Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: linkinplan    06/04/2014    1 recensioni
[...] Alex voleva fare molte cose [...] Nella sua infanzia non gli era mai passato per la mente che potesse laurearsi, in fondo nessun bambino pensava a queste cose [...] Alex però lo sapeva [...]
Alex aveva una situazione famigliare complicata [...] una volta Alex era andata a una festa [...] Le altre ballavano come se non ci fosse un domani, con le gambe aperte, come se un uccello dovesse rompere i loro pantaloni super leggeri per andare a strappare un perizoma.[...] Poi un giorno Alex aveva promesso.
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                   '' Alex''


Nella vita niente che vorremmo accade, si vuole fare tutto ma poi alla fine non si fa mai niente, a quanti è successo?. 
Ci aspettiamo grandi cose e poi ci sentiamo un po' derubati quando le nostre aspettative vengono deluse. ma alcune volte la realtà supera di gran lunga le aspettative. a volte quello che ci aspettiamo, al confronto con quello che non ci aspettiamo, impallidisce. dovremmo chiederci perché ci aggrappiamo alle nostre aspettative... perché quello che ci aspettiamo ci fa restare fermi, in attesa. quello che ci aspettiamo è solo l'inizio. quello che non ci aspettiamo invece, è quello che cambia la nostra vita.

Alex voleva fare molte cose, voleva laurearsi in fisioterapia, in realtà il suo sogno era quello di laurearsi in medicina, ma siccome da molti, soppratutto dai suoi genitori era stata sempre considerata ''limitata'' nello studio, così cercava una via di mezzo, sognava di operare le persone, di aiutarle, non era una persona di sangue troppo caldo da star male se vedono un po' di sangue, ma era una persona che risolveva bene gli imprevisti, una di quella persona che si potrebbe definire ganter.
Nella sua infanzia non gli era mai passato per la mente che potesse laurearsi, in fondo nessun bambino pensava a queste cose, eppure in seconda media, la cosa si faceva più concreta e in prima superiore sembrava la cosa più certa del mondo.
La ragazza aveva crisi d'ansia, il futuro le metteva molta ansia, non vedeva il domani ma vedeva attraverso gli anni, diceva che non sarebbe stata in grado di superare l'esame d'ammissione, nemmeno per quello che la sua scuola la preparava.
aveva insufficienze in latino e inglese, l'inglese, era in recuperabile, così ormai usava il telefono per avere almeno il sei.
aveva una paura folle.
Per Alex era sicuro come l'oro che dopo i cinque anni non sarebbe passata né in psicologia né in fisioterapia.
I suo genitori, preoccupati, le davano conforto, ma in realtà  sapevano benissimo che la loro figlia, stupida che anno chiamo ''ciuccia, asina'' per così tanti anni non sarebbe stata in grado di fare niente, solo di arrecare ulteriori disturbi, sarebbe stata una buona idea, quella di interrompere la gravidanza con tutte le complicazioni che aveva portato, eppure il capofamiglia aveva convinto la moglie a tenere la loro bambina, tanto stupida.
Alex però lo sapeva che i suoi genitori non pensavano che lei fosse intelligente, ma che fosse stupida; era nella media, in terza aveva la media del 7 anche se nel ultimo periodo i voti che prendeva più frequentemente erano 9 in molte materie, ma questo non bastava, la loro figlia era ugualmente stupida.
I genitori non se ne fregavano niente della vita della figlia, nè tanto meno dei voti che prendeva o di cosa combinava.
dicevano solo '' sei tu quella che deve continuare gli studi, se vai male sono cazzi tuoi, se vieni bocciata però non ti mandiamo più a scuola perché la riteniamo inutile'' con i tempi che corrono l'unica via di salvezza era la  scuola.
Ad Alex piaceva studiare, solo determinate cose però, non andava bene in tutto, era nella media, eppure non le bastava, non si sentiva mai abbastanza, nemmeno con le persone, aveva una amica stupenda, con lei sembrava che il mondo improvvisamente si calmava e tutto prendeva il verso giusto delle cose, però la sera quando la mente della giovane andava a più non posso, pensava e pensava agli esami e di come lei fosse stupida, siccome non riusciva bene in niente, non era particolarmente brava in niente e non aveva amici al di fuori di questa ragazza.
Non veniva considerata dalle sue compagne di classe, perché il primo giorno era andata a parlare con una sua compagna al quanto strana e tutte l'aveva ritenuta uguale a lei, anche se c'era una netta separazione, Alex era razionale.
Alex era la persona più matura e cresciuta della sua classe, sapeva, leggeva, affrontava situazioni che le sue coetanee nemmeno pensavano, e pur sapendo questo non le bastava.
Anche i professori avevano detto che lei era più matura rispetto alle altre.
infatti Alex aveva una situazione famigliare complicata, aveva una sorella disabile e nessuno delle sue compagne di classe aveva una situazione simile, quando Alex a 8 anni d'estate doveva essere con il cre, lei andava in ospedale dalla mattina presto fino alla sera tardi, quando il papà andava a prendere la moglie e la figlia che si era beatamente addormentata su una sedia per portarle a casa.
Ad Alex gli ospedali erano sempre piaciuti, eccome se gli piacevano, diceva che ''odoravano strano'', l'odore di pulito non gli andava molto a genio, ma gli piaceva, all'età di 10 anni aveva iniziato a vedere '' Grey's Anatomy'' e '' Dottor.house'' rimanendone ancora di più affascinata.
Anche adesso Alex voleva una vita come quella di Grey's, voleva assomigliare alla Yang, ma era troppo per lei, la Yang era un mostro, gli piaceva anche Lexie, ma anche Lexie era troppo e quando pensava a questo la sua autostima crollava ancora, amava la ricerca sperimentale, ma i suoi genitori gli avevano nettamente detto che non poteva, che la ricerca sperimentale era troppo per lei, doveva nascere già intelligente.
Peccato vero?, piacerebbe a tutti nascere già intelligente.
Alex non poteva sopportare ancora, era troppo stanca, voleva soddisfare i suoi genitori, voleva apparire in primo piano nella sua famiglia, voleva essere la prima a essersi laureata in medicina, una persona importante che cura le persone, invece, sua cugina era sempre un  passo avanti a lei e nei pareri degli altri, eppure sua cugina non aveva la stessa cosa che aveva Alex una mente lucida che pensava molto bene anche sotto stress.
Ormai Alex effutuava procedure che ad alcuni infermiere nemmeno era concesso, per carità non pensatevi chissà cosa, è una minchiata unica, mettere un tubo nella gola di sua sorella per risucchiare il catarro, non ci vuole un genio per farlo.
Non ricorda bene a che età aveva incominciato, sua sorella inizialmente aveva paura di fidarsi di Alex ma poi con il tempo si era abituata pure lei.
Ormai i genitori di Alex erano stremati, avere una vita faticosa come la loro non era facile e avevano anche una certa età.
Alex lo sapeva, lo sapeva benissimo, lei e suo fratello parlavano, sapeva questa cosa da quando aveva incominciato a pensare come pensa una persona grande, adulta, a che età? 9 anni?.
A 10 anni Alex affrontava discorsi che altre persone non riuscivano ad affrontare facilmente, le ragazze della sua età erano così stupide a suo parere, perché pensavano a cose molto frivole, come il divertimento da quattro soldi, quel divertimento che non è divertimento, 
andare in una discoteca per esempio, era un divertimento che ad Alex non piaceva per niente, o bere.
Alex era andata a una festa in un bar con delle sue amiche, le quali avevano bevuto, tutte tranne Alex che tranquillamente si era bevuta una coca cola con un cazzo di limone schifoso dentro.
Le altre ballavano come se non ci fosse un domani, con le gambe aperte, come se un uccello dovesse rompere i loro pantaloni super leggeri per andare a strappare un perizoma, una cosa oscena per Alex un perizoma, cose dell'altro mondo.
Alex non era tutta questa santarellina, infatti la sua pecca era quella di non fare niente.
Secondo le sue coetanee non era in grado di divertirsi.
Alex si divertiva a parlare con la sua migliore amica, a scrivere, a leggere poesie del libro di letteratura, ascoltare la musica e  partire con la mente, giocare alla play, il gioco che la faceva gridare era outlast, aveva spaventato anche sua madre con quel gioco.
Nei ultimi tempi però Alex si truccava, poco, ma si truccava, sapeva che era sbagliato, perché la pelle si sarebbe rovinata e all'età di 40 la sua pelle si sarebbe già riempita di rughe, però la sua autostima ne aveva assolutamente bisogno, di vedeva brutta, anche se poi non era tutto sta' bruttezza. era una ragazze nella media, era nella media in tutto.
Non nè poteva più, era stufa di essere nella media, voleva essere importante, non nella media, voleva essere colei che trovava una cura impossibile, sapeva super bene che le lesioni alla spina dorsale erano irrecuperabile, chi si spezzava la schiena rimaneva paralizzato, questo lo sapeva già all'età di tre anni, eppure non poteva più vedere sua sorella così, sua sorella si era spezzata la schiena, l'ha sempre vista sul letto, e così era normale, ma era triste, voleva cercare una disperata cura per questo problema.
Eppure i suoi genitori gli avevano detto tutto il necessario per far si che abbandonasse quest'idea.
anche se poi Alex se la terrà per sempre questa idea, è un idea che ha partorito da bambina, che ha custodito da ragazza e che probabilmente ricorderà da donna.
Alex però si sentiva sempre un anulità, così anulità che un giorno voleva suicidarsi, ma non nè era in grado, suo padre aveva convinto sua madre a tenerla, non poteva sprecare così la sua vita, magari, sarebbe stata utile a qualcosa, voleva leggere il futuro certe volte.
Alla fine Alex abbandonò l'idea del suicidio, perché non era l'unica soluzione per sentirsi graditi dalle altre persone, poteva cercare un modo.
Alex era una persona simpatica, però al primo impatto era timida con chi non conosceva, con la sua migliore amica facevano certe cazzate, così stupide che a volte ridono da sole ripensando a quello che hanno fatto.
Poi un giorno Alex aveva promesso alla sua migliore amica che sarebbero sempre state insieme, che sarebbero andate a vivere insieme, le promesse tipiche.
Da quel giorno Alex aveva smesso di pensare che era inutile, perché a questa ragazza lei serviva, servava per la sanità mentale di suo fratello, e di certo non voleva perdersi i suoi nipotini crescere e diventare qualcuno. così vedendo quante persone veramente stupide erano riuscite a superare l'esame d'ammissione per fisioterapia, decise che la sua prossima conquista sarebbe stata questa.
Un giorno poi avrebbe deciso di specializzarsi in ortopedia e di operare.
Per mia sfortuna non posso dirvi altro, perché non so ancora come andrà la storia di Alex, per andare avanti, dovrei aspettare troppo tempo, tipo 20 anni almeno.
Per cui vi saluto,Alex deve andare avanti con la sua vita.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: linkinplan