-Pronto?

Sono io.

Al diavolo la password! È importante!

Cosa? Potrei essere un clone al LORO servizio, dici?

D’accordo.

EL PSY CONGROO.

Si, è l’agenzia.

Hanno sabotato ancora le mie ricerche, ho bisogno di fondi.

Come?

Ok, d’accordo.

El psy congroo. –

Sospirai. In fondo era comprensibile.

Non ci sarebbero stati fondi fino alla fine del mese.

Sospirai di nuovo. I sabotaggi dell’agenzia erano evidenti, sapevano che le mie finanze erano limitate e, d’accordo con i negozianti del paese, avevano fatto alzare i prezzi delle merci.

Dannazione, così non si poteva andare avanti.

-Okarin!- proruppe Mayuri, -Mayuri deve andare a lavoro adesso, le borse della spesa non le potrebbe portare Okarin?-

Sospirai.

-Ovviamente no, se continui a chiamarmi con quel nome ridicolo. Te l’ho già detto, io sono Houhouin Kyouma!- dissi teatralmente, prima di scoppiare in una risata da vero MAD SCIENTIST.

-FUHUWAWAWAWAWA!- perfetta, risata sublime!

Mi ero allenato molto ma ne era valsa la pena.

-Ouuuh!- si lamentò lei.

-Dai, dammi qua- le dissi.

Spesso le rispondevo in quel modo, ma non intendevo davvero farle fare fatica.

Lei spesso si chiedeva se davvero le volessi bene, come se non riuscisse a decifrare appieno i miei comportamenti.

Non aveva idea di quanto avevo sacrificato per far si che lei potesse continuare a vivere.

Lei non poteva conoscere gli avvenimenti della Beta-Timeline, anche se a volte, sotto forma di sogni, poteva provare dei sentimenti che qui, nella Alfa-Timeline non aveva vissuto.

Io invece ricordavo tutto come fosse ieri, anche se erano passati mesi da quando avevo sacrificato i desideri di tutti i miei amici per far si che il mio si realizzasse.

E cosa più importante, avevo sacrificato la vita del mio unico amore.

Tutto questo per far si che lei vivesse.

-Grazie, Okarin- sorrise Mayuri. Il suo sorriso, quel sorriso che avevo voluto proteggere a tutti i costi, mi riportò alla realtà.

-Di nulla-.

La mia vita proseguiva lenta, interminabile.

Eravamo tornati alla normalità, ma a che prezzo?

Eppure, sentivo che non era finita.

Si trattava di una semplice sensazione, ma mi perseguitava da quando ero riuscito a tornare nella linea Beta.

La mia vita proseguiva lenta, interminabile, ma in pace.

Questo fino al 2015, cinque anni dopo la distruzione del nostro microonde.

Il 15 febbraio 2015 il mio READING STEINER si attivò.

Qualche mese più tardi, inspiegabilmente, la Russia lanciò un attacco nucleare verso le maggiori città degli Stati Uniti.

L’attacco fu impossibile da fermare perché tutte le difese antinucleari europee e giapponesi avevano subito un sabotaggio dieci minuti prima dell’inizio dell’attacco.

Le forze islamiche del medio oriente, come se si fossero preparate in simultanea con la Russia, uccisero tutti i capi di stato israeliani e degli altri paesi alleati degli stati uniti.

Un hacker si infiltrò nelle reti giapponesi e bloccò ogni sorgente di energia atomica.

Dei terroristi si impadronirono del CERN di Ginevra e uccisero tutti gli scienziati ed i tecnici che erano in grado di utilizzare un qualsiasi macchinario. Distrussero i computer e sigillarono il Large Hadron Collider sotto una colata di cemento.

Era stata una guerra breve, durò soltanto qualche giorno.

Già il 9 Settembre 2015 la terza guerra mondiale poteva dirsi conclusa.

Ed io ero l’unico a poterne comprendere il motivo.

Il mio READING STEINER non mi aveva tradito.

Qualcuno aveva usato una macchina del tempo ed aveva informato le maggiori potenze anti americane di cosa sarebbe successo e li aveva resi capaci di conquistare il mondo.

Ormai era chiaro che i fondi per le mie ricerche e gli aiuti che necessitavo non sarebbero arrivati.

Conscio di questo, feci una telefonata.

-Pronto?-

-Okabe, che succede?-.

-Daru, mi serve il tuo aiuto-.

-A tutti serve il mio aiuto, sto lavorando ai computer di una centrale idroelettrica. La carenza di energia elettrica sta distruggendo il Giappone…-.

-Lascia quel lavoro schifoso SUPA HACKA…-

-Si dice “SUPER HACKER”-.

-…e vieni da me al laboratorio. Abbiamo una cosa più importante da fare-.

-Questo è più importante, Okarin!-.

-NO! Daru, il mio READING STEINER non mente, abbiamo una battaglia davanti, un nuovo RAGNAROK che ci consentirà di far portare i nostri nomi sino nel VALHALLA!-

-Ti ascolto, basta che la smetti con questi nomi norreni-.

-Il nostro scopo è cambiare le sorti del mondo, ma mi serve il mio braccio destro per farlo. SUPA HACKA, la nostra missione è quella di creare il FUTURE GADGET 204, e tu servi-.

-Vuoi dire…-

-Si, intendo proprio questo. Daru. Il nostro obbiettivo è quello di costruire un'altra macchina del tempo-.