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Autore: Scarlet Jaeger    08/04/2014    3 recensioni
Nel liceo Shohoku c'è un pettegolezzo che solo Haruko Akagi non sa. Come lo scoprirà?
Accenno Shonen-Ai/Yaoi sulla coppia Sakuragi/Rukawa
Genere: Comico, Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Haruko Akagi, Kaede Rukawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando i pettegolezzi non arrivano a destinazione.

 

 

Shohoku, 3° anno 10° sezione.* Pausa pranzo.
Haruko Akagi era seduta al suo banco e si apprestava ad aprire il suo Bento, seguita a ruota dalle sue inseparabili amiche, che la guardarono un po’ di sbieco per averla vista fin troppo con la testa fra le nuvole. Era la stessa espressione che, ai tempi del primo anno, aveva pensando a Rukawa. Però questa volta l’oggetto dei suoi pensieri, o meglio, la persona, non era affatto il bello ed impossibile numero undici. No, questa volta si era innamorata veramente della persona che mai si sarebbe aspettata di vedere sotto una luce diversa. Lo aveva aiutato a migliorarsi e si erano scambiati tante lettere mentre lui era in riabilitazione per la schiena, dopo la storica partita contro il Sannoh quando era ancora una matricola. In quei due anni aveva preso piena consapevolezza dei suoi sentimenti e si era ritrovata sempre a gridare il suo nome nelle partite, mentre lui, con il suo solito sorriso dopo un canestro, si voltava verso di lei facendole il tipico segno di vittoria con le dita. Era pur sempre la manager del club ed era suo dovere incitare la squadra come aveva sempre fatto Ayako, diplomatasi l’anno precedente; però, invece che incitare tutti e cinque, si ritrovava ad arrossire quando lui faceva uno spettacolare Slam Dunk, lasciando tutti a bocca aperta, ed andava a battere cinque alla sua vecchia fiamma. Anche la consapevolezza di lui che aveva messo da parte il rancore verso Rukawa glielo aveva fatto vedere sotto una luce diversa…
«Haruko, ci sei?» La risvegliò Fuji dai suoi pensieri, facendola sobbalzare sulla sedia.
Le due ragazze nei banchi accanto al suo si scambiarono un’occhiata furtiva ed un’alzata di spalle come a dire: “lo sapevo”.
«Ehm…sì, sì, ci sono!» Disse lei facendo finta di nulla ed iniziando a mangiare come se nulla fosse successo, evitando lo sguardo inquisitore delle amiche che, pur mangiando, continuavano a riservale delle inquisitrici occhiate di sottecchi.
«Sai…» Iniziò la ragazza con le codine. «Io credo che dovresti dirglielo. Sì, insomma, non puoi continuare così. Tra poco inizierà il campionato e poi sarete presi dagli esami. Devi dichiararti subito!» Parlò centrando subito il segno. Haruko per loro era sempre stata un libro aperto anche senza raccontare nulla. Si conoscevano da sempre e per quello Akagi era loro riconoscente. Non doveva neanche faticare a parlare, timida com’era, perché loro due capivano al volo ogni sentimento ed ogni cosa di cui avrebbe voluto parlare.
«Io…mi vergogno!» Sbottò rossa in volto, portandosi le mani sulle gote con l’espressione sognante. «E se non ricambiasse?» Scosse la testa per allontanare definitivamente quella brutta consapevolezza.
Ovviamente Fuji e Matsu si scambiarono un’occhiata furtiva con l’espressione sconsolata.
«Non ricordi quanto ti ha sbavato dietro quel ritardat…ehm, volevo dire…lui al primo anno?» Commentò risoluta la ragazza dai capelli corti, alzandosi dal suo posto per enfatizzare il discorso. «Stava quasi per ammazzare Rukawa per te, ma tu eri troppo intenta a sbavare dietro quella mummia per rendertene conto!» Sbuffò infine ributtandosi sulla sedia.
«Forse penserà che sono ancora innamorata di Kaede!» Si lamentò con voce triste ma la rossa intervenne in aiuto dell’amica.
«Allora sarebbe l’ora che smentisci questa diceria! Dichiarati, oggi! Facciamo il tifo per te!» Le sorrise Matsu ed Haruko, finalmente consapevole di avere le amiche a fare il tifo per lei, dopo aver finito di mangiare il bento tutto d’un fiato, salutò le due e si diresse verso la palestra per cercare di intercettare Hanamichi prima che entrasse nello spogliatoio maschile.
Lo attese con la sua borsa stretta fra le mani con fare ansioso, osservando il punto da dove avrebbe dovuto intravedere la chioma rossa.
Ed eccolo lì, insieme a Kaede Rukawa, che chiacchierava come al solito non ascoltato dall’altro, avanzare verso di lei.
Prese finalmente coraggio e dopo aver mandato giù una copiosa dose di saliva, parlò con voce roca.
«Hanamichi?» Lo richiamò quando oramai entrambi i ragazzi le erano di fronte, sovrastandola con la loro altezza.
Il rossino si voltò verso di lei, salutandola con il suo solito sorriso, mentre Kaede serrò la mascella infastidito, gesto che la ragazza non notò minimamente, troppo presa dal suo nuovo amore per accorgersi del vecchio.
«Ciao Haruko, come mai qua fuori? Aspettavi qualcuno?» Le chiese lui con la sua solita aria serena e sorridente, che fece arrossire di botto la sorella dell’ex capitano.
«Sì, in realtà stavo aspettando te. Posso parlarti un attimo?» Gli chiese titubante, gesto che fece alzare un sopracciglio al rossino, il qualche la guardò un attimo di sottecchi prima di voltarsi verso Kaede che, con uno sbuffo, si apprestò a raggiungere l’entrata della palestra.
«È successo qualcosa?» Si preoccupò Hanamichi, rabbuiandosi, ma la ragazza scosse la testa in segno negativo che, per fortuna, fece riprendere il sorriso al nuovo capitano dello Shohoku.
«Ah, mi hai spaventato! Quindi? Che succede?» Continuò allegro e la ragazza prese a fare cerchietti a terra con il piede, mostrando subito attenzione al suo operato, parlando con voce flebile.
«Ecco…io è da un po’ che volevo dirtelo. Vedi Hana mi…mi sono innamorata di te! All’inizio pensavo fosse solo una bella amicizia, ma dentro di me sono arrivata alla conclusione che non è più così!» Parlò tutto d’un fiato, alzando di più la voce a tratti per riuscire a darsi sicurezza. Quando finì il discorso ed il silenzio calò sui due, sentendo che Hanamichi non rispondeva, si decise ad alzare lo sguardo su di lui che, in quel momento, mostrava una faccia fin troppo meravigliata.
«Haruko tu...tu…» Iniziò lui con sguardo serio, che fece ben sperare alla ragazza. Purtroppo, quando lui terminò con una risata il volto di Haruko divenne una maschera di pura tristezza.
“Lo sapevo, mi ha respinta! Non mi vuole!
«Non c’è nulla da ridere!! Io mi sono dichiarata e tu ridi? Non è carino!» Sbottò lei infastidita, cambiando l’espressione da abbattuta a furente, ma Hanamichi non cambiò per nulla la sua, fin troppo divertita.
«Oh dolce Haruko, non potrei ricambiare i tuoi sentimenti neanche volendo…» Questa volta fu lui a diventare serio, lasciando un piccolo sorriso sulle labbra carnose.
«Io…io sono fidanzato con Kaede da oramai due anni…» Ridacchiò portandosi una mano fra i capelli rossi, notando gli occhi di Haruko sgranarsi e la sua bocca formare una “O” incredibilmente grande.
Quella stilettata al cuore fu più grave di un semplice rifiuto. Sarebbe stata più contenta se lui l’avesse respinta semplicemente perché non era il suo tipo. La consapevolezza che lui fosse gay e che stesse proprio con Kaede Rukawa, di cui era stata innamorata e che lui stesso aveva sempre odiato, non era per niente una lieta notizia. Non per lei, comunque.
Rimase come pietrificata al suo posto, bianca come un cencio, a reggersi a mala pena allo stipite della porta d’entrata.
«Tu…Rukawa…voi…io…» Riuscì a biasciare parole a casaccio senza un senso e subito Hanamichi prese parola.
«Pensavo lo sapessi…» Continuò sentendosi colpevole di quel mezzo infarto. «Lo sanno tutti a scuola…possibile che nessuno te lo abbia detto?» Concluse lui facendo spallucce ma quell’informazione fu troppo per le sue orecchie.
Con il viso sempre più marmoreo e gli occhi quasi ribaltati all’indietro, riuscì a dire solamente le ultime parole prima di crollare a terra priva di sensi.
«Io…non mi sento tanto bene!»
Rovinò a terra di peso prima che anche Hanamichi riuscì a reggerla, così si buttò su di lei per cercare di farle riprendere conoscenza.
In quel momento però, dalla porta della palestra uscì Rukawa, che aveva consciamente ascoltato tutto.
Con la sua solita nonchalance portò le mani sui fianchi e rimproverò quello che era il suo ragazzo.
«Allora, Do’Aho, ti vuoi muovere o no?» Gli riferì infastidito, ma il rossino lo guardò stralunato.
«Ma lei è svenuta! Che…che facciamo?» Si preoccupò che qualcuno potesse pensare che le avessero fatto del male. E se aveva battuto la testa? Se non si sarebbe risvegliata?
Fu di nuovo Kaede a bloccare il flusso dei suoi pensieri facendo spallucce.
«Lasciamola lì, qualcuno l’aiuterà!» Commentò perentorio ed Hanamichi giurò di aver intravisto fra i capelli corvini del suo bell’innamorato le tipiche orecchie di Kitsune. Anche la sua voce era fin troppo furba. Quanto poteva cambiare un essere umano la gelosia?
«Come sei vendicativa, volpetta!» Ridacchiò Sakuragi, ancora alle prese con la povera Haruko.
«E questo è nulla Do’Aho!» Continuò con lo sguardo blu infuocato. «Ti aiuto a portarla dentro solo perché è la manager…» Fece poi spallucce, arrivando a dar man forte al suo ragazzo, che lo ringraziò con un bacio a stampo sulle sottili labbra che aveva sempre desiderato.
Quando ebbero steso sul parquet la ragazza e lasciata lì nelle mani degli altri compagni, andarono nello spogliatoio insieme per cambiarsi ma Kaede rimase impalato di fronte al suo armadietto con la testa fra le nuvole e due dita sul mento.
«Che hai Kitsune? Perché non ti cambi?» Gli chiese curioso il rossino, finendo di allacciare i lacci delle sue lustre Nike Air Jordan 1, dei colori della magia rossa dello Shohoku.
«Sto pensando a come fartela pagare…» Gli disse tranquillamente, con ancora gli occhi rivolti verso un punto indefinito della stanza, ma Hanamichi si issò in piedi con lo sguardo più malizioso che riuscì a fare.
«E se fossi io a volertela far pagare?» Gli intimò leccandosi il labbro inferiore, gesto che mandò in visibilio tutti i sensi dell’ala piccola.
«Anche saltando gli allenamenti?» Lo provocò Kaede, ma Hanamichi avanzò verso la porta d’entrata dello spogliatoio, chiudendola incredibilmente a chiave e facendo ingoiare la saliva al suo ragazzo.
«Io sono il capitano e decido io cosa fare…no?» Lo provocò andandogli ora flebilmente incontro, facendo un passo cadenzato alla volta, mandando scariche adrenaliniche ai loro bassi ventri.
«Nh.» Si limitò ad annuire il bel ragazzo dai capelli corvini, passandosi una mano sul laccio elastico dei suoi pantaloncini d’allenamento. «Allora che ne dici di venire qua e punirmi come si deve?»
Ovviamente Hanamichi non se lo fece ripetere due volte.

°°°
Intanto, di fronte ai distributori automatici nel corridoio che portava alla palestra, Fuji e Matsu chiacchieravano con una nota di incredibile divertimento nella voce, ridendo ai danni della loro povera amica.
«Secondo te abbiamo fatto bene a non dirglielo? Chissà come ci sarà rimasta male!» Sogghignò malefica la ragazza con le codine, portandosi una mano alla bocca per non sembrare troppo sguaiata.
«Nah, che divertimento c’era sennò?» Continuò la ragazza dai capelli corti.
«Avrei voluto essere una mosca per sentire il discorso!»
«Secondo te si sarà messa a piangere?» Chiese pensosa la rossa, portandosi un dito al mento ed alzando lo sguardo al soffitto.
«Nah.» Rispose l’altra con un gesto negativo della mano, come a voler sopprimere quel pensiero. «Secondo me è scappata via dalla palestra ed è sul terrazzo della scuola minacciando di buttarsi!» Disse perentoria la ragazza dai capelli corti, ma quando quella consapevolezza iniziò a passare attraverso le loro menti si guardarono spaventate l’una con l’altra, gettando a terra quello che avevano comprato alla macchinetta e dirigendosi verso il cortile di corsa.
«HARUKO NON FARE IDIOZIE!»

FINE

°°°

Colei che scrive, principalmente cavolate (?) come questa!:

Ma salve, ma ciao, ma che piacere! xD Eccomi tornata con una vera e propria cavolata (dite?) che mi è balenata in mente mentre scorrevo delle fan art in rete. Ho notato un disegno di Haruko praticamente nuda (a mezzo busto) con solo la palla da Basket a coprire i seni. Dall’orrore mi sono prima coperta gli occhi (xD) e poi ho pensato: “pensa se va in quello stato a dichiararsi da Hanamichi?” E mi sono risposta: “La respingerebbe…” e qui ecco la nascita di questa cavolata! Vi (e mi) sono risparmiata la babbuina ignuda. Ne va dei nostri sensi! Se ci fossero stati i bell’imbusti sarebbe stato diverso *sbava*

*= Mi sono inventata la sezione, non linciatemi xD Non ricordo la classe di Haruko -e non mi frega- xD quindi ho dato libero sfogo alla fantasia.

Ok, bando alle ciance, spero vi siate divertite/i con questa breve one shot prima dell’aggiornamento di “Our Life” :3 e che non me ne abbiate troppo  per gli errori :S

Quindi Stay Tuned *^*

Un bacio a tutti!

  
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