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Autore: yellowloid    13/04/2014    6 recensioni
{sequel di "Non essere così gentile, altrimenti cosa dovrei fare?" | SaruFei e Taiichi}
{ispirata alla second season di Oreimo | rating giallo, omofobia}
Dite ciao al sequel di cui vi avevo parlato, miei piccoli babus. ♥
♫♫♫♫
Rune scosse la testa imbarazzato quando sentì la voce del suo amico urlare un “mi ha risposto!” eccitato e lo vide leggere in fretta e furia il messaggio di Yuuichi. Possibile che non si fosse nemmeno accorto del suo stato di mutismo? Probabilmente aveva tenuto gli occhi fissi per interi minuti sullo schermo del cellulare aspettando una risposta da parte del ragazzo più grande. - Oddio- - commentò improvvisamente Amemiya, avendo appena finito di leggere.
Fei gli lanciò un’occhiata interrogativa: - Che ti ha scritto? - [...]

♫♫♫♫
Lasciatemi un commentino, su su. cuc
- Kis. ♥
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Fey Rune, Saryuu Evan - Saru, Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 Inizio un’altra avventura con te. |

 

Prologo.

 

Un uomo sulla quarantina, dai corti capelli verde chiaro, sedette svogliatamente sulla sua comodissima poltrona in pelle, in un ufficio che più che altro era un enorme attico facente parte di un palazzo di sette piani, in pieno centro della capitale nipponica.

Sfogliò senza troppo impegno un catalogo di qualche prodotto venduto all’ingrosso da qualche industria, senza chiedersi nemmeno come ci fosse arrivato quel catalogo sulla sua scrivania. La luce del sole di metà mattina gli offuscava leggermente la vista, ma non gli dava troppo fastidio; dalla finestra aperta da cui filtrava, poi, arrivava un leggero venticello fresco.

L’uomo si rilassò sulla poltrona, come se chissà quale dispiacere fosse sparito. Oppure, più semplicemente, stava ripensando a quel che era accaduto in quei mesi. Ricordava come se fosse stato il giorno prima il fatidico momento in cui i due ragazzi di casa Rune avevano fatto coming out, rivelando di essersi messi insieme. Ricordava persino di averli accettati, chissà perché!, in fondo voleva bene al figlio e l’avrebbe seguito in qualsiasi pazzia avesse fatto. Sì, perché mettersi con quell’albino ambulante era una pazzia bella e buona, ma contento Fei…

L’incredulità di Asurei stava nel fatto che proprio la spia assunta da lui stesso, Rune Senior, per sorvegliare Fei, si fosse invaghita di quest’ultimo. I casi della vita…!

In fondo al cuore dell’uomo, però, rimaneva comunque uno strano senso di sbagliato, che  non l’aveva più lasciato scappare; purtroppo, nessuno abbandona mai completamente una vecchia convinzione, e nemmeno il quarantenne faceva eccezione. Quel sentimento che la moglie gli aveva imposto di odiare, lo conosceva benissimo. Eppure stava cercando di dimenticarlo.

Qualcuno bussò alla porta dell’enorme ufficio di Asurei, e quel qualcuno si permise perfino di aprirla - anzi, spalancarla con un calcio - prima che l’uomo potesse pronunciare la classica formula “avanti”.

- Le ho portato il caffè, visto? Io, Saryuu Evan, sono un perfetto segretario! -. Il ragazzo albino fece la sua solita entrata teatrale, per poi camminare svelto verso la scrivania e poggiarci su il bicchierino colmo di espresso senza zucchero.

Il capofamiglia corrugò la fronte, perplesso e leggermente stizzito. Ancora si chiedeva come diavolo gli fosse venuto in mente, quella mattina, di portarsi dietro il figlio e l’albino a lavoro. Seriamente, era una domanda che si poneva da più di due ore.

- Grazie. - si limitò a dire, senza scomporsi più di tanto. - Piuttosto, dov’è Fei? -

- In giro per l’edificio, fino a poco fa eravamo assie- -

- Cosa stavate facendo? -

- … Non sono così depravato, Rune-san. -

Asurei sospirò, imponendosi di credere a quel ragazzo che lo inquietava un poco. Non si sapeva mai cosa avrebbe fatto, da un momento all’altro. Era imprevedibile, e all’uomo non piacevano le persone imprevedibili.

Saru si sedette senza tante cerimonie sulla scrivania di Rune Senior, accavallando le gambe come era solito fare. - Allora, Rune-san, ho saputo che ha intenzione di aprire trattative con una famosa industria che ha bisogno dei suoi container. Come va quest’ affare? -.

L’uomo dai capelli verdi - che poi, era un verde tendente più che altro al grigio - ci pensò per un momento e rispose, senza nascondere una punta di nervosismo. - Diciamo che, purtroppo, il possessore di quell’industria ha imposto alcune condizioni… Originali, non c’è che dire. Per il resto, penso andrà tutto bene. -

- Che tipo di condizioni? - chiese Evan ingenuamente, vedendo la fronte dell’uomo corrugarsi sempre più.

- Non penso di potertelo dire, almeno per ora. Avviserò prima mia moglie, ma ne parlerò anche con i miei impiegati. -.

Saryuu alzò un sopracciglio, non troppo convinto della risposta appena ricevuta. La porta si spalancò nuovamente, rivelando un ragazzo dai capelli verdi, leggermente più basso dell’albino, che corse verso i due presenti nell’ufficio.

- Papà, Saru! - era leggermente ansimante, ma sprizzante di energia. - Finalmente vi ho trovati! Dove ti eri cacciato, Saru? -.

Fei Rune era cambiato tanto in quei mesi. Aveva imparato a resistere alla tensione, e a battersi per i propri ideali, come mai aveva fatto. Ultimamente, poi, era molto meno tsundere.

- Stavo parlando con tuo padre, Fei. Dovevi dirmi qualcosa? - chiese Evan, accennando un sorriso alla sola visione del suo ragazzo, così strapazzabile che avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma si trattenne solo perché era presente il padre.

- Ora dobbiamo andare, ricordi? Yuuichi e Taiyou ci hanno invitati a pranzo. -.

… Un momento.

Saru non era stato avvisato di quest’evento. E odiava con tutto il cuore arrivare in ritardo.

Saltò giù dalla scrivania e afferrò la mano di Fei, senza nemmeno ascoltare il suo urlo di sorpresa, e corse verso la porta. - Arrivederci, Rune-san! - esclamò, per poi fuggire con il ragazzo.

Asurei sospirò sconsolato.

Il sole batteva forte sulla città di Tokyo, mentre i due ragazzini camminavano svelti per le strade della città. Non stavano parlando semplicemente perché ci sarebbe stato tanto da dire a pranzo, dato che avrebbero rivisto dopo qualche settimana i loro due amici, appena tornati da Kyoto e dalla visita al fratello di Yuuichi. Chissà se si erano divertiti!

Una volta arrivati davanti alla villa degli amici, i due ragazzi ebbero modo di rilassarsi, consapevoli di essere in perfetto orario. Fei suonò al campanello, e in un attimo si ritrovò stretto in un abbraccio assieme al fidanzato.

- T-Taiyou! - esclamò il verde, riconoscendo la bizzarra acconciatura arancione del migliore amico.

- Ragazzi, ci siete mancati tanto! - singhiozzò Amemiya stringendo ulteriormente i due malcapitati.

- Come va? - Yuuichi raggiunse sulla porta l’allegro trio, salvando Fei e Saru da quella stretta letale. - Venite, il pranzo è già in tavola! -

- Abbiamo cucinato piatti speciali proprio per voi, neeeh! -.

Evan e Rune sorrisero ed entrarono in casa, sussurrando un leggero “con permesso”.

 

In quella casa Yuuichi si occupava praticamente di tutto: dalla cucina all’arredamento, dalla lavanderia alla cura del giardino; in fondo, Taiyou era molto più piccolo di lui, e non sarebbe riuscito a gestire tutte le faccende di casa. Però…

- Questo ramen è fantastico! - esclamò soddisfatto Saru, complimentandosi con l’arancione. Quella era l’unica portata preparata da lui, mentre le verdure bollite, le salse e il pesce erano opera di Yuuichi, e Fei non poteva far altro che bearsi di tutte quelle bontà.

- Ora, raccontateci un po’ quel che è successo durante la nostra assenza. La permanenza a casa di Kyousuke è stata molto piacevole, ma ci siete mancati molto! - disse l’universitario dai capelli blu, seduto accanto al proprio ragazzo.

- Uhm… Beh, direi che va tutto bene con mio padre, sembra averci accettati completamente. Invece, a scuola… - Fei si rabbuiò improvvisamente.

- Il problema - intervenne Saryuu - sta nel fatto che le dicerie di Meia e Gillis continuano a venir trasmesse anche dopo aver raccomandato a quei due di smettere. -.

La litigata tra lui e i due ex- amici era un ricordo che sarebbe rimasto per sempre impresso nella mente dell’albino.

- Beh… Dovrete aspettare un po’ prima che i nostri compagni capiscano, lo stesso è stato per me e Yuuichi - commentò Taiyou, stranamente serio; la questione gli stava davvero a cuore, in fondo si trattava del suo migliore amico!

- E inoltre, - disse l’universitario: -voi due dovete capire che certa gente non è abituata ad avere compagnie gay. E’ tutta questione di mentalità. -.

I quattro passarono la serata a discutere su quell’argomento. Fei era ancora ignaro di tutto, ma Saru non riusciva ancora a dimenticarsi di quel che gli era stato detto da Rune Senior quella mattina. Che tipo di condizioni erano quelle imposte dal proprietario di quell’industria? Aveva uno strano presentimento, eppure ancora non capiva cosa stesse succedendo. Era preoccupato, e sentiva che presto sarebbe accaduto qualcosa di spiacevole.

 

 

 

-  Mari’s corner -

Ok, questa volta non darò nomi idioti al mio angolo. Seriamente, mh mh.

Salve! Come avrete capito, questa long è il sequel di Non essere così gentile, altrimenti cosa dovrei fare?, mia precedente long SaruFei di cui avevo annunciato un probabile seguito. Ed eccolo qua!

Questa volta il titolo prende spunto dal primo verso della opening della seconda stagione dell’anime, che vi ricordo essere Oreimo; seguirà la linea della prima long, quindi solo prendendo spunto dalle opening dell’anime e qualche idea dall’animazione stessa. Ancora non ho tutte le idee chiare riguardo la trama che voglio stendere, o meglio, non ho troppo tempo per pensarci, ahah. Sì, lo so, ho avuto mesi per pensarci da quando ho finito la fiction, ma vbb (?)

In questo prologo ho provato a ricordare qualcosa riguardante la precedente fiction, giusto per rinfrescarvi un po’ la memoria, cari lettori c: E soprattutto, ho voluto provare una sottospecie di introspezione di Asurei, che ha una caratterizzazione un po’ complessa nella fiction: ricapitolando, lui cerca seriamente di accettare suo figlio per quel che è, ma non ci riesce completamente e purtroppo troverà difficoltà durante tutta la fiction. Saru e Fei, invece, sono maturati rispetto al prequel e sperano di non trovarsi più in guai seri, eppure io sono qua proprio per far sì che questo non accada ^^ Per cui aspettatevi il flangst a cascate, ‘k?~

Nel caso vogliate ascoltare l’opening della seconda stagione di Oreimo, eccovi il link, sperando riusciate ad immedesimarvi nella fiction. (?)

Se avete voglia recensite, che mi fate tanto contenta. E nessuno si farà male. Donate una recensione a questa specie di fanwriter. Ringrazio in anticipo chi lo farà, chi metterà la storia nelle preferite/seguite/ricordate - se ci sarà qualcuno che lo farà, obv - e niente, ora vi saluto.

Chu!

- shinkin~

  
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