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Autore: pentolina    07/04/2014    12 recensioni
Stana e Nathan si rivedono dopo quattro anni...
Cosa succederà? Come cambierà la vita dei nostri personaggi in 276 giorni?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Family'
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Giorno 262
10.00 A.M. New house Fillion-Katic
“Oh mio dio…” Esclama Stana scendendo dall’auto, ammirando l’enorme villa e il giardino che le si presenta davanti.
“Ti piace, mamma?” Domanda Dylan prendendola per mano.
“È stupenda!” Afferma emozionata.
“E non hai ancora visto niente…” Commenta Nathan abbracciandola da dietro lasciandole un bacio fra i capelli.
“Dylan, da dove iniziamo?” Chiede Nathan al figlio.
“Dalla piscina!” Risponde tirando la mamma verso il vialetto sulla destra.
“Ok… Andiamo.” Dice prendendo l’altra mano libera di Stana.
La piscina o meglio le piscine sono posizionate sul lato destro della villa.
“Questa è la mia!” Dichiara Dylan eccitato avvicinandosi a una piscina con scivolo blu e con al centro un fungo da dove scende dell’acqua a cascata.
“Questa è per i grandi e questa è per noi due.” Dice Nathan indicando prima una piscina enorme e poi una vasca tonda con idromassaggio.
“Ah, però… non ci facciamo mancare nulla.” Afferma Stana guardando l’enorme giardino tutto attorno.
“Guarda mamma… c’è lo scivolo come ai giardini.” Le fa notare Dylan salendo in piedi su una pedana che chiaramente nasconde una sabbiera al suo interno.
“Confronto al nostro, il giardino pubblico è un buco.” Si vanta Nathan sedendosi su una delle altalene.
“È meraviglioso…” Dice a corto di parole.
Immersi nel verde, lontani dai rumori, come piace a lei.
“Come vedi abbiamo anche una veranda coperta con barbecue.” Dice Nathan alzandosi e indicando verso la casa.
“Entriamo?” Domanda Dylan agitato.
“Facci strada.” Lo invita Nathan seguendolo con Stana verso l’ingresso.
Entrati arrivano direttamente nell’enorme soggiorno.
Mobili moderni rossi e bianchi lucidi, divano in pelle nera con penisola, televisore sessanta pollici sul muro, caminetto accesso, il jukebox con luci colorate, pavimento in legno e una parete completamente rossa ricoperta di fotografie che attirano subito l’interesse di Stana.
Al centro una trentina di foto di Dylan che riassumono la sua crescita dai 0 ai 3 anni, circondate poi da una ventina di foto di Stana e Nathan, la maggior parte ai tempi di Castle, che sono a loro volta accerchiate da una quarantina di altre foto con: amici e parenti.
“Ecco cosa è venuta a portarti mia madre…” Afferma Stana osservando attentamente la parete.
“Ti piace?” Chiede abbracciandola.
“Meraviglioso… non potevi fare di meglio.” Ammette emozionata stringendosi a lui.
“Questa è quella che preferisco.” Confessa Nathan, con le lacrime agli occhi, indicando con il dito quella con Stana in bikini con il pancione sdraiata in mezzo ad un prato verdissimo.
“Nella prossima ci sarai anche tu…” Gli promette Stana, portando le mani d’entrambi sul ventre.
“Non vedo l’ora…” Sussurra all’orecchio della donna.
“Mamma, guarda!” Esclama Dylan interrompendo i genitori, seduto nell’angolo del soggiorno dedicato completamente a lui.
Su una parete è segnata l’altezza del piccolo mentre l’altra è ricoperta di impronte delle manine e dei piedini di Dylan di tanti colori diversi: giallo, rosso, verde, blu, azzurro, arancione...
“Sono tutte tue queste impronte colorate?” Domanda Stana inginocchiandosi sull’enorme tappeto morbido affianco al figlio.
“Si! È stato bellissimo!” Racconta eccitato.
“Sei stato bravissimo, amore.” Si complimenta tirandolo a se.
“Qui ci sono i miei giochi!” Spiega indicando l’enorme cesto colmo di giochi.
“Un angolo tutto tuo… anche se nel giro di due giorni queste cose saranno ovunque tranne che qui!” Assicura Stana ridendo guardando Nathan.
“Si, ma Dylan metterà in ordine tutto altrimenti papà porta via tutto. Vero?” Afferma Nathan.
“Andiamo su?” Domanda Dylan ignorando la domanda del padre andando verso le scale.
“Amore, non preoccuparti metterai in ordine tu al posto suo.” Lo prende in giro Stana alzandosi.
“L’avevo già preventivato.” Ammette lui sorridendo.
“Sia da qui che dalla cucina si può accedere direttamente alla piscina.” Spiega Nathan indicando la porta a vetri per poi proseguire per la cucina.
Al piano terra oltre a cucina e soggiorno c’è un bagno e un enorme sala da pranzo con un tavolone lunghissimo al centro.
“Su! Su! Su!” Grida Dylan.
“Come vedi abbiamo installato un cancelletto in fondo e uno in cima per evitare che qualcuno ruzzoli giù. Vero?” Spiega Nathan facendo passare davanti Stana.
“È per il fratellino. Io sono grande!” Spiega Dylan facendo le scale due a due seguito dai genitori.
“Qui abbiamo la prima stanza degli ospiti con bagno privato.” Dice Nathan aprendo la prima porta in cima alle scale.
“Subito dopo abbiamo un’altra stanza per gli ospiti. Dato che hai una famiglia numerosa ho pensato che due camere erano il minimo.” Spiega aprendo la porta successiva.
“Preparati perché questa è la stanza migliore della casa!” Annuncia Nathan mettendo la mano sulla maniglia.
“Tadan… la sala giochi!” Afferma spalancando la porta con la targhetta con la scritta GAMES.
“Ovviamente non poteva mancare una stanza così a casa nostra.” Commenta Stana mentre Dylan si lancia su un pouf rosso.
“Come vedi parete insonorizzate, per ogni evenienza…” Sussurra malizioso.
“Tavolo da bigliardo, frigo bar, armadietto snack, divano e pouf, impianto on theater con 10 box sparsi per tutta la stanza, tv 60” pollici, console playstation e x-box. E per concludere tavolo da poker. Il mio regno!” Conclude fiero facendo un giro su se stesso.
“Speriamo almeno sia comodo quel divano.” Bisbiglia all’orecchio dell’uomo uscendo dalla stanza.
“Questa è la cameretta per il fratellino/sorellina. Nessun colore, niente tende… si deciderà tutto quando arriverà.” Dichiara Nathan al centro dalla stanza completamente vuota e bianca.
“Questa è mia!” Esclama eccitato Dylan indicando il proprio nome scritto sulla porta.
“Wow…” Afferma meravigliata dall’enorme dipinto sulla parete.
“Abbiamo trovato un pittore bravissimo. Come vedi ha disegnato in grandezza naturale Capitan America scelto ovviamente da Dylan.” Spiega Nathan ammirando il dipinto assieme alla donna.
“Letto a castello per invitare Kevin e gli amici a dormire.” Aggiunge Stana accarezzando il copriletto blu, rosso e bianco.
“Scrivania, armadio e giochi…”
“Guarda la magia.” Dice Dylan schiacciando un interruttore.
Un armadietto si apre e un braccio spinge fuori il piccolo televisore.
“Ci sono più tv in questa casa che in un negozio di elettrodomestici…” Commenta ridendo Stana.
“Vieni ora tocca al pezzo forte…” Dice trascinandola fuori dalla stanza.
“Qui c’è il bagno dei bimbi e qui, finalmente, la nostra stanza come si nota dalla scritta. Dylan, cosa c’è scritto?” Domanda Nathan al figlio.
“Papà e Mamma…”
“Quindi? Chi dorme qui dentro?”
“Papà e Mamma…”
“Bravo. Tu dormi là.” Chiarisce Nathan indicando la camera del figlio.
“No, anch’io.” Sbuffa Dylan aprendo la porta e gettandosi sul grande letto.
“Ci hai provato. Se siamo fortunati dormirà nella sua stanza forse per la maggior parte della notte.” Afferma Stana prendendolo per mano.
La loro camera da letto, la più grande di tutte… il letto al centro, un terrazzo, due cabine armadio, l’immancabile televisore e una stampa di un metro per un metro con ritratti loro tre abbracciati appesa sopra la testiera del letto.
Infine il bagno padronale: vasca idromassaggio tonda con due sedute, doccia con radio incorporata e due lavandini per non litigare.
“Ti piace?” Chiede Nathan.
“È stupenda… non vedo l’ora di provare tutti questi mobili e accessori vari.” Risponde baciandolo sul mento.
“Stasera iniziamo con il letto.” Sussurra sollevandola e gettandola assieme a Dylan sul letto.
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Giorno 267
2.00 P.M. New house Fillion-Katic
“Ragazzi, è una favola questa casa.” Afferma Juliana una volta concluso il tour.
“Nathan, ora che so che sei così bravo se dobbiamo cambiare casa ti chiamo come consulente.” Dice sorridendo Seamus.
“Sono lusingato ma l’artista è Sahara… senza di lei sarei ancor qui che decido se mettere il divano a destra o a sinistra.” Ammette Nathan.
“Avete sentito che oggi abbiamo due new entry?” Chiede Stana alla coppia.
“Si! Non riesco a immaginarmi Jon e Tamala innamorati di una sola persona.” Scherza Seamus.
“Io la ragazza di Jon l’ho già incontrata la settimana scorsa… si chiama Julia. È una bella donna, simpatica e alla mano.” Racconta Stana.
“E hai qualche anticipazione anche sul ragazzo di Tam?” Domanda curiosa Juliana.
“No, quest’ultima settimana siamo stati super impegnati con il trasloco e non ho avuto l’occasione di vederla.” Spiega Stana.
“Non vi sembra che ci sia un po’ troppo silenzio.” Dice Nathan non sentendo più rumori provenire dal piano di sopra.
“Vado su a vedere. Si saranno chiusi nella stanza “games”.” Afferma Stana salendo le scale seguita da Juliana.
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“Ciao! Prego entrate.” Gli invita Nathan.
“Ciao bro… lei è Julia. Loro sono Nathan, Seamus, Juliana e Stana che hai già conosciuto la settimana scorsa.” Dice Jon facendo le presentazioni.
“È un piacere conoscervi.” Afferma Julia stringendo la mano a tutti.
“Papà, possiamo andare fuori?” Chiede Dylan interrompendo i grandi.
“Aspetta, vado a coprire le piscine altrimenti ci finite dentro. Voi intanto mettetevi le giacche.” Risponde Nathan.
“Ti serve una mano?” Domanda gentilmente Seamus.
“Devo schiacciare solo un bottone e si coprono da sole. Vieni ti faccio vedere.” Spiega Nathan invitandolo l’amico a seguirlo.
In quel momento qualcun altro suona il campanello al cancello principale.
“Sono arrivati sia Tamala che Jeff.” Annuncia Stana vedendo dal monitor le due macchine in fila che aspettano di entrare.
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“Adesso posso chiamarti diva! Guarda che casa spettacolare avete!” Scherza Jeff chiudendo lo sportello e vedendo la cognata che gli aspetta davanti all’ingresso.
“ZIA!” Esclama Allison correndo ad abbracciare la donna.
“Ciao tesoro.” Dice stampandogli due sonori baci sulle guance.
“Zia… possiamo fare i biscotti?” Chiede Sophia.
“Si certo.” Risponde baciando anche lei.
“CIAO!” Strilla Tamala scendendo dalla macchina.
“Ciao Tam!” Contraccambia Stana.
“Lucas?!” Dice dubbiosa Stana vedendo il ragazzo chiudere la portiera.
“Ciao Stana.” Lo saluta l’uomo baciandola sulla guancia mentre Allison è ancora avvinghiata alla vita della donna.
“Pensavo avessi un maschietto.” Commenta Lucas vedendo la piccola appiccicata a Stana.
“Si Dylan… lei è la mia stellina.” Spiega accarezzando sulla schiena la nipotina.
“Lei è mia. Piacere Jeff.” S’intromette Jeff presentandosi.
“Piacere Lucas.”
“Stana, dov’è…” A Nathan muoiono le parole in gola alla vista dell’uomo accanto alla moglie.
“Vedo che ti ricordi di me.” Dice Lucas guardando l’uomo.
“Si.” Risponde semplicemente lui avvicinandosi ulteriormente.
“Che succede?” Chiede sottovoce Jeff alla cognata.
“Ragazzi, sono passati quattro anni. Non pensavo ci fossero ancora rancori tra di voi.” Commenta Tamala imbarazzata per la situazione.
“No, certo. Anzi ne approfitto per chiederti scusa. Era un brutto periodo per me e mi vergogno immensamente per averti dato un pugno.” Si scusa Nathan allungando la mano verso l’uomo.
“Scuse accettate. Senza rancore.” Risponde sorridendo Lucas stringendogli la mano.
“C’è qualcun altro che hai picchiato che deve arrivare?!” Dice scherzando Jeff facendo ridere tutti.
“Possiamo sempre risolvere la questione con una partita all’ x-box!” S’intromette Jon raggiungendo il gruppetto.
“Dal sorriso ebete sul tuo viso si capisce che sei già stato nella stanza Games…” Commenta Jeff.
“Si è fighissima! Io mi trasferisco qui da voi! Posso?” Chiede Jon passando un braccio intorno alle spalle di Stana.
“No!” Risponde subito Nathan.
“Antipatico!” Dice Jon.
“Dai allora super sfida?” Propone Jeff.
“Ci sto!” Risponde Nathan.
“Ok… andiamo a chiamare quella schiappa di Seamus.” Dice Jon entrando in casa.
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5.00 P.M. New house Fillion-Katic
Mentre gli uomini al piano di sopra si sfidano a vicenda di sotto le ragazze tra pettegolezzi e chiacchiere iniziano a sfornare biscotti.
“Mmm… buonissimi!” Dichiara Sophia soddisfatta della sua creazione.
“Siete state bravissime, ragazze.” Si complimenta Juliana con le bimbe.
“Cinque minuti e sono pronti anche gli altri.” Annuncia Stana richiudendo il forno.
“Muori, bastardo!” Si sente gridare dal soggiorno dove Dylan e Kevin stanno giocando.
“KEVIN!” Urla Juliana riconoscendo la voce del figlio.
Silenzio. Dal soggiorno non si sente più volare una mosca.
“Chi ti ha insegnato queste parole?” Domanda arrabbiata Juliana uscendo dalla cucina.
I due bimbi restano in silenzio guardando la donna.
“Allora?” Chiede di nuovo.
Dylan alza il dito verso il soffitto indicando di sopra.
“Sono stati su cinque minuti con quei buzzurri e già parlano come loro.” Commenta Tamala.
“Adesso ci penso io!” Annuncia Stana correndo su per le scale.
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Stana entra nella stanza spalancando la porta e piazzandosi davanti al maxi schermo.
“Spostati!”
“Non ci vediamo!”
“Pensi di essere trasparente!” Si lamentano infastiditi.
Allora lei si gira e spegne la tv.
“NO... Cazzo stavo vincendo!” Dice arrabbiato Jon.
“Stana, stavamo solo giocando!”
“Non puoi dire che facevamo troppo rumore… la stanza è insonorizzata.”
“ZITTI!” Grida Stana portando le mani suoi fianchi.
“Che succede?” Domanda Nathan.
“Succede che tuo figlio ha gridato: “Muori bastardo!” a nostro figlio. Ovviamente non è una parola che ha imparato nell’ora che sono stati giù con noi ma l’hanno sentita nei cinque minuti che sono stati qui con voi.” Spiega Stana indicando prima Seamus poi se stessa e Nathan.
“Noi non diciamo parolacce.” Prova a dire Jon ricevendo subito un’occhiataccia dalla donna.
“Magari l’ha imparata a scuola…” Commenta Lucas.
“Certo come no!” Dice ironicamente Stana.
“Ok… adesso possiamo riprendere a giocare?” Domanda Seamus.
“Sul serio?” Domanda sorpresa dalla domanda.
“Si… abbiamo capito. Cercheremo di moderare il linguaggio.” Risponde Jon.
“Magari potreste tenere giù i bambini invece che lasciarli venire qui con noi.” Propone Lucas.
“Forse non mi sono spiegata… per oggi la sala giochi è chiusa.” Annuncia Stana.
“Amore, ma è solo un’ora che giochiamo.” Dice Nathan guardando l’orologio.
“Amore, so leggere l’orologio meglio di te… ne sono passate due e mezza.” Risponde ironicamente lei facendo ridere tutti.
“Forza alzatevi. Di sotto ci sono i biscotti che le tue figlie hanno preparato con amore.” Informa Stana indicando Jeff.
Uno alla volta si alzano seguendo Stana al piano di sotto.
“Sei peggio di Hitler!” La prende in giro Jon.
“A non dirlo a me…” Commenta sottovoce Nathan.
“Ti sento, Nate!” Esclama Stana.
“Ha occhi e orecchie ovunque.” Bisbiglia Jeff.
“Sento anche te, Jeff.” Lo avverte Stana.
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8.00 P.M. New house Fillion-Katic
“Siamo stati bravissimi!” Si complimenta da solo Jeff guastandosi gli spaghetti alla carbonara che ha preparato in collaborazione con gli altri uomini.
“Dovremo essere noi a votare il vostro piatto!” Afferma Tamala bevendo un sorso di vino.
“Si infatti… e comunque eravate i cinque per fare una semplice carbonara.” Aggiunge Julia.
“Oh… senti! Jon, hanno già istruito per bene la tua ragazza.” Commenta Seamus.
“Vedo… Guarda che non c’è niente da imparare da loro.” Spiega Jon alla fidanzata.
“Ah… perché da voi invece c’è un sacco da imparare. Soprattutto il linguaggio rude, vero Juliana?” Controbatte Stana cercando l’appoggio dell’amica.
“Siete una vergogna… e pensare che tre di voi sono papà.” Aggiunge lei.
“Comunque c’è da precisare che Lucas e Jon sono quelli che ne dicono di più…” Ammette Jeff.
“Ehi… che fai ci volti le spalle?!” Chiede Jon sentendosi tradito.
“Mi dispiace ragazzi ma voi non avete idea di cosa significa avere una dittatrice come cognata.” Scherza Jeff facendo ridere tutti.
“Lo so fidati… conosco Stana da molto più tempo di te. Siamo tutti suoi sudditi!” Afferma Jon guadagnandosi uno scappellotto da parte di Tamala seduta accanto a lui.
“Non vorrei vantarmi… ma senza le donne voi uomini sareste perduti.” Dice Stana.
“Ma cosa dici?!” Si lamenta Lucas.
“Fidati, Lucas. Conosco i miei “polli”. Uno, due e tre.” Dice indicando Nathan, Jeff e Jon.
“Confermo anche per il mio pollo!” Afferma Juliana.
“Papà, perché sei un pollo?” Domanda Kevin al padre facendo ridere tutti.
“Si, Seamus… spiegaci perché sei un pollo…” Lo prende in giro Tamala.
“Tutti i maschi sono polli!” Esclama Sophia.
“Sophia… è la zia che ti insegna queste cose?!” Domanda schioccato Jeff.
“Quando non c’è zia combinate sempre guai!” Confessa Sophia.
“Sophia, raccontaci un po’ di malanni che hanno fatto papà e zio Nathan.” Propone Tamala.
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11.30 P.M. New house Fillion-Katic
“Ci voleva proprio un bagno rilassante!” Dice sospirando Stana, chiudendo gli occhi e godendo dell’idromassaggio.
“Hai proprio ragione…” Conferma Nathan sedendosi di fronte a lei.
“Sarebbe ancor meglio se mio marito mi massaggiasse i piedi.” Aggiunge Stana sorridendo.
“Per mia moglie questo ed altro.” Risponde catturando un piede della compagna e iniziando a fare la sua magia.
“Grazie…” Sussurra rilassandosi del tutto.
“Ti hanno risposto i tuoi innumerevoli fratelli?” Chiede Nathan.
“Si… in teoria vengono: Marko con la moglie e Dusan da solo. Tutti gli altri sono già partiti per la Serbia.” Risponde Stana mentre lui inizia a massaggiarle i polpacci.
“Allora: cinque tuoi, più altri cinque miei, più sette dei nostri amici. Sempre se Jon e Tamala resistono con i rispettivi compagni per un’altra settimana. Poi ci siamo noi tre. Venti… siamo in tutto venti.” Dichiara risalendo con le mani verso le cosce.
“Mmmm…” Sospira Stana sentendo le mani del compagno sempre più su.
“Siamo stati impegnati tutto il giorno… mi sei mancata!” Ammette Nathan inginocchiandosi fra le gambe della donna e baciandole il mento.
“Anche tu…” Risponde sorridendo aprendo gli occhi e perdendosi nei suoi.
“Sei stupenda.” Sussurra sulle sue labbra prima di baciarla dolcemente.
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Giorno 276 - Christmas Day
6.00 A.M. New house Fillion-Katic
La coppia sta beatamente dormendo abbracciata quando un uragano con due occhioni azzurri e un sorriso smagliante si catapultandosi sul letto dei genitori, urlando: “è Natale!”
“Vai tu…” Borbotta Nathan all’orecchio della compagna.
“Mamma, alzati!” Esclama Dylan sdraiandosi sopra al padre.
“Buon giorno, amore. Buon Natale!” Dice Stana passando le dita fra i capelli del figlio.
“Papà! Alzati!” Ordina Dylan toccando con l’indice il viso dell’uomo che ha ancora gli occhi chiusi.
“Amore, è presto. Vieni qui in mezzo a noi.” Lo invita Stana facendogli posto.
“Ma dobbiamo andare a vedere se è arrivato Babbo Natale!” Si lamenta continuando a far dispetti al padre.
Nathan socchiudendo gli occhi vede Dylan distratto a parlare con Stana e ne approfitta per catturare il ditino del figlio con la bocca fingendolo di mangiarlo.
“AH!” Strilla ritraendo la mano guardando il papà sorridendo.
“Papà, dobbiamo andare.” Ripete Dylan asciugandosi il dito sul lenzuolo.
“Ma sei matto! Sono le sei…” Esclama Nathan guardando la sveglia sul comodino.
“Dai papi!” Lo supplica il piccolo.
“Ma il tuo regalo arriva più tardi… prima la mamma ha trovato una letterina di Babbo Natale.” Spiega Nathan.
“E cosa c’era scritto?” Domanda curioso.
“C’era scritto che il tuo regalo, quello di Allison e Sophia arriverà nella tarda mattinata perché è talmente grande che non passa dal camino.” Racconta Stana.
“E quando arriva?” Chiede tristemente.
“Tra un po’… ma assieme alla lettera abbiamo trovato due pacchettini con scritto il tuo nome.” Risponde Nathan osservando il musetto imbronciato del figlio che si trasforma in un enorme sorriso.
“Dov’è?” Domanda eccitato.
“Sotto il tuo letto…” Confessa Stana aiutandolo a scendere.
Dylan si precipita fuori dalla stanza.
“Auguri, amore. Il nostro primo Natale assieme.” Dice Nathan una volta soli, baciando dolcemente la compagna.
“Buon Natale!” Sussurra Stana a fior di labbra per poi baciarlo nuovamente.
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9.00 A.M. New house Fillion-Katic
“Oddio… sono arrivati tuo padre e i tuoi fratelli…” Dice agitato Nathan spiando dalla finestra la famiglia Katic mentre scendono dalla macchina.
“Finalmente un po’ di divertimento!” Scherza Stana.
“Molto simpatica… io sono qui pronto a sacrificarmi per difendere il nostro amore e tu che fai… mi deridi?!? Mi ferisci!” Dice con fare teatrale portando una mano sul cuore e facendo una smorfia di dolore.
“Dai mio eroe… andiamo ad affrontare il drago…” Afferma prendendolo per mano portandolo verso l’ingresso.
“AMORE! SONO ARRIVATI I NONNI!” Urla Stana per farsi sentire dal figlio.
“Qualsiasi cosa accada sappi che ti ho sempre amato… e racconta ai nostri figli che sono morto con onore.” Le raccomanda Nathan asciugandosi una goccia di sudore dalla fronte.
“Benarrivati!” Gli saluta Stana spalancando la porta.
“NONNO!” Esclama Dylan al settimo cielo, superando i genitori e correndogli incontro.
“Здраво Dylan!” Lo saluta Peter prendendolo in braccio e abbracciandolo.
“Како си?” Gli domanda Peter.
“добро! Ви?” Chiede Dylan.
“врло добро! Да ли сте били добри?” Domanda il nonno guardando verso la figlia.
“један!” Risponde il piccolo.
“Oddio… cos’ha detto? Perché guardano me? Vuole uccidermi?” Bisbiglia Nathan spostandosi più vicino a Stana.
“Non ancora…” Risponde Marko al posto di Stana.
“Piacere Nathan!” Si presenta stringendo la mano al ragazzo.
“So benissimo chi sei…” Afferma serio Marko.
“Piacere Jasmine! Non farci caso stanno facendo il possibile per spaventarti.” Confessa la moglie di Marko vedendo l’ansia dipinta sul volto dell’uomo.
“Jasmine, mi stai molto simpatica!” Risponde Nathan stringendole la mano.
“Ciao Nathan!” Lo saluta Rada abbracciandolo.
“Benvenuta, Rada. Sicura che tuo marito non mi taglia le mani se ti abbraccio?” Chiede preoccupato facendo ridere tutti.
“Tranquillo… dovrebbe mettersi in fila. Prima ci sono io…” Dice Dusan dandogli una pacca sulla spalla.
“Dusan, scusa ma in questo momento mi fa più paura tuo padre.” Ammette ridendo.
Peter finito di testare il livello di serbo del nipote si avvicina al gruppo, non togliendo mai lo sguardo da Nathan, abbracciando la figlia.
“Здраво душо!” La saluta Peter baciandola.
“Здраво тата! Немојте га плаши превише.” Risponde Stana guardando il marito preoccupato.
Peter finalmente si avvicina a Nathan e guardandolo dritto negli occhi dice seriamente:
“Добродошли у породицу!”
“Non ho la minima idea di quello che ha detto Signor Katic ma sono d’accordo con lei.” Risponde Nathan.
Nessuno dice nulla. Il signor Katic resta impassibile davanti al genero.
“Ok… questo silenzio è inquietante. Signore, prima che decida a quale tortura sottopormi deve assolutamente sapere che io amo sua figlia e nostro figlio da morire. Ops… forse non era la parola adatta da usare in questo momento. Inoltre…”
“Papà!” Lo chiama Dylan toccandogli una gamba.
“Non adesso, grillo. Sto cercando di mediare per la mia sopravvivenza.” Spiega Nathan al figlio prima di tornare a rivolgersi al suocero.
“Inoltre…”
“Љубав, реци му шта је његов деда рекао. Пре него што тата да срчаног удара.” Suggerisce Stana a Dylan.
“Papà!” Grida più forte questa volta.
Nathan smette di nuovo di parlare guardando in basso verso il figlio.
“Dimmi… hai qualche suggerimento da darmi?” Chiede speranzoso Nathan.
“Vuoi sapere cosa ti ha detto?” Domanda Stana.
“Più di ogni altra cosa…” Risponde Nathan guardando la donna che fa un cenno al figlio.
“Benvenuto in famiglia.” Dice Dylan.
“Sul serio?! Grazie, signor Katic. Sono felice che non voglia uccidermi.” Esclama Nathan tirando un sospiro di sollievo stringendogli la mano.
“Non è ancora detto…” Risponde Peter guardandolo storto.
Nathan ritorna serio deglutendo.
“Scherzavo!” Ammette Peter scoppiando a ridere.
Finalmente tutti rilassati iniziano a scambiarsi gli auguri e battute a vicenda mentre Dylan attratto da un guaito si precipita a vedere cosa ci sia nel baule della macchina dello zio Dusan.
“MAMMA!” Esclama saltellando alla vista del cucciolo.
“GUARDA!” Grida ancor più forte attirando l’attenzione di tutti.
“Vedo che hai trovato il tuo regalo…” Commenta Peter avvicinandosi assieme al gruppo alla macchina.
“È per me?” Domanda eccitato Dylan.
“Prova a leggere sull’etichetta mi pare che ci sia scritto il tuo nome.” Risponde il nonno avvicinando al nipote la scatola.
“Papà, non dirmelo…” Dice sorpresa Stana sbirciando da sopra la spalla della cognata.
“Non te lo dico, tesoro. Te lo faccio semplicemente vedere…” Afferma sorridendo estraendo il piccolo batuffolo nero, dandolo in braccio a Dylan.
“È mio?” Chiede incredulo il piccolo.
“Si, Babbo Natale ce l’ha lasciato stanotte sotto l’albero.” Gli racconta la nonna.
Il cagnolino inizia a leccare la faccia di Dylan facendolo ridere.
“Cosa devi dire?” Gli ricorda Nathan inginocchiandosi davanti al figlio.
“GRAZIE!!!” Esclama con un sorriso enorme senza mai staccare gli occhi dal cucciolo.
“Amore, come vuoi chiamarlo?” Chiede Stana accarezzandolo.
“Black!” Risponde immediatamente Dylan.
“Mi sembra un’ottima scelta.” Commenta Marko.
“Mettilo giù… magari deve fare la pipì. Ha fatto un lungo viaggio.” Spiega Rada.
Dylan adagia il cagnolino a terra attento ad ogni suo movimento.
“Ho come la sensazione che gli altri regali non vorrà nemmeno vederli.” Commenta Nathan passando un braccio sulle spalle di Stana mentre Dylan prosegue con l’inseguimento del cucciolo che zampetta qua e là attratto da qualsiasi cosa.
“Vi aiuto a portar su le valige.” Si offre Nathan.
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10.30 A.M. New house Fillion-Katic
“Buon giorno e buon Natale a tutti!” Saluta Jeff entrando in soggiorno seguito dalle figlie.
“Papà, guarda!” Esclama Allison con un enorme sorriso vedendo il cucciolo.
“Abbiamo una new entry?!” Dice Jeff togliendosi la giacca mentre Allison e Sophia si precipitano ad accarezzarlo.
“Già… auguri, vecchio.” Risponde Nathan dandogli una pacca sulla spalla.
“Ciao Jeff… Auguri.” Lo saluta Stana dandogli tre baci.
“Oh… Signora Rada felice di rivederla.” Afferma Jeff avvicinandosi alla donna.
“Ciao Jeff. Buon Natale… lascia che ti presenti mio marito, i miei figli e mia nuora.” Risponde Rada prendendolo sottobraccio.
Dopo le presentazioni e i saluti Nathan interrompe il gruppo, annunciando:
“Allora, qui abbiamo tre biglietti per: Dylan, Allison e Sophia.”
“Siamo noi.” Risponde la più grande.
“Sophia, leggi tu per tutti.” La invita Stana consegnandole un biglietto.
Se il tuo regalo vuoi trovare dove c’è il vino devi andare.” Legge Sophia.
“Cantina?” Domanda Sophia.
“Proviamo… ragazzi vestitevi.” Dice Nathan consegnando ai bambini la giacca.
“Può venire anche Black?” Domanda Dylan.
“Certo. Prendilo in braccio.” Risponde Stana allacciandogli la giacca.
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“Allison, schiacci tu?” Domanda Nathan consegnando alla nipote il telecomando per aprire il garage.
“Ok!” Risponde premendo il pulsante.
Lentamente il portellone si solleva rivelando tre pacchi. Due di medie dimensioni e uno enorme al centro. Partendo da destra Allison, Dylan e Sophia.
“Sono grandissimi!” Esclama Allison avvicinandosi al suo e facendoci il giro attorno.
“Forza, apriteli!” Gli invita Jeff.
I bambini iniziano a strappare rapidamente la carta aiutati da tutti mentre Black cerca di arrampicarsi sul pallone da calcio.
“Una bici!” Strilla Allison ammirando la bicicletta viola dotata di cestino, campanello e seggiolino per le bambole.
“Guarda papà…” Esclama Sophia trovando all’interno del suo pacco un monopattino e un paio di rollerblade rossi.
“WOW!” Afferma Dusan scoprendo la jeep elettrica a due posti.
Dylan si affretta a salire al posto di guida iniziando a toccare tutto.
“ACCENDI PAPA’!” Ordina Dylan eccitato.
“Anch’io!” Esclama Allison sedendosi accanto al cuginetto, pronta a partire.
“Grillo, ascoltami. Devi stare attento a quello che ti dico, ok? Intanto mettetevi la cintura tutti e due.” Inizia Nathan aiutando il figlio.
“Che regalo figo!” Commenta Marko avvicinandosi alla sorella, assieme alla moglie.
“È un’idea di Nate ovviamente. Io sono già qui con l’ansia che possa farsi male.” Ammette Stana.
“Tranquilla, è antiribaltamento è impossibile che si facciano male.” Cerca di rassicurarla Dusan passando il braccio attorno alle spalle della sorella.
“Sarà ma secondo me è troppo piccolo per guidare.” Dice Stana mettendo in braccio attorno alla vita del fratello.
“Secondo me è più bravo di voi donne…” Scherza Marko ricevendo uno scappellotto dalla moglie mentre Nathan prosegue con le spiegazioni.
“Ok… pronti a partire?” Domanda Jeff controllando la cintura della figlia.
“Pronti!” Strilla Allison.
“Cerca di non prender sotto Black.” Lo avverte Peter ridendo.
Dylan schiaccia il pedale dell’acceleratore come gli ha spiegato papà tenendo le mani ben salde sul volante.
“Vai, grillo!” Esulta Nathan seguendo la jeep.
“Guardalo, ha un futuro come pilota!” Esclama Jeff mentre Sophia gli segue con il monopattino.
Dylan prosegue la sua guida sempre più sicura verso il retro della casa.
“Hai chiuso la piscina?” Domanda preoccupata Stana.
“Certo amore… tranquilla andiamo più veloce noi a piedi che lui in macchina.” La rassicura Nathan correndo dietro alla jeep.
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1.00 P.M. New house Fillion-Katic
“Tam, controlli, per favore, se i bambini si sono lavati le mani?” Chiede Stana controllando il pasticcio in forno.
“Subito…” Risponde l’amica uscendo dalla cucina.
“Ehi… ti serve una mano?” Domanda Jon appoggiando il vassoio con i bicchieri dell’aperitivo vuoti sul bancone della cucina.
“Potresti invitare tutti ad accomodarsi… è pronto.” Risponde Stana preparando i piatti.
“Il risotto è pronto.” La informa Cookie.
“Anche i tortelloni.” Aggiunge Rada.
“Ok… io, Tamala e Juliana portiamo fuori i piatti. Voi fate le porzioni?” Chiede Stana alla madre e alla suocera.
“LA PADRONA HA DETTO: TUTTI A TAVOLA!” Si sente urlare Jon dalla sala da pranzo.
“Perfetto.” Risponde Rada per entrambe mentre Cookie estrae dal forno la teglia di pasticcio.
“Jon, sei stato bravo… sono già tutti seduti… o quasi.” Dice Stana entrando nella sala da pranzo.
“Allora per evitare di far avanti e indietro vi dico cosa c’è nel tris di primi: pasticcio di carne, tortelloni spinaci e ricotta e risotto agli asparagi. Piace tutto a tutti o c’è qualcuno che non vuole qualcosa?” Domanda Stana.
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3.00 P.M. New house Fillion-Katic
Il pranzo sta andando alla grande i fratelli di Stana ridono e scherzando con i loro amici mentre Bob e Peter parlano tra loro del più e del meno e sembrano andare molto d’accordo. Rada e Cookie si scambiano ricette mentre i bambini fanno dentro e fuori su e giù presi a giocare con tutti i doni ricevuti da Babbo Natale. L’unico tranquillo e stanco è Black che dopo aver passato la mattinata a correr dietro a Dylan ora se la dorme tranquillamente, nonostante il chiasso, sotto a una sedia.
“Ehi… come va?” Domanda Nathan abbracciando da dietro Stana impegnata a tagliare gli innumerevoli dolci fatti da amici e parenti.
“Bene… tu?” Chiede appoggiando la testa sulla sua spalla per poterlo guardare.
“Bene. Mi sembra che stia andando tutto alla perfezione. Si stanno divertendo tutti.” Commenta baciandole più e più volte la guancia.
“Direi di si.” Conferma sorridendo.
“Sei stanca? Vuoi che ci pensi io?” Chiede dolcemente Nathan.
“No, tranquillo ho già le mie aiutanti.” Risponde vedendo arrivare le due amiche.
“Eccoci!” Esclama Tamala appoggiandosi al bancone di fronte alla coppia.
“Se volete queste sono già tagliate.” Spiega Stana.
“Io direi di fare tre vassoi misti e di mettergli in mezzo alla tavola così ognuno può prende ciò che vuole.” Propone Juliana.
“Ottima idea. Guarda i vassoi sono in quell’armadietto in alto a destra.” Spiega Nathan restando avvinghiato a Stana.
“Potresti dare una mano anche tu…” Lo ammonisce Tamala.
“Non posso… sono impegnato a sorreggere mia moglie.” Risponde sorridendo.
“A proposito di moglie… quando pensate di fare il matrimonio ufficiale?” Domanda Juliana iniziando a spartire i dolci.
“Non ne parlare… sono ancora arrabbiata con la MIA MIGLIORE AMICA per avermi tenuta all’oscuro di tutto. Non ci posso ancora credere… si è sposata senza avvisarmi!” Dice Tamala offesa.
“Dai Tam… ti voglio bene lo sai… e poi è stata colpa di Nate. È stata sua l’idea.” Afferma Stana facendo la ruffiana e scaricando tutta la colpa sul marito.
“Così mi ferisci, amore.” Sussurra Nathan mordendole il collo, facendola rabbrividire.
“Comunque ti perdonerò solo e soltanto quando avrò l’invito delle nozze fra le mie mani!” Dichiara Tamala guardando la coppia di fronte a se.
“Lo avrai presto…” Risponde Stana con voce rocca mentre Nathan prosegue con il mordicchiarle e baciarle il collo.
“Io e Juliana non vorremmo assistere a un concepimento in diretta.” Scherza Tamala facendo ridere tutti.
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4.00 P.M. New house Fillion-Katic
Nathan attira l’attenzione di tutti tintinnando la forchetta contro il bicchiere di champagne alzandosi in piedi.
“Intanto ringrazio tutti voi per essere qui con noi oggi a festeggiare il Natale assieme come una vera famiglia. Grazie Rada e Peter per aver deciso di passare questo giorno con noi invece che trascorrerlo, come tutti gli anni, in Serbia con i vostri parenti. Grazie a Peter per avermi lasciato in vita.” Dice facendo l’occhiolino al suocero, facendo ridere tutti.
“Grazie a Marko, Jasmine e Dusan per essere venuti fin qui da Miami e…”
“I tuoi amici non gli ringrazi?” Domanda Jon interrompendolo.
“Ringrazio Jon per aver fatto il pagliaccio come tutti gli altri giorni dell’anno.” Scherza Nathan ridendo.
“Tornando seri. Ringrazio tutti e colgo l’occasione per avervi tutti come testimoni per quello che sto per fare.” Dice inginocchiandosi davanti a Stana che lo guarda sorpresa.
Nathan prende le mani della compagna fra le sue schiarendosi la voce prima d’iniziare.
“Ti ho rivisto per la prima volta nove mesi fa… eri là davanti ai miei occhi nel tuo bellissimo vestito rosso e un sorriso meraviglioso. Dylan mi ha riempito la testa di margherite ed è grazie a lui che abbiamo iniziato a parlarci. Abbiamo discusso, litigato e ci siamo scontrati più e più volte. Orgogliosi e testardi abbiamo iniziato a scaricarci colpe l’uno sull’altro senza accorgerci che stavamo sprecando il nostro tempo. Per fortuna i nostri amici, precisamente: Jon e Tamala ci hanno presi a calci spronandoci ad aprire gli occhi… davanti a noi c’era NOSTRO figlio, la miglior cosa che potesse capitarci nella vita. Ci siamo dati una regolata e fra alti e bassi siamo riusciti a dare a Dylan ciò che si merita… una famiglia. Abbiamo iniziato a “frequentarci” a modo nostro accorgendoci che l’amore che ci legava quattro anni fa non era mai svanito del tutto... era nascosto dentro di noi. Nostro figlio è stata la nostra salvezza… ci ha obbligati a stare assieme e ci ha spinto a superare gli ostacoli e le difficoltà che caratterizzano la vita di coppia e di famiglia. Ed è proprio attraverso nostro figlio che oggi voglio farti una proposta qui davanti ai nostri amici e alle nostre famiglie.” Dichiara Nathan facendo cenno a Dylan di avvicinarsi mentre Stana è sull’orlo del pianto per la commozione.
“Ti ricordi?” Chiede sottovoce Nathan al figlio che annuisce.
Dylan estrae dalla tasca interna della giacca del papà un astuccio, mettendosi nella sua stessa posizione in ginocchio di fronte alla mamma, aprendola e rivelando agli occhi di tutti il braccialetto in oro bianco con quattro ciondoli con le loro iniziali: S, D e N mentre il quarto è un punto di domanda rosa.
“Vai…” Bisbiglia Nathan al figlio dandogli il via per parlare.
“Ti amiamo, mamma!” Dichiara Dylan guardando verso Stana mentre Nathan togli il braccialetto dall’astuccio per metterlo al polso dell’amata che non riuscendo più a trattenersi inizia a piangere mentre i presenti applaudono.
“Perché piange? Non le piace?” Domanda dubbioso Dylan girando verso il papà.
“No, amore. È bellissimo…” Risponde Stana tirando il figlio in braccio, sbaciucchiandogli tutto il viso.
“Non abbiamo ancora finito… dobbiamo ancora farti la proposta.” Afferma Nathan riprendendosi Dylan.
“Vai… ora questo.” Sussurra Nathan estraendo un’altra scatolina più piccola e consegnandola al piccolo.
Dylan mostra l’anello in oro bianco decorato con diamanti e zaffiri blu.
“L’ha scelto Dylan quindi se non ti piace prenditela con lui…” Scherza Nathan indicando il figlio e ammirando l’enorme sorriso della compagna.
“Facciamo la domanda assieme… al mio tre, ok?” Propone Nathan guardando il bambino.
“Uno… due…”
“Ci vuoi sposare?” Domanda Dylan senza aspettare il tre facendo ridere tutti i presenti.
“Ma… vabbè… ci vuoi sposare?” Ripete Nathan guardandola dolcemente negli occhi.
“Ma siete già sposati…” Gli interrompe Jon.
“Zitto!” Lo rimprovera Tamala saltellando dalla gioia attendendo con ansia la risposta dell’amica.
“SI!” Risponde Stana tirando a se Nathan utilizzando la sua cravatta per poi baciarlo dolcemente.
Applausi, fischi e grida di gioia rompono il silenzio che aveva regnato negli ultimi minuti mentre Stana, Nathan e Dylan si abbracciano e si baciano.
Una volta sistemato l’anello al dito della compagna Nathan finalmente si alza massaggiandosi le ginocchia.
“Sei vecchio per queste cose!” Lo sfotte Jon congratulandosi con l’amico.
I successivi venti minuti si trasformano in un vero e proprio pellegrinaccio per congratularsi con i futuri sposi, già sposati.
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5.00 P.M. New house Fillion-Katic
“Ci è stata fatta una domanda più e più volte nell’ultima mezzora sul significando del punto di domanda sul bracciale che mi hanno regalato i miei uomini tra un attimo vi risponderemo ma prima abbiamo una sorpresa per i nonni.” Spiega Stana in piedi a capotavola.
Dylan consegna a Bob, Cookie, Rada e Peter una scatolina rossa con un fiocchetto bianco.
“Possiamo aprirlo?” Chiede Bob.
“Certo.” Risponde Nathan posizionandosi dietro Stana abbracciandola mentre Dylan si sistema in ginocchio sulla sedia davanti alla mamma.
“OH MIO DIO!” Strilla Tamala riuscendo a sbirciare per prima.
I quattro nonni restano ad ammirare con un enorme sorriso la foto sul fondo della scatolina mentre tutti i presenti si precipitano a curiosare.
“Voglio vedere anch’io…” Si lamenta Allison cercando di farsi largo.
“Vieni… guarda.” Dice Cookie prendendo la nipotina in braccio.
“È un ciuccio!” Afferma Sophia guardando nella scatola del nonno.
“Precisamente è un ciuccio rosa e sul fondo c’è l’ecografia che abbiamo fatto una settimana fa.” Spiega Nathan attirando l’attenzione dei presenti impegnati a passarsi la foto.
“C’è una scritta dietro!” Rivela Tamala mostrando il retro dell’ecografia.
“Guardate la mia maglietta! Firmato Dylan.” Legge ad alta voce Jeff.
“Che maglietta?” Domanda Jon guardando verso i tre in cerca di una risposta.
World's best big brother!” C’è scritta sulla maglietta indossata da Dylan.
“Per fortuna ci sono due “detective” tra noi…” Scherza Nathan guardando Jon e Seamus mentre accarezza la pancia di Stana.
“Da quando ha quella maglietta? Impossibile che non se ne sia accorto nessuno.” Commenta Jeff.
“Arriva una cuginetta?” Domanda eccitata Allison toccando la pancia della zia leggermente più accentuata del solito.
“Si, tesoro. Sei contenta?” Chiede Stana guardando la nipotina.
“SIII!” Esclama lei continuando ad accarezzarle la pancia mentre ricomincia il pellegrinaggio verso la coppia.
“Tesoro, sono felicissima per voi!” Ammette Tamala abbracciando forte l’amica.
“Mamma… non piangere.” Dice Stana vedendo la madre in lacrime.
“Vieni qui…” La invita Peter passando un braccio attorno alla moglie pronto ad abbracciare anche la figlia.
Mentre le donne in lacrime si abbracciano la parte maschile della stanza ha tutto un modo loro di complimentarsi.
“Allora non sei poi così vecchio!” Esclama Jon.
“Sei infallibile, fratello. Secondo i miei attenti calcoli se sapete già il sesso significa che è almeno di tre mesi… questo significa che al primo colpo hai fatto centro.” Afferma Jeff ridendo.
“Non sono poi così vecchio come insinuate voi…” Commenta Nathan pavoneggiandosi un po’.
“Colpito e affondato.” Scherza Seamus.
“Allora proporrei un brindisi!” Annuncia Peter alzando la voce e invitando tutti a prendere un bicchiere di champagne.
“Alla famiglia!” Esclama Peter alzando il bicchiere.
“ALLA FAMIGLIA!” Ripetono in coro tutti portando i calici in alto.
 
 
 
 
RINGRAZIAMENTI: Grazie a chi mi ha seguito fin dal primo capitolo… grazie a chi ha letto la mia storia anche senza lasciare un commento… grazie per non esservi arrabbiati per il mio “utilizzo” di Michael Trucco come antagonista della storia nonostante nella vita reale sia un grande amico di Nathan. Grazie per aver sorvolato sugli innumerevoli errori ortografici. Grazie a tutti voi. Spero di avervi fatto sognare almeno un po’.
Baci…
Giuli
 
  
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