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Autore: yolima90    01/04/2014    1 recensioni
Il Dottore da bambino com'era ? Curioso come lo si conosce o era calmo ? E' mai finito nei guai da ragazzo?
Chissà...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - Altro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< .. Se io aggiungo il latte delle montagne e lo mescolo con la farina dei pascoli rossi di Gallifrey dovrei avere .. le basi per creare quello che sto cercando, però per essere precisi dovrei aggiungere anche un pizzico di sale, zucchero, miele delle giganti api, e dico solamente un sacco di cioccolata fondente dei nani che vivono in cima alle montagne gelide .  >>
 
Il Dottore si fermò per prendere fiato e guardò sua madre che seduta lo stava guardando divertita
 
<< Non ti manca altro per fare quello che cerchi…figlio?  >>
 
<< No madre !  >> scosse la testa forte da provocarli un giramento per alcuni secondi credette che tutto sotto di lui si mosse <<  Semmai aggiungerò una rosa della Terra..e dovrebbe andare..dovrei farcela..  >>
La donna assunse un aria pensierosa e guardò fuori mentre un ragazzino dai capelli biondi come il grano la fissava incuriosito con un pizzico di preoccupazione negli occhi , ci teneva tanto al pensiero della madre, se lei avesse detto che gli serviva anche un unicorno lui l’avrebbe trovato e aggiunto alla sua lista .
 
<< Penso che tu abbia tutto figlio >>
 
gli sorrise e lui si unii al suo sorriso materno
 
<< Stai attento però , non fare troppo tardi e ritorna prima di cena..stasera torna papà , sarebbe brutto se tu non fossi qui ad attenderlo  >>
 
<< Prima di cena  >> mormorò lui come se lo notasse in mente << Certo mamma! Prima di cena! >>
Il Dottore corse via come un fulmine lasciando la donna dai capelli rossi con i suoi lavori casalinghi  , la povera donna non sapeva mica che suo figlio aveva sul serio intenzione di viaggiare e procurarsi tutto quello che aveva detto alla madre, la donna pensava che se ne andasse come tutti i giorni nel frutteto dietro la collina , dove tutti i bambini passavano le loro giornate a giocare e fingere di scalare montagne gigantesche e buie con strani abitanti che vivevano al gelo , ma il Dottore non era un bambino come tanti altri, la sua curiosità per il mistero e l’ignoto superava l’immaginabile, da un mese si era messo in testa di creare il giusto arcobaleno , sarebbe stato l’arcobaleno più bello di tutto Gallifrey che anche il Maestro con i suoi fuochi d’artificio ballerini avrebbe arrossito davanti a tanta bellezza in un colpo solo.
L’arcobaleno che voleva riprodurre l’aveva visto raffigurato in uno dei tanti libri che prendeva in prestito presso la libreria , e da allora non aveva passato giorni a pensare come crearlo fedelmente , nel libro c’era scritto che l’arcobaleno dai mille colori usciva solamente dopo una giornata di pioggia , ma su Gallifrey era davvero raro che piovesse e lui non aveva mai visto un arcobaleno e voleva assolutamente vederlo con i suoi occhi prima di diventare adulto.
Spinse bene la sciarpa giù nello zaino e s’incamminò..doveva fare fretta, suo padre sarebbe arrivato la sera stessa e mamma voleva tutti a casa, non l’avrebbe delusa.
Sarebbe tornato con un bellissimo regalo , avrebbe avuto un abbraccio come premio dalla sua mamma accompagnato da una bella fetta di torta all’ananas.
 
I soli erano alti in cielo e lui era solamente all’inizio, le montagne di fronte a lui si presentavano con aria minacciosa anche se per il Dottore erano bellissime, forse la cosa più bella che egli avesse mai visto con quei occhi pieni di curiosità, una volta suo padre gli disse che il suo bis bis bis nonno aveva affrontato un viaggio su quelle montagne e aveva scoperto tesori inestimabili per il suo popolo, chissà se anche lui un giorno fosse diventato famoso e finito come il suo bis bis bis nonno nei libri di storia di tutta la Galassia : Il Dottore che scalò le montagne di Gallifrey !!
 
<<  Dove vai giovanotto con passo svelto ?  >> domandò un vecchio uomo che stava raccogliendo della frutta da un albero
 
<< Alle montagne!  >> disse lui fermandosi
 
<< Alle montagne? Ma sono lontanissime!  Ci vai a piedi?  >>
 
 
 
<< Si signore !  >> gonfiò il petto e fece uno dei suoi sorrisi migliori
 
<< ..Però..che giovanotto, mi sei simpatico e per questo ti farò un regalo, vedi quel orso?  >>
 
il vecchio uomo indicò un vecchio orso che se ne stava beato sotto un albero dal color porpora
 
<< E’ mio, te lo presto ..se ritornerai me lo ridarai, ti sarà d’aiuto , Hob! >> gridò al vecchio orso <<  Hob vecchio orso che non sei altro vieni qui , devi aiutare questo giovane a scalare le montagne, Hob!  >>
 
Hob , il vecchio orso che per tutta la vita aveva solamente dormito e mangiato frutta e qualche pecora di troppo, si alzò e con passo lento andò verso il suo vecchio compagno d’avventure che stava parlando a un giovanotto biondo
 
<< Hob ti presento.. >> lo guardò
 
<< ..Il Dottore, solamente il Dottore!  >>
 
<< Sei strano… Hob ti presto il Dottore! E’ un bravo orso, ti difenderà da ogni cosa che proverà ad attaccarti Dottore. Buon viaggio giovanotto!  >>
 
Il Dottore e Hob salutarono il vecchio uomo che li guardò allontanarsi , il vecchio orso aveva un andatura lenta ma molto più veloce del’andatura del Dottore che sopra di lui si guardava intorno disegnando qualche dettaglio delle cose che vedeva su un innocuo taccuino dalle pagine ingiallite fregato al suo insegnante di Storia .
Il signor Hall non avrebbe sentito la mancanza di un semplice taccuino, forse al suo ritorno l’avrebbe pure ringraziato per aver alleggerito la sua tasca per riempirla con del leggero tabacco nuvoloso.
 
<< Hob! Tu sai dove siamo? Le montagne si stanno avvicinando.. >>
 Hob grugnì e aumentò il passo
 
<< Devo far ritorno entro sera vecchio mio,  papà torna e mamma vuole fare una mega festa in onore suo, ha detto che è stato su un pianeta che si chiama Terra, tu l’hai mai vista? Dicono che sia tutta colorata e che hanno solamente un Sole e una Luna..che strani..come faranno ? Io creperei di freddo solamente con un Sole ..t’immagini? Poverini..  >> tirò fuori dallo zaino una sciarpa verde , se la mise intorno al collo visto che ormai il clima estivo aveva lasciato il posto al clima invernale in un colpo solo, non invidiò per niente gli abitanti che stavano ai piedi delle montagne , suo padre gli aveva detto che avevano delle lunghe barbe e che non se le tagliavano mai per via del freddo  , sia uomini che donne, avevano riso tanto quando glielo aveva raccontato .
Sembrava passato anni da quando aveva visto suo padre, invece erano passate solamente settimane.
Sospirò mentre Hob si fermava un attimo per mordere qualcosa per terra
 
<<  Dobbiamo trovare delle capre mio vecchio Hob >> mormorò tra se
 
L’aria si era fatta più gelida , il Dottore avvolto in una doppia sciarpa e cappotto di pelle di alce stava avanzando verso le montagne, Hob continuava ad avere un andatura traballante ma che poteva risultare piacevole a volte , tanto piacevole che ti faceva prendere sonno ma era rischioso addormentarsi , potevi diventare un ghiacciolo pensò il Dottore che fermando l’orso scese lasciando lo zaino in groppa e avanzò a piedi .
Diede un occhiata all’orologio e vide contento che erano ancora ben lontani dal orario del pranzo, tutto stava procedendo secondo i suoi piani  , ormai erano giunti alle montagne che sopra di loro si sporgevano minacciose sopra le loro testoline piccine picciò , il Dottore sorrise felice e diede una patta sulla schiena dura di Hob che si scrollò felice , gli piaceva quello strano ragazzo e gli piaceva anche che qualcuno lo considerasse non solamente il suo vecchio padrone pazzo.
 
Lungo la via trovarono un piccolo paesino di  falegnami e pastori, il Dottore bussò a una porta di un bottegaio che fuori aveva scritto “ non solo legna .. “ e aveva attirato la curiosità dei due viaggiatori che si erano avvicinati sorridenti
 
<< Avanti!  >>  disse una voce profonda
 
Il Dottore e Hob entrarono silenziosamente, tutto odorava di legno , una pentolone stava bollendo sul fuoco emanando odore di funghi appena raccolti, lo stomaco di entrambi brontolò vivamente.
Un uomo alto quasi due metri apparse innalzi a loro lasciandoli con la bocca aperta mentre i loro occhi lo fissavano
<< Cosa volete ?  >> disse brusco
 
<< Stiamo andando verso le montagne..vorremmo chiederle della zuppa per me e per il mio amico, e avere una sciarpa di lana..la mia non basta  >>
 
Il gigante con la barba nera che copriva tutto il volto li fissò , cosa ci faceva un orso e un bambino a passeggio per quelle terre gelide?
 
<< Zuppa? Sciarpa? Hai i soldi bambino? E’ vietato l’entrata agli orsi ,non sai ?  >>


<<  Non lo sapevo.  Non ho soldi mi dispiace.. >>
 
<< Allora niente, mi dispiace  >> imitò la sua vocina per poi scoppiare a ridere
 
<< Ma le prometto che quando ritornerò le pagherò tutto! >>  disse il Dottore
 
<<  Sciarpa o Zuppa?  >>
 
Il Dottore si morse il labbro, non era giusto..doveva averne entrambi, in un altro contesto avrebbe atteso la notte ma ora non aveva tempo…il tempo scorreva, non vi era mai abbastanza per il Dottore.
 
<< Sciarpa. Due sciarpe, per me e per Hob  >>
 
<< Non starai esagerando?  E’ un orso  >>
 
<< Si ma è da tanto che manca dalle montagne.  >>
 
<< Toglimi una curiosità..cosa ci fa un orso e un bambino come te in giro?  >>
 
<<  ..E’ una missione  >>  disse soltanto, il gigante lo guardò ancora per alcuni secondi  e poi sparii nel retrobottega , quando ritornò il Dottore era riuscito veloce a prendere una cucchiata di zuppa abbastanza a farli mandare in fuoco lo stomaco, stessa cosa valse per Hob che uscii tossendo e nascondendo metà muso nella neve
 
<< Ecco le tue sciarpe e guai a te se non ritornerai a pagare. Ti darò la caccia >>
 
Il Dottore annui prima di scappare via.
   
 
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