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Autore: Forviata    14/04/2014    5 recensioni
"Dovevate solo assistere ad un concerto come siete finite in questo disastro?!"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I TACOS DELLA FELICITÀ

CAPITOLO PRIMO
AN ABSURD SUCCESSION OF EVENTS

 






 

Il 26 marzo del 1995, in una sperduta cittadina sudcoreana vicino Miryang il vecchio contadino Park Kyung ricevette da sua moglie la più grande delusione della sua vita: una femmina.
Tutte le preghiere sprecate a chiedere che il fagottino nel ventre di sua moglie possedesse la capacità di ingravidare qualcuno furono decisamente vane.
Dopo aver passato un paio d’ore a fumare sigari ed a bere scotch pensieroso, si alzò dalla sua bella poltrona di cuoio marrone ed esclamò a pieni polmoni -Io me ne fotto.-
Fu così che quella mocciosa mal riuscita prese il nome di “Mok” e fu cresciuta da suo padre come un vero, forte e virile uomo di campagna.
Quella sono io, Park Mok, ed all’epoca non vedevo l’ora di seguire le orme del mio grande papà e diventare il miglior agricoltore del mondo.
Passai anche una fase verso i 5 anni in cui il mio sogno era quello di fare il camionista e solcare le autostrade su di un grosso drago d’acciaio tutto mio, grandi ambizioni insomma, ma era abbastanza normale per il mio paese, era un mondo in cui il quoziente intellettivo si misurava in base alla capacità di guidare un trattore.
E cavolo, io sono molto brava a guidare trattori.
Ad ogni modo, per quanto fossi il campione di appa, brava nella caccia, nell’usare una mietitrebbia e nel tirare pugni c’era un piccolo segreto che non potevo rivelargli o avrei distrutto sicuramente la stima che lui aveva nel suo “ragazzone”.
Io adoravo il kpop, e tutt’ora lo amo.
Era una piccola passione che tenevo nascosta e condividevo con le mie tre più care amiche.
Lee Hyerin, qualche mese più piccola di me, ho passato tutta la mia vita insieme a questa secchiona scassapalle urlante e non sono mai riuscita a staccarmela di dosso, è una delle persone più sincere di questo mondo, intelligente, dotata di un corpo da modella e la capacità di far salire il tono della sua voce fino a davvero troppi decibel per le mie fottutissime orecchie, nonostante il suo entusiasmo esagerato per qualsiasi cosa io non potrei vivere senza di lei, è tipo la sorellina irritante che non vorreste mai avere ma che se vi ritrovate non potrete mai più lasciar scappare.
Kim Solji, vent’anni, gnocca da far schifo, lei è straniera, dall’accento mi è sempre sembrata francese, cambiò il suo nome quando si trasferì in Corea e nessuno ne conosce l’originario è sicuramente la più scaltra tra di noi, possedeva il carisma di un leader politico e la bellezza di una vera regina, ed anche i soldi di una vera regina, viveva di rendita a Seoul e se la spassava tra i vari locali, conosceva una quantità industriale di trainee ed attori che le passavano inviti a backstage ed altre robe simili di cui io non mi intendo.
Cosa c’entra lei con me?
Beh possedeva una villa estiva nel mio paesino in cui facevo da giardiniera per procurarmi qualche soldo extra ed un giorno mentre stavo lavorando la sentii canticchiare una canzone dei Block B, era la prima volta che vedevo una persona che apprezzava quel genere musicale nel mio paese che non fosse Hyerin, così la presi per le spalle e praticamente.. le urlai in faccia. -IO TI VOGLIO BENE QUELLA CANZONE LA CONOSCO- 
Solji scoppiò a ridere e nonostante odiasse le persone troppo brusche come me (Ma hey! si vedeva che ero in buona fede!) iniziammo a parlare e stringemmo amicizia.
Fu lei a presentarci Choi Gahye, poco più grande di Hyerin ma più piccola di me, un’aspirante cantante proveniente da Busan, era davvero brava, riusciva ad eseguire anche difficili coreografie che grazie a dio io non dovrò mai provare a fare, era anche lei molto bella, aveva degli occhi giganteschi, possedeva una memoria che faceva paura, io l’adoravo, in genere adoro tutti coloro che ridono alle mie battute, ma quella ragazza era capace di far ridere anche me, era dispettosa in un modo mostruoso e questo la rendeva solo più divertente.
In poche parole tutte erano belle intelligenti e femminili tranne me, che rappresentavo a tutti gli effetti la figura maschile primaria nel mio paese.
Giungiamo quindi all’inizio di questo assurdo susseguirsi di eventi che risale a due settimane prima del mio diciottesimo compleanno.
Io e le mie amiche ci riunimmo nella tenuta di Solji e mentre mi stavo abbuffando di pancakes Gahye si girò verso di me e disse -Allora Mok, cosa hai intenzione di fare per il tuo compleanno?-
Risposi con la bocca piena da brava contadina affamata -Penfdavo fi manfare qualfcofa con foi- 
Solji mi mise un tovagliolo sul muso e ridendo disse -Penso che la nostra idea potrebbe piacerti di più-
Hyerin aggiunse tutta sorridente -Indovina chi ha quattro biglietti per il concerto degli exo del 30?-
Smisi di masticare e spalancando gli occhi ingoiai come se avessi capito che avrei potuto sputare tutto da un momento all’altro.
Posso giurare di aver visto una qualche divinità materializzarsi davanti a me al sentire di quelle parole.
Un concerto del mio gruppo preferito poco dopo il mio compleanno insieme alle mie amiche più care era un sogno per me.
-Oh mio dio-
Involontariamente mi girai verso Solji con un’aria tra lo sconcertato e il “Ho visto la madonna”
-Suvvia non mi guardare così! E’ stato uno scherzo procurarsi i biglietti.-
Mi lanciai in un abbraccio goffo ed incontrollato verso tutte e tre sovrastandole con la mia emozione.
Quando riuscimmo a ricomporci però dissi.
-Ma come faccio con mio padre?-
-Non preoccuparti, diremo che andremo a fare una piccola gitarella su per le montagne-
-Sì dai, una di quelle maschie come piacciono al tuo appa- 
ridemmo tutte insieme come stupide e la nostra serata continuò così.
La notte stessa già non vedevo l’ora che arrivasse il momento di andare al concerto.
Mi rigiravo nel letto fantasticando sulle situazioni più assurde che potevo inventare.
-Dio come riderò alla reazione che avrà la mia secchiona di fronte a Chanyeol.-
Amici miei, se vedete una ragazza alta e magra saltellare come una pazza in mezzo alla strada con in mano un libro e qualche ridicolo gadget in plastica di quelli che si vendono nei supermercati che urla riferimenti a vari libri fantasy contemporanei violando diversi copyright, beh, quella è Hyerin che ha appena sentito una registrazione del suo ultimate bias che dice “Vuoi sposare oppa?” 
Avrei pagato quel ragazzo per ripetergliela davanti pur di vedere l’espressione della mia amica.
-Solji invece sicuramente troverà un modo per avvicinare Jongin.-
Tra me e me pensavo che magari Gahye, da perfetta attrice qual era avrebbe potuto mantenere la calma ritrovandosi Luhan così vicino, o magari avrebbe assottigliato gli occhi facendo quel sorrisetto perverso che era la sua specialità e gli sarebbe saltata addosso come io avrei approvato.
Poi iniziai a sbavare pensando che anch’io avrei incontrato il mio bias.
-E poi io lo sentirò cantare da così vicino finalmente..- 
Scossi la testa ed assunsi un espressione contrariata.
-No! Io sono Park Mok queste robe da donna non sono cose che mi riguardano! Manterrò alto il mio onore!-
Mi alzai e con la mia camminata orchesca raggiunsi il frigorifero e presi la maggior parte della roba ancora commestibile che c’era dentro.
Tornai in camera mia e cominciai a liberare la mia indole di scrofa sul cibo.
Ricevetti una chiamata da Gahye.
Ora.
In quel momento non ero con lei e non so che faccia avesse in realtà ma la immagino molto simile a quella di Harley Quinn mentre pensa al suo amato Joker, magari mentre è nudo.
-Mok.. Lo sai che cosa faremo una volta al concerto?-
Fui pronta a rispondere con l’aria più scema e sorridente del mondo.
-Ma certo che sì sorella, ci divertiremo un mondo! Scatteremo un mare di foto e..-
Qui la sua voce si fece più maligna.
-Oh no..-
-Gahye ma che hai mal di gola? Sembri terminator nell’ultimo film, guarda che mi preoccupo.-
-Noi due ci intrufoleremo dietro le quinte.-
-Eh?! Ma sei folle! Sei impazzita! Che diavolo ti prende?! Devi rivedere la tua fedina penale ragaz..-
Non riuscii a terminare la frase che lei pronunciò le parole magiche.
-Do Kyungsoo a meno di 10 metri.-
Ci fu qualche istante di silenzio in cui la mia mente elaborò fin troppe immagini.
-……….Ci sto, dimmi cosa devo fare, sono al tuo più totale servizio, ma perchè non coinvolgiamo anche Solji e Hyerin?-
-Ma sei scema? Solji non ci permetterebbe mai di fare una cosa simile e Hyehye andrebbe subito a dirglielo.-
-Perché sono così facile da convincere..-
-Andiamo! Sarà una stupidaggine, tu picchierai tutta la gente che ci si avvicinerà ed io studierò la mappa del backstage in modo da trovare subito i posti più interessanti, Solji e Hyerin non si accorgeranno di niente e si divertiranno anche mentre noi siamo “in bagno”.-
-Sfrutti la mia forza solo per fini così loschi e poi è una sasaengata pazzesca, si accorgeranno ad un certo punto che non siamo in bagno, suvvia Gahye.-
-E invece ho pensato anche a questo! Il giorno prima andremo a cena in un ristorante messicano e noi due mangeremo lo stesso piatto in modo da poter dare la colpa ai tacos per la nostra assenza.-
-E’ un piano geniale.-
-Stai accettando solo perché questo implica andare a mangiare messicano.-
-Mi offri un piatto di tacos e l’essere più eccezionale della terra a meno di 10 metri nel giro di 24 ore, cosa vuoi che ti dica?-
-Sento i tuoi ormoni oltrepassare il telefono e venire da me.-
Giuro che i miei ormoni erano tutti al loro posto e non stavo sbavando così tanto come potrebbe sembrare.
-…….-
-Stai pensando a Kyungsoo ricoperto di tacos.-
-Esci dalla mia testa!-
Gahye scoppiò a ridere ed io sorrisi come una bambina che ha fatto felice i suoi genitori prendendo un bel voto a scuola (o nel mio caso tosando una pecora senza ucciderla)
-Allora è andata?-
-E’ andata-
Ci salutammo e chiudemmo la telefonata, di certo non potevo sapere tutto quello che sarebbe derivato da queste mie ultime parole, ma non posso fare a meno di pensare che non cambierei certo idea se tornassi indietro, dopo tutto questa storia è solo un assurdo susseguirsi di eventi.

 

 



Salve gente, questa mia nuova storia non so come sia venuta fuori dalla mia mente, probabilmente in un momento di totale demenza, nel prossimo capitolo ci sarà il concerto ed inizieranno a venire fuori gli exo, parlerò del fatto preciso che darà inizio all’assurdo susseguirsi di eventi di cui parla Mok, spero che possa piacervie che continuerete a seguirla, al prossimo capitolo (*^*)/

  
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