03/04/2014
3 recensioniLasciarsi andare alla deriva è qualcosa che non è contemplato nei rigidi schemi di un agente federale indurito da anni di addestramento, e da anni spesi al servizio del proprio paese.
Lasciarsi andare alla deriva è un’esperienza che G Callen non ha mai concepito potesse adattarsi a se stesso, lui un uomo che combatte sempre, un uomo che non può arrendersi, un uomo che deve esserci sempre.
E’ per questo che ora, steso a terra, dopo essere stato ferito, pensa che forse non è poi così male lasciarsi andare, permettersi di riposare almeno una volta, ammettere che anche lui è un essere umano con il diritto di fermarsi e dire basta.
Lasciarsi andare alla deriva per G Callen è qui ed ora, e lui ha scelto il suo destino, come sempre, senza se e senza ma.
Lasciar andare alla deriva qualcuno che ama più di se stesso è qualcosa che Nate Getz non ha mai pensato di poter fare, di riuscire a fare, di voler fare, è egoismo il suo? Probabilmente sì, ma lui non è pronto a dire addio all’uomo che ama da troppo poco tempo per poter dire basta ed andare avanti.
Lasciar andare alla deriva Callen, e permettergli di riposare, anche solo per un momento, è qualcosa che il dottor Getz non può permettersi, non può permettere al suo cuore di smettere di battere, o al suo spirito di arrendersi, è per questo che lascia spazio alla parte egoista di se stesso.
Ma poi, amare un altro essere umano più di se stesso può essere considerato egoismo? Nate non lo pensa, non vuole crederlo, non può accettarlo, per questo afferra la mano di G deciso a riportarlo indietro al suo fianco.
Lasciarsi andare alla deriva…per un momento G Callen ha pensato di poterlo fare, di essere libero di farlo, di avere il diritto di farlo, ma poi ha sentito il calore di una mano che stringeva la sua, un calore capace di fargli ricordare l’importanza di un abbraccio, l’amore di una casa che credeva di non avere, ma che è riuscito a trovare nella stretta sicura e piena del suo psicologo, ed allora l’oblio acquista tutto un altro sapore, tutta un’altra consistenza, diventa qualcosa di sbagliato ed inaccettabile, qualcosa da combattere e sconfiggere per poter tornare a casa.
Tornare a casa è facile alla fine, basta stringere una mano e farsi riportare indietro verso il calore, verso l’amore, verso un sorriso che è lì solo per lui, e che ha il potere di disperdere il dolore ed il buio di una vita intera.
Tempo di riposare ce ne potrà sempre essere, ma non nell’oscurità, lo potrà fare nella luce, quella luce che inonda la sua vita grazie all’amore a cui ha aperto la porta del suo cuore, quella luce che solo Nate sa regalargli, quella luce che condivisa con lui non ferisce i suoi occhi, ma riscalda e lenisce la sua anima.
G Callen apre gli occhi e torna a casa.
Nate Getz trattiene il respiro e sorride al suo compagno che ha scelto di tornare da lui.
Il sole splende su due mani intrecciate pronte a non lasciarsi più.
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Angolino autrice
Prima e probabilmente unica Nallen che scriverò mai in vita mia. Taila sappi che se ho concepito tutto ciò è solo colpa tua e delle tue splendide storie in questo fandom, visto che mi stavo giusto rileggendo le prime shot scritte su questa coppia ed ho avuto l’ispirazione, mi son detta che cosa può aver pensato G appena ferito all’inizio della serie? E Nate? Ovviamente io ho supposto che stessero già insieme, come e quando si sono innamorati beh questa è un’altra storia già scritta da Taila ovviamente XDDDD
Spero di non aver fatto troppi danni. Come sempre se dovessi aver fatto qualche errore non fatevi problemi a dirmelo.