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Autore: M a r t    01/04/2014    2 recensioni
La notizia si era sparsa per tutto il Giappone, che era ormai alla ricerca di questo ragazzino dagli improbabili capelli alati.
La squadra dell'Inazuma si era riunita negli spogliatoi del club di calcio, dopo essere stati informati che Shinsuke aveva trovato una lettera del capitano.

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Un qualcosa di demenziale per rallegrare un po' queste giornate, yo---
Spero vi piaccia c;
Winnipeg_ sta per diventare s p a n k
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matsukaze Tenma, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattinata era cominciata in un modo che definire burrascoso, è dire poco.
Aki aveva chiamato a casa Mamoru, svegliando Kazemaru ed Endou, rimasti a dormire, mentre Natsumi aveva risposto, già sveglia da qualche ora.
 
Probabilmente l'emergenza doveva essere davvero catastrofica, anche se io, davanti ad una scena di questo tipo mi sarei chiesta cosa ci facesse Kazemaru a casa dei coniugi Mamoru, personalmente.
 
Comunque, la donna dai capelli verdi, la quale aveva cominciato una faticosa storia d'amore con un calciatore dal nome più che popolare nel mondo femminile nonché giocatore di calcio notevolmente famoso, continuava ad urlare, disperata, che Tenma era sparito e che i suoi vestiti estivi non erano più nell'armadio.
 
Natsumi cercò di confortare l'amica, nonostante non gliene fregasse nulla se quel disgraziato era scappato di casa o chissà che cosa, dicendole che si sarebbe tutto sistemato ed altre baggianate varie. Endou intanto si era già preparato, pronto per andare alla ricerca di qualche avventura nella speranza di ritrovare il ragazzo e magari fare qualche partita occasionale a calcio, trascinando con sé il povero Kazemaru, ancora in pigiama.
 
La notizia si era sparsa per tutto il Giappone, che era ormai alla ricerca di questo ragazzino dagli improbabili capelli alati.
La squadra della Inazuma si era riunita negli spogliatoi del club di calcio, dopo essere stati informati che Shinsuke aveva trovato una lettera del capitano.
 
C'erano proprio tutti! Beh, fatta eccezione per Kageyama, l'uomo aveva risposto con un categorico e lugubre "no" alla richiesta di unirsi alle indagini. Neanche suo nipote era riuscito a convincerlo.
Del resto, Kageyama era un uomo anziano, con una profonda -quanto figa- cicatrice su un occhio e dal carattere scorbutico; era decisamente improbabile che si unisse a quel gruppo di sciagurati.
 
Comunque, tutti aspettavano l'arrivo del loro Pikachu personale, probabilmente rimasto indietro per colpa delle sue gambette corte. Va bene che riusciva a saltare come un canguro -e questo faceva riferimento alla sua natura da Pokémon- ma per correre era davvero una lumaca, ecco perché lo avevano messo in porta.
 
I ragazzi borbottavano tra di loro, mentre le ragazze consolavano la povera Sorano, che era caduta in depressione e, disperata, si soffiava continuamente il naso provocando un'enorme montagna di fazzoletti Tempo.
 
In realtà non si sapeva perché stesse piangendo a quel modo, in fondo, Aoi e Matsukaze non stavano insieme, ma la blu era pur sempre una ragazza -fastidiosa e ficcanaso- innamorata del capitano di turno. 
Ormai piangeva da almeno due ore e Midori e Akane si erano dovute mettere dei tappi per le orecchie, nonostante la più grande delle due avesse minacciato più volte all'incolumità della Sorano, esasperata da quel piagnisteo.
 
Yuiichi e Hamano sembravano essere i più positivi, in quella difficile situazione, continuando a ripete che sarebbe andato tutto per il meglio, mentre Hayami continuava il suo viaggio di negatività pregando che Tenma non fosse morto, nonostante non ci sperasse più di tanto.
 
All'arrivo di Shinsuke, tutti si buttarono contro di lui che, preso alla sprovvista e cercando di proteggere quella che lui definiva "bellissima faccia", minacciò di rompere la busta. Subito si innalzò un silenzio pieno d'ansia, mentre i suoi compagni stavano fermi come statuine.
 
Nella busta c'era una lettera, scritta a mano, piena di scarabocchi, di disegni di palloni e di frasi su quanto sia bello giocare a calcio con i propri amici. Insomma, se non fosse stata scritta da Tenma, l'avrebbe di sicuro scritta Endou.
 
Spezzando quel silenzio tombale, Kariya strappò dalle mani del portiere la lettera, giustificando la sua azione con il fatto che avesse preso parte, non qualche mese fa, ad un corso di letteratura e per questo avrebbe dovuto leggere lui.
 
Tutti ascoltarono in silenzio e attenti ogni singola parola, fino alla fine della lettera, quando Midori, già infuriata nera e nervosa per colpa di Sorano, si avvicinò minacciosamente al difensore dell'Inazuma, che tremava spaventato. Un'aura oscura si creò intorno alla rossa che presa da un attacco di nervi urlò infuriata un "CHE SIGNIFICA TUTTO QUESTO?!" strappando il foglio dalle mani del ragazzo e rileggendo velocemente la lettera per conto suo.
 
Nella stanza si era alzato un vociferare composto da borbottii, lamenti ed esclamazioni più che colorite. Tutti erano rimasti allibiti e nessuno sembrava più preoccupato per la salute di Matsukaze.
 
Sospirando, Haruna disse a tutti che se ne sarebbe tornata a casa sua, a finire di guardare telenovele americane, mangiando gelato alla fragola, come ogni domenica.
In realtà, non precisò che cosa stesse andando a fare, non voleva che qualcuno venisse a sapere come passasse lei i suoi weekend, soprattutto dato che suo fratello maggiore -già apprensivo di suo- si trovava lì. Di ricevere altre visite indesiderate, non se ne parlava proprio.
 
Tsurugi decise di accompagnare suo fratello Yuiichi e il suo ragazzo dai capelli rossi... Taiyou! Ecco come si chiamava! Comunque decise di accompagnarli all'ospedale, seguito da Fuyuka, che si era presa anche un permesso per niente.
 
Intanto Manabe e Minaho discutevano su altri indizi secondari, somme algebriche e altri ragionamenti -inutili- vari.
 
Aoi sembrava rinata, alla notizia, ma non in senso positivo, anzi, era talmente infuriata, che per uscire aveva preferito spaccare il muro, lasciando un bel buco nella parete, piuttosto che usare la porta.
Ibuki se n'era andato infuriato tanto quanto la ragazza, dicendo che doveva allenarsi per scaricare la tensione, seguito da Shindou che lo scherniva nel suo solito modo pacato.
 
Velocemente la stanza si svuotò, lasciando soltanto la lettera lasciata da Tenma, a giacere sul pavimento in mattonelle.
 
"Cari amici,
Purtroppo devo dirvi che sono partito e che starò via per molto tempo! Ho deciso, appunto di prendermi una piccola vacanza... Insomma, vado in pensione!
 
Tutti questi viaggi nel tempo, nello spazio, con alieni e altre cose anormali sfiancano, sapete? Purtroppo sono un ragazzo molto stressato, non pensate che solo perché sorrida sempre, io sia una persona iperattiva! A proposito di questo, sono partito anche perché il dottore mi aveva già avvisato del fatto che se avessi sorriso ancora come un deficiente per qualunque cosa, avrei rischiato una paralisi facciale!
 
Ragion per cui sono partito e sto cercando di rilassare i muscoli facciali.
Non contate su di me, se ci sarà un'invasione o roba simile, cavatevela da soli e buona fortuna!
 
Ho deciso di portarmi qualche pallone qui con me, nel caso uno non mi bastasse, quindi credo che se vorrete giocare e/o allenarvi dovrete comprarne di nuovi.
Un saluto a tutti amici!
 
Tenma❤️️"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note autrice:
 
Salve!
Se siete arrivati fin qui, vi si ringrazio perché ci vuole coraggio a leggere questa cosa eh
Comunque sappiate che era un'idea che mi era già passata per la mente, dato che, giustamente, il nostro adorato Tenma prima o poi dovrà andare in pensione, no?
 
Quindi ho deciso di scrivere questo siparietto un po' comico lol
 
Spero vi sia piaciuto, perché mi sono divertita molto a scriverlo.
 
Baci❤️️
   
 
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