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Autore: SoleSun    07/04/2014    3 recensioni
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Penso che chiunque abbia visto la pubblicità dei famosi cioccolatini in carta dorata e del maggiordomo Ambrogio si sia, prima o poi, immaginato qualcosa di questo tipo...
Genere: Comico, Erotico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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«Ambrogio... »

Argh! Questa scassacazzi non fa che distrarmi dalla guida! Lei, il suo vestito giallo, il suo cazzo di cappello che mi occupa ¾ dello specchietto e la sua chiappa tirata che sembra che stia sempre bloccando l'ingresso di una scopa nel culo!

Impassibile ed impeccabile esteriormente, il valido maggiordomo sorrise educatamente.

«Signora?»

«Avverto un leggero languorino.»

Miiii 'sti languorini! Ma che cavolo ha, il verme solitario questa qui? Ogni tre per due vuole qualcosa da mangiare! Scopare mai, però!

«Ci fermiamo a prendere qualcosa?»

«Mmm non saprei che cosa, Ambrogio. La mia non è proprio fame. È più... voglia di qualcosa di buono.»

Lo so io cosa ti darei, a te...Altro che quegli orrendi cioccolatini che a furia di tenerli in macchina sotto il sole mi si sciolgono tutti nel vano e mi tocca ogni volta fare le contorsioni per pulire!

«Capisco, signora. Mi sono permesso di pensarci, signora.»

Il maggiordomo premette un tasto e lo sportello si aprì ma il vassoio con le praline rigorosamente (per non dire maniacalmente) posizionate in una piramide perfetta non emerse come avrebbe dovuto dalle profondità della vettura.

«Ambrogio, temo che ci sia qualcosa che non va.»

Imprecando tra sé e sé il maggiordomo accostò in una piazzola da picnic al lato della strada che in quel punto attraversava un tratto di bosco disabitato, scese e aprì la portiera posteriore, infilandosi sul sedile. La signora in giallo era accomodata dall'altro lato del vano che si era inghiottito i cioccolatini.

«Mi scusi, signora, se mi permetto di disturbarla ma devo controllare cosa non funziona.»

Quando Ambrogio si chinò verso l'apertura per guardare dentro, si ritrovò a pochissimi centimetri dalla coscia di giallo ricoperta della sua signora. Inalò quel profumo che ben conosceva dato che rimaneva ad aleggiare nella vettura a lungo dopo che lei era scesa e che ora gli arrivava alle narici ancora più forte e inebriante. La risposta si fece sentire più in basso dove l'erezione iniziò a premere tra il ventre e i sedili in pelle.

Mamma mia quanto ti chiaverei... Pensava il maggiordomo mentre fingeva di guardare nel vano ma godendosi invece le gambe della signora a distanza ravvicinata.

Una mano guantata di giallo si mosse leggiadra nell'aria posandosi sulla nuca del maggiordomo in livrea. Un po' meno leggiadra premette verso il basso tirando la testa di Ambrogio verso quelle stesse cosce che egli ammirava poco prima.

Maccheccazz...

«Signora?!?»

«Oh Ambrogio, sei un ottimo maggiordomo che anticipa sempre i miei desideri, ma uno proprio ti sfugge: ogni volta che ti dico che ho un leggero languorino tiri fuori quegli stupidi cioccolatini... Non hai ancora capito che non è quel tipo di languorino a cui mi riferisco?»

La signora stava sollevando l'abito giallo scoprendo chilometri di pelle candida e vellutata. E, no: non portava mutandine gialle.

Non portava mutandine, punto.

Incredulo e inebetito il maggiordomo balbettò.

«Si... signora, mi sono permesso di pensare anche a questo.»

E così dicendo premette un pulsante quasi invisibile posto in alto sul sedile del conducente. Un pannello nascosto si aprì sullo schienale rivelando un piccolo vano pieno di tutto l'occorrente per qualsiasi cosa avesse in mente la signora: preservativi, dildi, vibratori, manette, anelli penici e perfino un piccolo frustino.

Un sorriso soddisfatto comparve sulla bocca della signora.

«Bravo Ambrogio! Tu pensi proprio a tutto!»


 

  
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