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Autore: LaGattaImbronciata    11/04/2014    4 recensioni
Ha gli occhi grigi.
Ad un osservatore poco attento potrebbero sembrare scuri, ma sono grigi, come il cielo di New York in novembre.
[...]
Heather, che di solito non è una grande osservatrice, l’ha notato subito, quel particolare.
Ha gli occhi grigi, e lei non riesce a smettere di guardarli.

{Hunger Games!AU ~ Prequel/Spin-off di Clockwork Flowers}
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Everdeen, Mrs. Everdeen, Primrose Everdeen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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(al rock, uno dei grandi amori della mia vita.)


Una volta anche mia madre era bellissima. O almeno così dicono.
[Suzanne Collins, Hunger Games]




Ha gli occhi grigi.
Ad un osservatore poco attento potrebbero sembrare scuri, ma sono grigi, come il cielo di New York in novembre.

So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.


Heather, che di solito non è una grande osservatrice, l’ha notato subito, quel particolare.
Ha gli occhi grigi, e lei non riesce a smettere di guardarli.

Can you tell a green field from a cold steel rail? A smile from a veil?
Do you think you can tell?


Sta cantando.
Ha la chitarra in mano, ne accarezza le corde come fossero i capelli della donna che ama.
Solo, sul palco, sembra essere diventato il centro di gravitazione del mondo intero.
Nel locale fumoso, nel cuore pulsante della folla che si dondola lentamente, all’unisono, a Heather sembra che lui canti per lei.
Che non abbia occhi che per lei, mentre sfiora le corde della sua chitarra.
Sta cantando, e Heather pensa che non ha mai sentito niente di più bello in vita sua.

And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?


Lei lo guarda.
Ha la bellezza incantevole dei fiori di trifoglio, dell’erica selvaggia della brughiera in estate.
Nel locale affollato, tra le mani che cercano, si trovano e si sfuggono, Dara vede solo lei.
È sola, con le braccia sottili incrociate al petto, sembra avere freddo in quel top striminzito.
Lei lo guarda, e a Dara nei suoi occhi sembra di ritrovare il cielo delle Midlands in giugno.

Cold comfort for change? And did you exchange
a walk on part in the war for a lead role in a cage?


Lei gli sta parlando.
Sorride, e Dara sente che il suo cuore ha perso uno, due, tre battiti.
Dice di chiamarsi Heather, e Dara non può fare a meno di ridere.
È irriverente: quando le dice il suo nome, lei chiede perché abbia un nome da donna.
Le spiega che viene dal gaelico antico per quercia, e lei sorride per il suo accento irlandese.
Dara pensa che da vicino è ancora più bella, con quei grandi occhi celesti e i denti bianchi come la spuma del mare.
Lei gli sta parlando, e Dara pensa di essersi innamorato.








(all’amore della mia vita, perché, da quando c’è lui, l’amore è tutto ciò che serve.)


And if you see my reflection in the snow-covered hills... well the landslide will bring it down.
[Landslide, Fleetwood Mac]




Dara e Heather si amano.
Lontani dagli occhi del mondo, nel bidone su quattro ruote che Dara chiama macchina, Heather lo bacia. Fanno progetti per il futuro.
Heather dice che non importa se la famiglia non vuole più vederla, perché ha scelto lui, con le tasche vuote e la bocca piena di promesse. Non importa se dovrà lasciare l’università, perché medicina, infondo, non è mai stata il suo sogno.
È lui il suo sogno, adesso.
Si baciano, mentre decidono che domani non ha importanza, che vivranno della musica di Dara, di quella voce che fa tacere anche gli uccelli.
Sono giovani, non sognano altra casa che la strada.
Dara e Heather si amano, e sanno che basterà.

Oh, mirror in the sky - What is love?
Can the child within my heart rise above?
Can I sail through the changin'...ocean tides
Can I handle the seasons of my life?


Dara e Heather sono poveri.
Fumano marijuana in quel bidone su quattro ruote che Dara si ostina ancora a chiamare auto.
Nei cieli azzurri degli occhi di Heather sta arrivando l’autunno, Dara lo vede chiaramente.
Lo vede nelle sue mani che tremano, nervose, quando non sono impegnate con uno spinello o con una bottiglia.
Lo vede nelle occhiate tetre, colme di rimprovero, che lei gli lancia quando spesso, troppo spesso, nelle notti sempre più lunghe, non hanno altra casa che la strada.
Lo vede nelle sue occhiaie, riflesse in quelle di lei, ogni volta che riceve un no come risposta, e le loro pance restano vuote.
Sta arrivando l’autunno, e Dara sa che Heather non è pronta.
Non aveva mai conosciuto la fame, Heather. Né la disperazione, il freddo, la delusione.
Dara sì, li conosce: sono cresciuti con lui, come dei vecchi amici che non puoi scrollarti di dosso, perché ti ricordano chi sei.
E mentre il sogno di vivere della sua musica appassisce, si secca e muore, Dara fa nuovi piani per il futuro.
Dara e Heather sono poveri, e Dara si illude che l’amore basti, ancora per un po’.

Well I've been afraid of changin'
because I've built my life around you
But time makes you bolder,
even children get older
And I'm getting older too....


Dara ha trovato lavoro.
Un lavoro vero, per tenere le loro pance piene e la testolina bionda di Heather sotto un tetto.
Lavora in un’officina, perché è l’unica cosa che sa fare, a parte cantare. Aggiusta le macchine, e pare che gli riesca meglio della musica. Riescono a viverci, ed è tutto quello che conta.
Dara ha trovato lavoro, e sente che possono ancora vivere del loro amore.

I took my love and I took it down
Climbed a mountain and turned around
And I saw my reflection in the snow-covered hills
'til the landslide brought me down


Dara e Heather si sono trasferiti nel Giacimento, ad Hunts Point.
Liam Hawthorne ogni tanto gli porta un po’ di lavoro “extra”, perché sa che Dara non fa mai domande.
È lui che gli ha trovato l’altro lavoro, quello ufficiale, e Dara non dimenticherà mai questo debito di gratitudine. È una cosa irlandese, dice.
Non ha certo bisogno di spiegarlo a Liam, irlandese come lui, ma a Heather.
Heather che piange perché lui non c’è mai.
Heather che piange e fuma e beve tutto quello che Dara guadagna.
Heather che piange e non capisce che Dara lavora così tanto anche per pagare i suoi vizi.
E Dara sa che non glielo dirà mai. Si sente troppo in colpa per averla strappata alla vita dorata alla quale era destinata.
Così lavora, mentre lei piange, urlandogli che non la ama più.
Dara e Heather si sono trasferiti nel Giacimento, e Dara sente che l’inverno, benché indesiderato, è arrivato comunque.








(alle scelte della vita, perché, giuste o sbagliate, ti cambiano sempre.)


Come as you are, as you were,
As I want you to be
As a friend, as a friend, as an old enemy

[Come As You Are, Nirvana]




Heather è incinta.
Dara la solleva fra le braccia e la fa volteggiare, leggera, verso il cielo.
È felice, sono felici. Più di quando erano solo in due contro il mondo, con una macchina asmatica e una valigia piena di sogni.
Heather gli promette che cambierà tutto, che si darà un ripulita.
Gli chiede se sarà una brava madre. Dara sorride, e le promette di sì.
Heather è incinta, e lui crede che il suo cuore potrebbe scoppiare di felicità.

And I want to hold you
Protect you from all of the things
I've already endured


È una bambina.
Ha gli occhi grigi, come quelli di Dara, che ad un osservatore poco attento potrebbero sembrare scuri.
Ma sono grigi, come il cielo di New York in novembre. Come gli occhi dell’uomo che ama.
Gli somiglia: ha lo stesso naso delicato, gli stessi occhi di ardesia, la stesse labbra a cuore, che sembrano sempre un po’ imbronciate.
Mentre guarda le minuscole ciglia di sua figlia, nere come carbone, chiudersi sulle sue minuscole guancine soffici, Heather spera che abbia lo stesso cuore del padre, la stessa voce melodiosa, capace di toccarle l’anima.
Mentre lo ascolta cantare una ninnananna, chino sulla culla che Hazelle ha prestato loro, ad Heather sembra di nuovo che il centro di gravitazione del mondo intero si sia spostato su di lui, che canta, con la sua voce calda, per quel piccolo fagottino imbronciato.
E quando canta, sua figlia sembra sorridere, anche se è troppo piccola per farlo.
È una bambina, e Heather pensa che non ha mai visto niente di più bello in vita sua.

And I want to show you
Show you all the things
That this life has in store for you


Si chiama Katniss.
Erba saetta, come i tuberi che trovava nelle paludi irlandesi da ragazzino.
E, fedele al suo nome, non sta ferma un attimo. Guarda tutto con quegli occhi grigi, così simili ai suoi, tocca tutto con le piccole manine olivastre, e chiede i perché di tutto.
Da quando ha iniziato a parlare, non ha più smesso di chiedere perché.
Heather dice che somiglia a lui, ma spesso Dara, nella vocina infantile di Katniss, coglie la sua stessa irriverenza.
Quando, guardando il pancione che cresce ogni giorno di più, sua figlia chiede se la mamma ha mangiato un bambino, Dara non può fare a meno di ridere.
Quando le risponde che lì dentro c’è la sua sorellina, e Katniss, imperterrita e sconvolta, chiede perché la mamma abbia mangiato la sua sorellina, Dara la stringe forte fra le braccia.
Vorrebbe avere più tempo, Dara. Per stare con sua moglie, che sta avendo una gravidanza difficile, e con Katniss, ancora così piccola.
Più tempo per mostrare a sua figlia tutte le cose che la vita ha in serbo per lei, per insegnarle tutte le canzoni che conosce, e anche quelle che non conosce, per vederla giocare con giocattoli che lui non può comprarle.
Si chiama Katniss, e Dara spera che il tempo che ha in qualche modo gli basti.

And I'll always love you
The way that a father should love his daughter


Si chiama Primrose.
Il suo viso è fresco come una goccia di pioggia e incantevole come la primula da cui ha preso il nome, dice Dara.
Dice che le somiglia, che ha i suoi stessi occhi, del colore del cielo delle Midlands in giugno.
Heather spera che si sbagli, perché somigliare a lei non è una buona cosa.
Non vuole vederla, Primrose. Non vuole tenerla in braccio.
Sa che la farebbe cadere, e la sua testolina neonata si frantumerebbe sul pavimento sporco.
Mentre lo ascolta cantare una ninnananna, chino su una testolina bionda, Heather vorrebbe solo morire.
Non hanno neppure una culla, stavolta.
Quella di Hazelle è occupata, di nuovo. Rory, le sembra che si chiami.
Un’altra piccola anima innocente, condannata a vivere e morire in quel mondo che ha da offrire solo polvere e cenere.
In quel momento Heather sente l’assoluta mancanza di quelli psicofarmaci che riusciva a rubare nella struttura dove aveva iniziato a studiare da infermiera. Quegli stessi farmaci che l’hanno fatta cacciare, prima della gravidanza.
Vorrebbe prenderne uno di troppo, per non svegliarsi più.
Si chiama Primrose, ed Heather si chiede se non fosse stato meglio se non fosse nata affatto.

When I walked out this morning
I cried as I walked to the door
I cried about how long
I'd be away for
I cried about leaving you all alone


Heather è malata.
Dicono si chiami depressione post parto.
Dara non sa bene cosa significhi, ma quando l’ha vista esitare, in una sorta di trance, con il cuscino in mano a pochi centimetri dal faccino di Primrose, ha capito cosa doveva fare.
Ha imparato in fretta, Dara, a lavorare sulle auto con Primrose allacciata sulle spalle come un piccolo zainetto. Le porta sempre con sé, quando Hazelle non può tenerle, impegnata a pulire case e vestiti di gente poco meno povera di loro.
Ha un infaticabile sorriso, Hazelle, mentre scompiglia i loro capelli con le mani giovani ma già rovinate dall’acqua e dal freddo.
Katniss sembra preferire la sua compagnia, però, e Dara ne è egoisticamente felice.
Sembra nata con la chiave inglese in mano, sua figlia, e il Forno ha guadagnato una formidabile, piccola operaia.
Quando canta tutti si fermano ad ascoltarla, nel frastuono dell’officina.
È una cosetta delicata, così fuori posto, ma tremendamente indispensabile, come un canarino in una miniera, per ricordare che fuori c’è ancora il sole.
Heather è malata, ma Dara sa che nei suoi giorni ci sarà sempre il sole, finché sua figlia continuerà a cantare.









(ai sogni della mia vita, che non sono morti, solo cresciuti con me)


You're always there
You're everywhere
But right now I wish you were here…

[Wish You Were Here, Avril Lavigne]




Dara è appena andato al lavoro.
L’ha salutato con un bacio, come tanto tempo fa.
Prima del Giacimento, del Forno, di Prim.
Le cose stanno andando meglio, in qualche modo. Ci ha messo tempo, Heather, ma una mattina, non sa bene come e perché, si è svegliata e non voleva più morire.
Ha abbracciato le sue bambine, piangendo, e ha chiesto scusa fra le lacrime.
Ha chiesto aiuto, e Dara l’ha tenuta per mano, tutto il tempo.
Dara è davvero la sua quercia: ha radici solide, incrollabili, e rami forti che la sostengono, sotto un cielo d’ardesia.
Prim ha solo un anno, Dara le dice che ha tutta la vita davanti per recuperare il tempo che non ha passato con le sue figlie.
A Heather sembra di vederlo, quel tempo. Lo vede negli occhi curiosi di Katniss, che la seguono per le stanze, nelle manine pallide di Prim, appiccicose di pappa, che le impiastricciano i capelli. Quando, dopo un anno, Dara la lascia sola, per pomeriggi interi, con le sue bambine, Heather capisce che ce la sta facendo. Lui potrà avere fiducia in lei, di nuovo.
Dara è appena andato al lavoro, e quando tornerà Heather lo accoglierà con un bacio ed i capelli biondi impiastricciati di crema d’avena.

And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change? And did you exchange
a walk on part in the war for a lead role in a cage?


È giovedì.
Dara pensa che la settimana è quasi finita, e con l’extra che gli ha procurato Liam potrà comprare una bambola per Prim. Katniss non sarà gelosa, a lei le bambole non piacciono più.
Non le sono mai piaciute, in realtà. Forse perché non ne ha mai avuta una con cui giocare.
La sua bambola preferita è sempre stata Prim.
Ripensa alle donne della sua vita: Heather con la sua sfuggente fragilità, impegnata ad intrecciare i capelli di grano di Prim, dolce come un’arancia matura, e Katniss, che ha compiuto undici anni prima che lui riuscisse a realizzare che non portava più i pannolini, intenta a tenerle d’occhio, con quel suo sguardo concentrato, come per imprimere ogni singolo particolare di quella scena, di ogni scena.
Ha gli occhi che ardono di curiosità e la voce di un usignolo, la sua piccola donna, e Dara pensa a come procurarsi una chitarra per insegnarle a suonarla.
Si scopre a sorridere, immaginando la sua bambina, diventata grande, con un microfono ed una chitarra, sola su un palco, come lui tanti anni prima.
Liam lo guarda, scuotendo la testa. Sono rimasti soli nell’officina: Dara ha una bambola da comprare e lui un sacco di bocche da sfamare.
Dara sorride anche a lui, chiedendosi se, da grande, la piccola Posy, nata da poco, somiglierà alla sua Kat. Dopotutto, ha gli stessi occhi grigi. Come il cielo di New York in novembre, dice Heather. Dara sto ancora sorridendo, quando la forza dell’esplosione riesce a scalzarlo dalle scarpe da lavoro. L’ultima cosa che vede, riverso sul pavimento sporco dell’officina, nell’ultimo attimo di lucidità, è un grande sole, rosso, che inghiotte tutto il suo mondo.
È giovedì, e Dara non vedrà l’alba di domani, perché neppure una quercia può opporsi al fuoco.

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground. What have we found?
The same old fears,
wish you were here.


Dara è morto.
O almeno, così le hanno detto.
Heather non riesce a crederci, perché se Dara è morto, lo è anche tutto il suo mondo.
E a lei sembra di essere viva, o quasi.
Il suo petto continua ad alzarsi e abbassarsi, gli occhi a muoversi, il suo cuore a battere.
Respira ancora, anche se le sembra di non riuscire a prendere aria né a trattenerla.
Si scopre a piangere, sulla spalla del cappotto di Hazelle, con le lacrime che si confondono fra i fiocchi di neve.
Il suo corpo piange, contro la sua volontà, quasi a rinfacciarle di essere ancora viva, mentre Heather vorrebbe morire, di nuovo, per sempre.
Si sente sola, vuota, irrimediabilmente rotta. Come un’erica selvatica, frustata dal vento, senza la sua quercia a farle da scudo contro le intemperie.
Dara è morto, e senza lui anche l’estate negli occhi di Heather è passata per sempre.

The same old fears,
wish you were here


Ha gli occhi grigi.
Ad un osservatore poco attento potrebbero sembrare scuri, ma sono grigi, come il cielo di New York in novembre.
Sono grigi, identici ai suoi, e bruciano.
Bruciano di rabbia, mentre la scuote, urlandole di alzarsi, di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Che stanno morendo di fame, di freddo. Mentre la chiama mamma, sputando la parola tra i denti come fosse un insulto.
Ardono, mentre la guarda con disgusto, tenendo con fierezza l’asta di una vecchia lampada con entrambe le mani, dopo averci spaccato la testa dell’uomo la stava picchiando.
Heather vorrebbe sentire l’odio che Katniss le vomita addosso, mentre le strappa l’ennesima siringa dal braccio, strillandole di alzarsi, di non crepare di overdose, ma non può. È morta quel giovedì, nonostante continui, ancora, a respirare.
Vorrebbe dirle che ogni giorno di più somiglia a Dara, e che lui ne sarebbe così fiero, ma l’eroina le impasta la bocca e le lega la lingua. Perché, da quel giovedì, Heather non ha più smesso di provare a morire.
Ha gli occhi grigi, delusi, e Heather sente che sta deludendo Dara, ancora una volta.






Note ♥ :
Buonsalveh, genteh!
Cosa direh? Questo è lo spin-off preannunciato di Clockwork Flowers
La storia, sulle note di un bel po’ di bella musica, di Mr e Mrs Everdeen.
Lui è un cuoreh, davveroh. E leih…beh, io non la amoh molto.
Alcune precisazioni:
Dara vuol dire quercia in gaelico, e Heather significa erica. Mi piaceva il richiamo silvestre dei nomi.
La canzone, “Wish You Were Here” dei Pink Floyd non solo è stata la fonte d’ispirazione per il titolo, ma ne è un po’ la colonna sonora, e sempre lode e gloria al rock daddy di Yingsu per la dritta ♥
Esponete pure i vostri dubbi, critiche e perplessitàh!
…e per questa volta è tuttoh, pampinih e pampineh! Ho un appuntamento di mezzanotte con Finnickinoh per spartire le zollette che riceve con i vostri commenti…Non vorrete mica lasciarci a bocca asciutta?
Lot of love
LaGatta


Ringraziamenti:
Deb aka la Piantanessah, che come sempre mi ha aiutata con l’html, perché è una cuorah, nonché la mia amantah mogliah unicornah di cristalloh ♥ Grazieh cuoreh, sei l’amoreh ♥
radioactive aka Renny cuoreh che abbellisce sempre le mie schifezze con i suoi capolavori graficih. Hai un donoh, Renny cuoreh, grazieh ♥



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