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Autore: __Sarah__    13/04/2014    0 recensioni
"Mi sono fidata di un qualcosa di troppo finto."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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One shot.

Sono stufa. 
Non ho più voglia di litigare con mia madre, per me sbaglierà sempre tutto ma comunque le voglio bene, cosa che in qualsiasi momento non voglio dirle. 
Tutti i giorni succede, litigo con mia madre e finisco nel bagno a piangere come una disperata. 
Non voglio più continuare così ma alla fine i genitori non conoscono mai davvero i propri figli e lei non mi capisce come dovrebbe. 

Ci volle un po' per ripulire il trucco sceso che mettevo per coprire quell'orribile faccia che si nascondeva dietro esso, ma feci comunque il più in fretta possibile. Cercai invana di raggiungere la mia camera senza incontrare quella peste di mio fratello che con il suo costume da power ranger rompeva di tutto nel corridoio. Si avvicinava sempre di più il carnevale, odio questa festa. Durante quel giorno l'uomo mette sulla propria maschera un cartone. Tutto ciò che è profondo ama mascherarsi: le cose più profonde odiano l'immagine e la solitudine. Se tutti risvegliassero il bambino che è in loro la festa allora sarebbe una vera festa. 
Si, questi sono i miei pensieri filosofici che partorisco nel mio amato letto. Solo lui può capirmi, anzi, il cuscino più di tutti; è solo un oggetto che viene usato, come me.

Non ho sonno ma comunque cerco di addormentarmi anche se si sentono i litigi dei miei genitori nonostante siano due piani sotto di me. Il mio tentativo di una bella dormita viene totalmente dimenticato da un suono che sembrava provenire dalla finestra, il suono assomiglia fortemente a quello dei sassolini e mi accorgo che sono proprio quelli quando raggiungo la finestra. Senza farmi sentire troppo la apro spostando le tende color limone che, secondo mia madre, "rallegrano la stanza." 
Sul terrazzo c'era la persona che durante quest'anno mi ha sempre consolata, Ale. 
È la persona più dolce di questo pianeta, sa sempre cosa dirmi o cosa fare. 
Gli feci segno di andare sulla porta del retro e lo andai a salutare saltandogli addosso. 
Andammo su senza fare troppo casino e parlammo tutta la sera. Sopratutto del perché stavo male: avete presente quando un sogno davvero importante, su cui vi basate la vita, in cui ci mettete passione si spezza in frantumi davanti ai vostri occhi? Io fin troppo. 

Il dolore che si prova è inconfondibile, è molto più del dolore che si prova quando il fidanzato ti tradisce o minchiate del genere, è molto di più. 
E quindi ora mi chiedo cosa cazzo faccio ancora qui? Perché ci provo? Perché continuo a crederci? 

Sono cresciuta con Miley che pur di cantare viveva facendo la ragazza normale durante il giorno e la pop star la notte, con Demi che ci ha messo tutto la grinta per cantare davanti a quelle persone nonostante le paure che man mano la stavano divorando. Io sono cresciuta con la Disney e guarda ora come mi ritrovo. Mi sono fidata di qualcosa di troppo finto. Vaffanculo. 
Ale tutto questo lo sapeva già, ma mi avrebbe ascoltato comunque. Solo quando smisi di parlare mi accorsi di aver lasciato scendere molte più lacrime di quanto io ne abbia mai versate. 
Stava seduto sul letto senza spiccar parola, solo alla fine fece qualcosa, qualcosa che certe volte riempie il vuoto che si ha dentro. Mi strinse fra le sue braccia e insieme ci sdraiammo per abbandonarci del tutto al sonno.
  
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