You were and you are my life

 3 anni fa ho avuto una bambina, Anita, ed è cresciuta senza un padre che l’amasse e che soprattutto avesse amato me. Lui è Harry Styles e non gli ho mai dato la colpa della sua assenza perché quando abbiamo avuto nostra figlia eravamo giovani e lui mi ha detto che non sarebbe riuscito a portare avanti tutte e due e così se ne è andato lasciandoti tutta da sola. Mia figlia non ha mai conosciuto il padre e l’unica volta che l’ha visto è stato in foto, ma l’unico pensiero che ho avuto è che è stato un errore che lei l’abbia visto in foto perché prima o poi avrebbe avuto il desiderio di conoscerlo. Sono a casa con la mia migliore amica, Chiara, e la bambina e siamo sedute sul divano.
"Mamma io vado a giocare di sopra"
"Sisi vai"
"Allora Melanie, sono passati 3 anni da quando Harry ti ha lasciata così" dice Chiara
"Si ed ero esattamente su questo divano quando mi disse che non ce la faceva con questa storia"
"Ti senti bene?"
"No affatto. Ogni giorno sento la sua mancanza e vorrei che tornasse da me e invece aspetto aspetto ma niente succede mai"
"Devi rassegnarti che ormai è andata così. Troverai qualcuno che si prenderà cura di te e di tua figlia"
"Senti Chiara, che ne dici se andiamo nel posto dove io e Harry ci siamo conosciuti? Mia figlia deve sapere prima che diventa grande"
"Per me va bene".
Vado di sopra a prendere Anita e dopo averla vestita usciamo di casa.
"Mamma dove stiamo andando?"
"Adesso vedrai"
Ci fermiamo nella pizzeria davanti al London Eye e Anita non sa ancora cosa sta succedendo. "Vedi Anita qui io e tuo padre ci siamo incontrati per la prima volta. È stato un giorno meraviglioso, c’era il sole e mentre stavo camminando sono andata a sbattere contro questo ragazzo bello da morire. Abbiamo parlato per un po’ e ci siamo innamorati subito l’uno dell’altra" Racconto questa storia mentre piango.
"Perché papà non mi ha mai voluta?" chiede lei.
Io non riesco a parlare perché sto piangendo e così Chiara si avvicina e si accuccia vicino a Anita.
"Oh, tesoro non è vero che tuo papà non ti ha voluta, è che è stato molto difficile ma lui è stato felicissimo quando sei venuta al mondo tu"
"Ok. Mamma posso andare a giocare al parco?"
"Si ma non ti allontanare" dici asciugandoti gli occhi. La tua migliore amica mi si avvicina e mi abbraccia.
"Stai bene?"
"Mentirei se ti dicessi di si. È come se stessi rivivendo adesso quel momento, come se io e Harry ci fossimo conosciuti adesso. Non dico che nostra figlia sia stato un errore, ma se lei non fosse nata forse io e Harry staremmo ancora insieme" Chiara a sentire queste parole mi guarda male e inizia a urlare.
"Non ti devi manco azzardare a dire queste cose"
"Si ma non urlare che ci stanno guardando tutti"
Mi giro per vedere dove era Anita e non la troviamo nel parchetto. Iniziamo a cercarla disperatamente da tutte le parti fino a quando Chiara non la trova a giocare con dei ragazzi.
"L’ho trovata!!! OH MIO DIO" I ragazzi la guardarono con la faccia storta e lei continua a fissarli.
"Ehm… tutto bene?" dice uno di loro.
"Sisi" Io mi avvicino tutta contenta di aver ritrovato mia figlia e quando vedo che uno dei ragazzi era Harry di colpo divento bianca in faccia.
"Harry" dico quasi sussurrando.
"Si sono io" 
"Che ci fai qui?"
"Ho tante cose da doverti spiegare" dice lui abbassando la testa. Mia figlia viene vicino a me e mi chiama.
"Mamma mamma lui è Harry!"
"Lei deve essere mia figlia" dice lui abbassandosi. Io mi metto davanti a Anita.
"Avanti io e Harry dobbiamo parlare"
Lascio Anita con Chiara che iniziano a far conoscenza con i ragazzi, mentre io e Harry andiamo a sederci a un bar.
"Te lo ricordi questo posto? È qui che ci siamo conosciuti"
"Si me lo ricordo benissimo, vengo sempre qua quando sento la tua mancanza"
"Davvero senti la mia mancanza?"
"Si ogni giorno"
"Anche tu in questi 3 anni mi sei mancata veramente tanto"
"Perché sei tornato adesso, perché in questi 3 anni non ti sei fatto mai sentire, non una chiamata, non un messaggio, non un qualcosa per farmi capire che magari un po’ a me ci tenevi ancora"
"Mi dispiace tanto per il mio comportamento. Ma quando che mi hai detto che eri incinta io non c’ho capito più niente. Eravamo entrambi giovani e non sarei mai riuscito a darvi una vita perfetta"
"Non mi importava della vita perfetta. Mi importava di me e te. Anzi di noi"
"Non posso pretendere di essere perdonato dopo 3 anni che non mi sono fatto sentire, ma vorrei rimediare. Ho un lavoro adesso e posso prendermi cura di voi"
"Chi me lo dice che non ci abbandonerai di nuovo. In questi anni io me la sono cavata da sola e Anita molte volte mi ha chiesto chi era il padre e l’unica cosa che faceva era guardarlo attraverso una foto"
"So degli sbagli che ho fatto, ma vorrei poter recuperare tutto il tempo che non ho trascorso con voi. Non perdermi più un singolo momento della vita di mia figlia"
"Vorrei potermi fidare Harry"
"Fallo"
"Va bene"
Harry si avvicina a me per baciarmi ma nel momento che le nostre labbra si incontrano arriva Anita che mi salta sopra.
"Mamma mamma lo sai che sono simpaticissimi gli amici di Harry?"
"Davvero? Beh allora avremo modo di conoscerli meglio" Nel volto dei ragazzi e della mia migliore amica si apre un sorriso.
"Certamente, non vediamo anche noi l’ora di conoscervi meglio" dice il biondino.
"Harry posso chiamarti papà?" Ad Harry scappa una lacrima e prendendo in braccio Anita le da un abbraccio enorme.
"Certo che puoi chiamarmi papà" Tutti si abbracciano e io sono contentissima che quella giornata sia andata così. Penso che io ed Harry dovevamo recuperare un sacco di tempo insieme e che giorno per giorno avremmo formato quella famiglia che tanto desideriamo.