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Autore: slanif    05/04/2014    5 recensioni
Questo progetto è nato per caso, mentre rileggevo il Manga di Slam Dunk… non so bene quale collegamento astruso abbia compiuto il mio cervello, fatto sta che mi è venuta in mente questa cosa qua, e perciò vi tedierò con le mie storie! XD!
Il titolo della fan fiction è piuttosto eloquente, direi, e cioè le mie one-shot (tutte autoconclusive e nessuna legata tra loro (forse! u.u)) saranno basate sul concetto del “Mettersi Insieme”. Avevo indetto anche un Contest con questa prerogativa sul Forum di EFP, e alla fine mi sono decisa a cimentarmici anch’io! XD! Io però ho scelto non solo di incentrarla sul Fandom di Slam Dunk, ma di fare una one-shot sul “Mettersi Insieme” per ogni mia coppia preferita! L’aggiornamento avverrà nel giorno del CoppiaDay! Ovvero:
05 Aprile: Takenori Akagi/Kiminobu Kogure
10 Aprile: Shin’ichi Maki/Nobunaga Kiyota
04 Maggio: Toru Hanagata/Kenji Fujima
13 Giugno: Kiccho Fukuda/Soichiro Jin
14 Giugno: Kazushi Hasegawa/Hisashi Mitsui
01 Luglio: Ryota Miyagi/Ayako
06 Luglio: Akira Sendo/Hiroaki Koshino
11 Ottobre: Hanamichi Sakuragi/Kaede Rukawa
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutte!
La prima coppia è quella formata da Akagi e Kogure… sono una coppia che amo molto, ma che non ho mai trattato! Insomma, questa è la mia prima fan fiction su questa coppia e soprattutto la prima fan fiction in cui prendo in esame un personaggio come Akagi! Personalmente lo adoro, ma non so se sono riuscita a renderlo al meglio! Speriamo bene!
Questa fan fiction è basata subito dopo la fine del Campionato Prefettorio, quando lo Shohoku, battendo il Ryonan, riesce ad aggiudicarsi l’accesso al Campionato Nazionale nonostante l’assenza di Anzai, dovuta al suo malore e quindi al ricovero in ospedale. Faccio dei riferimenti, perciò se non ve lo ricordate, andate a darci un’occhiata! (p.s.= Ricontrollando a mia volta il Manga, ho notato che tale evento accade a Giugno e non ad Aprile… beh, passatemela, su! u.u Non ho voglia di cambiare trama, perché ho sempre immaginato succedesse dopo quell’incontro! XD!)
Per le spiegazioni dettagliate del progetto di “Get Together”, vi aspetto alla fine di questa fan fiction!
Buona lettura!



Get Together
di slanif



*



05/04 – Takenori Akagi X Kiminobu Kogure



La partita contro il Ryonan è finita.
Dopo tre lunghi anni di fatiche e sacrifici, alla fine ce l’abbiamo fatta: siamo stati ammessi al Campionato Nazionale.
Lo sognavo dalle medie, da quando ero ancora un ragazzino buono a nulla, con l’altezza come unica qualità dalla mia parte. Avevo anche l’impegno e la costanza, certo, ma a volte mi domandavo se fossero sufficienti… a volte mi sentivo sfinito, un perdente. Ma per fortuna non sono mai crollato. E in quei pochi momenti in cui tentennavo, mi rendevo conto che dovevo stringere i denti non solo per me, ma anche per Kiminobu, che mi è sempre stato vicino sin dalla prima media.
Se da principio lui ha cominciato a giocare a Basket solo per rafforzarsi nel fisico, alla fine ha capito che anche per lui il Basket è importante tanto quanto lo è per me. Alla fine, anche Kiminobu ha capito che voleva arrivare al Campionato Nazionale.
E quest’anno, grazie a un branco di quattro deficienti totali che sono senza ombra di dubbio la mia peggior spina nel fianco, siamo giunti alla qualificazione per il nostro sogno.
Nei nostri primi due anni di superiori, purtroppo, nessuno era in grado di fornirci una squadra degna del Nazionale. E anche se Hisashi e poi Miyagi si sono iscritti, per un motivo o per un altro, le cose sono andate allo sfacelo. Quest’anno, però, si è iscritto anche Rukawa e con il ritorno di quelle altre due teste calde, la squadra ha subito un notevole passo avanti.
Come dite? Che mi sono dimenticato una certa testa rossa? No che non me ne sono dimenticato! Come faccio a dimenticare un cretino simile? Come faccio a dimenticare l’unica persona che riesce a farmi perdere la pazienza ogni mezzo secondo? E’ impossibile! Ma quello scemo ha ancora molto da imparare, e per il momento crea solo casini! A volte vorrei staccarli la testa a suon di pugni, ma per fortuna c’è Kogure che mi riporta sulla retta via…
Già, Kogure…
Alla fine i miei pensieri riportano sempre a lui.
Ma di cosa mi stupisco?
L’ho capito da molto tempo che Kiminobu per me è molto più che un amico… vorrei illudermi che è solo la stanchezza degli allenamenti che mi fa sragionare, ma la verità è che ho capito di tenere a lui a poco a poco, nel corso degli anni, rendendomi conto sempre più che mi è indispensabile.
Intendiamoci: io sono una persona autonoma e indipendente, so cosa voglio e come raggiungerlo, e non mi piace affidarmi agli altri per creare il mio futuro, ma ho capito che camminare avanti seguendo la mia strada con al fianco Kogure, rende tutto questo meno faticoso e pesante.
“Ma mi stai ascoltando?”.
E’ proprio la voce di Kiminobu che mi fa sobbalzare. Siamo nel solito bar, a prenderci un frappè. Io al cioccolato, lui alla fragola. Abbiamo appena comunicato la lieta notizia anche al signor Anzai, ancora ricoverato il ospedale, e dopo aver gridato di gioia e lanciato in aria l’allenatore con gli altri, io e Kiminobu siamo venuti qui.
“Sì, Kimi-kun, scusami” rispondo, girando distrattamente la cannuccia verde acido dentro al liquido denso del mio frappè.
“Sembri distratto…” mi fa notare lui, poggiando il viso sulle mani. I suoi grandi occhi neri mi fissano curiosi, incorniciati dai buffi occhiali che non sono né rotondi né quadrati. I capelli sono un po’ spettinati, ma gli danno un aspetto tenero. Il naso è piccolo e la bocca è arricciata in un sorriso. La sua espressione è di quelle indagatrici.
“E’ solo stanchezza” mento.
Sì, sono distratto.
Abbiamo vinto l’accesso al Campionato Nazionale, sono felice come non mai, eppure continuo a pensare che la mia felicità sarebbe completa solo se riuscissi ad avere anche te.
Che pensieri schiocchi per un omaccione come me, eh?
Eppure ogni giorno che passa mi rendo conto che è proprio così che mi sento… come se ci fosse sempre un tassello che manca. E quel tassello è Kiminobu, non c’è dubbio.
Ma come posso credere di conquistarlo?
Siamo amici intimi, probabilmente io sono la persona con cui ha più confidenza, ma all’infuori di questo non posso vantarmi di niente.
Soprattutto non posso sperare di conquistarlo, se per rivale ho un bel ragazzo come Mitsui.
Eh, sì…
Da quel che ho intuito, Kiminobu e Hisashi fanno coppia.
Lì per lì ci sono rimasto di sasso. Kimi-kun e quell’imbecille? Non potevo crederci… ma quando l’impeto di gelosia assoluto è passato e ho cominciato a riflettere sulla cosa, sono giunto a una conclusione: okay che Kogure mi vuole bene, ma Hisashi ha tutte quelle qualità fisiche che a me mancano. Certo, è una testa calda, ma è anche una persona simpatica e affidabile, quando ci si mette… io invece non posso vantare un bell’aspetto e anche se sono sicuramente quello più integerrimo tra i due, direi che sono burbero abbastanza da tenere lontani tutti. Kogure mi rispetta e mi stima, ma a parte come un amico e un esempio d’impegno da seguire, non penso mi veda in nessun altro modo…
“E’ normale. Siete stati grandi” mi sorride lui, lasciando cadere il discorso, capendo che non ne voglio parlare. Sa che ho qualcosa, mi conosce troppo bene, ma per lo stesso motivo sa che non è il momento di affrontare ciò che mi tormenta.
“Anche tu hai dato un contributo importante con quel canestro, Kimi-kun” dico io, annuendo.
Lui ride: “Macché! Prenditi i tuoi meriti e lascia stare me!” si schernisce.
“Ma io sono serio!” ribatto.
“Lo so, Take-kun, ti ringrazio…” annuisce lui, sorridendomi grato.
Davanti agli altri non usiamo certi vezzeggiativi per chiamarci, perché io ho pur sempre una reputazione da Gorilla duro & puro da mantenere, però è una cosa che mi piace, che mi chiami così e di chiamarlo così, perché sottintende un rapporto intimo tra di noi…

Chiacchieriamo per qualche altro minuto, poi lui guarda l’orologio e mi fa: “Accidenti! E’ tardi! Avevo promesso a Mitsui di incontrarci a casa sua alle cinque!”.
Io lo fisso: “Ah” un attimo di pausa “Va bene” dico. Mi costa fatica, perché vorrei domandargli qualcosa, ma non penso di averne il diritto. La sua vita è sua e basta, e non è colpa sua se a me piace. Perciò è giusto che io, essendo il suo migliore amico, sia contento per lui e basta, senza lamentarmi o fargli capire il mio dispiacere.
Sono un uomo maturo, dopotutto.
Kogure se ne va subito dopo un breve saluto, e io a quel punto mi alzo a mia volta e mi avvio verso casa.
Appena entro, subito l’abbraccio euforico di mia sorella Haruko mi sommerge: “FRATELLONE! SEI STATO GRANDE!” mi urla, abbracciandomi stretto per il collo e allacciando le gambe intorno alla mia vita.
Io la afferro per la schiena, passandole un braccio intorno ai fianchi, ed abbracciandola la ringrazio, mentre lei scende tutta felice, battendo le mani. Ha gli occhi lucidi e commossi, e sono contento che sia felice tanto quanto me. Anche i nostri genitori si congratulano. Papà mi da una pacca sulla spalla e mamma mi promette una cena coi fiocchi, fatta di tutti i miei piatti preferiti!

Dopo una doccia rilassante e una cena a dir poco abbondante, mi chiudo in camera mia con l’intenzione di mettermi a dormire subito, cosicché domattina io sia sufficientemente riposato per svegliarmi alle cinque e fare il mio solito allenamento mattutino. Anche se abbiamo passato questa fase, adesso arriva quella più difficile e non bisogna abbassare la guardia. La vera sfida comincia solo adesso. Il Campionato Nazionale non ha nulla a che vedere con quello Prefettorio, perciò devo riuscire a diventare invincibile.
E poi, se mi alleno con impegno e costanza, riesco a distogliere la mia mente dal pensiero di Kiminobu e Mitsu che fanno coppia ed è tutto di guadagnato!
Mi infilo velocemente nel letto e spengo l’abat-jour sul comodino. Afferro il cellulare e sto per spegnere anche lui quando comincia a vibrare e la luce azzurra del display si accende.
Alzo un sopracciglio, confuso: chi diavolo è a quest’ora?
Premo il tasto per la lettura del messaggio e subito schizzo a sedere sul letto:

Ciao Take-kun!
Posso passare da te un attimo? Ho bisogno di parlarti…
Kimi-kun.


Kogure ha bisogno di parlarmi? Che diavolo è successo?
Sono sicuro che c’entra quel decerebrato di Mitsui… chissà cosa diavolo ha combinato!
Lo sto ancora maledendo mentalmente mentre digito la risposta per Kiminobu, assicurandogli che non c’è problema e che lo aspetterò di sotto.

Kogure è a casa mia poco dopo.
L’ho aspettato sbirciando dalla finestra della sala per vedere il suo arrivo, in modo tale che non suonasse e non svegliasse i miei genitori e mia sorella. Appena l’ho visto sbucare dall’angolo della via, sono andato subito ad aprire la porta.
In men che non si dica, lui è di fronte a me che, sistemandosi gli occhiali, mi sorride tranquillo: “Ciao Take-kun. Grazie per avermi detto di venire nonostante l’ora…”.
“Non c’è problema” assicuro “Andiamo di sopra”.
Faccio strada su per le scale fino alla mia camera, bianca e spartana, con solo un letto e una scrivania, oltre l’armadio. Libri di scuola e riviste di Basket sono le uniche note di colore sui ripiani bianchi. A terra, svariati attrezzi da palestra per rafforzare i muscoli delle braccia.
Mi siedo sul letto e subito Kogure si siede vicino a me. Poggiamo entrambi la schiena al muro mentre lui sbuffa.
“Che succede?” domando.
Kogure mi guarda un attimo, poi si passa una mano tra i capelli: “Scusami, Take-kun, è che Hisashi è in grado di farmi perdere qualunque barlume di buon senso…”.
A queste parole mi innervosisco, oltre che mi insospettisco.
“Cosa intendi dire?” domando, guardingo.
“Ma niente, è il solito idiota…” sbuffa Kogure, facendo spallucce.
“Ti ha fatto del male?” domando, già con le mani che prudono, pronto a riempire di cazzotti quel deficiente.
Kiminobu si volta verso di me a guardarmi con occhi sbarrati, poi agitando le mani, con tono concitato, mi fa: “Ma no! Cosa vai a pensare?”.
“Con quel teppista non si sa mai…” bofonchio, rilassato che non sia accaduto niente di violento tra di loro. Kiminobu non è mio, ma io posso sempre difenderlo e fare in modo che sia felice anche solo essendogli amico…
“Al massimo…” riprende piano Kogure, fissandomi di sottecchi “Sta facendo del male a se stesso…” dice.
Lo fisso basito.
“Che ha combinato adesso, quel povero deficiente?” sbraito. Non vorrei alzare la voce, perché comunque la mia famiglia dorme, ma… dannazione! Possibile che quel decerebrato debba sempre infilarsi in qualche casino? Sono stufo di cacciarlo fuori dai guai… e ancor di più mi fa arrabbiare che ci abbia infilato in mezzo anche Kiminobu, che essendo una persona così buona, alla fine ecco che gli da retta anche se è sbagliato, perché vuole aiutarlo a tutti i costi! Nella mia mente si affacciano le peggio immagini che riesco a creare. Dapprima riguardano lui e Kiminobu, avvinti nelle peggiori litigate e scotimenti, ma poi mi si parano davanti agli occhi le immagini di lui che si droga, o che si ubriaca, che si taglia le vene, che fa a botte con i teppisti, che ha spaccato una bottiglia in testa a qualcuno, che ha preso sotto qualcuno con la moto insieme a quel suo amico Tetsuo, che si è rotto di nuovo il ginocchio… di tutto!
“L’amore gli fa fare cose stupide” ride Kogure, in tutta risposta, mandandomi una stilettata al cuore e facendo crollare tutte le immagini catastrofiche che la mia mente aveva creato.
Okay che oggi al bar ho detto che non cercherò di fare niente, ma cazzo… così è difficile! Non so se sono disposto a sopportare di sentir parlare Kogure di tutte le (inesistenti, direi! Tsk!) qualità positive di quel teppista!
Il mio silenzio deve aver insospettito Kogure, perché mi fissa interrogativo: “Cosa c’è, Take-kun?” mi chiede, sporgendosi appena verso di me, con sguardo preoccupato.
“N… niente!” dico frettolosamente “E’ che mi dispiace che tu debba sopportare i suoi colpi di testa, essendo…” inghiotto a vuoto “Beh…” ma che mi prende? Da quando in qua il grande Takenori Akagi tartaglia? “Il suo… come dire…” porca miseria! “Fidanzato…”. L’ho detto! E non ha un bel suono, cavolo!
Mi volto imbarazzato verso Kogure, che mi fissa a occhi sbarrati.
Lo vedo sbiancare, poi arrossire furiosamente fino alla punta delle orecchie: “FIDANZATO?” urla.
“Sssttt!” dico, mettendomi l’indice teso davanti alla bocca “Svegli i miei!”.
“S… scusa!” si affretta a dire Kogure, agitandosi sul letto “Ma… è che mi hai lasciato sconvolto!” mi dice, a occhi sbarrati “Fidanzato?” mi domanda di nuovo, confuso.
“B… beh…”.
Tartaglierò ancora per molto? No, per sapere…
Perché devo essere così imbranato nei rapporti personali?
“Ma cosa ti fa pensare una cosa simile?” mi domanda Kogure, pacato.
Cosa me lo fa pensare? Il fatto che tu ti sia arrabbiato tanto quando Mitsui è entrato in palestra, con ancora i capelli lunghi e senza i denti davanti, a sbraitare che lui odiava il Basket. Il fatto che tu gli abbia fatto quella ramanzina e tu sia rimasto in piedi davanti a lui, fieramente, nonostante il pugno ricevuto in piena faccia. Il fatto che lo tiri sempre su di morale e lo inciti ad ogni partita. Il fatto che spesso passate la pausa pranzo a scuola insieme. Il fatto che lo aiuti con i compiti di matematica, perché altrimenti il professore gli ha detto chiaro e tondo che senza almeno una sufficienza in tutto l’anno lo farà radiare dal club di Basket. Il fatto che esci molti pomeriggi alla settimana con lui. Il fatto che gli sorridi in quel modo dolce, e io sono geloso…
Ma come posso dirgli tutte queste cose? Non esiste un modo. E non devo e basta… perciò faccio spallucce, senza proferir verbo.
Kogure afferra al volo, perché mi conosce bene, perciò alla fine dice: “Beh, ti sbagli di grosso!”.
Strabuzzo gli occhi: “Cosa?”. Dire che sono sorpreso è dir poco…
Kogure ride: “E’ vero, Hisashi è innamorato…” annuisce, fermandosi un attimo “Ma non di me”.
COOOSAAA?
Nel mio petto sento una serie di sentimenti indefiniti, ma sicuramente quello più rilevante è il sollievo.
Kogure ride: “Ad Hisashi piace Hasegawa dello Shoyo” mi spiega.
COOOSAAA?
“Hasegawa dello Shoyo?” domando, stupefatto. Quel numero sei? Ma davvero? Roba da matti…
Kiminobu annuisce: “Sì! Devi vederlo com’è preso!” ride “Mi fa tenerezza! Ci tiene davvero!”.
“E allora qual è il problema?” domando, decisamente più rilassato. Kogure non sta con nessuno, tanto meno con Hisashi. Come potrei non sentirmi sollevato?
“Beh… il fatto che è un grande imbranato in fatto di rapporti interpersonali!” mi dice Kimonobu, con tono ovvio “Per questo volevo un tuo parere, perché stasera l’ho visto davvero in crisi…”.
“Un mio parere?” domando, indicandomi il petto, sorpreso. Un parere mio sui sentimenti? Spero che Kogure si renda conto che sono la persona meno indicata del Mondo… guarda che situazione ho con lui proprio adesso!
Kogure annuisce.
“Non penso di essere la persona più adatta…” dico piano.
“Beh, tu sei una persona matura e con la testa sulle spalle, Takenori. Perciò immagino che tu possa consigliarmi come fare con quella testa calda e cercare di regolarlo, in modo tale che non sprechi la sua occasione con Hasegawa!” mi spiega, con quel sorriso rassicurante che lo caratterizza.
Sospiro: “Qual è il problema?” domando, felice che Kiminobu pensi che io sia una persona matura e con la testa sulle spalle tanto da domandarmi come agire, nonostante lui sia una persona fin troppo ponderata e che riflette a lungo sulle cose.
“Oh, beh…” inizia a raccontare Kogure con un sorriso “Dopo svariate lamentele e tentennamenti che mi hanno stressato per settimane, alla fine si è convinto a chiamarlo, visto che Haseagwa gli aveva lasciato il proprio numero dopo la partita contro lo Shoyo, e con la scusa di un one-on-one, si sono incontrati al campetto vicino alla spiaggia…” si ferma un attimo, guardandomi, e io annuisco per fargli capire che lo sto ascoltando “Mi ha detto che sono stati bene, e hanno parlato anche un po’, attaccando bottone su quando erano alle medie, su Hanagata e Fujima e su cosa facessero adesso che il campionato era finito… cose così!” mi spiega “Io gli avevo detto di non spingere troppo sull’acceleratore, di andare per gradi, ma lo sai com’è fatto lui… è uno istintivo, un gran casinista, e alla fine mi ha detto che gli ha chiesto di uscire a cena, dicendogli anche che gli piace! A quel punto, visto che Hasegawa non ha risposto subito, lui è scappato via dicendogli che aveva detto una scemenza ecc…” sbuffa “Quindi adesso è in paranoia e sta facendo andare in paranoia anche me!” finisce, ridendo.
Io annuisco.
“Certo, è il solito casinista idiota…” commento. Hisashi Mitsui: non ti smentisci mai, davvero!
Kogure ride di cuore: “Sì, è sempre il solito!” annuisce “Mi ha chiesto nel panico cosa fare, ma io non so cosa suggerirgli! Non ho molta esperienza in questo campo…” ammette, grattandosi la punta del naso, imbarazzato.
“Qualcosa gli avrai pur detto, no?” chiedo, temporeggiando.
“Beh, certo! Gli ho detto di mandargli un messaggio, e vedere se Hasegawa risponde, ma quello sciocco ha spento il cellulare per non farsi rintracciare e non vuole darmi ascolto!” mi dice Kiminobu.
“Sembra una ragazzina imbranata…” sbuffo.
“Beh, imbranato lo è senz’altro…” commenta Kogure, con tono asciutto ma divertito. Quindi si volta verso di me e mi pone la domanda che speravo con tutto il cuore non mi ponesse: “Tu cosa faresti al suo posto?”.
Ecco.
Cosa farei, io?
Bella domanda…
“Beh…” comincio, incerto. Sono grande e grosso, deciso in campo come pochi, ma quando si tratta di rapporti interpersonali sono una vera frana! Un po’ come Mitsui, insomma…
Ma adesso Kogure ha bisogno di me, e io alla fine, sospirando, dico ciò che mi esce spontaneo: “Penso che quando ti piace una persona, tu debba fare di tutto per averla. Non importa se fai delle figuracce, o se sei pieno di dubbi… devi affrontare le tue paure e farti avanti”.
Appena finisco di parlare, la prima cosa che mi viene in mente è che predico bene e razzolo male…
Mi volto verso Kogure, un po’ imbarazzato, e lo vedo che mi fissa a occhi sbarrati e a bocca leggermente socchiusa: “Wow!” commenta, sorridendo “Sei davvero una persona matura, Takenori!” mi dice.
La sua espressione tenera mi fa sorridere, e parlo senza pensare: “Già, peccato che sia molto più bravo a dare consigli agli altri che metterli in pratica su me stesso!”.

AAARRRGGGHHH!
PORCA DI QUELLA MISERIA!
Ma che mi è preso? Da quando in qua do aria alla bocca senza pensare? Che il morbo d’idiozia di Sakuragi mi stai contagiando?
Fisso Kogure a occhi sbarrati, che a sua volta mi fissa in stato di shock. Ma so che il suo astuto cervello sta cominciando a muovere gli ingranaggi e infatti, in men che non si dica, dalla sua bocca esce immediatamente: “TU SEI INNAMORATO!”.
AAARRRGGGHHH!
“N… no!” mento, scuotendo la testa e alzandomi in fretta dal letto, andando a sedermi sulla sedia della scrivania. Non so perché, ma stargli più lontano fisicamente mi fa stare più tranquillo…
Respiro a fondo.
“Che bugiardo!” mi dice infatti lui, ridendo “Non mentire proprio a me, Take-kun, dai!”.
Lo fisso.
Infatti non voglio mentirgli, ma che fare? Ho paura che confidandogli il mio sentimento, a quel punto rischierò di perderlo. E non voglio perdere il mio amico, perché è il migliore che io abbia mai avuto! Non voglio espormi troppo, perché giochiamo insieme tutti i giorni, e adesso sta arrivando un momento fondamentale in cui tutti dobbiamo dare il massimo! Che succederebbe se, come penso, Kogure mi rifiuta? Si creerebbe una situazione difficile, in cui entrambi saremmo distratti da altre cose e non potremmo concentrarci sul Campionato Nazionale.
In poche parole, sarebbe un disastro!
“Non credo sia il caso di parlarne” dico alla fine, sospirando.
“Per via del Campionato Nazionale?” domanda subito Kogure, intuendo i miei timori.
Il fatto mi stupisce. Come ha fatto a capire? Voglio dire… che diavolo pensa?
“Come fai a saperlo?” domando, confuso.
“Beh… tu o sei in classe o sei in palestra. In classe non c’è nessuno che ti interessi, lo so per certo…” e mentre lo dice, mi guarda intensamente “Perciò rimane solo la palestra!” deduce lui, candidamente, non sapendo quanto in realtà mi stia mettendo in difficoltà…
Mi ammutolisco, perché non so esattamente cosa dire. Che mi invento?
“E’ Rukawa?” mi chiede lui, diretto.
Io strabuzzo gli occhi: “NO! Che vai a pensare?”. Rukawa? Okay, è un bel ragazzo, ma è un musone di prima categoria! Sa che belle conversazioni a suon di pugni che faremmo!
“Allora…” continua lui, grattandosi il mento, pensando: “E’ Sakuragi!” ride.
“Non ti rispondo nemmeno…” sbuffo, incrociando le braccia al petto, pensando a quell’idiota esaltato che è in grado di scatenare il lato peggiore di me anche limitandosi a respirare la mia stessa aria…
“Okay, okay… scherzavo!” ride lui “Allora… Miyagi?”.
“Quell’attaccabrighe idiota?” domando, alzando un sopracciglio “No, grazie!”.
“Allora è proprio il nostro Mitsui!” dice Kogure, schioccando le dita.
“ASSOLUTAMENTE NO!” tuono “Quel teppista da strapazzo meno lo vedo e meglio mi sento!”.
Kogure sbatte gli occhi: “Ayako?”.
“Ma sei tutto matto?” domando. Okay, la nostra manager è carina, ma a parte che non mi interessa, è comunque l’oggetto del desiderio di Ryota e non potrei mai pensare di fare una bastardata simile al nostro playmaker!
Però, avendo negato tutti, alla fine, la deduzione è spontanea.
Scontata.
E la faccia concentrata di Kogure, seguita dalle sue parole, me lo conferma: “Non è mica… che sono io?” domanda, indicandosi.
Sento la faccia diventarmi bordeaux, e abbasso lo sguardo. Il grande Takenori Akagi che abbassa lo sguardo? Ma come mi hai ridotto, Kimi-kun?
Di fronte a me, totale silenzio. Non ho neanche il coraggio di alzare gli occhi… nelle mie orecchie il cuore mi martella e nella mia testa il solo pensiero che ho rovinato tutto.
Sento un fruscio, e nel mio campo visivo entrano i piedi di Kogure. Vedo una sua mano avvicinarsi a me e puntellarmi il mento, alzandomi il viso.
Appena lo faccio, ancora bordeaux, mi ritrovo di fronte il suo viso rilassato, abbellito da un dolce sorriso.
Lo vedo sporgersi in avanti verso di me, e poggiare le sue labbra sulle mie, lievemente.
Il cuore perde un battito.
Appena si stacca, io lo fisso a occhi sbarrati.
“Lo sai da quanto tempo è che aspettavo questo momento?” mi chiede, timidamente, arrossandosi anche lui sulle guance.
Io sbatto gli occhi, confuso: “Eh?”.
Sono talmente confuso che le parole di Kimi-kun mi appaiono come montagne insormontabili. Come se la risposta fosse dall’altra parte, ma io rinunciassi già prima di cominciare a scalare. Mi sento confuso, la testa gira e non ho mai provato tanta tensione nemmeno prima di una partita importantissima. Nemmeno prima della partita con lo Shoyo di Fujima, o del Kainan di Maki, o del Ryonan di Uozumi e Sendo…
“Sì, insomma…” mi dice timidamente lui, riportandomi alla realtà, avvicinandosi ancora di più “E’ tanto tempo che mi chiedo se poteva esserci qualcosa di più tra me e te… ma non avevo il coraggio di farmi avanti” ammette, arrossendo ancora un poco.

Lo guardo, e improvvisamente mi ritrovo al di la della montagna, a scivolare giù semplicemente, non sentendo più fatica. Improvvisamente un forte sollievo e una grande consapevolezza mi assalgono.
Gli sorrido, passandogli automaticamente le braccia intorno alla vita e avvicinandolo a me, facendo coincidere i nostri corpi: “Meglio tardi che mai…” sussurro, prima di baciarlo ancora una volta…
Finalmente, dopo quasi sei anni, sei mio, Kimi-kun…



**FINE**



Questo progetto è nato per caso, mentre rileggevo il Manga di Slam Dunk… non so bene quale collegamento astruso abbia compiuto il mio cervello, fatto sta che mi è venuta in mente questa cosa qua, e perciò vi tedierò con le mie storie! XD!
Il titolo della fan fiction è piuttosto eloquente, direi, e cioè le mie one-shot (tutte autoconclusive e nessuna legata tra loro (forse! u.u)) saranno basate sul concetto del “Mettersi Insieme”. Avevo indetto anche un Contest con questa prerogativa sul Forum di EFP, e alla fine mi sono decisa a cimentarmici anch’io! XD! Io però ho scelto non solo di incentrarla sul Fandom di Slam Dunk, ma di fare una one-shot sul “Mettersi Insieme” per ogni mia coppia preferita! L’aggiornamento avverrà nel giorno del CoppiaDay! Ovvero:
05 Aprile: Takenori Akagi/Kiminobu Kogure
10 Aprile: Shin’ichi Maki/Nobunaga Kiyota
04 Maggio: Toru Hanagata/Kenji Fujima
13 Giugno: Kiccho Fukuda/Soichiro Jin
14 Giugno: Kazushi Hasegawa/Hisashi Mitsui
01 Luglio: Ryota Miyagi/Ayako
06 Luglio: Akira Sendo/Hiroaki Koshino
11 Ottobre: Hanamichi Sakuragi/Kaede Rukawa
Come molte di voi sanno, o hanno intuito, il, che ne so, HanaRu Day è stabilito in base ai numeri di maglia (10 Hanamichi e 11 Rukawa). Ovvero il Seme (cioè l’attivo) della coppia è il mese mentre l’Uke (cioè il passivo) è il giorno.
Spero di essere stata il più chiara possibile!
Inoltre non avranno tutte lo stesso stile… può essere che una sia scritta nel POV di un solo personaggio (come in questo caso), ma può essere che cambi anche e utilizzi tutti e due i POV in un’altra fan fiction… inoltre non saranno tutte lunghe uguali, ovviamente, perché a volte ci sono più cose da spiegare e da creare per rendere credibile una storia: l’importante è che riesca a non annoiarvi! Insomma… staremo a vedere insieme che cosa combinerò! XD!
Intanto vi dico che ci vediamo tra cinque giorni, al Maki/Nobu Day!

   
 
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