Mi chiedo: "per quanto tempo avrò tempo?"
Scusa, non volevo citare la mia amarezza.
Mi salveresti? Sei in pericolo? Ti fideresti?

Non vado avanti, ho passi spenti
io come sempre inciamperò
e cadrò e sanguinerò ancora e ancora


Scivola come acqua sulla pelle,
il coraggio, lontano appare
e mi sciolgo qui, ancora e ancora

Così annegherò 
questa è paura, sai
non ho le branchie per
per sopravvivere,
Poi vidi te, così fragile


E sai, io ti aiuterò ancora e ancora
no, non scapperai, ancora, ancora
sarà tuo il mio respiro.
Sì, ti bacerò perché così
respireremo in due…
Questa paura spezzata
sarà forse più debole?

Sai, ci immergeremo e poi
non saliremo più
con questa tristezza insieme
puoi non respirare più?
dimentica che puoi
lasciati morire con me

se sarai triste allora potrò esserci?
potrò annegare, ma non mi interessa più…
Cosa speri? Sogni ? vivi? Ha senso questo?

l'acqua è salata e non la sopporterò 
Bruciano i polmoni, troppo bianco
Mi asciuga gli occhi e se non ti vedo
Come farò? Ti troverei? Non lo so
 
L’amore è nero, allora è dolce?
perchè adoro solo ciò che dolce è
perciò ti chiederò zucchero
ancora e ancora, lenire un’amarezza
Della quale sarai allo scuro perché
ne potresti morire. Ops, colpa mia.

apri i tuoi occhi, aprili per me.
giurerei di averti visto sorridere
riflesso sono nelle faville. Evapora
evapora, questa stupida acqua.
“Ti Amo” ancora e ancora…
 
Non dovevo dirtelo
Lo so.