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Autore: FoxFire    13/04/2014    16 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Envelope


Nichi's PointOfView
 
Silenzio.
Nell’oscurità di quella stanza.
La luce bianca di quel riflettore.
I miei occhi erano fissi sulla busta rossa che teneva in mano un uomo di mezza età, col sorriso sul volto da quando era iniziata la gara; cercai di concentrarmi sulle linee di sudore della sua giacca per non pensare che proprio quell'uomo aveva il potere di cambiare un anno della nostra vita e, di conseguenza, tutti quelli futuri.
Esatto, nostra.
Le mie mani stringevano convulsamente quelle delle due mie migliori amiche.
È da Natale che preparavamo il nostro vincente debutto.
Partecipavamo tutte e tre in squadra insieme: la protagonista era indubbiamente Federica con la sua voce soul che rimbombava nell’aria grazie alla canzone “Warrior” di Demi Lovato. La scelta era più che ovvia, quella canzone rispecchiava perfettamente la vita ed il significato di lottare per ciò che si vuole, come stavamo facendo noi in quel preciso momento.
Giulia, insieme a me la co-protagonista della nostra esibizione, con i suoi disegni che passavano sullo sfondo raccontando la nostra storia, la fatica che abbiamo fatto e la voglia di essere il meglio nelle nostre passioni più grandi.
Ed io, con i passi aggraziati che seguivano perfettamente il ritmo della canzone e la determinazione di chi vuole cambiare la propria vita.
Erano mesi che passavamo i pomeriggi al parco a provare, mesi che non facevamo che parlare di questo giorno e di questo momento.
Questo concorso capitava una volta ogni 3 anni, si teneva a Roma, la capitale della nostra nazione: la bellissima Italia. Eravamo molto legate al nostro paese: seppur sempre disastrato in fatto di politica, riusciva ad offrire una cultura talmente ampia che spesso anche la maggior parte degli stessi italiani non riuscivano a cogliere del tutto. E tra sagre del paese, feste annuali, concerti e chi più ne ha più ne metta, a volte riusciva ad offrire anche grandi possibilità e grandi borse di studio artistiche. Quella a cui puntavamo proprio noi.
Tre ragazze, ognuna specializzata in un’arte diversa: canto, disegno e ballo. Tre ragazze che, insieme, si erano messe in gioco mischiando le proprie passioni per creare l’esibizione vincente, o almeno era quello che volevamo ottenere.
Sentivo solo il mio cuore battere.
Tu Tum.
Tu Tum.
Tu Tum.
C’erano più di mille occhi puntati su di noi provenienti dalla platea, ma gli unici che riuscivo a distinguere erano quelli azzurro cielo dei nostri altri due migliori amici, che come sempre erano lì per sostenerci e per farci il tifo.
Chiara, con i suoi occhi da gatta resi tali dalle sue lunghissime ciglia, i quali fanno pensare ad un’anima tormentata, a differenza della realtà dove è la persona più leggera e spensierata che io abbia mai conosciuto.
Una delle poche caratteristiche esteriori che mi ricordano il suo carattere libero e solare sono forse i suoi lunghi e mossi capelli scuri, soliti poggiarsi sulle spalle in modo leggero, raramente li portava raccolti. Non c’è altro modo di descrivere il suo carattere se non come la regina del divertimento e degli scherzi, insomma, una ragazza che ama la sua vita e prende tutto alla leggera. Un po’ sensibile e peperina forse, ed inoltre per niente timida con i ragazzi, eccetto se le fanno perdere del tutto la testa.
E Giovanni alla sua sinistra, l’unica persona che lo chiama ancora così è sua madre, diciamo che è meglio conosciuto come Gio. Un bel ragazzo, alto, biondo e sempre disposto a fare qualsiasi cosa per le persone a cui vuole bene. All’apparenza perennemente felice e solare, ma non si possono negare i suoi momenti di debolezza come ogni persona umana ha. È la classica persona che non fa altro che scherzare, anche nei momenti più tristi riesce a strappare un sorriso sul volto della gente, mantenendo comunque un comportamento distinto. Se si vuole passare una serata diversa dal solito, lui è la persona giusta: propone sempre dei “giochi” bizzarri per passare serate sempre diverse dal solito, come parlare con l’acqua in bocca fino a che a qualcuno viene da ridere sputando tutto il liquido addosso alla persona di fronte. A raccontarlo in questo modo sembra molto disgustoso, ma avendolo provato, posso affermare che sia molto divertente.
Se non sapessi il suo segreto, potrebbe anche arrivare a piacermi.
Alla destra di chiara c’era una sedia vuota. Non vedendo nessuno, ci rimasi un po’ male, ma quello non era il momento di pensarci troppo, avrà avuto di sicuro un contrattempo con tutti gli allenamenti che era solito frequentare.
Mi girai verso la mia sinistra e vidi la piccola Giuly con una faccia bianca come se stesse per vomitare.
Giulia, piccola perché vive in un mondo tutto suo fatto di tempere e fogli bianchi; probabilmente piccola anche per la corporatura molto magra che le donava un fisico pazzesco grazie alla sua altezza di 1,75m, ma nonostante la sua statura provocava negli altri del gruppo un senso di protezione per via del suo carattere estremamente timido con le persone che non conosce. Il suo bel viso era contornato da dei lunghi e lisci capelli di colore castano tendente all’arancino che vanno a pennello con la forma ovale del suo volto.
Nonostante la timidezza iniziale, basta conoscerla meglio ed entrarci in confidenza e darà sfogo alla sua divertente pazzia e vivacità, ma solo se le trasmetti estrema fiducia.
Non ha mai avuto un ragazzo, anzi era per lei un argomento quasi intoccabile, non ne voleva sentire né sapere di avere una relazione, al solo pensiero di baciare qualcuno sentiva una stretta allo stomaco. Al contrario di quanto si possa pensare, è una grande amica dell’alcool, la aiuta sempre in discoteca a farla sciogliere e, così, permetterle di sfogarsi e divertirsi.
Mi voltai dopo a destra verso Fede, con i suoi capelli anni ’60 da leonessa, gli occhi marrone scuro come la sua personalità passionale e a volte anche autodistruttiva.
Ha un fisico che non passa certo inosservato, non per l’altezza, ma per quella forma a clessidra che le dà un portamento fiero. Se dovessi descrivere il suo carattere le prime parole che mi saltano alla testa sono sicuramente timida (ma non troppo), cocciuta e molto competitiva, si fa mettere difficilmente i piedi in testa da qualcuno. Le piace stare in compagnia e divertirsi, ma non tanto quanto ritagliarsi momenti per stare da sola e dedicarsi a sé stessa, ecco perché la discoteca o qualunque locale o bar affollato non era il suo genere di serata preferita, avrebbe preferito di certo un bel film Horror. Non aveva mai avuto problemi con ragazzi, certo, sicuramente non era paragonabile alla scioltezza di Chiara che non trasudava mai un minimo di imbarazzo con nessuno, ma comunque sia se l’era sempre cavata abbastanza bene.
Il mio sguardo si posò sul pavimento e ,chiudendo gli occhi, iniziai a ripetermi che anche se non avessi vinto avrei potuto ricominciare comunque una nuova vita.
Non potevo fare a meno di notare quanto eravamo tutte diverse tra noi, ma così unite e legate. Se dovessi confrontarmi con loro, anche per me ci sarebbe una descrizione completamente diversa da quelle precedenti.
Io, Nichi, ragazza semplice ma complessa, col classico fisico da ballerina pur mangiando pizza e bevendo CocaCola almeno due volte a settimana. I miei capelli mossi e biondo cenere fanno sicuramente contrasto con i miei occhi marrone scuro che spesso attraversavano momenti di Flashback sulla mia infanzia. Una ragazza pronta a tutto per cambiare la sua vita, per cercare di renderla migliore nonostante i 17 anni. Non avrei potuto chiedere altro se non allontanarmi con le sole persone che riuscivo ad avere perennemente al mio fianco e a dare estrema fiducia a tutti loro, data la mia scarsa autostima, che più volte ha rischiato di trasformarsi in depressione. Assurdo, assurdo come questo aspetto sia così contrario all’altro mio lato, così estroverso, simpatico, vivace, estremamente altruista e con una voglia matta di uscire e fare casino, insomma, di godermi la vita e divertirmi.
L’uomo in centro al palco aprì la bocca per dire il verdetto.
Sembrava che tutto andasse a rallentatore, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo intorno a me, per agitazione, per paura, questo non lo so, ma era un mare di emozione tutte nello stesso momento. Ero chiusa nella mia bolla, quasi convinta di non voler sapere il risultato, spaventata dalle conseguenze, e le mie orecchie si rifiutavano di sentire qualsiasi rumore esterno che non fossero i miei pensieri.
Ad un certo punto qualcosa mi distrasse: Giuly mi saltò addosso, io mi girai verso Fede sconvolta leggendole il labiale:
<< Abbiamo vinto! >>.
Sentii una massa di persone schiacciarmi, sintomo che erano arrivati anche gli altri due della nostra compagnia.
Non riuscivo ancora a capire, a realizzare, a credere quello che i miei occhi avevano letto, gli stessi occhi che ora guardavano la mano tesa nel nostro presentatore che mi allungava la busta rossa contenente il nostro viaggio, la nostra esperienza, il nostro futuro.
Era ufficiale, saremmo andati tutti insieme a Londra.
<< Un anno in un college Inglese, stare 24 ore su 24 insieme, vivere addirittura nella stessa casa, vi voglio bene ragazze. >> disse Gio, il più gasato di tutti.
Non mi pentirò mai abbastanza di avergli promesso di venire con noi se avessimo vinto.
<< Ragazzi passeremo un anno tra feste e fighi inglesi, non vedo l’ora >> continuò Chiara urlando come una matta appena uscita dal manicomio.
Finiti i ringraziamenti e la consegna del premio, tornammo a casa, ancora tutti scossi per la grande novità.
 
***
 
Dopo ore e ore di strada per tornare da Roma a Bergamo, la nostra provincia, scesi dalla macchina dei genitori di Federica, dopo averli gentilmente ringraziati e dopo aver salutato la mia migliore amica che, prontamente, corse le scale ed entrò in casa probabilmente per chiamare tutti i suoi parenti e annunciare la nostra vittoria.
Abitavano vicino a me, e mi scocciava parecchio farmi portare a casa, inoltre volevo prendere un po’ d’aria dopo lo stress di quel giorno e decisi di fare l’ultimo pezzo delle strade che ci separavano da sola a piedi.
Era un po’ buio dato che era sera e c’era anche un certo vento che faceva rabbrividire le mie braccia scoperte. Mentre svoltavo l’angolo vidi una macchina che conoscevo fin troppo bene davanti ad una casa lì vicina di cui non sapevo chi fossero i proprietari.
Il punto era: cosa ci faceva lui lì?
Mi avvicinai di più e mi si gelò il sangue nelle vene.
Non poteva essere. Non volevo crederci. Non lui. Il mio Leonardo era appiccicato a una bionda ossigenata più svestita che vestita, stavamo insieme da un anno e sette mesi e di sicuro non mi sarei aspettata una cosa del genere.
Pensai allora alla sedia vuota tra il pubblico ed i messaggi non risposti di quel pomeriggio.
Non potevo immaginare certo una cosa del genere, avevo creduto per tutto il tempo che non fosse riuscito a prendere il treno in orario, e come avrei potevo biasimarlo, avrei capito perfettamente che per lui fare Bergamo-Roma da solo fosse troppo, ma di certo non questo.
Sentivo il vomito spingere per uscire e il cuore cadere a pezzi come vetri rotti.
Lei stava toccando quelle spalle che erano mie. Quelle labbra che baciavo io. E guardava quegli occhi che di solito guardavano me.
Non ebbi neanche il coraggio di sussurrare qualche parola, non riuscivo neanche a controllare le mie emozioni, in quel momento non era possibile descrivere il mio stato d’animo, le parole esistenti nel vocabolario non bastavano, una visione ormai passata si ripresentò nei miei occhi, la stessa identica scena a cui stavo assistendo però con i due protagonisti diversi.
Con un groppo in gola mi girai e corsi come mai in tutta la mia vita, ma questo non servì a non farmi sentire le voci nella mia testa.
 
Fede's PointOfView.
 
<< Muovi il culo o facciamo tardi. >>.
Eravamo a casa di Nichi, o meglio, la casa di sua sorella dove lei abitava e le sbraitavo contro perché l’aereo sarebbe partito tra meno di un’ora e non aveva ancora finito di fare la sua valigia. Per fortuna mio padre aveva provveduto a fare a tutti noi il Check-in online, risparmiandoci un sacco di tempo che avremmo altrimenti perso in aeroporto.
Erano giorni che era depressa, ma non voleva farmelo notare; naturalmente era per quel bastardo e se lei non mi avesse ripetuto più e più volte di non fare niente si sarebbe già ritrovato alto come il tappo di una bottiglia, non che ci volesse molto a ridurlo così data la sua “altezza”.
Quel brutto animale schifoso, ma la mia rivincita l’avevo già presa, ero entrata agli allenamenti di calcio della scuola di Leonardo e, senza farmi vedere da nessuno, misi del colorante fucsia nel suo shampoo per capelli.
Non dissi niente a Nichi perché sapevo che non avrebbe approvato, ma non potete immaginare la mia soddisfazione quando il giorno prima, mentre andavo a casa di Chiara, lo incontrai e notai che teneva il cappuccio attaccato alla testa come se fosse cucito.
Non capisco come quella ragazza possa essere sempre così pacifista, io l’avrei già strangolato davanti alla faccia sconvolta di quella troietta, ma si sa, gli opposti si attraggono, sarà per questo che siamo così unite.
Il mio telefono iniziò a vibrare.
Era Gio.
Risposi rassicurandolo che saremmo arrivate da lì a poco e mi incamminai verso la macchina a mettere le valige.
Eravamo terribilmente in ritardo.
<< Dai >>
<< Dai >>
<< Daiiii >>
Continuavamo a urlare a mio papà in macchina.
Ero sicura che non gli sarei mancata per niente.
Nemmeno il tempo di far fermare la macchina che eravamo già catapultate fuori a correre freneticamente per raggiungere i nostri amici.
La gente ci guardava molto male, probabilmente per tutto il casino che stavamo facendo, ma non avevo tempo di mettermi a litigare.
Maledetta Nichi e il suo perenne ritardo.
Raggiungemmo gli altri e se gli sguardi che ci avevano lanciato potessero uccidere, saremmo già ridotte in polvere, imbarcammo appena in tempo per partire verso la nostra nuova vita.
Si, di nuova vita si trattava, perché avremmo vissuto in un college frequentando corsi specifici per le nostre passioni, a parte Chiara e Gio che li avrebbero scelti una volta arrivati tra più di 20 proposte assurde come archeologia o astrofisica applicata, ma dubito che qualcuno dei due, dati i voti scarseggianti a scuola, li avrebbero scelti.
Avevo sempre avuto una sorta di pseudo fissa per Londra, amavo l’idea di tutti quegli artisti messi insieme, di tutti quei ragazzi che vanno lì pieni di speranze e sogni.
E lo sapete quale era la parte migliore di tutta la storia?
Che io, come le altre, sarei stata una di quelle.

 
 
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NUOVO SPAZIO AUTRICE

Mi presento, sono Nicole, una ragazza di 20 anni.
Questa storia iniziai a scriverla nel 2014 con quella che all'ora era la mia migliore amica, Fede.
Le nostre strade, purtroppo o per fortuna, si sono divise.
Ero molto legata a questa storia, ecco perchè solo ad oggi nel 2019 trovo il coraggio di riprenderla in mano e di volerla finire, anche se da sola.
Sto iniziando a sistemare i primi capitoli, i primi 18 sono quelli stati scritti nel 2014.
Resteranno gli stessi, ma li migliorerò in fatto lessicale e di errori ortografici, sperando non me ne sfugga neanche uno.
Dal 19esimo capitolo in poi, sarà scritta esclusivamente da me.
Rispetterò comunque la trama decisa nel 2014, insomma mi dedicherò solo a completare la storia.
Sono 5 storie di 5 ragazzi diversi, sarà molto complicato, ma mi metterò d'impegno e spero potrà arrivare a piacervi.
Vi chiedo quindi, per cortesia, di lasciare una recensione di tanto in tanto per capire se questa storia può ancora piacere, dato che sono successe tante cose in questi anni, tra cui la rottura degli 1D.
Spero comunque ci sia qualcuno che la potrà apprezzare, anche se sarà una sola persona, mi impegnerò a scriverla per lei.
In ricordo di quello che c'era nel 2014, ho deciso di lasciare i vecchi spazi autrice scritti con Federica, ovviamente solo fino al 18esimo capitolo.
Questo capitolo è molto breve, ma non fatevi ingannare: i prossimi, chi più chi meno, saranno molto lunghi.
Se non siete amanti delle storie con capitoli tanto lunghi questa, purtroppo, non è la vostra!
Ci tengo a specificarlo in modo da darvi meglio delle idee.
Ci tengo anche a dire di leggere sempre fino in fondo e di andare oltre lo spazio autrice, in quanto in ogni capitolo saranno caricate le immagini dei protagonisti con i loro look descritti nel capitolo.
Se siete quel genere di ragazze che preferisce immaginarselo, passate pure oltre senza scorrere fino alle immagini.
Cercherò nel limite del possibile di caricare le immagini dei prestavolto veri e propri, ma qual'ora non fosse possibile (nella storia saranno presenti dei capitoli dove ci saranno outfit bizzarri) vi chiederò di portare pazienza e di accontentarvi del singolo vestito con accanto la foto del prestavolto in questione.
Grazie davvero e vi auguro una buona lettura!
 
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SPAZIO AUTRICI          
Hei belle bimbe :)
Dunque siamo Nichi & Fede, questa è la nostra nuova FanFiction.
Come inizio non è un granchè, non è lungo e sembra non centrare niente coi nostri amatissimi 5 ragazzi, ma vi assicuriamo che la vera storia inizierà
nei prossimi capitoli, questo era indispensabile almeno per iniziare...
Sarebbe carino e ci farebbe molto piacere se anche tu che stai leggendo lasciassi una piccola recensione per sapere cosa potremmo migliorare :)
Abbiamo creato il Trailer Youtube della nostra soria, eccovi il link:

http://youtu.be/nTEubql5afk 
 

Un grosso bacione, Ciaoo
Nichi & Fede

 
 Nichi, come prestavolto abbiamo scelto Bridgit Mendler
 Fede, come prestavolto abbiamo scelto Demi Lovato
 Giuly, come prestavolto abbiamo scelto Debby Ryan
 Chiara, come prestavolto abbiamo scelto Miranda Kerr
 Gio, come prestavolto abbiamo scelto Mitch Hewer
 
 
  
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