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Autore: steph808    08/04/2014    4 recensioni
Un nuovo cadavere attende Beckett e Castle. Un tranquillo signore di mezza età viene ucciso nel suo appartamento. La caccia all’assassino avvicinerà tra loro lo scrittore e la detective e incrocerà più volte un altro tipo di incontri ravvicinati: quelli del terzo tipo.
Tutti i personaggi principali della serie televisiva compaiono in questa indagine che si aggiunge idealmente alla prima stagione.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Capitolo1Capitolo 1

«Fermi dove siete!»

Beckett e Castle si immobilizzarono un passo oltre la soglia dell’appartamento, bloccati da una voce imperiosa.

«Ecco un ordine perentorio. Hai sentito, Beckett? È questo il tono con cui dovresti dare gli ordini alla tua squadra.»

«Stai zitto, Castle. E non toccare niente.»

«Sono l’uomo più inoffensivo del mondo, lo sai.»

La detective scosse il capo e diede uno schiaffo sulla mano dello scrittore. L’uomo più inoffensivo del mondo stava toccando un soprammobile su una mensola dell’ingresso. Quello non era un semplice appartamento, era la scena del crimine.

«Fermi, ho detto! Vi vedo, sapete?»

«Lanie, dove sei?»

La dottoressa Parish, medico legale del dodicesimo distretto, apparve da dietro un mobile dell’ampia cucina-soggiorno. Indossava le soprascarpe sterili e aveva i capelli raccolti in una cuffia protettiva.

«Sono qui, Kate. E lo ripeto per la terza volta: non muovetevi da lì. Stanno per arrivare i colleghi della scientifica e non voglio che contaminate la scena del crimine.»

«Lo so bene, ma io devo vedere il cadavere.»

«Allora prendi le protezioni.»

«Anch’io voglio vedere, anch’io!»

«Castle, tu è meglio che...»

«Lascialo venire, Kate. Basta che non tocchi niente, Castle.»

«Parola di boyscout» promise lo scrittore.

 

Pochi minuti dopo si avvicinavano a Lanie e al cadavere. Un uomo di mezza età giaceva riverso in una pozza di sangue.

«Cos’abbiamo qui?»

«Un’ampia scelta di cause di decesso» replicò la dottoressa. «Un proiettile al cuore, due ai polmoni, altri tre dal busto al collo.»

«Da quanto tempo è morto?»

«Abbiamo ricevuto la chiamata tre ore fa. Alcuni vicini hanno sentito degli spari e hanno chiamato subito il 911. Quella è l’ora del decesso.»

«Sappiamo l’identità?»

«Paul Mack, 53 anni. Era il proprietario dell’appartamento. Viveva da solo. Ryan ed Esposito stanno indagando nello stabile e nei paraggi.»

«Parlerò con loro.» Kate si guardò intorno. «Castle! Cosa stai facendo?»

Lo scrittore si era alzato in piedi e aveva preso in mano una strana pietra caduta sul pavimento a non più di un metro dal cadavere.

«È solo un sasso, Beckett.»

«Avevi dato la tua parola di boyscout che non avresti toccato niente!»

«Non sono mai stato nei boyscout.»

Beckett gli rivolse un’occhiataccia. Identica a quella di Lanie Parish.

 

Un uomo affascinante con una spiccata capacità di intuizione. Un pasticcione incapace di seguire gli ordini con un ego spropositato. Erano queste le caratteristiche principali dell’uomo chiamato Richard Castle e la detective Beckett non sapeva decidere se prevalessero i pregi o i difetti. Nel frattempo, le faceva compagnia nelle indagini e cercava di rendersi utile. E lei un po’ lo sopportava e un po’ lo ammirava.

Perlomeno la causa del decesso è chiara. Anche l’identità della vittima. Rifletté. Con un po’ di fortuna, l’assassino non è ancora lontano.

Quando arrivarono gli uomini della scientifica per le loro rilevazioni Beckett e Castle uscirono sul pianerottolo. Si erano fatti un’idea abbastanza precisa della morte del signor Mack. Non che fosse particolarmente complicato.

Gli altri due membri della squadra di Beckett, i detective Ryan ed Esposito, aspettavano per riferire i primi risultati delle indagini

«Ehi, Beckett.»

«Che avete da riferire, ragazzi?»

«Molti dettagli a caldo…» iniziò Ryan.

«…E abbiamo due testimoni» concluse Esposito. «Hanno visto l’assassino fuggire.»

«Ogni tanto un colpo di fortuna. Molto bene! Dove sono i testimoni?»

I due poliziotti sembravano reticenti.

«Cosa c’è, ragazzi? Non vi ho mai visti così preoccupati. È una buona cosa che ci siano dei testimoni.»

«Non questa volta, Castle.»

«In ogni caso sono nel loro appartamento. Due piani qui sopra» Ryan fece un cenno verso l’alto con la matita che teneva in mano.

Esposito completò di nuovo la frase.

«Sono due fratelli che giocavano nel cortile interno. Sette e nove anni.»

Beckett chiuse gli occhi.

«No. Non dei bambini.»

 

 

NdA

Ciao a tutti! Sono qui per raccontarvi un’altra storia con Beckett e Castle. Un altro omicidio, tanto per cambiare. E ho delle sorprese e dei colpi di scena in mente che spero vi terranno compagnia.

Proverò di nuovo a misurarmi con i collegamenti imprevedibili e l’ironia che contraddistingue la serie. Dato che mi piace un sacco che Beckett e Castle facciano scintille tra loro, ambienterò il tutto nella prima stagione.

Ringrazio di cuore chiunque leggerà.

  
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