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Autore: Akira Yuki    31/03/2014    1 recensioni
Ramses, giovane faraone, affronterà situazioni più grandi di lui. Guidare un popolo, proteggere la propria donna, combattere guerre. Una storia piena di trame intricate, di piani segreti, ma sopratutto di coraggio.
Alla fine di ogni capitolo troverete un mini-vocabolario per le parole egizie.
Perfavore fatemi sapere se vi piace.. Così potrò continuarla^^ Accetto anche critiche negative.
Genere: Azione, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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''Salute a te, Atum, creatore del cielo, che hai fatto tutto quello che esiste, che esci dalla terra, che produci le sementi, signore di ciò che è, tu che metti al mondo gli dei, dio grande venuto all’esistenza da solo, signore della vita''. [*]

Tutta la gente lo diceva. Urlava queste parole in onore del dio del Sole, creatosi da solo e padre di tutti gli altri dei.
Tutto l'Egitto era in festa quest'oggi. Era il giorno dedicato al festeggiamento della nascita di Ra, un nuovo anno. A giro erano tutti felici. I bambini giocavano e correvano spenzierati. I grandi invece ne approfittavano per fare sconti e guadagnare di più. Di questo periodo molti stranieri venivano a far visita alla capitale, Menfi.
Negli ultimi tempi i profanatori di tombe erano aumentati e questo era un problema per il presente nuovo faraone, il quale da poco aveva celebrato la sepultura del padre. I funzionari di corte si erano però presi una pausa, anche se alcuni, quelli più vicini al giovane faraone, erano tutt'ora a lavoro per cercare di migliorare trappole o inventarne di nuovo per salvaguardare le ricchezze che l'ex-faraone si era portato nel regno dei morti.
Questo giovane faraone porta il nome di Ramses, ''Figlio del Sole''. Giovane, forse troppo. Ha passato la sua vita tra lo studio e i giochi, tra combattimenti e rigidi insegnamenti educativi, ma fin'ora nessuno gli aveva detto con esattezza cosa dover fare una volta faraone. Si, lo sapeva: guidare eserciti, vincere, etc.. Ma ora quelle cose che lui a mala pena aveva considerato non sembravano altro che favolette. Aveva quasi 10 anni, troppo giovane anche per regnare, tuttavia il padre in punto di morte, lo aveva chiamato per dirgli che lui sarebbe stato faraone dopo di lui.
Seti I, il grande Seti I, era appena morto. Il funerale sarà presto celebrato, ma non ora. La celebrazione iniziale, che riguadava l'addio da parte del figlio al padre era già stata completata, e tra 72 giorni esatti, il funerale sarà celebrato.
Cia, la sorella maggiore, era in pena, nonostante fosse giorno di festa, si era chiusa in camera sua, lasciando le ancelle fuori. Aveva un passato pieno di vittorie questa principessa, era da sempre devota agli dei ed aveva acquisito il titolo di ''Signora del herem di Hathor,'' e ''Signora del sicomoro del sud''. Era sposata e suo marito, Thia, era un famoso scriba, sicuramente avrebbe avuto lui il regno se Ramses fosse morto prematuramente.
Mehi, il fratello minore, invece, era purtroppo affetto da una grave malattia, e sapere della morte del padre aeva peggiorato le sue condizioni.
Come già detto, oggi era un giorno di festa, ma non solo per il nuovo anno, ma anche perchè presto sarebbe stata celebrata l'incoronazione del nuovo faraone Ramses II.

 

2 Giugno 1279 a.C..

Sono passate diverse settimane dalla morte del faraone Seti I, ed oggi l'eggitto ritrova finalmente un nuovo sovrano.
Il paese in festa e fuori dalle mura del castello reale c'è un corteo che porta Ramses, seduto su un piccolo trono d'oro decorato con falchi azzurri, aveva gioielli alle braccia e alle mani, ma non quanti ne aveva la sorella, dietro di lui tutta decorata ma con un vestito fine di lino che lasciava intravere i rosei capezzoli e un triangolino scuro tra le gambe. Cia era accanto al marito, anche lui molto messo bene.
Dopo due ore di corteo lungo la strada principale della capitale, il corteo si ferma davanti alle porte del castello. Il faraone è il primo che entra seguito da tutti i suoi sudditi. I cittadini rimanevano fuori, attendendo con ansia la notizia dell'incoronamento del nuovo faraone.
Entrato nella sala del trono, egli continua, cammiando in modo eretto e nobile, ma dentro di se' era molto ansioso. Il trono era messo su un piano più alto rispetto al piano terra, con degli scalini davanti per poterci arrivare. I suoi più fedeli uomini erano ai lati del trono e il Gran Sacerdote di Ra era davanti al trono, con in mano un cuscino rosso decorato in oro, che aveva sopra oggetti necessari alla cerimonia. Ai lati della sala vi erano lunghi tavoli per il banchetto e molti generali che osservavano il loro futuro faraone. Nel frattempo molti suonavano e molte donne ballavano.
Ramses, arrivato alla base della scalinata, si ferma. I parenti, come la sorella e il cognato si mettono ai lati e la musica si ferma.
Il giovane sale le scale, arrivando di fronte al Gran Sacerdote. Questo pronuncia un inno a Ra in un linguaggio antico, per poi porre sul capo di Ramses la corona del Basso e dell'Alto Egitto. Il Sacerdote si fa da parte e Ramses è libero di sedersi sul trono. Una volta lì si sentiva pieno di potere..forte e invincibile. Ma non era ancora finita. Una donna, dai lunghi capelli neri e lisci si avvicina al faraone, si inchina, poi torna in piedi. Era alta, bella. Vestita con una gonnella azzurra ricamata d'oro e un corpretto d'oro con decorazioni azzurre. Sulla testa aveva una maschera in oro decorato della testa del dio Seth, una maschera che nascondeva per la maggior parte del tempo i suoi bellissimi occhi azzurri. Lei era la sacerdotessa del dio Seth, era stata designata per portare gli scettri al faraone perchè anche l'ex-faraone, Seti I, era un gran devoto al dio Seth.

Ramses già la conosceva. I capelli rossi del giovane facevano contrasto con i suoi occhi bellissimi. Da giovani combattevano insieme e, Ramses si vergogna a ricordarlo ma, lui perdeva sempre. Shanti era il suo nome.
Lei prende un braccio di Ramses e glielo alza al cielo.
-A te, nuovo faraone, rendo il Hekat[**]! Come simbolo del nostro paese!-

Shanti lo lascia dopo avergli dato in mano il bastone. Poi gli prende l'alro braccio.
-A te, Usermaatra Setepenra Ramsess meriamon[***], rendo il Nekhekh[****]! Affinchè gli dei ti aiutino a difendere il nostro Paese!-
Detto questo Shanti si allontanò. Ramses si alzò e incrociò gli avambracci al petto, per poi incrociare gli scettri. Appena lo fece, tutti dentro il palazzo urlanoro, intonando lodi al nuovo faranone. L'incrocio degli avambracci e degli scetti rappresentava un rombo, simbolo con il magico significato del doppio nodo egizio indicante l'equilibrio tra forze contrarie.
Un sacerdote esce dal palazzo agitando le braccia per far vedere a tutto il popolo che il nuovo faraone era finalmente arrivato. Anche da fuori si levano urli, inni e risate. Tutti erano felici.
Ramses, mentre tutti festeggiavano, si guardava attorno cercando il fratello Mehi. Lo vide, era nascosto dietro una colonna. Si nascondeva per paura che lui potesse contagiare gli altri, peccato che qella malattia non era contagiosa. Il nuovo faraone scese dalla scalinata e raggiunse il fratello, abracciandolo stretto.
-Mehi.. Grazie.. Grazie mille di essere venuto!-. Ramses era al settimo cielo, i suoi lineamente giovanili spruzzavano gioia. Il fratelo tossì un po', ma lo guardava, felice anche lui.
-Era un dovere.. Faraone..-. Ramses sorrise e gli accarezzò teneramente i capelli. In quel momento però arrivo la medica privata del principino che, dopo aver salutato il faraone, portò via Mehi.

Ramses lo guardò andar via. Ma poi si girò e risalì delle scale li vicine: era pronto per mostrarsi al popolo.
Si affacciò all'enorme balcone e tutto il popolo si fermò a guardarlo, per poi prostrarsi a terra in segno di assoluta devozione e sottomissione. Ramses riunì gli avambracci e gli scettri, e, fatto questo, tutto il popolo esultò ancor più forte della prima volta. In molti avevano liberato degli uccelli dai bellissimi colori. Era tutto perfetto.
D'un tratto, bastò un semplice suono a fermare tutto. Lo stridolio di un falco. Ramses alzò gli occhi al cielo e lì lo vide: un falco, bellissimo e maestoso, che volava in cerchio sopra il palazzo. Tutti gli occhi erano puntati su di lui. Un altro stridolio. Questa volta il falco si lancia impicchiata verso il nuovo faraone. Una volta molto vicino, Ramses alza un braccio, per voler evitare che il falco gli staccasse un occhio o altro. Ma fatto questo, il falco si appollaiò sul suo avambraccio.
Un silenzio incredibile faceva da scenario a questa scena: un falco, totalmente selvaggio, si era appena appollaiato sull'avambraccio del nuovo faraone, senza ferirlo.
Il faraone lo guardava, affascinato da tanta bellezza e maestosità. Il falco dopo un po' lo guarda anche lui negli occhi per un periodo che per il giovane sembrava infinito. Poco dopo, il falco stridola e riprende il volo, alzandosi in poco tempo a diversi metri da terra. Ramses lo guarda andar via.. Colpito. Ancora vedeva la profondità dell'anima di quell'essere, il re dei cieli, il dio Ra.
Il popolo, e tutti gli altri che nel frattempo lo avevano osservato, rimangono nel silenzio. Ma dopo non moltoun grido si leva dalla folla:-Il Grande Ra lo ha eletto dio!-. Altri urli si levarono dopo questo, fino a ritornare alla confusione di poco fa. Mentre tutti erano in festa, Ramses ancora osservava i cieli. Era Ra. Ra gli aveva sicuramente mandato un messaggio.
-Faraone!-. Cia lo stava guardando, felicissima. -Faraone quello era un segno! Degli dei!-.

Ramses la guarda, dopo poco sorride. -Si.. Sicuramente è così..-. Mentre tutti andavano a festeggiare, il nuovo faraone restò lì, osservando i cieli, in particolare il punto in cui il falco era sparito.

 

*Libro dei Morti, inizio del capitolo LXXIX.

**Bastone di forma corta con un'estremità arcuata, decorato a bande blu, indicava il potere della sovranità e come tale era ad uso del sovrano o di chi comunque detenesse un potere come alti ufficiali. In origine era il lungo bastone per i pastori e divenne successivamente il simbolo di una civiltà basata principalmente sull'allevamento e l'agricoltura.

***E' il nome originale di Ramses [Ramesse Meriamon=''Nato da Ra, Amato da Amon''].

****Era un corto bastone alla cui estremità superiore venivano fissate corte strisce di stoffa, fermate con dei distanziali. La radice di nekhekh è nekh che aveva il significato di protezione e dalla quale derivò il significato magico di difesa. Era generalmente usato dal sovrano durante le cerimonie solenni dell'incoronazione. Si è anche ipotizzato che fosse la stilizzazione del geroglifico mes che significa generare, indicando così nel sovrano una fonte di vita. E' chiamato più comunemente ''Flagello''.

  
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