Non c’era tempo di sbottonargli la camicia perciò la strappò con forza facendogli saltare la maggior parte dei bottoni. Gli accarezzò lentamente il petto e cominciò a baciarglielo avidamente.
- Sei così sexy…- sussurrò tra un bacio e l’altro.
- Grazie Lassie…anche tu…ma la mia camicia potevi anche risparmiarla.-
Shawn passò una mano tra i suoi capelli e con le gambe gli accarezzò le cosce.
Lassiter si stancò presto del petto di Shawn e tornò famelico sulla sua bocca e sentì le loro lingue danzare e accarezzarsi lente, gustandosi il sapore di vodka ancora presente nella bocca dell’altro. Mentre si baciavano toccò a Shawn prendere l’iniziativa.
Sbottonò lentamente la camicia del detective, gliela sfilò, gli accarezzò lento il petto e puntò sui pantaloni. Prima gli sfilò la cintura, poi cominciò a sbottonargli i pantaloni, nel frattempo Lassiter aveva cominciato a fare la stessa cosa con i pantaloni del sensitivo. L’aveva fatto bere abbastanza per evitare i preliminari.
Ma prima che Lassiter potesse fare qualcosa Shawn lo capovolse di peso, con una tale forza che il detective non immaginava avesse. – Scusa Lassie….ma voglio fare una cosa…- disse con gli occhi pieni di lussuria.
Si portò all’altezza del linguine di Lassiter e prima che quest’ultimo potesse capire cosa stesse facendo, l’altro gli abbassò i boxer e gli prese il membro, cominciando a succhiarlo lentamente, mentre con le mani gli accarezzava l’interno coscia tenendogli allo stesso tempo le gambe aperte.
- S-Spencer- il detective non si aspettava un simile gesto, ma non poteva fare a meno di trovarlo piacevole. Non poteva fare a meno di tenere lo sguardo su Shawn che si divertiva, ridacchiando, a leccarglielo e succhiarlglielo come se fosse stato un gelato, e questo lo eccitava tantissimo.
- Non…mmh…non ti credevo così perverso….Spencer…-
- Forse ho bevuto un po’ troppo, eheh, ma credo di averlo sempre desiderato farlo!- disse, smettendo di usare la bocca e cominciandolo a masturbare con le mani.
- Mi piace un sacco il tuo ‘coso’ Lassie…- confessò, ridacchiando come un bambino che ha appena detto qualcosa che non doveva dire.
- A me piaci un sacco tu Spencer…- disse godendo il detective.
Shawn si fermò. – Cosa?-. Solo allora Lassiter si rese conto di quello che aveva detto, ma si ricordò subito che probabilmente il mattino dopo il sensitivo non si sarebbe ricordato niente.
- Mi hai sentito benissimo.-
- I-io non pensavo, cioè, anche tu mi piaci, un sacco! Per i tuoi modi di fare, per il fatto che sembri senza cuore ma in realtà sei tenero…ti ho sempre visto su un piedistallo, un trofeo irraggiungibile come l’Oscar per Leonardo di Caprio! E adesso tu mi vieni a dire che in realtà anch’io ti piaccio e allora io mi sento davvero come se avessi appena vinto l’oscar come…-
- Spencer!-
- …Si Lassie?-
- Sta zitto e continua.- gli ordinò Lassiter.
Shawn non se lo fece ripetere e ricominciò.
Un po’ on la bocca un po’ con le mani, il sensitivo stava facendo godere in modo assurdo il detective che bene presto venne nella bocca di Shawn, che, con quello che sembrò un grande sforzo, ingiò lo sperma. – Bleah! Dio…fa davvero…Bleah!-
- Bene, ora è ilo mio turno.-
Lassiter prese con forza Shawn e lo mise al suo posto sfilandogli i pantaloni e i boxer, rimanendo entrambi nudi con l’erezione, gli allragò le gambe e si avvicinò col bacino pronto per farlo suo.
- N-no, aspetta Lassie, farà male così!-
Lassiter lo zittì baciandolo, e mentre sentiva la lingua del detective farsi strada nella sua, sentì dell’altro penetrarlo. Le dita di Lassiter si mossero sinuose dentro di lui, sempre più veloci, esplorandolo e preparandolo. Infine Lassiter estrasse le dita e sistemandosi  meglio sulle ginocchia e alzando shawn dai fianchi e lo fece suo.
Il bacino del detective si muoveva lento mentre il sensitivo si aggrappava ai cuscini del letto  tentava di trattenere i gemiti di piacere. Ben presto il ritmo si fece più veloce ne Shawn ne Lassiter riuscirono più a trattenere i gemiti, chiamandosi l’un l’altro finchè non vennerò entrambi. Ansimavano come se avessero appena fatto una maratona e mentre Lassiter usciva da Shawn, il sensitivo gemette un’ultima volta il nome del detective.
Lassiter si sdraiò vicino a Shawn, faceva troppo caldo per mettersi sotto le coperte, infatti il detective si infastidì quando Shawn lo abbracciò.
- Ti prego Spencer, ho un po’ troppo caldo ora…-
- Sssh…calmo Lassie…-
- Sono calmo…- disse con un ringhio, ma poi sbuffò, rendendosi conto che non poteva fare nulla verso un ubriaco e si lasciò andare, voltandosi e abbracciando a sua volta Shawn. In fin dei conti se l’era meritato.
- Lassie…devo confessarti una cosa…-
Lassiter si era aspettato fin dall’inizio un probabile discorso, di fatti si trattava di un ubriaco narcisita dalla lingua sciolta, e si aspettava dove voleva andare a parare.
- Senti Spencer…te l’ho già detto, si, mi piaci…-
- Non ero e non sono ubriaco.-
Il silenzio calò nella stanza.
- Tu…cosa?!-