One Direction, 'In My Veins' di Underline su EFP Fanfiction

"Niente va come da programma.
Tutto si romperà.
La gente dice addio.
Ognuno nel suo modo speciale.
Tutto quello su cui puoi contare
E tutto quello che puoi fingere
Ti lascerà al mattino
Ma ti troverà durante il giorno"

In My Veins- Andrew Belle

In My Veins

Il tempo alla fin fine risultava solo una fregatura. Un espediente che a volte passava troppo veloce, a volte troppo lento. Angel ne sapeva qualcosa.
Sei mesi e i suoi ricordi scorrevano nelle vene.
Sembrava tanto tempo quando, in realtà, si potevano contare contare sulle dite delle mani.
Se la separazione e con essa il dolore si affievoliva con lo scorrere dei mesi, lei non ne era più così sicura.
Non c'erano più quelle sigarette condivise, non c'erano più le corse sulla sua moto, non c'era più quell'azzurro nei suoi occhi. Il problema era che Niall non c'era.
Se Angel avesse avuto la possibilitá di tornare indietro, non l'avrebbe fatto.
Per quanto il suo paradisiaco viso continuasse a riaffiorarle nella mente, avrebbe inghiottito l'amaro.
Per una volta non si trattava di fare esperienza con la sensazione di felicità, con le farfalle nello stomaco e i baci rubati. Per una volta Angel si ritrovava a chiedersi se la perdita fosse questo.
Perdita del tempo, dei pensieri, dei sorrisi, ma non del dolore. Quello permaneva con la stessa intensità.
Sei mesi e la sua mancanza le toglieva il respiro.
Lei continuava a fissare il vuoto, respirare il fumo della sua Winston ed a sospirare. Da quando se n'era andato la sua vita era diventata un grande, enorme sospiro.
Lui se ne era costruito una nuova, ma lei? Lei continuava a portarsi il vuoto dentro e fuori. Vuoto causato da lui.
Non avrebbe potuto scegliere modo più egoista di entrarle sottopelle. Un sorriso, occhi vispi ed una battuta di spirito.
Non avrebbe potuto essere così avaro nell'averla delusa, con le risate, con i sorrisi tirati. Solo perché lui se lo poteva permettere.
Non avrebbe potuto essere così masochista ad andarsene. Senza guardarsi indietro, senza un addio definitivo.
Angel sentiva il vuoto lasciato nelle serate fatte per due persone, non per una. Le sentiva mentre vedeva passare una moto uguale alla sua. Le sentiva quando si trovava circondata da coppie felici.
Niall aveva rubato e si era rifiutato di darle qualcosa in cambio. Le aveva sussurrato soffici parole nelle orecchie per farla addormentare e poi l'aveva abbracciava come solo lui era in grado di fare. Stretto da non lasciarla, ma non così tanto da soffocarla.
Era in quei momenti che Angel si sentiva sicura.
Sei mesi e tutto si era sgretolato.
E poi così come tutto era iniziato, tutto era finito.
L'unica cosa che testimoniava loro due era solo i ricordi. Soffusi e un poco alla volta sfuocati.
E poi c'erano i baci. Di quelli che non ti lasciavano riprendere fiato. Di quelli che creavano assuefazione. Di quelli che erano diventati indispensabili per lei. E anche per lui, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
E poi c'erano le notti passati a pianificare qualcosa di astratto, un futuro così lontano. Eppure lei non avrebbe avuto paura se solo lui l'avesse affrontato insieme a lei. Ma non l'aveva fatto.
Se n'era andato con la stessa calma che lo caratterizzava.
Sei mesi per accorgersi che era sola.
Niall non c'era più.
Angel raccoglieva i pezzi di se stessa che lui si era lasciato alle spalle, calpestandoli con una scrollata di spalle.

E mentre Niall camminava in avanti, Angel tornava indietro con la mente.
Non teneva la testa alta, non rivolgeva sguardi indiscreti, ma si teneva i piedi.
Con calma si stava rialzando. E poi avrebbe sorriso quando si sarebbe accorta che non esisteva più quel divario, che quei mesi non erano più niente.
Non erano più i momenti passati con Niall.
Non erano più loro due mano nella mano, insieme.
Non era la notte passata nel suo letto.
Sei mesi era stato il tempo necessario per rendersi conto che ce l'avrebbe fatta a respirare ogni volta che avrebbe intravisto un azzurro simile al suo. A smettere si sentire la sua mancanza. A smettere di pensarlo.
Anche se già sapeva che una parte di se stessa non l'avrebbe più avuta indietro. Ora e per sempre sarebbe appartenuta a lui e a lui soltanto.

Spazio Autrice :)
Eccomi qui con una nuova OS corta e maliconica. Non so esattamente perchè l'ho scritta, semplicemente mi sono sentita ispirata da una situazione reale e l'ho utilizzata per scrivere e poter staccare un po' la spina. Questo e il fatto che questa OS è stata scritta per una persona ben precisa :)
Per chi si è imbattuto casualmente in questa OS, grazie per avermi dato una possibilità e aver deciso di leggerla. Se deciderai di recensirla grazie davvero :)
Per chi invece segue qualche altra mia fan fiction, sappiate che finalmente sono tornata! Ho avuto dei problemi con il pc, mentre ora ne ho uno nuovo, anche se in spagnolo :')
Perciò nelle vacanze pasquali, dato che ci ho messo un bel po' a capire come funzione sto pc, potrò finalmente aggiornare sia Uncover che Cappuccetto rosso sangue :')
Che altro? Spero di ricevere la vostra opinione su questa OS e grazie chi si limiterà a leggerla e che se qualcuno ha bisogno faccio banner anche su richiesta e non solo per le mie fan fiction.
Per chi avesse voglia di leggere qualcos'altro di mio:

Cappuccetto rosso sangue (cliccate sui banner)

Uncover

Baci, Andreea.