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Autore: Chordi    07/04/2014    0 recensioni
Dopo la rottura con Kurt, Blaine è disperato. Ha perso la sua presunta anima gemella e non sa che fare. Abita a New York con Sam e Tina e frequenta la NYADA. Il rapporto tra Sam e Blaine si evolverà portandoli oltre l'amicizia, Blaine riuscirà a ricucire la ferita del suo cuore e Sam a capire chi è e a trovare la sua anima gemella. Tina si riavvicinerà ad una persona che pensava di aver dimenticato mentre Finn e Rachel stanno insieme ormai da cinque anni e una notizia scombussolerà la loro tranquilla vita. La storia l'ho ideata e scritta con una mia amica e sarà principalmente incentrata sulla Blam, la nostra OTP. Buona lettura a tutti e spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry, Sam Evans, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Caro Sam,

Ciao amore mio,

come sta andando senza di me noi? Sai, sai sono 21 giorni, 3 ore e 45 minuti che non ci vediamo. Mentirei se ti dicessi che sto bene, anche perché sono state le tre settimane peggiori della mia vita. Senza di te sono come Ron senza Hermione, come Barney senza Robin o come Peter senza Wendy, insomma...impensabile! Ieri ho incontrato Sebastian al supermercato e l'ho salutato solo perché sono una persona estremamente gentile e sensibile, forse dovrei smetterla di esserlo, quanto meno con lui... proprio non lo sopporto e poi secondo me nasconde qualcosa, non so, ho un brutto presentimento.

Devo ringraziare molto Rachel in questo periodo, per l'enorme aiuto che mi sta dando, penso sia la ragazza che sposerei se non fossi innamorato di te, o semplicemente gay!

So che dovrei essere incazzato nero con te (insomma mi hai lasciato razza di idiota) visto che pensavo che avrei passato il resto della mia vita al tuo fianco, ma sono solo incazzato con me; è l'ennesima lettera che ti scrivo e che mai ti spedirò. Che codardo. Non saprei cos'altro aggiungere. Ti amo.

Tuo per sempre,

Blaine.”

Una lacrima si posò su quel “per sempre”. Di grazia, cosa le passava per quel cervello? Santana Lopez non può piangere per una lettera d'amore che non sia scritta da lei, da Brittany. Ma c'era qualcosa che non le quadrava: Sam era gay? Stava con Blaine? Si amavano? Rachel ne era a conoscenza, e non le aveva detto niente?

“Nasona, questa me la paghi.” pensò “dopo aver fatto riappacificare la Blam ovviamente” No, la Santana Lopez che lei conosceva non avrebbe mai pensato una cosa del genere. Ma dopotutto era cambiata, cresciuta e maturata da quando stava con la sua Britt, e da quando si erano lasciate aveva anche iniziato da fare da cupido per i suoi amici. Se lei non era destinata a stare con la sua anima gemella, non significavache non potesse almeno aiutare gli altri a tenersela ben stretta. Forse non era così malvagia come credeva.

“Ehi Santana! Cosa ci fai qui?”

“Ma non ti ricordi? Circa un'ora fa mi hai chiamato dicendo di venire qua per poi andare insieme da Starbucks per una cioccolata.”

“Ah già, ma come hai fatto ad entrare se non ti ho aperto?”

“Chiavi di scorta sotto lo zerbino, sei troppo prevedibile Anderson!”

“Uff, lo so. Ma c-cosa stai tenendo in mano?”

“Oh questa dici?” disse la latina alzando la lettera scritta da Blaine “ È la lettera che hai scritto per Sam. Mi dispiace tanto che vi siate lasciati, ti aiuterò a riconquistarlo. Promesso.”

 

“Certo che Sturbucks non delude mai, questa cioccolata è ottima.”

“Hai ragione Blainey. Oddio, posso chiamarti Blainey? So che non siamo mai stati tanto in confidenza, ma io ci tengo a te.”

“Certo che puoi chiamarmi Blainey, San. E comunque anche io ci tengo a te. Sai cosa non abbiamo mai fatto al liceo?”

“Ehm, sesso?”

“No, scema! Oh meglio, anche quello... ma non abbiamo mai duettato!”

“È vero. Se no la Berry sarebbe rimasta in disparte, le nostre voci insieme farebbero scintille. Possiamo rimediare ora se vuoi”

“Qui? Sul marciapiede?”

“Si! Metti il cappello per terra e con i soldi raccimolati andiamo a comprarci gli Skittles!”

“Santana Lopez, tu sei pazza!” disse Blaine scoppiando a ridere “ Ci sto!”

“Vai Anderson, che ne dici di 'Something Stupid'?”

“Mi piace, mi piace!”

 

“Ottimo lavoro Blainey, 35 dollari con una sola canzone. Siamo delle bombe!”

“Concordo in pieno San!” esclamò Blaine battendole il cinque.

“Ci meritiamo almeno altri 20 pacchetti di Skittles!”

“Dammene un altro verde, mi piacciono un sacco!”

“Uh, sono anche i miei preferiti! Tieni, ma solo perché sono clemente.” dichiarò porgendogliene un paio.

“ Quale onore!”

“B. ti squilla il telefono!”

Il moro tirò fuori il cellulare dalla tasca. Lui lo stava chiamando.

“Pronto Smythe? Spero per te che sia importante...”

“Calmati Anderson. Sono Nick, dal cellulare di Bas.”

“Oh ciao Duval. Perché mi hai chiamato con il telefono dello stronzo?”

“Perché il mio è scarico e volevo dirti che il mio Jeffie ha fatto un incidente.”

“Oddio, mi dispiace un sacco! Come sta?”

“Abbastanza bene, ha solo una gamba rotta e i punti sul braccio.”

“Dammi un quarto d'ora e arrivo. A che stanza siete?”

“La 36. A dopo, Blaine!”

La 36. La stessa stanza di Sam. Finalmente l'avrebbe rivisto.

 

15 minuti dopo Blaine arrivò nella stanza 36, con ben 4 pacchetti di Skittles in mano. Due li porse appena entrato a Jeff, che lo abbracciò calorosamente, e gli altri li posò sul letto di Sam , che in quel momento era vuoto.

“Sterling, Duval, è una vita che non vi vedo!”

“Già, Anderson. Ti ricordi quando eravamo in stanza insieme alla Dalton e Jeff era geloso?”

“Si, Nick, mi ricordo bene. Sono già passati quattro anni!”

“E stiamo ancora insieme!” disse il biondo prendendo teneramente la mano al proprio fidanzato.

“Tutto merito mio, caro Jeff. Sono stato il vostro cupido!”

“E infatti non smetteremo mai di ringraziarti nanetto!”

“Parla quello alto!”

E poi Blaine si fermò e guardò con gioia due dei suoi più cari amici, così innamorati e così affiatati, e il suo cuore perse qualche battito quando si rese conto che gli ricordavano tantissimo lui e Sam.

“Ehi amico, tutto bene!”

“Sisi, Nick, grazie!”

“E invece tu, hai trovato l'amore della tua vita?”

“Veramente si, ma diciamo che i pianeti non sono allineati per noi.”

E una voce alle sue spalle gli fece venire i brividi.

“Ciao Freddie.”

“Ciao Sammy.”

“Grazie per le caramelle.”

“Oh, ma figurati. Sono il tuo migliore amico no?”

“Certo che lo sei.” e così dicendo Sam lo strinse in un abbraccio caldo e pieno di emozioni, uno di quelli che Blaine amava. Entrambi furono scossi da brividi lungo la schiena, ma si staccarono sgraziatamente dopo il commento acido di Sebastian.

“Madonna, prendetevi una camera!”

“Sei sempre più simpatico, Smythe. Poi ti chiedi perché la gente ti odia.”

“Anderson, al posto di farmi la ramanzina, potresti venire un attimo fuori con me?”

“Ehm... no?”

“ Ti prego B. è importante.”

“Okay, ma solo due minuti.”

Il ragazzo dagli occhi verdi fece dietro-front e uscì dalla porta, seguito subito da Blaine.

“Cosa devi dirmi?” chiese freddo, il più basso.

“Volevo un'altra chance. Per noi.”

“Non c'è mai stato nessun noi, e lo sai.”

“Lo so B., ma io ti amo”

“Buono a sapersi. Se vuoi saperlo, io non ti amo.”

Gli occhi di Sebastian si riempirono di lacrime di rabbia, e con decisione s'impossessò delle labbra di Blaine; la reazione di quest ultimo non fu proprio quella desiderata: né da lui, né dal suo povero occhio nero.

 

Dani se n'era andata. Non definitivamente, quello no, anche perché Santana non l'avrebbe sopportato. Prima Brittany, poi Dani. “Almeno non sono l'unica a soffrire per amore” disse tra sé, pensando a Blaine. Non se l'era aspettato. Blaine e Sam. Sam e Blaine. L'idea la incuriosiva e rallegrava allo stesso tempo. Se c'era qualcuno adatto a Blaine, quel qualcuno era Sam: sapeva che non c'era amore più puro e più bello di quello tra due migliori amici e Santana lo sapeva bene. Effettivamente gli ricordavano lei e Brittany. Sperava solo che non finissero come loro, perse senza speranza. A questo pensiero, la ragazza sbuffò forte: non sopportava di sentirsi così debole, vulnerabile.

La casa senza Dani le pareva vuota e troppo silenziosa per i suoi gusti. Si raccolse i capelli in una coda di cavallo, che la portò indietro nel tempo, quando portava la coda praticamente giorno e notte, quando era nei Cheerios!. “Bei tempi quelli” sospirò. Un po' li rimpiangeva, ma la sua nuova vita le piaceva, era proprio come l'aveva immaginata. Mancava solo la sua Britt, ma almeno aveva Dani, o almeno sperava. Con un gesto stizzito si tolse la maglietta, il reggiseno ed entrò nella doccia. Lasciò scendere l'acqua per un po', fino a quando non diventò bollente e ci si fiondò sotto. Quasi si ustionò, ma non le importava, perché con l'acqua che scorreva sulla sua pelle scura, le scivolavano via anche tutti i pensieri, lasciando la sua mente libera e vuota. Rimase nella doccia per più di mezz'ora, la pelle delle sue mani si raggrinzì tutta, ma il piacere che provava l'impediva di muoversi. L'acqua la abbracciava teneramente, e Santana chiuse gli occhi, abbandonandosi in quell'abbraccio caldo.

Fu risvegliata bruscamente dal campanello della porta e si fiondò fuori dalla doccia, pensando che Dani fosse tornata, ma poi si rese conto che se fosse stata veramente lei, avrebbe aperto da sola con le chiavi. Fu tentata di rientrare nella doccia, ma chiunque fosse che stava suonando era molto insistente. Cercò l'accappatoio dietro la porta, ma non lo trovò “Cazzo, ce l'ha Dani!”, così prese un asciugamano abbastanza lungo da coprirla, anche se era indecente aprire la porta così conciata. “Ah beh, chiunque sia, ha solo da guadagnarci.”. Si diresse a piedi nudi e con i capelli gocciolanti verso l'ingresso, aprì la porta con una mano, mentre l'altra teneva l'asciugamano.

 

Brittany sperava di ricordare dove fosse la casa di Dani e Santana, visto che ci era stata solo una volta. Sperava anche che quando sarebbe arrivata, Dani non fosse in casa, così avrebbe potuto parlare liberamente con la sua Santana. Svoltò l'angolo e s'incamminò nella strada illuminata da pochi lampioni e finalmente scorse la casa ed accelerò il passo, per quanto la valigia che si portava dietro lo consentisse. Aveva abbandonato il musical di cui era la protagonista, non faceva per lei, così senza indugi, era tornata a New York e la prima persona che voleva vedere era Santana. Poteva consigliarle un hotel dove stare per un po', mentre cercava lavoro. In realtà il suo vero obiettivo era quello di riconquistare la sua migliore amica ed in un modo o nell'altro ci sarebbe riuscita.

Si fermò davanti all'uscio della casa e suonò il campanello, più volte. Sentì qualche imprecazione venire dall'interno e un sorriso le spuntò sul volto. Udì dei passettini veloci avvicinarsi e si preparò all'incontro. Santana aprì la porta con un colpo secco. Brittany rimase a bocca aperta quando la vide, non si era aspettata che venisse così. Santana con i capelli neri bagnati tirati indietro e con un asciugamano soltanto, abbastanza corto da farle girare la testa, ma abbastanza lungo da lasciare il resto all'immaginazione. Brittany si rese conto che la stava fissando da troppo tempo, ma non sapeva che dire, quell'immagine l'aveva lasciata a dir poco senza parole. Così fece l'unica cosa che si sentiva di fare. Lasciò cadere la valigia e si fiondò su quelle labbra rosa che le erano mancate così tanto.

 

Santana emise un mugolio di sopresa quando le labbra di Brittany si posarono sulle sue. Voleva respingere quel bacio inaspettato, ma qualcosa glielo impediva. Chiuse gli occhi per assaporare il gusto delle labbra della sua migliore amica. Pessima mossa. Allentò la presa e l'asciugamano cadde, lasciandola nuda, stretta nell'abbraccio di Britt. La bionda si staccò un attimo sorpresa e guardò Santana negli occhi per la prima volta come non faceva da anni. Subito il bacio riprese con foga e Brittany si tolse il giubbetto e le scarpe senza mai staccarsi da Santana. La latina le sbottonò la camicetta, lasciandola in reggiseno, ma poco dopo volò via anche quello. Santana si gettò sul letto matrimoniale dove di solito dormivano lei e Dani e guardò Brittany slacciarsi i pantaloni e dopo fiondarsi accanto a lei; fece scorrere la sua mano lentamente sulla schiena bianca della sua anima gemella, facendole venire i brividi.

“Mi sei mancata San.” disse Brittany sottovoce.

“Anche tu Britt.” rispose Santana in un sussurro.

  
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