Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Prof    10/04/2014    1 recensioni
Eppure, non può nulla contro il moto di stupore che spontaneo lo assale, devastante come un pugno inaspettato, eclatante come uno schiaffo sonoro, nell’esatto momento in cui le loro labbra premono le une contro le altre.
Non è la prima volta che accade. Ma è raro che sia proprio
lui a prendere l’iniziativa.
[Levi/Eren] Solo una piccola scusa per scrivere qualcosa di fluff. ♥
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren, Jaeger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Rota, perché voleva qualcosa di fluff anche se non sono capace di scrivere fluff *coff*









Alla Luce del Sole







Non è la prima volta che si baciano.


Non è nemmeno più un avvenimento tanto raro da potersi giustificare, a onore del vero, ché tante volte si sono incontrate le loro labbra da rendere l’imbarazzo e la titubanza delle prime volte un pallido ricordo, sensazioni oramai tanto lontane dai loro animi da apparire poco più che spettri inermi.
Eppure, non può nulla contro il moto di stupore che spontaneo lo assale, devastante come un pugno inaspettato, eclatante come uno schiaffo sonoro, nell’esatto momento in cui le loro labbra premono le une contro le altre.

Levi sbatte un paio di volte le palpebre, preso così alla sprovvista da ritrovarsi incapace di mettere a fuoco altro, anche fosse l’abbozzo ideale della reazione più istintiva e immediata. Invece, rimane immobile, il fiato sospeso e gli occhi insolitamente sgranati pieni di genuino stupore.
Non è la prima volta che accade. Ma è raro che sia proprio lui a prendere l’iniziativa.

Eren si ritrae quasi subito, un leggero sorriso tra l’imbarazzato e il soddisfatto che ben gli colora le labbra; e forse scapperebbe pure come lo stupido ragazzino che è, se la mano del Capitano non andasse a catturare il bavero della sua giacca, e intrappolarlo così di fronte a lui e all’atto compiuto.


Sono innumerevoli i baci che si sono scambiati. Pochissimi quelli nati da pura iniziativa di Eren. Solo uno – questo, appena rubato – dato alla luce del sole.


Le dita stringono di più attorno al tessuto e lo strattonano verso di lui, e Eren abbassa per qualche istante lo sguardo, la scintilla di un accenno di panico che zampilla negli occhi per un istante.
Borbotta pure quelle che sembrano scuse improvvisate, ma Levi non lo sta proprio a sentire, perso com’è nella contemplazione di un sentimento che da tempo non assaporava più. Di cui forse, aveva perso la speranza di provare.


Lo attira a sé, con uno strattone rude e privo della minima delicatezza che fa vacillare pericolosamente il ragazzo, lo cattura passandogli il braccio dietro le spalle e premendo la mano contro la nuca, senza lasciargli più scampo, e si permette perfino un mezzo sorrisetto, intriso da complicità e senso di lieve rivalsa, quando vede negli occhi di Eren la stessa sorpresa di cui pochi istanti prima era stato vittima.
Lo bacia, a lungo e piano, distante dal tocco fugace di Eren di poc’anzi, pretendendo attenzione e tutto il tempo di cui necessitano. Lo bacia lento, assaporando il calore delle sue labbra, e il piacere dei suoi capelli fra le dita, godendo della vicinanza di tutta la sua persona lì e ora, sotto un cielo limpido e al vento che sa di fresco, liberi dall’oscurità di stanze grigie e incontri segreti, da paure, dubbi e rimpianti.


E si rende conto, lo sa benissimo, di quanto sia sciocco e privo di alcun senso provare un moto d’animo tale da riscaldargli tutto il petto; ma, davvero, nulla può contro la felicità di un bacio ricevuto alla luce del sole.





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