Personaggi: Steve, Agenti SHIELD.
Prompt: “Noi non possiamo! Siamo ai suoi ordini, Capitano!”.
Lanciato da: La Morte Fidanzata.

Steve accennò un sorriso a labbra strette verso Falcon, diede il fianco alla tomba di Fury e scosse il capo.
“Tu avevi mollato tutto. Non puoi buttarti in una lotta contro l'Hydra solo perché ne ha bisogno Captain America”.
Falcon incrociò le braccia alzando le spalle, sollevò il capo sorridendo e indicò alle proprie spalle con la testa.
“Dico, li hai visti gli agenti della vostra organizzazione segreta? Sembrava di essere finiti su un vascello pirata”.
Steve sfregò le labbra tra loro, lanciò uno sguardo alle sue spalle guardando la schiena di Natasha farsi più lontana nel via letto del cimitero e sospirò girandosi nuovamente.
“Si sono esposti per me. Tutti quanti”.
“E continueremo a farlo” disse la voce di Maria.
I due si voltarono, osservarono la donna avanzare con un mazzo di fiori in mano. Raggiunse la tomba di Fury, ve li poggiò e rimase accucciata.
“Sarebbe strano se proprio io non fossi venuta a vederlo” disse.
Si rizzò, si voltò e socchiuse gli occhi nocciola indurendo l'espressione.
“Qui fuori c'è un gruppetto di agenti dello SHIELD. Chiedono di lei, Capitano”.
Steve la guardò, osservò la tomba sentendo una fitta allo stomaco e inspirò. 
“Che vogliono?”.
Maria scosse il capo, carezzò la tomba do Fury e guardo Steve.
“Io ora lavoro per Stark. È lei che cercano”.
Steve deglutì, annuì, si girò verso Falcon e quest'ultimo gli annuì di rimando. Steve sospirò, si voltò e camminò tra le tombe imboccando la strada davanti a quella di Fury. Superò una decina di lapidi, l'odore di fiori gli pizzicava le narici e sentiva gli occhi prudere.
< Fury ha fatto solo finta, ma quanti sono morti davvero a causa di Bucky? > si chiese.
Strinse i pugni, percepì i passi di Falcon alle sue spalle ed espirò.
< Non posso permetterlo > pensò.
Vide una decina di persone raggruppate tra loro con addosso l'uniforme dello SHIELD, vi si fermò davanti e spalancò gli occhi vedendo Sharon in prima fila. La ragazza lo guardò, strinse le labbra e annuì. Steve tossicchiò, gli agenti si voltarono verso di lui e il Capitano sollevò la testa irrigidendo la schiena.
“So che vi ho invitati io a combattere, e mi dispiace. Però era ciò che bisognava fare in quel momento. Ora la cosa è troppo grande, e non v'imporrò di seguirmi”.
Osservò Falcon alle sue spalle, fece tre passi indietro e scosse il capo.
“A nessuno di voi”.
Un uomo sporse il capo da dietro un ragazzo, grugnì socchiudendo gli occhi.
“E lei pensa che possiamo tornare a casa a fare finta di niente?”.
Sharon annuì, strinse i pugni.
“O peggio, che possiamo tornare a lavoro?” domandò.
Steve mise le mani in avanti muovendole su e giù, spostò il peso da un piede all'altro assumendo un'aria dura.
“Non dico questo. Ma questa battaglia è contro persone che potrebbero essere parte della nostra stessa famiglia”.
Un ragazzo sputò in terra, incrociò le braccia.
“Se mio fratello si è unito all'Hydra, gli sparerò personalmente” dichiarò.
“Anch'io!” ripeterono un paio di voci.
Steve guardò il gruppetto, si voltò verso Falcon e lo vide mettersi accanto a Sharon. Steve sfregò i denti tra loro, fece un passo indietro e sporse il capo.
“Dovete lasciare stare!” esclamò.
“Noi non possiamo!” urlò una donna.
“Siamo ai suoi ordini, Capitano!” esclamò un uomo.
“Non la lasceremo da solo!” strillò un ragazzo.
Sharon e Falcon lo guardarono. Falcon aprì le braccia, sogghignò piegando il capo di lato e socchiuse gli occhi scuri.
“Devi farci venire per forza, Capitano”.
Sharon sorrise, fece tre passi avanti e alzò il capo.
“O noi verremo comunque”.
Steve osservò il gruppetto, guardò Falcon, abbassò il capo verso Sharon e chiuse gli occhi. Si girò guardando Maria alle sue spalle, la donna socchiuse gli occhi e annuì due volte osservandolo. Steve si voltò, rilassò le spalle sospirando.
“Ma a voi non lo apro, un conto al bar” borbottò.