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Autore: Kotoko_chan    04/04/2014    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction. Kyoko si rende finalmente conto dei suoi sentimenti nei confronti di Ren. Ma come reagirà? Come potrà affrontare una nuova storia d'amore dopo l'enorme delusione che ha avuto con Sho? Come riuscirà a gestire i suoi sentimenti?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno al passato

La mattina seguente Kyoko fu svegliata da una Moko-chan piena di energia.
“Forza Kyoko!! Alzati che abbiamo da fare!” le tolse il lenzuolo seguito da un borbottio di disapprovazione.
“Lasciami!” disse quando Moko la provò a sollevare dal letto.
Sho le diede il colpo di grazia spalancando la finestra facendo così entrare la luce abbagliante del sole.
“Maledizione! Ma non lo capite quando una persona vuole stare sola??” sbottò mettendosi seduta.
“No. Forza vai a prepararti” disse Sho allegramente.
Irritata andò in bagno immergendosi nell’acqua della vasca già pronta. Cosa avevano intenzione di fare? Voleva restare in quel letto a crogiolarsi nel dolore del suo amore perduto.
“Kyoko veloce!” disse Moko-chan entrando in bagno.
“Kyaaaa! Ma come ti viene??” chiese immergendosi per non farsi vedere.
“Siamo andate alle terme insieme e ancora ti vergogni? Dai che abbiamo molto da fare!” disse sollevandola malamente per poterla avvolgere con un asciugamano.
“Ma che ti prende oggi??” chiese spazientita.
“Ho trovato un modo per farti sentire meglio” disse allegramente passandole i vestiti.
“Cioè?”
“Quando avviene una rottura tra due persone cambiare look e fare shopping rilassa” disse sorridendo.
“Come lo fai a sapere?” chiese dubbiosa sistemandosi la parrucca. Anche Moko ne indossava una con i capelli corti.
“Perché quando una certa persona ha iniziato a mentirmi a fin di bene mi sono sentita tradita e sola, quindi lo shopping mi ha aiutato” disse ripensando ai giorni pieni di bugie raccontate da Sho per coprire Kyoko.
“Non funzionerà…” mormorò uscendo dal bagno.
“Ma non lo sai? Quando si ha una delusione d’amore bisogna cambiare! Tagliati i capelli ad esempio” esclamò seguendola.
“Li ho già corti”.
“Usa un po’ di fantasia!”
“Non ne ho” rispose laconica.
“E poi pensa che paga Sho!”
“Che cosa?!” esclamò il diretto interessato quando lo raggiunsero fuori.
“Certo, pagherai per me e Kyoko. Ti devi far perdonare molte cose” disse con uno sguardo omicida.
“Non voglio, torno in cam…”
Si bloccò a metà frase perché fu colpita in pieno viso da uno schiaffo di Moko-chan.
“Ma cosa ti prende???!” esclamò indignata.
“Cosa ti prende a te piuttosto!!! Dov’è finita la mia amica Kyoko, la ragazza combattiva, quella con lo spirito di un guerriero che ha affrontato molte battaglie uscendo a testa alta???”
“Sono sempre io…” mormorò massaggiandosi la guancia.
“No che non lo sei… non ti riconosco più” disse lanciandole uno sguardo penetrante.
“Non è vero”.
“Guardati… sei dimagrita, non hai vitalità, sei vuota…”
“Vuota…”
“Chi sei tu??”
“Chi sei?”
Sconvolta ripensò a ciò che aveva detto a Ren.
“Ren… Corn… o come ti chiami…” “Di chi mi sono innamorata? Di Ren? Di Corn? Di chi!!!”
“Chi sono?” disse ad alta voce.
“Esatto! Chi sei!” esclamò Moko sperando in una reazione combattiva però fu spiazzata dalle lacrime dell’amica.
“Kyoko…” disse l’amica avvicinandosi ma lei fece un passo indietro.
“Non avvicinatevi! Non seguitemi!” esclamò in lacrime correndo via.
“Kyoko!!” urlò Moko inseguendola.
“Fermati Kanae, lasciala stare” disse Sho afferrandola.
“Sho! Non possiamo lasciarla così!”
“Fidati” disse in tono risoluto.
Kanae lo osservò perplesso, poi tornò ad osservare il punto in cui la sua amica era scomparsa.
 
***
 
Chi sono? Chi sono? CHI SONO?
Stava camminando velocemente per le vie di Kyoto in cerca di una risposta a quella domanda. Aveva accusato Ren per averle mentito quando lei era la prima a non sapere chi fosse. Aveva mostrato a Ren una Kyoko falsa, un guscio vuoto plasmato negli anni dai genitori di Sho per essere la sua moglie perfetta… tutto ciò che sapeva fare era per lui. Quindi quale Kyoko aveva mostrato da quando si erano incontrati alla LME? Quale parte di lei era emersa nel loro rapporto? Era lei? O la Kyoko per Sho? Ma in fondo lei chi era?
“AAAAAAHHHH MALEDIZIONE!!!” sbottò ad alta voce attirando lo sguardo dei passanti.
Imbarazzata corse lontana finché non raggiunse un parco invaso da bambini. La primavera aveva mosso i primi passi già da un po’ scalzando l’inverno e decorando la città di ciliegi in fiore che non facevano altro che danzare aiutati dalla piacevole brezza primaverile.
Con occhi sognanti si inoltrò nel parco assaporando con un bel sorriso tutto ciò che le circondava. Era passato molto tempo dall’ultima volta che aveva sorriso con il cuore e desiderava che Ren fosse lì con lei per godersi quel posto, magari con un cestino per il pic-nic e la compagnia di Sho e Moko. Non avrebbe mai potuto immaginare che tra di loro potesse nascere qualcosa ma da come si guardavano si capiva che l’amore era entrato nelle loro vite riempiendo la loro solitudine.
Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì una bambina piangere dietro un cespuglio. Aveva dei capelli lunghi e neri raccolti in due graziosi codini e un vestitino rosa chiaramente macchiato.
“Ehi piccolina, cosa succede?” chiese dolcemente calandosi.
“Oh! Ho macchiato il mio vestito! Mamma mi rimprovererà!!” disse singhiozzando la bambina.
“La tua mamma capirà… tranquilla” disse dandole una carezza.
“No!”
Kyoko perplessa cercò di consolarla ma inutilmente. Quella bambina le ricordava troppo lei alla sua età, problemi con la mamma inclusi. Cosa poteva fare? Si concentrò ripensando a come si calmava in quei momenti quando un bambino comparve improvvisamente facendola sobbalzare.
“Va tutto bene Sakura-chan, tua mamma non dirà nulla. Parlo io con lei” disse dolcemente prendendola per mano. Lei con un sorriso si tranquillizzò e lo seguì.
Kyoko rimase ferma osservando quei due ripensando al passato. E’ vero. Le uniche volte che lei e Ren erano stati loro stessi, senza maschere, era successo nella loro infanzia quando lei cercava di farsi consolare da Corn, il principe delle fate che le aveva regalato la magica pietra scaccia tristezza. Solo in quei brevi momenti loro erano veri. Ma ormai erano cresciuti, quindi cosa fare?
Si alzò in piedi talmente velocemente che le scivolò la sua parrucca. Agitata la raccolse però non la rimise subito. Rimase li ad osservarla con un sorriso.
 
***
 
Moko-chan vagava nervosamente per tutto il perimetro del giardino. Sho stava comodamente sdraiato in veranda godendosi quei raggi di sole primaverili.
“Calmati Kanae” disse aprendo lentamente gli occhi.
“Calmarmi? Dovevo seguirla! Fermarla! Cosa farò quando arriverà???” disse aumentando la velocità.
“Quando tornerà vedrai che ti stupirà” disse mettendosi seduto “grazie al tuo rimprovero l’hai fatta ragionare su qualcosa. Vedrai Kanae”.
Lei si fermò di fronte a lui arrabbiata.
“Ho capito! Ma cosa farò quando arriverà Ren???” infatti la sera prima aveva capito che l’unica persona con cui poteva stare meglio era il diretto interessato quindi l’aveva chiamato rivelando dove fosse la sua Kyoko.
Lui esasperato l’afferrò facendola adagiare sulle sue ginocchia.
“Sho!!!”
“Ma non ti fidi mai di me? Per favore ascoltami ogni tanto! Si risolverà tutto!” disse stringendola.
“Ma…”
“Niente ma” continuò lui zittendola con un bacio.
“Sho! E se ci vedessero i tuoi??” chiese lei imbarazzata.
“Uffaaaa… fidati di me” ribadì riprendendola a baciare.
Sorridendo lei rispose al bacio passando così tutto il pomeriggio a coccolarsi. Era da tanto che non avevano un momento tutto per loro. A sera però iniziarono ad agitarsi perché Kyoko non era ancora tornata a casa.
Si erano spostati dal giardino al vialetto dell’ingresso sperando di vederla apparire e sobbalzarono quando un taxi si fermò lì.
“Kyoko!” esclamarono all’unisono sollevati ma dal taxi non uscì lei.
“Oh, è un ospite” disse Sho incupendosi.
“Non è un ospite” ribatté lei osservando il ragazzo che era appena uscito. Era molto alto, bello, biondo, con gli occhi azzurri che li guardava con aria speranzosa. Il suo viso però era molto pallido e solcato da occhiaie nerastre.
“Dov’è?” chiese semplicemente.
“Non lo sappiamo! E’ scappata da questa mattina dopo un litigio e non è più tornata!” disse Moko avvicinandosi.
“Kanae perché parli di Kyoko-chan con lui? Chi è?” chiese Sho perplesso.
“Ora non ho tempo ma regoleremo i conti Fuwa! Vado a cercare Kyoko!” e senza aggiungere altro corse via.
“Non dirmi che lui è… Tsuruga Ren???” chiese lui sbalordito.
Kanae si limitò ad annuire guardando con apprensione per l’ennesima volta il punto in cui la sua amica era scomparsa.
 
***
 
Il sole era tramontato da poco e Kyoko incurante rimase immobile vicino al letto del fiume. L’aria man mano da piacevole divenne più fredda facendola rabbrividire. Guardò il suo riflesso sulla riva del fiume e una ragazza dai lunghi capelli neri le ricambiò lo sguardo. Era andata dal parrucchiere per tornare quella di prima e non potendo fare molto per la lunghezza le avevano dato una parrucca, ma anche così aveva avvertito un piacevole senso di pace che divenne più intenso quando aveva comprato e indossato un vestito bianco tutto pizzo e merletti come una principessa.
La sua radura immersa nel buio non le faceva paura come in sogno però tra le mani aveva la pietra magica di Corn per sicurezza. Se fosse arrivato qualche male intenzionato quella pietra non le sarebbe servita a granché ma così le sembrava che lui fosse lì.
“Che pace…” mormorò facendo un enorme respiro.
Tutto era perfetto, mancava solo lui.
Si alzò in piedi stringendo la sua pietra concentrando il pensiero su di lui.
“Corn… Corn… Corn…” chiuse gli occhi per cogliere qualsiasi rumore senza smettere di ripetere il suo nome.
“Corn…”
Un fruscio di foglie annunciò l’arrivo di qualcuno. Aprì gli occhi notando che la Luna piena aveva occupato il cielo contornata da miriade di stelle e intorno a lei tantissime lucciole volavano rendendo la radura un posto mistico.
Il rumore divenne più forte e lei si voltò osservando una figura che divenne più nitida man mano che si avvicinava. I raggi della Luna illuminarono il corpo perfetto del ragazzo che indossava dei semplici jeans scuri e una camicia bianca. I suoi occhi erano di un azzurro intenso e i suoi capelli biondi apparivano più scuri a causa della notte.
Appena la vide la preoccupazione che segnava il suo viso scomparve sostituita da un dolce sorriso. La sua principessa aveva avuto la sua stessa idea tornando alle origini. Loro due erano collegati dal filo rosso del destino, non c’era nulla da fare per contrastarlo Erano due persone con una gran voglia di amare e di essere amati dopo tanti anni di sofferenze e solitudine. Due spiriti affini che non si sarebbero mai stancati di amarsi, cercarsi, guardarsi… il loro era un legame indissolubile.
“Chi sei?” chiese lei con curiosità.
All’inizio rimase sconvolto da quella domanda temendo il peggio ma notando il suo viso rilassato decise di assecondarla.
“Io? Sono il principe delle fate. E tu chi sei?” chiese dolcemente.
Sul viso della ragazza si dipinse un’espressione di stupore ed eccitazione. Fece un passo avanti con leggerezza appoggiando i suoi piedi nudi dai ciottoli della riva del fiume alla morbida erba inumidita dalla notte.
“Io sono Kyoko. E tu hai un nome principe?” aggiunse facendo un inchino.
“Mi chiamo Kuon” rispose lui avvicinandosi “piacere di conoscerti Kyoko-chan” disse facendole il bacia mano.
“Corn… che nome buffo” disse ridacchiando.
La sua magica pietra le sfuggì di mano quando lui l’afferrò per stringerla in un forte abbraccio.
“Kyoko…” mormorò lui cercando le sue labbra con urgenza.
“Ren…” disse lei unendo le loro labbra. Un lacrima scese delicata sul suo viso mentre le cicale iniziarono il loro concerto.
Si staccarono per guardarsi negli occhi. Non c’era bisogno di parlare, chiarirsi. Erano lì immersi nella natura, felici per il loro ritrovo, a nudo nella loro vera identità. Si sorrisero stringendosi forte con la consapevolezza che nulla li avrebbe più separati.
 
 
***
 
“Finalmente un po’ di tranquillità!” disse Moko-chan godendosi il sole pomeridiano di luglio.
“Infatti, sono stati giorni stancanti” concordò Kyoko pigramente.
Erano entrambe sedute sull’erba vicino al fiume della radura. Il caldo era soffocante ma la brezza che tirava lo rendeva sopportabile.
Poco lontano Sho aveva i piedi immersi nel fiume e giocava con i suoi figli. Kei di sei anni stava aiutando la sua sorellina Misa di tre anni che era appena scivolata mentre Sho decise di uscire dall’acqua per far gattonare il piccolo Hideki. Kei era suo padre in formato più piccolo con gli occhi di sua madre e aveva ereditato non solo il fisico ma anche il carattere di dongiovanni del padre nonostante fosse così piccolo. Misa era bellissima, capelli castani, occhi scuri e la pelle di porcellana. Era molto timida ma guai farla arrabbiare. Si trasformava in suo padre facendo capricci per ore. Hideki era il nuovo membro della famiglia e somigliava molto a Moko-chan. In quel momento si avvicinò attirando l’attenzione di sua mamma che lo prese in braccio. Si alzò in piedi e si avvicinò a Sho per aiutarlo a calmare Misa che si era fatta male.
Kyoko ridacchiò e rimase ad osservare Kei che correva verso sua figlia, Sakura che aveva quattro anni. L’aveva chiamata così in onore della bambina che aveva incontrato nel parco. Sakura per lei e suo marito rappresentava il frutto della loro felicità e serenità e non le avrebbero mai permesso di soffrire a causa loro.
“Kyoko” chiamò una voce.
Lei si voltò sorridendo a suo marito che era appena tornato dal set. Lui si sedette alle sue spalle in modo da poterla abbracciare e sentire il suo profumo su di sé. Lei appoggiò la testa al suo petto e sollevò il viso per ricevere il bacio.
“Bentornato Kuon” disse dolcemente.
Lui sorrise e la strinse forte. Dopo l’uscita del film in cui lui aveva dovuto nascondere la sua identità di Tsuruga Ren aveva deciso di presentarsi al mondo come Kuon Hizuri rivelando così di essere il figlio di Kuu. Dopo questa dichiarazione poté finalmente ricongiungersi alla sua famiglia ed essere se stesso nel corpo e nell’anima.
Si erano sposati dopo un paio di anni, anticipati da Sho e Moko che intanto avevano avuto già Kei.
“Mamma! Papà!”
La loro piccola Sakura corse verso di loro stringendo qualcosa tra le mani. Aveva ereditato i capelli neri da Kyoko e gli occhi chiari da Kuon. Il suo carattere era spensierato come quello di lei ma era molto riflessiva come suo padre.
“Guardate che ho trovato!” esclamò spalancando la mano.
Aveva una piccola pietra blu e i suoi occhi brillavano di eccitazione.
“Mmm… tesoro custodisci con cura quella pietra” disse Kuon con un sorriso.
“Perché?” chiese curiosa.
“Ti ricordi della storia che ti raccontiamo sempre prima di andare a dormire?” chiese Kyoko alla piccola.
“Si! Quella del principe delle fate e la bambina!”
“Brava, quindi indovina che hai trovato?” disse suo padre.
“La pietra magica scaccia tristezza!!!” esclamò stupita.
“Esatto” rispose Kyoko “quando ti sentirai triste stringi forte quella pietra e vedrai”.
“Wow!!!! KEI!!!” urlò correndo eccitata verso il suo amichetto.
Kyoko e Kuon si lanciarono uno sguardo nostalgico.
“Cosa faremo quando nascerà il nostro bambino?” chiese Kyoko toccandosi il suo pancione.
“La nostra Sakura è generosa, condividerà la pietra con il suo fratellino” rispose posando le mani sulle sue.
Si guardarono dolcemente ma furono interrotti da Sho che li chiamava per poter iniziare la loro escursione nei boschi. Si alzarono soddisfatti e tenendosi per mano raggiunsero gli altri pensando che finalmente la loro felicità aveva spazzato via il loro triste passato.
 
 
 
Ciao a tutti ;( ;( questo come si può capire è l’ultimo capitolo della mia prima fanfiction ;( ha avuto il lieto fine che ho sempre desiderato e hanno fatto pace nel loro solo modo di comunicare, recitando i loro veri ruoli, della Kyoko bambina e del piccolo Kuon creatore di storie.
Sho e Moko hanno messo su famiglia dandosi da fare xD tre figli!!!
Bene è triste lasciare questa storia ma è anche giusto che sia giunta ad una fine. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito le avventure dei nostri protagonisti gioendo e piangendo con loro. Ringrazio tutti coloro che hanno commentato partecipando così attivamente alla storia ma soprattutto ringrazio tutti i lettori silenziosi che hanno permesso questa storia di continuare a vivere aumentando giorno dopo giorno il contatore delle visite.
Grazie a tutti voi ^^
 
 
P.S. se vi piacciono le mie storie correte a leggere le mie due fanfiction yaoi “Shadows” e “Junjou Revolution”. Ciaoooo :D
Mi trovate su Facebook con il nome "Kotoko Chan".
   
 
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