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Autore: _Arias_    13/04/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se i nostri personaggi vivessero insieme in un collegio? Quali amori potrebbero venir fuori?
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, John, Watson, Mycroft, Holmes, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran, Sherlock, Holmes
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Convivenza movimentata


 

Salve! Eccovi qua una nuova fanfiction! Come vi ho già detto la storia si svolge in un collegio, premetto che non ci sono mai stata e quindi sbaglierò sicuramente molte cose, mi scuso in anticipo se sembrerà poco credibile! Nemmeno io mi aspettavo di far accoppiare certi personaggi, quindi aspettatevi qualche sorpresa! Spero comunque sia di vostro gradimento, ho cercato di farla un po' comica, non so se ce l'ho fatta davvero, spero me lo direte voi! Sarà sempre in prima persona, ma cambierò personaggio ad ogni capitolo! Se ci sono errori mi scuso anche per quelli, come dico sempre non ho molto tempo e che voi ci crediate o no, è proprio così D:

Mi farebbe davvero piacere se lasciaste qualche commento, così capirò se la storia possa risultare interessante oppure no, ci terrei davvero, ovviamente accetto anche recensioni negative, basta che siano motivate! :3 bene, vi lascio alla storia! Ringrazio in anticipo chi leggerà <3


 

La mia vita si svolge in un collegio misto, il quale non è prestigioso, né una rovina, è solo un collegio, dove dall'esterno può apparire tranquillo, monotono e noioso, ma la mia vita qua dentro... non lo è affatto! Sono stato introdotto ormai da tempo nella stanza 221 del corridoio B e convivo con cinque persone anzi, meglio non chiamarle persone, sono cinque matti psicopatici da rinchiudere e io sono forse l'unico normale, l'unico calmo e tranquillo che cerca di dare un taglio a questo macello. Mi presento: sono John Watson, meglio soprannominato come “l'Hobbit” data la mia altezza... ho 17 anni e sono di un carattere gentile, sempre ospitale e disponibile con tutti e soprattutto con una gran voglia di vivere! Vorrei diventare dottore, anche se questo mi sa difficile, sono un po' limitato dai miei genitori che vogliono invece che faccia altro, solo perché non mi ritengono troppo “intelligente” per intraprendere la strada del dottore e prendere diplomi. Passando all'aspetto fisico, come ho già detto non sono molto alto, non amo particolarmente il mio fisico ma per quanto riguarda la faccia trovo in essa qualcosa che mi piace, il biondo s'intona perfettamente con i miei occhi verdi, i quali non cambierei per nulla al mondo. Non sono né grasso né magro, né muscoloso né flaccido, sono solo una persona come molte altre qui al collegio, una persona che spesso tende a passare inosservata e va bene così, sempre meglio di essere preso di mira dai bulli, perché sì, questa scuola ne è piena essendoci pochi controlli.

Tornando al dunque, come ho già detto, convivo con degli psicopatici... vi parto col dire che la nostra stanza è l'unica che non necessita di una sveglia, mai l'abbiamo avuta e capirete presto perché...

 

Ora: circa le 7 del mattino / giorno: Giovedì / luogo: camera da letto

 

 

“Esci fuori da quel fottutissimo cesso!!” apro gli occhi di colpo, sento dei tonfi seguiti da questa gentile frase

“Se non ti sbrighi giuro che ti ci chiudo dentro per tutto il giorno!!” vi starete domandando chi è che urla... beh, ve lo presento subito: si chiama Jim Moriarty, meglio chiamato come “il Re”, potrei dire che è il classico bullo da quattro soldi ma... non è così, tutto quello che fa, ha qualcosa di tenebroso sotto, non lo fa solo per farsi vedere grande e migliore dagli altri, tutto quello che fa è solo per esclusivo divertimento nel veder le persone soffrire, cosa che io non riuscirò mai a capire nonostante sia molto empatico. Lui, lui è uno psicopatico, sì, non avrei altro termine, a lui piace tutto quello che a una persona normale schiferebbe, lui è cattivo, è nato crudele e crudele rimarrà, si diverte a fare del male alle persone più deboli, ovvero quasi tutti, ogni giorno torna in stanza con due, tre note e qualche oggetto rubato da chissà quale povera vittima! Come fa ancora a non essere stato espulso, non ne ho idea! Forse avrà minacciato anche la preside... chissà! Da lui c'è da aspettarsi di tutto! È considerato il Re della scuola, lui si aspetta che tutti cadano ai suoi piedi, infatti per la maggior parte di volte è così, ma... proprio in questa grande stanza in convivenza, ha trovato chi gli sa tenere testa... e volete sapere chi è colui?

“sto ancora sotto la doccia” Sherlock Holmes, posso considerarlo il mio migliore amico, anche se penso di non essere ricambiato... però, ha i propri enormi difetti, come ho già detto nessuno qui è normale così nemmeno lui lo è... viene soprannominato “l'Indovino” tutti qui hanno dei soprannomi, è molto più facile che ricordarsi il nome intero... perché l'Indovino? Perché lui sa tutto! Ha una sorta di potere, ti vede, ti osserva, ti fissa in vari punti e azzecca tutto ciò che hai fatto in una giornata intera! Questa non può essere deduzione, è per forza magia! Oltre a questo ha un carattere molto difficile, perfino lui si reputa strano, dice di essere “un sociopatico iperattivo” e penso si sia dato una giusta definizione... sta quasi sempre serio, e certe volte nemmeno ti risponde perché troppo concentrato nei suoi pensieri o a suonare il violino... ma dopotutto penso sia un grand'uomo, perché sotto quella barriera di ghiaccio si trova un grande cuore, il problema è appunto trapassare quella barriera, nemmeno io che sono il più vicino a lui ce l'ho ancora fatta... e devo ammetterlo, molte volte me ne rattristo, soprattutto quando lo vedo un po' triste, potrebbe confidarsi con me ma lui è una testa dura e preferisce chiudersi in se stesso

“ti do due minuti!! Giuro che dopo chiamo Sebastian!!” oh, era stato davvero clemente, spesso senza tante storie lo chiamava e esso sfondava la porta per l'ennesima volta, tanto che la aggiustiamo quasi ogni giorno... ma ora... chi è Sebastian? Viene chiamato “la Spia” io invece lo chiamerei il Servo, lui fa TUTTO quello che gli dice il suo caro padrone Jim, è come un cane al guinzaglio, si allontana da lui solo quando glielo permette o gli ordina qualcosa, ma perché la Spia? Perché quasi tutte le volte si ritrova a dover pedinare qualcuno per ordine del suo capo e lui come un servo lo fa, ci passa perfino le notti intere senza rientrare in stanza... perché “fino a che non ho portato a termine il mio dovere, non mi permetto di presentarmi davanti a lui” questa è la sua frase celebre. Parlo come se non me ne fregasse niente di lui, ma non è così, perché sotto quel suo SPAVENTOSO aspetto, alto circa un metro e novantacinque, spalle larghe e belle muscolose, coltello sempre in tasca, si nasconde un Sebastian davvero gentile e premuroso, non parliamo tanto, ma so di potermi fidare di lui, infondo è una brava persona, il solo problema è che si è andato ad innamorare di una persona malvagia come Jim... sì, si è innamorato, almeno così penso... fin dal primo giorno in cui ci siamo presentati, lui ha cominciato a stargli dietro come una gomma da masticare appiccicata ad una scarpa, lo definisco proprio così... però pare me ne sia accorto solo io di questo suo sentimento perché nessuno ne ha mai parlato, anche Sherlock pare ignorare la cosa... che sia una mia impressione? Ci credo poco, fatto sta che Jim di certo non ricambia, la sua aria da bulletto e cuore di pietra lo rende asessuale, anche se ama stare in sua compagnia... povero Sebastian, che brutta vita se continua così!

“mi senti?? Sherlock!!” ancora a gridare... non ne posso davvero più di questa situazione e non riesco certo a ridormire altra mezz'ora... mi metto seduto nel letto, è a castello, io sto nella parte di sotto, e sopra di me c'è appunto Sherlock... mi alzo e pesto qualcosa, guardo ed è una lattina lasciata a terra, tutto il liquido era colato... ed ecco un'altra macchia che si aggiungerà alle sottostanti! Tutta la stanza è un vero disordine, fa letteralmente schifo, ma non trovo mai il coraggio di dargli una pulita perché non saprei da dove cominciare! C'è polvere dappertutto, indumenti lasciati a vanvera insieme a calzini, mutande e boxer sempre a terra, della pizza ammuffita sopra il comodino, delle birre vuote e piene nell'anta della finestra... e... del cibo sconosciuto: sembrano spaghetti giapponesi, lasciati a penzoloni sopra il lampadario antico... poi... cos'è? Sotto il mio letto c'è qualcosa... do un calcio alla lattina e mi piego per vedere... sono dei capelli mori... non sembrano finti... questi non l'avevo visti... va beh! Una cosa in più in mezzo a tutta quest'immondizia non mi fa certo scalpore.

Raggiungo Jim che mi tira un'occhiata rigirandosi subito dopo verso la porta e dandogli altri due pugni... Jim preferisce ignorarmi, fa sempre così, ma la cosa non mi dispiace affatto, preferisco stare alla larga da persone come lui

“la fai finita ed esci?? Mi sto pisciando sotto!!” guardo l'orologio... erano le 7:06 e ancora non ne voleva sapere di uscire... “Sebastian!!” ed eccolo che sbuca dal nulla la grande e maestosa Spia, che subito raggiunge il suo boss

“sì, Re?” anche lui tende a chiamarlo Re, e Jim ogni volta fa un sorriso come segno di approvazione

“sfondala!” ecco... e ci risiamo! Ogni giorno la stessa zuppa... non ne posso davvero più

“subito” aggiunse Jim... e uno... e due... e... *SBAM* porta a terra... si vide al di là uno Sherlock nudo con accappatoio attorcigliato alla vita intento ad asciugare i propri capelli

“era ora cazzo!!” Jim corse in bagno e senza il minimo scrupolo lo tirò fuori e... la fece nella doccia... rozzo e sporco come sempre nonostante indossa ogni giorno un completo elegante compreso di cravatta e capelli tirati indietro con gel, per non parlare della sua camera... linda e perfetta come appunto quella di un Re, tutto grazie alle pulizie di Sebastian...

noi due da brave persone civili ci girammo e Sherlock continuò a sfonarsi i capelli come se non esistesse

“e finalmente!” disse compiaciuto Jim rimettendo il pacco dentro i pantaloni “e tu!...” diede un forte spintone a Sherlock che titubò rimettendosi subito dopo composto “... oggi me la paghi!” come al solito, dato che ogni giorno succede...

“non vedo l'ora!” sorrise Sherlock con segno di sfida

Il Re esce dal bagno e io entro, guardandomi allo specchio insieme all'Indovino, mentre la Spia cerca di rimettere frettolosamente apposto la porta per raggiungere il proprio amore

“guarda te che faccia che ho...” commento da solo non aspettandomi risposta “che abbiamo oggi?”

“fisica, chimica e inglese” lo sentii appena, per colpa del suono irritante del fono, che invece a Sherlock rilassava. Fisica, chimica e inglese... tre materie che odio... perfetto! E nemmeno avevo ripassato

“e a che ora usciamo?”

“16:20”

oh... quindi oggi è Giovedì... menomale! Gli orari sono sempre abbastanza buoni: entriamo alle 8:30, usciamo alle 12:40, rientriamo alle 13:40 e riusciamo alle 17:00 il lunedì, martedì e mercoledì, alle 16:20 il giovedì e venerdì e alle 15:40 il sabato, dopodiché la domenica era completamente a nostra disposizione, ci lasciavano liberi di andare dove ci pare con in pretesto però di rientrare al collegio prima delle 23.

Una voce nuova interruppe i miei pensieri giornalieri... era la voce dell'uomo che entrò insieme a noi in bagno “quashoa oua?” ci girammo contemporaneamente verso esso, aveva sbadigliato mentre parlava e una sua mano aveva raggiunto il livello della bocca per coprirsela... lui era Greg Lestrade, soprannominato come “la Guardia” lui stava attento a tutto, rispetto degli orari, rispetto dell'ambiente, rispetto delle regole, ecc ecc... praticamente, ci strillava sempre! L'unico di cui aveva timore di ribattere, era appunto Jim, gli faceva un non so che di terrore e non voleva averci anche lui niente a che fare, perché se fosse stato per lui, l'avrebbe buttato fuori a calci. È una persona abbastanza tranquilla, ma mai starci vicino quando ha gli scatti d'ira! Può diventare pericoloso! Ama scherzare e ridere, ma soprattutto, stare in compagnia di qualche amico, guardando il calcio alla televisione e bevendo birre

“48 minuti e 23 secondi” rispose Sherlock... a questo punto capii che gli aveva chiesto quanto mancava alle otto, ovvero all'ora in cui saremo dovuti scendere... solo l'Indovino avrebbe potuto capire quel linguaggio storpiato

“buongiorno... Greg” ricambiò il sorriso che gli avevo lanciato

“buongiorno!” lui è la persona insieme a me, un po' più normale “che si dice di nuovo?” gli piace sapere le notizie del giorno, lo chiede anche se sono sempre le stesse

“Jim ha di nuovo urinato nella vasca” gli dissi un po' scocciato

“capito! Oggi niente doccia!” sorrise ancora, come ho detto, è un tipo allegro e ottimista, difficilmente perde il buon umore, si accontenta anche delle sventure

“quasi quasi mi fingo malato e rimango qua...” non avevo proprio voglia di andare a far lezione, avevo sonno, molto sonno, e una faccia terribile!

“Sherloooooooooooooooooock!!!” no, non ho esagerato con le “o”, si è sentito urlare in modo acuto e acido, e chi poteva essere se non Jim?

Rientrò al bagno infuriato... aveva la faccia... viola! Era tinta di un inchiostro viola!

“brutto stronzo!! Questa me la paghi!!” eh sì, Sherlock e Jim erano i soliti ragazzini pestiferi che si facevano gli scherzi a vicenda... era questo il loro modo di combattersi... nonostante sembrassero nemici per la pelle, io credo che sotto sotto, si vogliano bene, dopotutto Jim non si è mai fatto aiutare da Sebastian per picchiarlo, hanno sempre fatto solo loro due... può sembrare strano da dire ma... io la penso così!

Ritornando alla faccia viola... era davvero buffa... io e Greg ci guardammo e purtroppo non riuscimmo a trattenerci una risatina, ma Jim parve sentire solo me

“stupido Hobbit che diamine ridi? Vuoi finire male?” che coraggio ha lui di chiamarmi Hobbit, è perfino più basso di me di due centimetri, bel coraggio proprio! Ovviamente non risposi e mi dileguai fuori dal bagno seguito da Greg, mentre vidi il Re buttarsi categoricamente sopra Sherlock schiaffeggiandolo e l'Indovino cercare sempre di difendersi ribaltando la posizione e mettendolo sotto... se non li conoscessi bene, potrei prenderla come una posizione equivoca dato che a Sherlock gli era ormai calato via l'asciugamano e Jim, sotto di lui a gambe aperte e legate al busto di esso si muoveva fregandosene se strusciava contro di lui e tenendogli la testa stretta al petto per soffocarlo... tutte le mattine sempre più scene oscene si vedevano... mah... ormai nemmeno ci facevo più caso...

Rientrai in camera cercando fra gli abissi del mio armadio qualcosa di decente da mettermi... mi vestii e aspettai Greg per scendere insieme e raggiungere Mycroft, che è sempre il primo a uscire, almeno io non l'ho mai visto di mattina sveglio... sicuramente lo trovavamo seduto al solito tavolo da ormai un'oretta, guardando chissà quale evento nascosto nel cielo dietro la finestra... ma ora... chi è questo Mycroft? Mycroft Holmes, chiamato comunemente “Voldemort” perché Voldemort? Perché non si pronunciava mai il suo nome, tutti sapevano che dietro ad ogni cosa poteva starci il suo zampino, ma nessuno si azzardava a fare il suo nome, anche perché se colui l'avesse fatto, sicuramente gli sarebbe capitato qualcosa di brutto... può sembrare un altro Jim Moriarty, ma non lo era affatto, anzi, i due si odiavano, spesso e volentieri si ignoravano e proprio quando dovevano parlare per forza, si mandavano frecciatine continue. Come vi starete immaginando, Mycroft Holmes è un parente di Sherlock, è suo fratello, e anche se di aspetto fisico sono completamente diversi, hanno lo stesso dono, quello di dedurre, ma Mycroft per chi non lo conosce bene, è considerato una persona “normale ma intelligente” questo appunto perché non sanno della sua vera natura.

 

 

Ora: 8:45 / giorno: Giovedì / luogo: aula di scuola

 

La lezione di fisica è cominciata da soli quindici minuti anche se sembrano passate ore... mi guardo intorno e vedo gente fare di tutto tranne che ascoltare la lezione... alcuni si mandano bigliettini, alcuni dormono, alcuni messaggiano o giocano con il cellulare, e altri ancora si annoiano guardando fuori dalla finestra... ed io ero uno di questi, mi seguiva a ruota Mycroft, ma lui non faceva altro quindi era una cosa normale, mentre Sherlock era intento a scovare chissà quale lato maniacale del professore, dato che lo guardava con sospetto... Jim Moriarty come al solito indossava i suoi occhiali scurissimi da sole, e con la schiena dritta e le braccia conserte, si metteva a dormire... penso che non dorma tanto la sera, ha un sonno agitato, lo si sente perfino urlare nel mezzo della notte per chissà quale strano incubo... ma meglio che dorme qui, almeno non disturba la lezione. Sebastian sta vicino a lui e in questo momento gli sta scrivendo gli appunti sul suo quaderno... eh sì, fa proprio di tutto per lui, mi mette davvero pena... stavo per girarmi da Greg ma un tonfo mi fermò facendomi sobbalzare, tutti si girarono dalla fonte di esso

“adesso basta!! Statemi a sentire! Se andate avanti così, l'anno non ve lo faccio passare!” ed ecco che il professore cercava di metterci inutilmente in riga, poveretto...

“prof! Se la sua lezione fosse interessante, staremo a sentirla... ha un metodo di spiegazione che è una merda!” comincia lo spettacolo! Jim come è suo solito fare, aveva risposto a malo modo, lasciandosi i suoi occhiali da sole e un sorrisetto fastidioso sotto essi

“dato che spiego tanto male... vuoi venire tu a spiegarci?” oh... si mette male per il prof! Può non sembrare ma Jim è un genio in tutte le materie e lui essendo un professore nuovo, di certo questo non poteva saperlo...

“ma certo!! Moooolto volentieri!” si alzò di scatto in piedi e tutti lo fissarono

“vai Re!!!” urlò un compagno... e si sa, comincia uno cominciano tutti

“allora ragazzi! Siete pronti a sentire una nuova favola?” quando doveva spiegare qualcosa spesso inventava queste “favole” e tramite esse appunto, tirava fuori il concetto di qualsiasi cosa... beh... 1 a 0 per Jim, sei spacciato professore

“sì!!” “vai Re fagliela vedé!” “e bravo il nostro Re!” tutti si svegliarono dal loro coma momentaneo e cominciarono a schiamazzare per fare il tifo a Jim, lui veniva proprio considerato il Re, la classica persona che viene stimata per la sua natura forte e coraggiosa, che saprebbe dominare il mondo... io invece me ne rimasi composto, appoggiando il mento sul palmo della mano e reggendomi con il braccio, aspettando solo la fine di quella lezione.

 

 

Ora: 10:30 / giorno: Giovedì / luogo: aula di scuola

 

*driiiiiin* finalmente era suonata! Ricreazione!

Di scatto ci alzarono tutti in piedi e senza ascoltare le raccomandazioni del professore, uscimmo di classe, aspettai alla porta che Sherlock mi raggiungesse dopodiché cominciammo a camminare a vuoto, facendo sempre il solito giro

“è stata interessante” poche volte era Sherlock ad iniziare una conversazione, quindi la cosa mi stupì

“che cosa?” domandai senza pensarci

“la lezione di Jim” accennò un sorriso

“non so, non l'ho ascoltato”

“lui sa essere sempre il più bravo, è davvero un genio” non era solito fare complimenti alla gente, soprattutto a Jim

“beh, tu sei più intelligente però”

“purtroppo non credo... lui sa essere così geniale!” lo urlò, mi spaventò quasi, era una di quelle poche volte che lo vedevo entusiasta di qualcosa

“certo che hai davvero stima per lui, e nonostante questo vi prendete in giro da mattina a sera”

“è il nostro modo di corteggiarsi John”

“corteggiarvi?” sgranai un po' gli occhi, non gli avevo mai sentito dire una cosa simile, e devo ammetterlo, la cosa mi turbò, insomma... lui che corteggia qualcuno? Per poi non parlare che quel qualcuno era Jim Moriarty? Ok, forse ho volato troppo con la mente, forse non intendeva questo... solo... speriamo!

“ho usato il termine sbagliato? Allora diciamo che il nostro... legame... si basa su questo”

“vostro... legame?” ancora peggio! Hanno un legame?

“sì... emh, non so come potrei chiamarlo”

“amicizia?” cercai di aiutarlo senza però riuscirci

“no, non amicizia, non ho amici io” ci mancava questa!

“e allora io che sono per te?” gli domandai arrabbiato, lui si fermò, mi guardò e sorrise, uno dei suoi fantastici sorrisi che poche volte gli escono da quella sua faccia troppo seria

“il mio migliore amico” continuò a sorridere anche dopo la fine della frase, cosa davvero rara

“w-wow... cosa hai preso stamattina? È la prima volta che me lo dici... o mi stai addolcendo perché hai un favore da chiedermi?” aveva sempre doppi fini, e io quasi sempre ci cascavo, però devo ammetterlo, che lo dicesse per i suoi scopi o no, c'ero rimasto felicissimo, perché l'idea allora l'aveva presa in considerazione, già mi bastava!

“no, solo volevo lo sapessi, sai com'è, nel caso dovessi morire” morire? Non pareva preoccupato, così non lo presi sul serio “sai com'è, ho paura di averla combinata davvero grossa stavolta” continuò a camminare e io lo seguii superandolo e mettendomi davanti a lui per fermarlo

“che hai fatto?” domandai volendo immediatamente una risposta chiara e semplice

“vedrai! Sarà divertente!” c'entrerà sicuramente Jim, ne sono sicuro, tanto è sempre lui!

“speriamo che non hai esagerato...”

Continuammo a camminare parlando del più e del meno, fino a che non fu l'ora di rientrare in quella dannatissima classe di chimica! Sperai solo finisse in fretta, o che almeno succedesse qualcosa di divertente...

 

Ora: 11:40 circa / giorno: Giovedì / luogo: aula di chimica

 

Si sentì uno scoppio, un'enorme esplosione nel bel mezzo di un esperimento, e poi solo che fumo, fumo dappertutto! Non dava fastidio, nessuno tossì perché gli elementi chimici a quanto pare non facevano alcun effetto per l'uomo, ma la cosa sbalorditiva è che non si era mai visto un simile macello nell'aula di chimica, e poi per colpa di chi? Jim Moriarty, che si era fatto interrogare così da mostrare davanti a tutta la classe un suo speciale esperimento... a quanto pare uscito male! Ma proprio da lui? Lui che in chimica era al massimo dei voti insieme a Sherlock? Come poteva sbagliare... proprio lui?

Tutti cominciarono a svolazzare le mani per cacciare la nebbia e piano piano con l'aiuto delle finestre si dissolse e riuscimmo finalmente a vedere Jim, o... quel che restava di Jim! Egli era rimasto immobile, con la fiala in mano e gli occhi puntati ai resti della bacinella di vetro scoppiata davanti a sé, ma la cosa più divertente, era un'altra: nero in faccia! Nero e grigio messi insieme, e i capelli ritti, pareva uscito da un cartone animato! Era davvero, davvero troppo divertente vederlo in quello stato, infatti, si sentì partire una risata tremenda dai primi banchi dell'aula fino agli ultimi, mi intromisi anch'io nelle risate, non potevo farne a meno, ma lui rimaneva ancora immobile, stava rielaborando tutto e qualcosa di certo non gli tornava, resta però che aveva fatto una figura del cavolo!

“cos...” ecco la prima parola che riuscì a dire in mezzo alle risate di tutti e lo sguardo serio della professoressa. Si volse poi verso noi, senza un punto fisso, e poi all'improvviso girò la testa verso Sherlock, il quale si tratteneva anche lui da una risata...

“t-tu...” era stato Sherlock? Si riferiva a questo prima? Wow, sì, l'aveva davvero fatta grossa, se c'è una cosa che Jim odia è ferire la sua immagine da superiore difronte ad un pubblico, questa non gliela faceva di certo passare!

“tu! Tu!” con uno scatto schizzò fuori dalla cattedra buttando la fiala addosso a Sherlock il quale cominciò a correre per la classe seguito a ruota da Jim che voleva strozzarlo se non di peggio, Sebastian che voleva calmare inutilmente la situazione, la professoressa che voleva fermarli e gli applausi sincronizzati dei compagni che ridevano come matti... sì, pareva proprio una scena da film stupido da quattro soldi!

“io ammazzo!! Ti ammazzo! Tu! Ammazzo!! Io!” correva come un matto fino a che Sherlock aprì la porta e fuggì via dall'aula, seguito ancora da tutti, la lezione ormai era andata ed ero davvero felice, ma ora come calmare Jim? Si sarebbe sicuramente vendicato!

Si sentivano urli per tutti i corridoi della scuola, chiamarono perfino la preside che cercò di arrivare in prima possibile dato che era molto lontana, e se lei veniva dentro sede, significava guai!

La maratona si fermò solo quando Jim si buttò categoricamente sopra Sherlock e gli diede due netti pugni fatti bene, uno sulla faccia in piena guancia e l'altro sullo stomaco, dopodiché fortunatamente li staccarono a forza tenendoli come bestie infuriate, mentre a noi ci mandarono in mensa, con un anticipo di ben venti minuti!

 

Ora: 12:50 circa / giorno: Giovedì / luogo: mensa di scuola

 

“ma come, non ci vai con Sherlock?” colei che ha parlato si chiama Mary Morstan, una ragazza molto carina della mia età, e della quale sono attratto, dopotutto bisogna godersela la gioventù no? Tanto vale farsi piacere una ragazza dello stesso collegio. Questo martedì si terrà un ballo a scuola, per festeggiare i 18 anni del figlio della preside... anch'io ho pensato che fosse un motivo assurdo, ma alla fine penso l'abbiano fatto più come sfogo per i ragazzi, posso poi immaginare che macello ci sarà data la non presenza di insegnanti o controlli vari, saremo solo noi studenti, a ballare e divertirsi con chissà quale musica rintronante! Posso immaginare anche qualche uso di droga e alcolici da parte di alcuni, ma va beh, se resti fuori da quel giro tutto sarà tranquillo!

Ora tornando al fatto vero e proprio: ho finalmente trovato il coraggio di invitare Mary Morstan al ballo, l'ho conosciuta tramite Molly Hooper, la sua compagna di stanza nonché migliore amica, la quale è tremendamente innamorata di Sherlock nonostante lui non l'apprezzi per quello che è, spero proprio un giorno riuscirà a ricambiarla!

Allora, lei mi ha detto con un grande sorriso in faccia, tali parole... ora mi chiedo, perché tutte le persone che non conosco e conosco pensano che io e Sherlock stiamo insieme? Perché? Cosa glielo fa sembrare? Solo il fatto che siamo sempre insieme non implica il stare insieme nel vero senso della parola!

“no... no! Certo che no!” cercai di rimanere calmo ma non ce la feci, non so perché ma mi dava fastidio quando lo dicevano

“lo fai per farlo ingelosire?” ma... come gli vengono certe idee in mente? Chi gli ha messo in testa un'idea tanto assurda? Che sia stata Molly?

“no! Perché dovrei? Io voglio andarci con te! Solo con te!” gli urlai in faccia, tanto da attirare l'attenzione di molti alunni intorno a me, ma non mi importava, volevo essere chiaro

“beh... in tal caso... allora accetto!” cosa? Davvero? Aveva davvero accettato? Dopo avermi dato del gay, aveva accettato senza problemi? Era per caso uno scherzo?

“d-davvero?”

“certo! Mi piacerebbe andarci con te” oh... sì!! Sì, sì!! Ce l'ho fatta!

“oh emh... bene eh!” sembrai quasi impacciato e lei mi sorrise, con quel sorriso fantastico che solo lei sapeva fare

“bene... allora, quando ci vediamo?” dovevo essere più naturale possibile, cavolo che vergogna! Ma perché? Proprio ora che ce l'avevo fatta!

“emh... facciamo che alle 7:40 sono davanti alla tua porta ti va bene? Se non ti va bene allora tranquilla posso aspettare non c'è fretta non voglio metterti angoscia vai con calma cio-”

“va benissimo” mi disse interrompendomi con un altro sorriso... che figura del cavolo! E pensare che mi ero detto di stare tranquillo, ma quando la guardo proprio non ci riesco...

“ok... emh, allora... a presto!” scappai via dal loro tavolo dirigendomi di nuovo al mio, ero felice! Strafelice! Volevo riguardarla ma sarei sembrato troppo pesante, così rimasi girato e entrai vittorioso al tavolo

“ce l'ho fatta!!” dissi con i pugni stretti e un sorriso a duemila denti

“grandissimo! E bravo il nostro John!” il primo a farmi le congratulazioni fu Greg, e rimasi molto contento, spesso noi della stanza 221 mangiavamo sempre tutti insieme, nonostante quasi spesso si andava a litigare per qualche capriccio di Jim, però avevamo quel fondo di rispetto e allegria, che faceva invidiare molti

“grazie!”

“sì... bravo” ed ecco Mycroft che cercò di non apparire troppo entusiasta, ma gli sorrisi, era già tanto che avesse detto qualcosa

“congratulazioni davvero” stavolta era Sebastian, con uno dei suoi calorosi sorrisi ma inquietanti dato che... beh, la sua faccia era inquietante!

“grazie grazie! A proposito, voi con chi andate?” eravamo solo noi quattro al tavolo, di Sherlock e Jim non si sapeva niente, sicuramente erano stati intrattenuti dalla preside... speriamo bene per loro!

“io vado con quella ragazza laggiù” Greg mi indicò una ragazza bionda, non molto alta ma davvero carina

“wow Greg! Bella pesca!” gli diedi una pacca sulla spalla

“hahaha grazie!”

“e voi?” mi riferii a Mycroft e Sebastian

“se il Re me lo permette...” sembrò triste Sebastian, avrebbe voluto invitare lui, ma come non aspettarsi un rifiuto da parte di egli? Avevo una voglia assurda di chiedergli se gli piacesse, ma forse non era il momento ideale dato che stava davanti a tre persone

“prova a chiederglielo no?” glielo dissi come se fosse la cosa più naturale del mondo

“e se non accetta? Ci sono mille persone che già glielo hanno chiesto e glielo chiederanno... sia maschi che femmine... e li ha rifiutati tutti!”

“forse è perché vuole andarci con te e sta aspettando un tuo invito no?” cercai di sollevarlo il morale con qualche parolina forse un po' contorta e strana ma... ci provai

“non credo proprio...” e ovviamente le mie parole non funzionarono

“magari sarà l'ennesimo rifiuto... ma provaci!” gli altri due stavano zitti facendo finta di non essere interessati alla conversazione, ma ascoltavano, lo si vedeva

“ci penserò...” è come se mi ha detto di no... poveretto!

“non ci sono altri che te l'hanno chiesto?” dopotutto era davvero un bell'uomo, mi pare strano che nessuno si sia fatto avanti

“certo che ci sono state... ma io voglio andarci con Jim!” era una delle poche volte che alzava il tono di voce e lo chiamava Jim... si rimise poi subito composto, guardando il suo frullato e girandolo con la cannuccia

“oh... magari s-”

“heila perdenti!” ed ecco Jim che si siede al tavolo con un nuovo completo nero e capelli accuratamente rimessi apposto “di che parlate?”

“e Sherlock?” fu la prima cosa che mi venne in mente, dopotutto sarebbero dovuti rientrare insieme no?

“sta ancora dalla preside, la colpa era sua dopotutto, e dato che ne hanno le prove beh... si troverà nei guai!” trattene una risatina alla fine

“capisco...”

ci fu un attimo di silenzio, Jim si era ovviamente seduto vicino a Sebastian e gli aveva fregato il budino dal piatto, Jim amava i dolci, mangiava solo quelli da mattina a sera, giuro di non avergli mai visto mangiare altro

“Re!” Sebastian chiamò Jim con gran tono, ed egli si girò dalla sua parte stupido dalla voce con cui l'aveva chiamato

“cosa?” gli domandò

“vuoi... vuoi venire con me al ballo?” c'era riuscito! Cavolo se c'era riuscito! Vidi la faccia seria di Jim tramutarsi in un sorriso

“e ce l'hai messo di tempo...” girò lo sguardo verso il budino continuando a mangiarlo “... certo che vengo con te” oh sì! E Sebastian è un grande!

“grazie Re”

“hm” fu come un “prego” per lui, ma non lo diceva mai, lui era Jim Moriarty e dire “prego” era troppo no? Bah... comunque chissà, magari qualche possibilità ce la può avere Sebastian.

 

Ora: 18:30 / giorno: Giovedì / luogo: stanza 221

 

Avevo ormai da un po' finito i compiti e mi stavo godendo la televisione insieme a Greg e un suo amico, del quale non sapevo nemmeno il nome, ma Sherlock ancora non era tornato... gli hanno fatto il lavaggio del cervello per caso? Perché non torna? Ho anche provato a chiamarlo ma... niente! Suona a vuoto!

“basta...” mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso la porta con gli occhi degli altri fissi su di me

“dove vai?” mi domandò Greg mentre sorseggiava una delle sue birre

“a cercare Sherlock, mi sta seriamente preoccupando”

“non andare... tanto starà bene, ci fa sempre preoccupare per niente”

“meglio esserne certi, casomai avrò fatto un viaggio a vuoto, chiamatemi se è arrivato”

“come vuoi... allora a dopo” li saluto con un cenno della mano e apro la porta, ma...

“Sherlock!” mi ritrovo l'Indovino davanti agli occhi, insieme ad una busta per la spesa

“hei! Ho comprato degli hamburger, vuoi degli hamburger?” aveva un alone violastro nella guancia, le conseguenze del pugno di Jim

“dove diamine eri finito?”

“a comprare hamburger!”

“hamburger? Sei uscito da scuola?” non si può mai uscire da scuola... a parte la domenica!

“ovvio! Vuoi degli hamburger? Qualcuno vuole degli hamburger? Io voglio un hamburger! Ci sono degli hamburger!” mi scansa con un braccio facendosi spazio per entrare e mette la busta sopra il tavolo... avevano ragione, tanta preoccupazione per niente!

“hei Sherl! Che hai portato di buono?”

“hamburger, hamburger e... l'ho detto hamburger?” era per caso impazzito? Perché diamine ripeteva sempre hamburger? Si sentì poi una porta sbattere, proveniva dalla camera di Jim e Sebastian

“sei tornato!” si avvicinò in modo molto tranquillo e si fermò davanti a lui, guardandolo negli occhi “allora, che ti hanno fatto?”

“niente, solo una strillata lunga ore” solo questo? Pensavo che qualche provvedimento l'avessero preso...

“come al solito non fanno mai niente” sembrava tranquillo, il che significava che aveva già un piano per fargliela pagare... tanto peggio per Sherlock, dopotutto aveva esagerato!

Me ne vado per i fatti miei a prendere una boccata sul piccolo balconcino che avevamo, e ripenso a Mary, ma subito mi viene in mente lei che mi dice di Sherlock... maledizione, perché avrei dovuto andarci con Sherlock? Perché tutti pensano questo? Ancora non so dare una risposta a queste domande... molte volte mi sono chiesto: chissà come sarebbe se stessimo davvero insieme... però io non sono gay no? Allora non c'è problema, tanto non penso che lui sia innamorato di me, anzi, speriamo... e se me lo dicesse? Se mi dicesse che gli piaccio?

“hei...” faccio un piccolo scatto, ero assorto nei miei stupidi pensieri e non l'avevo sentito arrivare

“hei...” gli rispondo, non volevo sembrare scocciato ma... lo ero

“a che pensi?” io e Mycroft quando siamo in compagnia non ci parliamo mai, ma quando siamo da soli, si crea un certo legame, non so come definirlo ma, mi sento come se potessi parlare liberamente con lui, e a lui faccio lo stesso effetto, molte volte mi dice cose che non avrebbe mai detto a nessuno

“a... Mary” non era proprio a Mary che stavo pensando ma... dopotutto ero partito da lei

“bugiardo” sorride, so che sorride a me ma non mi guarda, è più concentrato ad accendersi una sigaretta

“beh... a Sherlock e Mary, cioé, una cosa che mi ha detto Mary di Sherlock” inspira del fumo e lo trattiene

“e che ti ha detto?” ed ecco che lo butta fuori

“pensava che stavo insieme a Sherlock” si fa una piccola risata e io lo guardo male

“scusa è che... è divertente”

“io non lo trovo tanto divertente! È così divertente per te essere preso per un gay?”

“a me non farebbe alcun effetto, basta sapere che non lo sei, non conta cosa dice la gente”

“dici così perché non lo vivi in prima persona!”

“probabile” mi sorride ancora e stiamo in silenzio per qualche secondo

“a proposito...” stavolta cominciai io a parlare “... tu con chi vai al ballo?” mi resi conto che non glielo avevo ancora chiesto

“con una, non è molto importante” sembrava davvero non interessargli

“e se non ci vai perché c'è lei, allora perché ci vai?”

mi sorride, stavolta però nascondeva qualcosa, non era uno dei suoi soliti sorrisi

“segreto!” spense la sigaretta e se ne andò, lasciando in sospeso la questione, forse ne vorrà riparlare ma non ora, chissà, lui è così strano...

 

 

Ora: 01:05 / giorno: Venerdì / luogo: stanza 221

 

Non riuscivo a dormire e Sherlock non aveva ancora raggiunto il letto... chissà cosa stava facendo... pensare che alla fine gli hanno dato solo una nota mi faceva un po' rabbia, se ero io la preside, lo avrei come minimo sospeso... invece qui si lascia correre sempre tutto, ormai i miei coinquilini hanno la nomina di “psicopatici” quindi qualsiasi cosa fanno, è normale! È normale se vai in giro in mutande, è normale se urini nei lavandini, è normale se sputi per terra, è normale se appiccichi le gomme alla parete, è normale se giri con dei coltelli in mano, è normale se fai a botte, è normale se spacchi il vetro di un bagno, è normale se rompi le porte, è normale! Se fai parte della camera 221 corridoio B, nessuno ti scoccerà perché... beh, perché ci si può aspettare tutto da chi sta qui dentro! Adesso quello che spero è di addormentarmi in fretta e arrivare vivo a domani.

  
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