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Autore: RoriStark    03/04/2014    1 recensioni
fanfiction appena sfornata XD mi era venuta in mente guardando per l'ennesima volta Sherlock Holmes ed amo la mentalità del personaggio.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Le strade di parigi erano totalmente diverse da quelle di Londra, I pavimenti sgombri da vomito o defecazioni , le strade lastricate di mattoncini chiari ordinati con una precisione quasi maniacale, ai lati vi erano alberi e piccoli viali sotto alla quale la gente passeggiava sottobraccio con una spensieratezza disarmante. I negozi aperti senza la minima paura di venire derubati da qualche straccione o ladro di passaggio. La gente di Parigi camminava tranquilla e sicura, sotto lo sguardo vigile della grande Tour Eiffel.  In mezzo a tutta questa gente, ora camminavano Holmes e Christine, lei aggrappata al braccio di lui, con la schiena dritta ed un aria quasi smarrita,non era abituata a viaggiare e mai aveva messo piede fuori casa se non per andare in ospedale. Ora invece eccola lì, mentre cerca di capire cosa stia dicendo la gente, Holmes al contrario sembra davvero a suo agio, cammina tra la folla come se già vivesse l’ da tempo, salutando la gente in francese con un accento quasi impeccabile. Potrebbe quasi confondersi con loro. Anche loro raggiungono il viale alberato, la giovane alza lo sguardo sugli alberi illuminati dalla luce del sole del mattino. E’ una mattinata tiepida di inizio primavera e la giovane infermiera indossa un abito rosa di seta con dettagli di chiffon bianco e merletti sul petto, i capelli erano tirati indietro da un cerchietto con delle piccole pietre bianche simili a perle incastonate dentro alla struttura di ferro argentato i capelli rimasti  lunghi solamente ai lati del viso  le cadevano al petto incorniciando una collana di perle. Holmes sembra particolarmente rilassato, anche se ogni tanto Christine lo vedeva voltarsi di scatto con fare sospetto, ma cercava di non farci caso.

“allora, dove andiamo di bello oggi?”

Holmes sorrise voltandosi verso di lei con un sorriso sornione mentre con la mano libera le sfiorò lo zigomo  carezzandolo con il dorso della mano. Poi si voltò di nuovo prendendo un profondo respiro e guardando verso la grande torre davanti a loro enunciò

“La Torre Eiffel sembrava un faro abbandonato sulla terra da una generazione scomparsa, da una generazione di giganti. E’ così che la descrive de Goncourt nel giornale della mattina del 6 maggio dell’89, un monumento maestoso eretto in soli due anni, due mesi e cinque giorni per la precisione. Mia cara Christine, oggi saliremo sulla punta di Parigi”

Raggiunsero la base della torre e salirvi non fu terribile come la giovane si aspettava, sentiva la struttura rigida nonostante la gente riempisse le scalinate per salirvi, raggiunsero il primo livello della torre e lì fecero la prima sosta, in fondo non c’era fretta e Holmes voleva godere della visuale gradualmente. L’uomo si avvicinò al parapetto con un sorriso entusiasta mentre voltandosi verso Christine le tese la mano, lei la prese con la punta delle dita sorridendo mentre lui la portava accanto a sé  per poi trnare a fissare il paesaggio

“il signor Eiffel ha deciso di far incidere sulle facciate della torre i nomi degli uomini che definiranno questo paese, nomi di scienziati ed ingegneri, come riconoscimento per i loro studi, sono settantadue, diciotto per ciascun lato anche se ahimè, non vi sono nomi di donne, come la Germain, una delle più grandi matematiche che Parigi possa accogliere. Le sue ricerche sulla teoria dell’elasticità furono fondamentali per le ricerche di questa torre. Avrei messo quel nome in cima a quella torre personalmente.”

Christine alzò un sopracciglio interessata, mentre ascoltava i discorsi di Holmes con un leggero sorriso sulle labbra, ogni tanto spostava lo sguardo verso di lui, poi sulla torre e di nuovo verso di lui, ad un certo punto del discorso si appoggiò con la spalla al fianco di lui che prontamente le circondò le spalle con un braccio mentre continuava a parlare ed un leggero sorrisetto gli spuntò sul viso

“è un grande esperto in materia signor Holmes, io non saprei sire nulla  a parte il fatto che anche dalla prima vetta il panorama è bellissimo”

“e non hai visto nulla piccola mia, vieni con me..”

La prese per mano intrecciando le dita con le sue, tanto che alcune donne che passavano loro di fianco ammiccavano e ridacchiavano, evidentemente a Parigi era un gesto che suscitava una certa simpatia da parte dei presenti. I due raggiunsero i vari piani della torre e Holmes elencò i nomi delle varie facciate mentre Christine ammirava il paesaggio, Holmes la osservava mentre raccontava storie e citazioni sulla torre e sulle nuove tecnologie che la vedevano coinvolta, arrivati alla cima però Holmes tacque, rimase in silenzio, fermo, sulla punta della francia ad osservare il panorama. Christine si avvicinò a lui , dalla cima della torre, tutto sembrava così ordinato, così piccolo e silenzioso.  Forse Dio non si rende conto del chaos sulla terra perché vede tutto da quella prospettiva, pensa la giovane con fare innocente mentre accarezza la mano di Holmes poggiata sulla sbarra di ferro della torre.

“è davvero bello qui, sembrano tutto così piccolo, non sono mai stata così in alto e devo ammettere di aver appena scoperto come ci si sente ad avere le vertigini”

“beh ora siamo come dei giganti, mia cara, siamo sulla vetta del mondo ed io ho finito le mie argomentazioni”

Poi dopo una lieve risata nasale riprese a parlare, ma stavolta con voce leggermente roca ed incupita da quello che  la signorina Gold percepì come un attimo di pura rabbia repressa,strinse la sbarra tanto che lei sentì i muscoli di lui contrarsi, la mascella farsi rigida mentre gli occhi si strinsero in due fessure mentre scrutavano la bella e romantica Parigi, una Parigi che presto sarebbe annegata nel sangue di innocenti.

“oggi sarà il falco di questa città, ghermirò quel bastardo..”
-- scusate il capitolo apparentemente breve, ho dovuto sintetizzare perchè volevo continuare dal punto di vista di Holmes ewe
  
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