Anime & Manga > Blood Lad
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Autore: Min Hye    13/04/2014    1 recensioni
I tre fratelli Vlad si gustano una bella e soleggiata giornata estiva, ma qualcosa va storto. Da chi proviene quel rumore di passi?
In questa storia ho immaginato come sarebbe se la famiglia Vlad fosse più unita, o almeno ci provasse.
Naturalmente i collegamenti del manga originale non ci sono, per il semplice motivo che...è una cosa di pura fantasia.
''-IO VOGLIO QUESTO!-
-E IO VOGLIO CHE TU MUOIA! FECCIA!- ''
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questa One shot è esclusivamente inventata e, come descritto nell'intro, è una trama totalmente diversa da quella del manga. 
Se amate come me Blood Lad e siete affezionati ai tre fratelli Vlad: Staz, Blatz e Liz...
Vi consiglio di leggerla. :D
L'ho indicata come ''demenziale'' perchè...solo una come me poteva inventare una One shot così!
Buona lettura! E fatemi sapere cosa ne pensate! ;) 




 
- Nobile fratello...- Sussurrò Liz togliendo cautamente la maschera. - E se lo uccidiamo?- Il suo sguardo era freddo e pieno d'odio, neanche l'erba verde, sotto quella grande quercia, dov'erano seduti, calmava la piccola, che mordicchiava il colletto del vestito dalla rabbia e l'odio che le si scatenavano dentro.
- È importante che restiamo uniti.- Rispose Blatz, che tranquillamente si godeva l'aria fresca di quella soleggiata giornata estiva.
- VOOOOLAAAAAAAA!-
Un aquilone rosso e nero atterrò difronte ai due che seccati si scansarono.
- HO DETTO VOLAAA!- Ai piedi del giocattolo pieno di graffi, toppe e tracce di fango, Staz era intento a frugare nelle tasche dei jeans alla ricerca dello scotch che si era portato per ogni evenienza.
- Smettila! Non c'è vento oggi, il tuo affare dovrà aspettare!- Liz era più alterata che mai, si alzò in piedi e arrabbiata prese l'aquilone, che si spezzò in un istante.
Silenzio.
- Non l'hai fatto veramente!- Il giovane vampiro si mise le mani tra i capelli. - Non può essere vero! Io ti uccido!-
- Calmati...te ne faremo un altro.- Intervenne Blatz con ancora gli occhi fissi sui rami che lasciavano intravedere i raggi del sole.
-IO VOGLIO QUESTO!-
-E IO VOGLIO CHE TU MUOIA! FECCIA!- Urlò arrabbiata Liz dando un calcio al tallone sinistro del fratello.
-Come osi ragazzina!?-
-Io non sono una ragazzina!-
Mentre i due discutevano un rumore giunse all'orecchio di Blatz. Era un rumore di passi. Passi troppo leggeri.
-Sssh! Zitti!-
Gli fece segno con il dito di fare silenzio e si alzò in piedi.
- Ha capito? Ci ha scoperto?- Staz iniziò a sudare freddo e si appoggiò sconsolato alla spalla della sorellina, che si scansò subito, facendolo cadere a terra.
-Chi è?- Liz tremava dalla paura.
I passi si fecero più vicini e i due fratelli maschi si misero uno affianco all'altro, in posizione d'attacco. Liz si limitò a recuperare la su fidata ascia per poi nascondersi dietro Blatz.
-Fatti vedere!- Disse Staz rivolgendosi al vuoto avanti a se. - Staz. Stai. Zitto.- Blatz andò più avanti e con cura tastò la superficie del cielo. Esatto, la superficie. Perché i tre vampiri non erano veramente all'aperto, è impossibile che nel Mondo delle "Tenebre" ci sia una quercia, l'erba e per lo più il Sole! Quella era un invenzione di Blatz, lì, almeno per un po', poteva essere se stesso e lasciare alle spalle ogni peso. Purtroppo, quel giorno, anche quei due si erano uniti e il suo nascondiglio non era più così segreto.
- Ci ha scoperti!- Disse Staz mettendosi una mano sopra la bocca per zittirsi, prima che lo facesse la sorellina.
Blatz prese dal taschino della camicia la chiave per aprire la capsula e sempre con cautela la infilò nella serratura. -Fermo!- Staz gli andò vicino mettendogli una mano davanti agli occhi. -E se non è lui?-
Liz trasalì. - Nobile fratello...che facciamo?-
- Sssh!- Fu la risposta.
I rumori divennero più forti, Blatz aprì di colpo e subito dopo si ritrovò steso a terra.
- Ah!- Staz si pietrificò all'istante e abbassò la testa. - Scusa padre.- Gli occhi guardavano le scarpe lucide del vampiro e non si smuovevano da lì.
- Liz, vieni qui.- Ordinò Richardz alla figlia. - S..si.-
- Che facevate?- Blatz sorrise in segno di sfida. - Niente.- Richardz si trattenne, ma la sua mano era pronta a sferrare uno schiaffo. - Padre...- Liz iniziò a singhiozzare.
- C...ci scusi.- Il grande vampiro inclinò la testa. - Non credo che abbiate bisogno di essere perdonati!-
I tre fratelli si preparano al peggio.
- Quello è il tuo aquilone Staz?- Il giovane alzò lentamente il capo. - Si.- E poi chiuse gli occhi.
- E si è rotto?-
- Si.- Disse impaurito.
- Padre, so...sono stata i..io. È ignobile che u...uno di un c...certo rango g...giochi co...con un aquilone.- Liz si torceva le dita dall'agitazione.
- No Liz, è ignobile il fatto che tu non abbia aiutato tuo fratello maggiore!-
I tre spalancarono occhi e bocca.
- Dai, fatemi spazio!- Richardz entrò nella capsula, chiuse di scatto la porta e si diresse verso il povero aquilone. - Staz, passami lo scotch.- Il ragazzo, ancora scioccato, prese il nastro adesivo e con cautela lo porse al padre. - Che succede nobile fratello?- Disse sottovoce Liz strattonando il braccio di Blatz. - Credo...-
- Blatz! Liz! Guardate! Guardate!- E così videro Staz saltare da un parte all'altra della stanza, i capelli svolazzavano diventando un unico groviglio e l'aquilone volava in tutta la sua bellezza.
Fratello e sorella si guardarono negli occhi per poi riportarli al padre.
 Dai, venite!- Disse Staz aprendo le braccia. I due li raggiunsero con un mezzo sorriso. Ancora non ci potevano credere. Richardz si limitò ad alzare il capo e a soffiare. Soffiava e riprendeva fiato cercando di rimanere serio.
Una lacrima nascosta solcò la guancia della piccola. - Ma è veramente lui?- Non sapeva se essere felice o spaventata. - Cr...credo proprio di sì...- Disse Blatz stringendo i pugni, ammirato da quel vampiro, da suo padre.
- Liz, prendi! È bellissimo!- Staz passò il filo alla sorellina e gli tolse la maschera. Richardz ruotò la testa verso di lei e amorevolmente le fece l'occhiolino.
Questa fu la prima volta che la famiglia Vlad giocò insieme.
Fu la prima volta che i tre fratelli si sentirono a casa.




Singh, singh! Solo io ho immaginato una situazione del genere? 
- Sì, solo tu!- 
Ooook. 
La capsula che ho inventato non chiedetemi da quale frammento di coscienza mi è uscita perchè non lo so neanch'io! :'D
Detto questo...sù, voglio sapere se c'è un altro matto come me!
  
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