Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Alessandra    10/07/2008    7 recensioni
La guerra cambia tante cose, soprattutto le persone.
Matsumoto soffre, è cambiata; ma, soprattutto, sfugge al suo capitano.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hitsugaya Toushirou, Rangiku Matsumoto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                       A causa mia...


<< T...Taichou ? >>  La voce del suo fuka-taichou, lo riscosse del tutto dal torpore in cui era caduto.
Anche se ormai era sera, il caldo era sempre opprimente come una morsa che gli stringeva il petto, mozzandogli il respiro.
Ma era davvero quello il motivo? Il caldo?
Hitsugaya taichou era sicuro del contrario.
Anche con la neve, lui l'avrebbe sentita... erano settimane che la sentiva... da quando c'era stata la grande guerra contro Aizen e il suo seguito, gli Espada.
Da quando aveva toccato con mano il dolore, da quando aveva sentito chiaramente ed in bocca, il sapore del sangue.
<< Matsumoto, sei ancora qui ? >>  disse guardandola, apatico.

E dove diavolo dovrei essere, taichou?
Io non ho più niente... da tempo ormai... troppo...

<< Sì...>> lei abbassò il capo, stancamente.

Lui la guardò,
ed eccola di nuovo... quella morsa che gli stringeva il petto, il cuore.

Rangiku Matsumoto era cambiata,
non rideva più, non scherzava più, non andava più neanche a sbronzarsi con Kira dopo il lavoro.
Soffriva.. semplicemente...

A causa mia...


Ripeteva sempre il giovane capitano a se stesso.
E… di Gin Ichimaru...
Lui si che l'aveva fatta soffrire più volte, ma stavolta era diverso.
Gin era morto... per mano sua... di Hitsugaya Toushiro.
Si era distratto, mentre combattevano per la seconda volta l'uno contro l'altro, mentre combattevano per uccidere...
Poi era arrivata lei, con i suoi capelli lunghi e ribelli, i suoi occhi cristallini e preoccupati.
.
Uno sguardo tra loro, un attimo, la guardia di Ichimaru che si abbassava.....

Era bastato così poco...

Quella tristezza che vedeva negli occhi della sua subordinata,
non l'avrebbe mai cancellata.

<< Stai andando a casa, Matsumoto ? >>
Lei lo guardò interrogativa. << Credo di sì >>
<< Sono andati via tutti ? >>
<<  L'ultimo è stato Kōkichirō ...>>
Lui la guardò con occhi glaciali. << Bene, allora entra e siediti >> cercò di controllare la voce.
Non era un bene che gli tremasse, in un momento come quello.

Lei non disse nulla, si diresse elegantemente verso di lui, sedendogli di fronte.
<< Voleva parlarmi, taichou ?>> disse, sfuggendo al suo sguardo.
<< Se ti chiedo di entrare, non è per offrirti da bere !>> rispose lui, stizzito.
Un tempo Rangiku avrebbe esclamato, con occhi scintillanti.
<< Peccato!! Speravo di poter assaggiare quel fantastico sakè che le ha regalato Kyōraku taichou>>
Ma ora era silenziosa, seduta li, davanti a lui, con il capo chino e gli occhi spenti.
Intanto il sole tramontava all'orizzonte, illuminando il viso dei due ufficali delle 10° brigata.

<< Sono passate cinque settimane, ormai...>> Hitsugaya iniziò senza preavviso, cogliendola alla sprovvista.
Toushiro si specchiò nell'azzurro degli occhi di lei, così grandi, così spaventati...
Non voleva parlare di quanto era accaduto... non ce la faceva... voleva solo dimenticare...
<< Preferirei non parlarne per favore, è passato...ormai...non crede ? >>
Quella morsa al cuore, lo avrebbe potuto uccidere ?
<< Sì... >>
<< Voleva parlarmi di qualcosa in particolare ? >>.

Da quel maledetto giorno, anche il loro rapporto era cambiato.
Lei era fredda, scostante... ma soprattutto, dedita al lavoro.
E non era da lei.
<< Di te...>> disse Hitsugaya.

Matsumoto sgranò gli occhi.

<< E di me... in un certo senso...>> finì lui, leggermente in imbarazzo.
 
Lei fece per ribattere, ma lui la bloccò.
<< Tu mi odi, Matsumoto ? >>
Lei si irrigidì << C...Cosa ? >>
Lui le si avvicinò cosi tanto, che lei trattenne il respiro, per un attimo aveva pensato che l’avrebbe baciata.
<< Sei cambiata, radicalmente, non sei più tu... >>
Rangiku sentì gli occhi pizzicare.
<< Taichou, io...>>
 
<< Ho ucciso Gin Ichimaru … >> continuò lui.
Lei rabbrividì a quel nome, ma non disse nulla.
<< … so quello che provavi per lui…>>
Se Matsumoto avesse potuto rendersi invisibile, ecco, in quel momento l’avrebbe fatto.
 
Toushiro aprì il cassetto della sua scrivania.
<< Se tu mi odiassi non potrei biasimarti…anche se sai che non avevo scelta >>
<< Lo so >> disse lei, frenando a stento le lacrime.
<< Ho preparato questa, Matsumoto.>> tirò fuori una lettera, indirizzata al Comandante Yamamoto.
<< Cos’è?>>
<< Una domanda di trasferimento di brigata… la tua domanda >>
L’aveva nel cassetto da giorni, ma non aveva mai avuto il coraggio e l’occasione, di parlarne al suo fuka-taichou.
 
Rangiku rimase attonita a guardarlo << M..Ma io, non ho mai..>>
 
Lui la bloccò << Sono stato io >>
 
Una lama di ghiaccio le trafisse il cuore, lui voleva mandarla via?
Rimase in silenzio a guardarlo, ancora sconvolta.
<< Manca solo la tua firma...>>
Non poteva essere, non stava accadendo veramente.
Sarebbe rimasta nuovamente sola.
 
<< E.. se mi rifiutassi? >>
 
Hitsugaya pensò che fosse stato il suono del vento,
 
quale vento?
 
quelle poche parole, che per lui significavano così tanto, erano state a malapena pronunciate.
<< Prego? >> disse, con il cuore che accelerava gradualmente.
Lei si alzò.
Risoluta.
<< Mi rifiuto di firmare, taichou ! >>
<< Matsumoto...>> si alzò anche lui.
<< Perché mi vuole mandare via ? >>
<< Io non voglio mandare via proprio nessuno >>
Lei lo guardò, con una strana luce negli occhi << E quella ? >> Indicò la lettera, immacolata tra le mani di Hitsugaya  << Io non ho mai voluto un trasferimento >>.
La collera montò in lui.
Il suo reiatsu esplose, facendo cadere tutti i fascicoli dalla scrivania.
<< Bene, se non rispondi alla mia domanda, lo vorrò io questo trasferimento >>
I due si guardarono negli occhi, un attimo che sembrò durare secoli.
 
Matsumoto sospirò, non aveva scelta.
 
<< Io non odio proprio nessuno... >> disse lei, ignorando lo sguardo sorpreso del suo capitano.
<< Gin è morto tanto tempo fa, quando decise di tradire tutti noi...>>
Si voltò, ammirando il tramonto di quella sera d’estate…  << ...lo amavo… o almeno così credevo... ma è stato tutto cosi confuso… lei non aveva scelta taichou, nessuno di noi l’aveva, se fossi arrivata prima io quel giorno, sarebbe toccato a me combatterlo... e forse sarei rimasta uccisa >>
Lui strinse i pugni, arrabbiato ed amareggiato.
<< Allora perché hai cambiato atteggiamento nei miei confronti? >>
Lei rimase in silenzio, pensierosa.
Come se da quella risposta sarebbe potuta cambiare la sua vita.
 
<< Perché sono una codarda >>
 
La lettera cadde dalle mani del giovane taichou.
 
<< Perchè ogni volta che la guardo, rivedo quella maledetta scena, rivedo tutto quel sangue... il corpo di Gin... >> scoppiò in lacrime, cercando di attutire i singhiozzi con le mani.
 
Il cuore di  Hitsugaya perse un battito, era meno gelido di quanto tutti pensassero.
Le si avvicinò, silenzioso, fino a trovarsi di fronte a lei.
<< Mi dispiace, per questo penso che un trasferimento sarebbe la cosa migliore per te >>
 
Lei non resse più.
<< Io voglio stare con te, taichou!!>> sbottò, dimenticando le formalità.
Lui la guardò senza parole.
<< Ma ... hai appena detto...>>
<< Non mi importa >> e per la prima volta dopo settimane, lei sorrise.
<< Sei la mia famiglia, soprattutto ora... >>
 
Lui si voltò di colpo, imbarazzato come non lo era da tempo.
<< Toushiro.. >> disse.
<< Eh? >>
<< E’ il mio nome..>>
Matsumoto lo guardò, confusa << Sì, lo so.. ma che... >>
<< Puoi chiamarmi così quando siamo soli >>
Rangiku lo guardò a bocca aperta, sempre più stupita.
 
Lui si diresse verso la porta, ma si bloccò a metà strada.
Ai suoi piedi c’era ancora la lettera.
Si abbassò, guardandola con sollievo.
<< Penso che questa non serva più... >> la strappò, sotto lo sguardo muto e attonito della ragazza.
<< Domani ho una missione e vorrei che mi accompagnassi, te la senti ? Potrebbe essere pericolosa >>
Lei si illuminò.
<< Non chiedo di meglio, taichou… voglio ricominciare >>
 
Toushiro sorrise, un sorriso luminoso, sicuro.
Poi si voltò e lasciò la stanza.
 
Rangiku sospirò.. e si avvicinò nuovamente alla finestra.
Era già buio e le stelle ormai illuminavano il cielo..
 
<< Grazie taichou... per aver capito. >> disse ad alta voce.
 
Ma non sapeva che qualcuno, ancora in corridoio, la stesse ascoltando.
 
<< Grazie Rangiku, per avermi perdonato...>>
 
<< Ricominciamo insieme!>>


Ciao a tutti,

spero di aver reso i personaggi abbastanza IC ,

volevo rappresentare il rapporto tra Hitsugaya & Matsumoto, che a mio parere, è uno dei più genuini e profondi.

Chiaramente non ci sono spoiler, è uscito tutto dalla mia testa un po' matta (ma solo un po')

Spero di non aver fatto una schifezza.

Un grazie speciale a chi avrà il fegato di arrivare fino alla fine. '^_^

Bacioni,
Alessandra
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Alessandra