Tamala. 
I tre continuano imperterriti a far apprezzamenti sulle curve di Stana.
“Bro, dovevi vedere dal vivo com’era!” Afferma Jon rivolgendosi a Seamus.
“Verissimo… sarà dura togliermi dalla mente l’immagine di mia cognata mezza nuda.” Dichiara Jeff.
Nathan continua a contare mentalmente fino a cento per non esplodere.
“Avete finito?” Chiede Stana consegnando a ognuno una birra.
“Ma è cosa divertente…” Ammette Jon guardando verso Nathan intento a costruire assieme ai bambini un castello con i lego.
“Il gioco è bello fin che dura poco.” Afferma Juliana.
I ragazzi imperterriti continuano con gli apprezzamenti ad alta voce.
“Nate, vieni in un attimo a darmi una mano?” Chiede Stana al compagno portandolo in cucina lontano da quei tre pagliacci.
“Cosa devo fare?” Domanda lui.
“Niente, volevo solo portarti lontano da quei tre.” Ammette alzandosi sulle punte dei piedi per baciarlo.
“Sto continuando a contare mentalmente fino a cento per non ucciderli a mani nude.” Confessa Nathan accarezzando su e giù la schiena della donna.
“Ricordati il discorsetto che abbiamo fatto un paio di sere fa…” Gli suggerisce Stana sbottonandogli i primi due bottoni della camicia.
“Mi è difficile.” Risponde lui.
“Lascia che ti rinfreschi la memoria.” Sussurra lei baciandogli il petto nudo.
“Lo senti questo?” Domanda portando una mano dell’uomo sul seno destro.
“Si…” Risponde stringendo leggermente la mano sul seno della donna.
“…e questo lo senti?” Chiede portando l’altra mano dell’uomo sul gluteo sinistro.
“Si…” Afferma portando entrambe le mani sul sedere della donna, tirandola contro di se.
“Questo è tutto tuo.” Bisbiglia mordicchiandogli il collo.
“Tutta mia.” Ripete baciandola avidamente.
-----
12.00 A.M. Nathan’s house
“Tutti a tavola è pronto!” Grida Tamala portando gli ultimi piatti.
“Io vicino a Dylan.” Esclama Kevin correndo verso l’amico già seduto.
“No! Volevo io!” Protesta Allison arrivando troppo tardi.
“Allison, vieni ti lascio il mio posto.” Dice Stana alzandosi.
“Mamma…” La chiama Dylan vedendola cambiar posto.
“Amore, non vado da nessuna parte.” Afferma mettendosi dietro di lui per tagliarli in pezzettini il pasticcio.
Jon, Seamus e Jeff incominciano a divorare il pasticcio senza aspettare che tutti siano seduti.
“Guarda che maleducati!” Gli rimprovera Tamala.
Dopo due bocconi i tre diventare rossi in viso iniziando a sudare.
“Che pezzo di merda!” Esclama Jon paonazzo divorando un pezzo di pane per calmare il bruciore.
Jeff da stupido finisce la birra tutta in un fiato peggiorando così la situazione mentre Seamus intelligentemente va in cucina a prendere un vasetto di yogurt per alleviare immediatamente il bruciore.
“Ha detto una brutta parola!” Afferma Kevin indicando Jon.
“Zio, non si dicono quelle brutte parole.” Lo prende in giro Juliana.
“Ma quanto peperoncino hai messo??? Mi sembra di aver l’inferno in bocca!” Domanda Jeff con le lacrime agli occhi.
“Quel tanto che basta per farvi star male.” Risponde Nathan godendosi la sua vendetta e gustandosi il suo piatto.
“Vi avevo avvertiti…” Commenta Stana mentre i bambini ridono per le facce e i gesti buffi dei tre.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Giorno 258
6.00 A.M. Nathan’s house
Stana viene svegliata dal chiacchierio e da delle risate.
Strofina gli occhi e guardando accanto a se trovando il letto vuoto accorgendosi che i rumori provengono dal bagno.
Afferra il cellulare dal comodino per guardare l’ora.
“Sono solo le sei…” Sbuffa alzandosi.
Apre leggermente la porta del bagno trovandosi davanti due squaletti seduti nella vasca da bagno che se la ridono di gusto.
Nathan sta sistemando i capelli a Dylan con la schiuma per renderlo uguale a lui mentre il piccolo fa tuffare dal bordo i suoi supereroi disposti tutti in fila.
“Ecco… uguale a papà.” Esclama orgoglioso ammirando l’acconciatura appena fatta.
“Papà, può venire anche mamma?” Domanda Dylan recuperando i suoi giochi.
“No, è una sorpresa.” Risponde aiutandolo.
“Ma non si dicono bugie alla mamma…” Afferma il piccolo aggrappandosi al bordo per alzarsi.
“Lo so ma questa è una bugia buona perché poi sarà contenta quando vedrà la sorpresa che le abbiamo preparato.” Spiega Nathan sorreggendolo.
“E se si arrabbia?” Chiede preoccupato.
“Non si arrabbierà fidati.” Lo rassicura tirandolo a se.
“Buon giorno… che combinate a quest’ora del mattino?” Domanda Stana uscendo allo scoperto entrando in bagno.
“MAMMA!” Esclama Dylan illuminandosi alla vista della donna e allungando le braccia verso di lei.
“Ciao amore mio…” Lo saluta Stana inginocchiandosi e sporgendosi in avanti per baciarlo.
Dylan avvolge le sue braccia bagnate e insaponate attorno al collo della mamma mentre Nathan ne approfitta per baciarla dolcemente sulle labbra.
“Perché fate il bagno a quest’ora?” Domanda lei.
“Io e Dylan oggi abbiamo un impegno e dobbiamo partire presto.” Spiega Nathan aiutando il figlio a tirare Stana verso di loro.
“Ragazzi mi state letteralmente lavando…” Si lamenta sentendo la maglietta sempre più bagnata appiccarsi al corpo.
“Mamma… vieni!” Le ordina Dylan tirandola per un braccio.
“Si mamma… entra!” Ripete Nathan tirandole su la maglietta.
“Va bene ma dovete lasciarmi se volete che entri…” Afferma Stana.
Una volta libera si spoglia completamente raggiungendogli.
“Amore, spostati più avanti…” Suggerisce Stana in piedi nella vasca mentre Nathan ammira il suo fondoschiena trattenendosi per non morderlo.
Dylan si sposta lasciando così lo spazio a Stana per sedersi tra i due con Nathan che approfitta subito per farla sistemare fra le sue gambe facendo aderire il suo petto alla schiena della donna.
“Nate mi raccomando…” Sussurra girandosi leggermente per guardare il compagno in faccia.
“Non sto facendo niente…” Afferma baciandole la spalla e accarezzandole la pancia piatta.
“Mamma, hai visto! Sono uno squalo.” Dice Dylan toccandosi i capelli tutto fiero.
“Vedo… e di chi è questo squaletto?” Chiede Stana sorridendo.
“TUO!” Risponde felice avvicinandosi.
“Bravissimo! Tu sei l’amore della mamma…” Afferma Stana tirandolo contro di se.
“E tu? Di chi sei?” Domanda Dylan accarezzandole il viso con le manine bagnate.
“È MIA!” Risponde prontamente Nathan.
“No! Mia!” Controbatte Dylan.
“Facciamo metà a testa?” Propone Nathan.
“NO!” Risponde arrabbiato sedendosi sulle gambe della donna abbracciandola.
“Allora! Basta litigare bambini!” Gli zittisce Stana stringendo Dylan e appoggiandosi contro Nathan.
“Da oggi nuove regole… Dylan è metà della mamma e metà del papà, papà è metà di Dylan e metà della mamma e la mamma è metà di Dylan e metà di papà. Va bene?” Domanda Stana.
“No, solo mia!” Ripete Dylan.
“Allora niente fratellino o sorellina per giocare?!!” Dichiara Nathan.
“No, io voglio un fratellino per giocare!” Esclama Dylan guardando speranzoso i genitori.
“Allora devi dividere la mamma con me.” Spiega Nathan appoggiando il mento sulla spalla della donna per guardare il figlio.
Dylan ci pensa un po’ su. Non sa cosa scegliere. Il fratellino? O tutta la mamma?
“Scusate, ma da quand’è che decidete voi? Sono io quella che deve portare il fratellino o la sorellina in pancia.” Dice Stana interrompendo i due.
“Ah non te l’avevamo detto?” Scherza Nathan mordicchiandole il collo.
“OK!” Risponde Dylan.
“Ottimo… La mamma è anche mia finalmente!” Afferma trionfante Nathan.
“Quando arriva il fratellino?” Domanda Dylan impaziente.
“Nove mesi!” Risponde Nathan.
“È tanto?” Chiede curioso.
“Ok… l’ora del bagno è finita.” Interviene Stana.
Nathan e Dylan iniziano a protestare facendo i capricci.
“Silenzio bambini. Adesso uno alla volta ci risciacquiamo e andiamo a fare colazione. Il primo che arriva vince due biscotti al cioccolato in più!” Afferma Stana mentre Dylan e Nathan litigano per uscire per primi.
“Tale padre… tale figlio. Basta nominare il cibo che fanno tutto ciò che vuoi…” Commenta Stana guardando Nathan che avvolge Dylan nell’accappatoio.
“Che fai resti lì?” Domanda Nathan vedendola rilassata nell’acqua mentre Dylan saltella verso la sua stanza per arrivare primo.
“Ho ancora due ore prima di andare al lavoro…” Risponde attivando l’idromassaggio chiudendo gli occhi.
“Posso farti compagnia se vuoi.” Si offre rientrando nella vasca.
“Non avevi un impegno?!!” Gli ricorda Stana mentre Nathan si sistema sopra di lei.
“Vero…” Bisbiglia baciandole il collo.
“Ma cinque minuti in più o in meno non cambiano nulla.” Continua palpandole il seno.
“E cosa vorresti fare in questi cinque minuti?” Lo stuzzica aggrappandosi a lui.
“Sapessi…” Risponde strusciando l’erezione contro il suo centro.
Stana si morde il labbro guardandolo con desiderio tirandolo verso di se.
“Cosa vuoi?” Le chiede maliziosamente.
“Sul serio? Vuoi giocare a questo gioco, ora? Tra due minuti quella porta si aprirà e nostro figl…”
Nemmeno il tempo di finire la frase che Nathan la penetra facendole mancare il fiato.
-----
10.00 A.M. Airport Los Angeles
“Ciao amore della nonna!” Lo saluta Rada prendendolo in braccio.
“Salve Signora Katic, è un piacere rivederla.” Dice allungando una mano verso la donna.
“Ciao Nathan, dammi del tu.” Risponde ricambiando la stretta.
“Lasci che le porti la valigia.” Si offre Nathan prendendo il bagaglio.
“Nathan del tu, mi raccomando.” Gli ribadisce seguendolo verso l’uscita.
“Vero, scusa.” Risponde sorridendo.
“Sei diventato pesante, tesoro.” Commenta poggiando il nipote a terra.
“Passo portarti la borsetta?” Domanda alla nonna volendo imitare il papà.
“Molto gentile.” Risponde consegnandogliela.
“Grazie per esser venuta. Immagino non sia facile fidarsi di me.” Afferma sistemando la valigia nel baule.
“Nathan, ti ho detto quello che penso e ci siamo chiariti. Ora è momento di dimostrarmi che quello che mi hai raccontato è vero. Mostrami di essere un ottimo padre e di volere realmente questa famiglia.” Risponde Rada posando una mano sul braccio dell’uomo.
“Forza… saliamo sulla bat-mobile.” Scherza Nathan aprendo la portiera per la suocera per poi sistemare il figlio sul seggiolino.
-----
12.00 A.M. New house Fillion-Katic
“È stupenda Nathan, complimenti!” Dichiara Rada tornando in soggiorno dopo aver fatto il tour della nuova casa.
“Merito anche del mio aiutante… vero?” Risponde Nathan guardando il figlio.
“Però non devi dirlo alla mamma. È un segreto!” Raccomanda Dylan alla nonna.
“Promesso. Vi ho portato le foto che mi avete chiesto.” Dice Rada estraendo una busta dalla borsa.
“Grazie mille. Come vedi quella parete è interamente dedicata alle foto… pian piano stiamo riempiendo gli spazi e…” Le parole gli muoiono in gola quando estraendo una foto dalla busta vede Stana in ospedale con Dylan appena nato.
Gira delicatamente le foto una ad una mentre i suoi occhi si riempiono sempre più di lacrime.
Stana con il pancione,  il primo bagnetto, il primo sorriso sdentato, la prima pappa, i primi passi, tutti momenti che lui si è perso a causa della sua stupidità. Attimi di vita a cui lui non ha partecipato.
“Papà perché piangi?” Domanda Dylan preoccupato.
“Sono commosso…” Risponde Nathan.
“Sei triste?” Chiede non sapendo il significato della parola appena pronunciata dal padre.
“Un po’… ma non sono solo triste… sono anche felice… emozionato.” Cerca di spiegare.
“Perché?” Chiede curioso.
“Guarda, vieni qui.” Dice Nathan sedendosi sul divano e prendendolo in braccio.
“Rada, accomodati.” Dice invitando la donna vicino a loro.
“Chi è?” Chiede Dylan indicando il bambino sulla foto.
“Sei tu… quando eri piccolo. Vedi qui stai facendo il bagnetto.” Spiega Nathan.
“Ma è senza capelli…” Afferma facendo ridere Rada.
“Questa chi è?” Domanda Nathan al figlio cambiando foto.
“MAMMA!” Risponde subito sorridendo.
“Perché ha la pancia così grande?” Chiede curioso.
“Perché qui dentro c’eri tu. Eri piccolo… piccolo. Tutti i bambini prima di nascere dormono per nove mesi nella pancia della mamma. Poi quando sono abbastanza forti escono e crescono mangiando tanta pappa come fai tu in questa foto.” Dice mostrando un’altra foto con Dylan sporco di pomodoro con un pugno di pasta nella manina.
“Ma è tutto sporco!” Dice ridendo.
“Eri un pasticcione come adesso…” Lo prende in giro Nathan facendogli il solletico.
Dylan prende la foto della mamma e osservandola attentamente percorre con il ditino il pancione.
“È bella la mia mamma!” Dichiara all’improvviso sorridendo.
“La mamma è bellissima.” Conferma Nathan baciandolo e ammirando la foto assieme al piccolo.
“Zio Jon!” Esclama indicando un’altra foto ridendo.
“In effetti, fa ridere… non me lo ricordavo con i capelli così lunghi.” Dice Nathan sorridendo.
“Penso l’abbiano scattata a Miami… Alcune foto me le ha mandate Marko.” Spiega Rada.
Il cellulare di Nathan interrompe il trio.
“È la mamma che ci controlla…” Scherza vedendo il nome della donna sul display.
“Io… io!!!” Esclama cercando di prendere il cellulare.
“Ok, ma non dirle dove siamo e non dirle nemmeno della nonna.” Gli raccomanda prima di schiacciare il tasto mettendo in vivavoce.
“Ciao mamma…” Grida Dylan.
“Ciao amore mio… hai mangiato?”    
“No. Prima papà piangeva…” Racconta Dylan.
“Mi è entrato qualcosa nell’occhio… non stavo piangendo.” Interviene prontamente Nathan.
“Perché piangeva papà?” Domanda Stana credendo al figlio.
“Tu hai mangiato?” Chiede cambiando argomento e tappando la bocca a Dylan che cerca di liberarsi.
“Ssshhh…” Sussurra Rada al nipote.
“C’è qualcuno con voi?” Chiede Stana sospettosa.
“No amore siamo soli.” Risponde dolcemente Nathan.
“Perché quando mi chiami amore ho la sensazione che stai combinando qualcosa?”
“Non ne ho idea. Comunque a che ora finisci?”
“Mamma… una volta ero senza capelli…” Dichiara Dylan toccandosi la testa per controllarne la presenza.
“Mi spieghi cosa racconti a nostro figlio?” Domanda Stana confusa.
“Nulla… solo che… noi… abbiamo incontrato una signora con un bimbo di pochi mesi ed era senza capelli… si sarà impressionato per quello.” Lo giustifica Nathan.
“E dove avete incontrata questa “signora”?” Chiede sperando di estorcere informazioni utili.
“Al supermercato.” Risponde Nathan.
“Che supermercato?”
“Perché mangio la sabbia?” Domanda Dylan alla nonna guardando una foto.
Nathan si alza allontanandosi dai due.
“Nate, cosa sta succedendo?”
“Amore, è una sorpresa non posso parlare. A che ora sei a casa?” Domanda chiudendo il discorso.
“Per le quattro ho finito. Perché non sento più Dylan?”
“Mi sono allontanato.”
“L’hai lasciato solo?”
“Non è solo.”
“Allora vedi che avevo ragione?!! Siete con qualcuno. Nate, devi smetterla di mentirmi! Con questa scusa della sorpresa mi stai facendo impazzire. E poi devi ancora spiegarmi con chi parlavi l’altra sera al telefono.” Lo rimprovera Stana.
“Scusa, hai ragione. Che dici se veniamo a prenderti alle quattro così avrai la tua sorpresa?” Propone Nathan.
“Ok… spero sia una buona sorpresa altrimenti preparati.” Lo minaccia Stana.
“A dopo.” Conclude sorridendo e riattaccando.
-----
4.00 P.M. Studio’s
Nathan, Dylan e Rada stanno aspettando Stana fuori dagli Studios.
“Quando arriva?” Domanda impaziente Dylan.
“Eccola!” Afferma Nathan vedendola uscire.
“MAMMA!” Urla Dylan correndo verso di lei.
Stana si piega aspettando il figlio a braccia aperte.
“Ciao amore!” Dice sollevandolo e girando su se stessa facendolo ridere.
“Ciao Dylan…” Lo saluta Alex raggiungendo i due.
“Ciao!” Ricambia salutandolo anche con la manina.
“A domani. Scusate ma devo scappare.” Afferma Alex accelerando il passo verso la sua macchina.
“Dov’è papà?” Chiede Stana guardandosi attorno.
“Sono là!” Risponde Dylan indicando davanti a loro.
“Ma… ma… cosa ci fa qui la nonna?” Domanda sorpresa camminando verso di loro.
“È la sorpresa!” Afferma Dylan.
“Ciao mamma… che ci fai qui?” Chiede Stana raggiungendola.
“Ciao Stana. Sono felice anch’io di vederti.” Risponde sorridendo abbracciando la figlia.
“Scusa, ma sono un po’ confusa. Mi sono persa qualcosa?” Domanda passando lo sguardo dalla madre a Nathan.
“Io e Nathan ci siamo incontrati un paio di mesi fa e da allora siamo rimasti in contatto. Tutto qui.” Spiega Rada.
“Tu e Nathan?!” Ripete perplessa.
“Io e tua madre.” Conferma Nathan.
Stana si avvicina a Nathan controllandolo davanti e dietro, prendendogli le mani per vedere se ha tutte le dita e controllando se ha entrambi le orecchie sotto lo sguardo confuso dei due.
“Che fai?” Domanda Nathan.
“Controllavo se hai ancora tutte le parti del corpo al loro posto.” Spiega Stana.
“Ah… ho capito!” Afferma Rada scoppiando a ridere.
“Io no… mi potete spiegare.” Chiede Nathan.
“Tranquilla tesoro, non ha ancora incontrato tuo padre ma si sono parlati al telefono.” Dichiara Rada.
“Oh mio dio! Tuo padre vuole tagliarmi qualche parte del corpo? Vuole farmi a pezzi?” Domanda agitato.
“Direi che lo scoprirai solo vivendo.” Lo prende in giro Stana.
“Io ci tengo al mio corpo. A tutte le parti del mio corpo… dalle dita dei piedi alle punte dei capelli. Soprattutto ai miei bellissimi capelli.” Commenta spaventato.
“Tranquillo, ti difendo io.” Lo rassicura Stana cercando di calmare la risata.
“Posso rimangiarmi l’invito per Natale?” Domanda Nathan a Rada.
“Troppo tardi…” Risponde ridendo.
“Che invito?” Chiede Stana.
“I nonni vengono nella casa nuova a Natale.” Risponde Dylan.
“È stupenda Stana.” Dichiara Rada.
“L’hai vista anche tu?! Com’è questa storia che tutti vedono casa nostra tranne io???” Si lamenta Stana guardando Nathan.
“Dammi un’altra settimana… poi la vedrai anche tu. Anzi ci trasferiamo proprio.” Afferma tirandola a se.
“Papà! Gelato!” Ordina Dylan stufo dalle chiacchiere dei grandi.
-----
6.00 P.M. Nathan’s house
“Comunque ti stai allargando un po’ troppo…” Commenta Stana chiudendo la porta di casa.
“Ti sembro ingrassato…” Scherza Nathan appoggiando la valigia di Rada in soggiorno.
“Mi tieni le cose nascoste, compri casa senza farmela vedere, ti metti in contatto con i miei genitori e adesso vi siete addirittura messi d’accordo per le vacanze di Natale.” Si lamenta Stana.
“Dovresti esserne felice.” Interviene Rada.
“Lo sono… ma vorrei partecipare anch’io… Decidete tutto voi.”
“Dylan, fai vedere alla nonna dov’è la stanza degli ospiti.” Lo invita Nathan
“Vieni nonna…” Dice prendendola per mano lasciando i due soli.
“Lo sai che sei una brontolona ultimamente…” Le fa notare stringendola a se e baciandole il naso.
“Forse perché mi menti su tutto…” Afferma Stana passandogli le braccia intorno al vita.
“Sono bugie a fin di bene. Voglio vedervi felici e mi sto impegnando a darvi tutto quello che meritate.” Ammette lui.
“Grazie ma ci stai viziando un po’ troppo.” Dice baciandolo di nuovo.
“È mio dovere…” Sussurra spostando le sue attenzioni al collo della donna.
“Mmhh…” Sospira Stana estasiata dalla tortura.
“Stanotte, dato che c’è tua madre, mandiamo Dylan nel letto con lei; così io e te…” Bisbiglia succhiandole il lobo dell’orecchio.
“Magari…” Risponde accarezzandogli la schiena.
Dylan ritorna saltellando in soggiorno interrompendo i due.
“Porto la valigia a tua madre.” Dice Nathan.
“Vuoi qualcosa da bere, mamma?” Chiede Stana.
“No, grazie tesoro.” Risponde Rada guardando il nipotino che si diverte a far capriole sul divano.
“Amore, hai sete?” Domanda Stana.
“Succo…” Risponde cercando di arrampicarsi sullo schienale del divano.
“Ehi… ragnetto, non così che cadi.” Lo ferma Nathan facendolo scendere mentre Stana va in cucina a prendere da bere.
“Grillo, stanotte vai a dormire con la nonna se ti svegli, ok?” Propone Nathan facendo l’occhiolino alla suocera.
“NO!” Esclama saltando giù dal divano.
“Come mai Dylan non dorme ancora nel suo letto?” Domanda Rada alla figlia vedendola rientrare.
“Sarà forse perché negli ultimi tre anni ha sempre dormito con me. Comunque Nate è bravo e fa avanti e indietro tutte le notti per riportarlo a letto una volta che si è addormentato.” Risponde lei sedendosi accanto al compagno.
“Tranne quelle volte che il nostro letto viene monopolizzato dalle nostre nipotine.” Commenta Nathan sorridendo.
“Sarà capitato due… massimo tre volte.” Si affretta a precisare Stana.
“Sei proprio un santo Nathan.” Afferma Rada.
“Puoi dirlo forte. Qui comandano tutti, tranne io. Poi quando ci sono Allison e Sophia decidono tutto loro. Però, il boss dei boss, è tua figlia.” Rivela facendo ridere tutti e guadagnandosi una sberla sul braccio.
“Posso?” Chiede Dylan appoggiandosi alle ginocchia della mamma guardandole la pancia.
“Si.” Risponde Stana pensando che voglia salire in braccio.
Dylan appoggia la manina sulla pancia della mamma domandando: “Quando arriva?”
“Non ci posso credere... Nate, ancora con questa storia del fratellino?” Domanda guardando l’uomo seduto accanto a se.
“Stana, non è colpa di Nathan. Stamattina ho fatto vedere a Dylan una foto dove avevi il pancione e probabilmente ha pensato che nella tua pancia c’è un fratellino.” Interviene Rada in difesa dell’uomo.
“Ah… questo non l’hai raccontato a mia madre. Pensavo le dicessi tutto.” Afferma Stana.
“Cosa doveva raccontarmi?” Chiede curiosa Rada.
“Ma niente…” Risponde Nathan imbarazzato.
“Papà, mi ha promesso un fratellino.” Confessa Dylan, continuando ad accarezzare la pancia della mamma.
Rada sorride alla dichiarazione del piccolo mentre Nathan ha improvvisamente caldo.
“Nate, non imbarazzarti. Mia madre sa come nascono i bambini.” Lo prende in giro Stana toccandogli la guancia leggermente arrossata.
“Ok… qualcuno a fame?” Domanda cercando di cambiare argomento.
“È un po’ presto ma non è male come idea.” Commenta Rada ridendo.
-----
11.00 P.M. Nathan’s house
“Un giorno o l’altro mi farai venire un infarto…” Afferma Nathan tutto sudato spostandosi di lato.
“Non è colpa mia… se… sei fuori allenamento…” Lo sfotte Stana cercando di riprendere fiato.
“Senti chi parla… almeno io non ho il fiatone.” Controbatte mettendosi seduto.
“Forse ho il fiatone perché sono stata sopra per tre volte di fila mentre tu te la godevi la sotto.” Gli fa notare abbracciandolo da dietro mordendogli il collo.
“Monta in spalle che ti faccio vedere sotto la doccia cosa sa fare il vecchietto.” La invita Nathan.
Stana non se lo fa ripetere due volte allacciando le gambe al bacino del compagno lasciandosi portare in bagno.
“Secondo me tua madre nella camomilla gli ha messo del sonnifero!” Commenta entrando in bagno.
“Dobbiamo ringraziarla allora…” Risponde Stana mordendogli il collo mentre lui apre l’acqua.
Stana scende lasciandosi trascinare all’interno.
Nathan la fa indietreggiare fino a farla appoggiare alla parete.
“Aaahhh… sono fredde.” Strilla al contatto con le piastrelle.
“Adesso ci penso io a scaldarle…” Sussurra tirandola sotto il getto insieme a lui.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
Giorno 260
12.00 A.M. Fillion’s house
“Salve Signora Katic. Prego si accomodi.” La invita ad entrare Bob.
“Ciao nonno!” Saluta Dylan correndo dentro casa alla ricerca delle cuginette.
“È un piacere conoscere l’altra nonna.” La saluta Cookie abbracciandola.
“Anche per me. Grazie per l’invito e diamoci del tu… siamo nonne ma siamo giovani!” Commenta Rada sorridendo.
“Piacere di conoscerla signora Katic.” Dice Jeff stringendo la mano alla donna.
“Ciao… tu devi essere Jeff. Giusto?” Domanda ricambiando la stretta.
“Giusto. Prego si accomodi… le faccio conoscere le mie ragazze.” Afferma portandola verso il soggiorno.
“Dammi del tu, Jeff.” Gli raccomanda Rada seguendolo.
“Ragazze, venite qui a conoscere la mamma della zia Stana!” Le chiama entrando.
Sophia ubbidisce correndo immediatamente verso il padre mentre Allison resta avvinghiata a Stana.
“Benvenuta Signora Rada.” La saluta educatamente Sophia.
“Ciao bellissima... come ti chiami?”
“Sophia e lei è Allison.” Spiega indicando la sorella nascosta timidamente dietro Stana.
“Allison, smettila di fare la sciocchina e vieni a salutare Rada.” La rimprovera il papà.
Stana la prende in braccio avvicinandosi alla madre.
“Ciao!” Saluta timidamente Allison per poi nascondersi contro la spalla di Stana.
“Lei è la coccola della zia.” Spiega Nathan porgendo a Rada un flute di prosecco come aperitivo.
“Grazie Nathan. Hai delle figlie bellissime Jeff.” Si complimenta prendendo il bicchiere.
“Grazie. Sono passati due minuti e il gelosone deve ancor dire qualcosa.” Scherza Jeff cercando Dylan.
“Non è qui.” Spiega ridendo Nathan.
“Stana, complimenti per la pubblicità.” Afferma Bob portando altri aperitivi.
“Grazie Bob.” Risponde un po’ imbarazzata dall’idea che il suocero l’abbia vista mezza nuda.
“Che pubblicità? Quella dov’è mezza nuda?” Domanda Rada.
“Ah… vedo che tua madre è d’accordo con me.” Afferma Nathan.
“Nathan, dovevi impedirle di fare quelle foto così provocanti.” Si intromette Cookie entrando con degli stuzzichini seguita da Dylan.
“Ma smettetela… lasciate sognare gli uomini per cinque minuti della loro vita.” La difende Jeff.
“Grazie Jeff… quasi… quasi mi sposo con te.” Scherza Stana.
“EHI!” Protesta Nathan allontanandola dal fratello.
“Per me eri stupenda… sicuramente provocante ma per nulla volgare.” Aggiunge Bob bevendo un sorso.
“Avete finito di commentare il corpo della MIA donna?!!” Domanda seccato dall’ennesima discussione sul corpo della fidanzata.
“Ok… parliamo d’altro. Vi informiamo che Dylan è diventato ufficialmente un Fillion!” Annuncia Stana sorridendo e guardando verso Nathan.
“Siete andati in comune?” Chiede felice Cookie.
“Si... ieri.” Risponde Nathan prendendo in braccio Dylan che sta sgranocchiando una patatina.
“Abbiamo anche un’altra cosa da dirvi… la dici tu, amore?” Chiede Stana rivolgendosi al figlio.
“Cosa abbiamo fatto ieri?” Domanda Nathan al piccolo.
“Ci siamo sposati!” Annuncia Dylan.
“Vi siete sposati?” Chiede schioccata Cookie mentre a Rada va di traverso il vino.
“Tranquilli… prima che partano gli insulti per non avervi detto niente. L’estate prossima faremo un matrimonio vero e proprio con prete, pranzo, vestito, eccetera.” Spiega prontamente Nathan.
“Zia, posso buttare i petali per terra?” Domanda Allison.
“Certo, tesoro. Tu e Sophia sarete le mie damigelle d’onore.” Risponde Stana spostando la piccola sull’altro fianco.
“SI!” Esulta Sophia abbracciando la zia per la vita.
“Stana, a tuo padre verrà un colpo quando scoprirà che ti sei sposata senza di lui.” Ammette Rada.
“Tranquilla mamma, gli parlo io.” La rassicura Stana.
“Complimenti fratellino.” Si congratula Jeff dandogli una pacca sulla spalla.
“Grazie fratellone.”
“Posso abbracciare mia cognata?!” Dice Jeff stringendola a se e baciandola sulla tempia.
“Ok, è ora di preparare la tavola, ragazze.” Annuncia Cookie.
“Posso aiutarvi?” Si offre Rada.
“Assolutamente no, Rada. Ho già sei aiutanti a disposizione. Bob intrattieni la nostra ospite.” Risponde sorridendo prima di sparire in cucina.
“Andiamo a prendere le cose per preparare la tavola.” Ordina Stana con Allison e Sophia al seguito.
“Allison, non continuare a star attaccata alla zia.” Le urla dietro Jeff.
“Mamma!” Chiama Dylan correndole dietro.
“Ecco… che il gelosone si è svegliato.” Commenta Nathan.
-----
2.00 P.M. Fillion’s house
Stanno finendo di mangiare il dolce quando Carol, ex moglie di Jeff e madre delle due bimbe, interrompe l’allegria del gruppo.
“Mamma!” La saluta Sophia andandole incontro e abbracciandola mentre Allison resta ferma in mobile in braccio al padre.
“Ciao stella. Allison, non vieni a salutare la mamma?” Chiede Carol.
La piccola indecisa sul da farsi guarda Stana alla ricerca di un aiuto.
Stana le fa cenno con la testa di andare.
“Cos’è questa storia? Ora ha bisogno del consenso di una sconosciuta per venire a salutare sua madre?” Domanda vedendo il gesto della donna.
“Toglimi una curiosità… perché sei qui? È solo un anno che non ti fai vedere.” Domanda Jeff.
“Sono venuta a salutare le mie bambine e a capire come mai Allison non fa che parlarmi di Stana durante le nostre telefonate.” Spiega rivolgendo uno sguardo assassino alla donna.
“Carol, non so che strane idee ti sia fatta ma io sono solo la nuova zia. Niente di più e niente di meno.” Chiarisce Stana.
“C’è sicuramente dell’altro dato che le mie figlie ti vedono come la loro nuova mamma. Per non parlare del fatto che passate tantissimo tempo assieme e su questo giornale ci sono foto tue e di Jeff insieme.” Afferma gettando la rivista sul tavolo.
“Carol, rivolgiti a me se hai qualche problema. Non tirar in mezzo Stana o chiunque altro.” L’ammonisce Jeff facendo scendere la figlia e alzandosi in piedi.
“Ah… ho capito andate a letto assieme! Come vi organizzate una sera per uno?!” Chiede rivolgendosi a Jeff e a Nathan.
“EHI! Come ti permetti!” Esclama Nathan alzandosi in piedi.
Stana si alza, prendere in braccio Dylan e fa cenno alla madre di seguirla uscendo dalla sala da pranzo.
“Allison, Sophia seguite la zia.” Ordina Jeff alle figlie.
La prima non se lo fa ripetere due volte e corre nella direzione dov’è scomparsa la zia mentre Sophia resta ferma vicino alla madre.
“Sophia, vai!” Ripete Nathan pronto a chiudere la porta una volta che la nipote è uscita.
-----
“Sarò breve.” Inizia per primo Nathan.
“Primo, non azzardarti mai più ad accusare MIA moglie di andare a letto con qualcuno che non sono io. Secondo, le tue figlie si sono affezionate a Stana perché è l’unica figura femminile a cui possono rivolgersi. Quindi, invece che venir qui a sparare accuse a destra e a manca, fatti un esame di coscienza. Non ho altro d’aggiungere e non voglio assolutamente sentire le stronzate che rifilerai a mio fratello quindi ti saluto.” Conclude uscendo per raggiungere Stana seguito dai genitori.
-----
“Mi dispiace, Stana.” Afferma Cookie raggiungendo il gruppo in cucina.
“Tranquilla Cookie non è colpa tua.” La rassicura Stana che sta coccolando Allison sconvolta dall’arrivo improvviso della mamma.
“Sophia, dove vai?” Chiede Bob vedendo la nipotina sgusciare verso l’uscita.
“Posso andare da mamma?” Domanda speranzosa.
“No, meglio se aspettiamo un attimo… papà e mamma stanno parlando. Quando finiscono potete andare da lei.” Cerca di convincerla Cookie.
“Ok…” Risponde poco convinta tornando a sedersi.
-----
“Ragazze, venite di là a salutare la mamma che deve andare.” Dice Jeff entrando in cucina.
Sophia si precipita fuori per raggiungere la madre mentre Allison resta ferma nella sua posizione vicina a Stana.
“Allison, forza!” Gli ordina Jeff prendendo la piccola in braccio.
-----
4.00 P.M. Fillion’s house – Garden
“Stana, mi dispiace. Se avessi saputo cosa voleva dire l’avrei sbattuta fuori a calci prima.” Dice mortificato Jeff sedendosi accanto alla donna sul dondolo.
“Jeff, tranquillo… non è colpa tua. Come sta Sophia? Mi sembra che non abbia preso bene la partenza della mamma.” Chiede guardandolo.
“Già… non so nemmeno io perché fa queste visite che fanno più male che bene alle ragazze, soprattutto a Sophia, che è quella che soffre maggiormente per l’assenza della madre.” Risponde tristemente Jeff.
“Ehi… se possiamo aiutarti in qualche modo basta che parli, noi siamo qui. E poi ora siamo ufficialmente e legalmente parenti.” Dice sorridendo Stana dandogli una leggera spinta.
“Giusto, ora posso vantarmi di essere ufficiale imparentato con la bellissima Stana Katic.” Commenta sorridendo.
“Comunque, grazie. Sei stata una benedizione dal cielo sia per Nathan, per me e per le mie ragazze. Sei sempre disponibili a dare una mano a tutti anche a nostra madre che all’inizio ti ha trattato veramente male. Dici sempre la cosa giusta al momento giusto. Nathan è super fortunato ad averti e spero non ti faccia mai più soffrire.” Dichiara Jeff dopo un momento di silenzio.
“Grazie, Jeff. Non sei niente male nemmeno tu.” Ammette Stana stringendogli la mano.
“Dove sono andati tutti?” Chiede notando il silenzio che regna in casa.
“Nate, ha convinto tutti ad andare a fare una passeggiata. Con questa bellissima giornata di sole è un peccato non uscire.” Lo informa Stana.
“E tu perché sei qui?” Domanda curioso.
“Dylan, sta dormendo al piano di sopra e poi qualcuno doveva controllare che non andassi a uccidere la tua ex.” Scherza Stana facendolo ridere.
“Pensi di essere in grado di fermarmi? Pesi la metà di me…” Le fa notare Jeff ridendo.
“Sai com’è sono molto persuasiva. Non mi servono le mani per fermare qualcuno.” Afferma Stana alzandosi.
“Meglio che rientriamo prima che Dylan si svegli da solo.” Dice Jeff capendo le intenzioni della donna.
 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Castle / Vai alla pagina dell'autore: pentolina