Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
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Autore: Ino chan    15/04/2014    3 recensioni
-Mi credi davvero un agente HYDRA?-
Phil non risponde allo sguardo oltraggiato che Melinda gli rivolge mentre la spintona lungo il corridoio. Dire che non crede più a nulla è riduttivo.
-Phil?- Melinda punta i piedi e Phil è costretto a girarsi per spingerla a camminare -Mi credi davvero un agente HYDRA?- ripete guardandolo negli occhi - Dopo venti anni che mi conosci? Pensi davvero che io sia un infiltrata?-
Phil digrigna i denti mentre la spinge avanti a sé con uno strattone alla banda in ferro che trattiene le manette -Non ti credevo nemmeno capace di tradirmi Melinda.-
[Versione alternativa della puntata 1x17]
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jemma Simmons, Melinda May, Phil Coulson
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Hub
-Laboratori-



Clint  Barton ha iniziato ad imboscarsi nei laboratori per dormire da quando, dopo la morte di Coulson, Pepper Potts ha deciso di salvare la sua anima e il suo stomaco dalla perdizione occupandosi di lui come si fa con un cane randagio. Agli inviti a cena alla Stark Tower si sono sommati a quelli a pranzo, tanto che ormai, persino Tony Stark inizia a vederlo come uno di casa , o un soprammobile particolarmente rumoroso,  e a smesso di far battute sul suo conto..
Il problema è che con la sua permanenza alla Tower diventata quasi abituale, Pepper ha smesso di sforzarsi di fare la perfetta padrona di casa. Se all’inizio ordinava il pasto in qualche ristorante , ora è lei a cucinare e se c’è qualcosa che Virgina Potts non sa fare è stare dietro ai fornelli.
Clint, steso sul pavimento sente la pasta alla carbonara che Pepper gli ha fatto mangiare per pranzo salire su verso la gola e poi tornare giù come se fosse dotata di un effetto beccheggio.
Si volta per non vomitarsi addosso e da sotto il tavolo scorge una figuretta impettita di fronte allo schermo di un computer a qualche bancone di distanza da quello dietro il quale è nascosto.
Una ragazza con i capelli raccolti in una coda di cavallo intenta ad annotare su un taccuino i risultati di un analisi. Clint la osserva accigliato, è strano che non la riconosca, di solito è un mago ad associare sederi graziosi come quello della sconosciuta a nomi di giovani agenti.
Si accomoda meglio dietro al bancone dove si è imboscato circa tre ore fa mentre la ragazza quasi sussulta all’arrivo di un visitatore.
“E’ uno dei soldatini di Garrett.”
La poca stima di Clint nei confronti dell’Agente Garrett ha radici profonde. Affidato a Coulson  dopo i primi i primi tre anni di accademia, un pomeriggio questi decise di farlo allenare nel corpo a corpo con Garret.
Era solo una ragazzo di ventuno anni, abituato fin troppo bene perché per quanto Coulson fosse  esigente,non era mai troppo violento, e l’ultima cosa che Clint ricorda di quell’ allenamento è Phil che si butta sulle gambe di Garret per incassare per lui l’ennesimo calcio in testa.
Clint si gira pronto a tornare a dormire, ma la voce di Triplett, almeno crede che si chiami così il ragazzone, è troppo forte. Arriccia il naso infastidito mentre la ragazzina gli risponde quasi sussurrando.
Il chiaro tono di chi si sforza di mentire e di sembrare convincente.
Clint socchiude gli occhi “In teoria in un laboratorio bisognerebbe far silenzio.”  si tira a sedere

 

-La squadra di Coulson è molto riservata anche per questa agenzia-

 

Clint sbarra gli occhi “Che ha detto?”
Balza in piedi  e  Triplett si volta verso di lui veloce come una vipera, seguito dalla ragazza che tiene una mano premuta sul petto. I due lo fissano mentre aggira il bancone e guadagna il centro della stanza - Che hai detto?-  Triplett non risponde, la ragazza lo guarda come se fosse un mostro -Fai parte della squadra di Coulson?-
Nessuna risposta e Clint sente la rabbia salire -RISPONDIMI AGENTE!-
-Sì, faccio parte della squadra di Coulson.- pigola la ragazza -Lei chi è?-
-Agente Clint Barton.- risponde Triplett  per lui -Occhio di Falco.-

 

The Bus.

Ignaro che anche nella mente di Clint stia risuonando la parola tradimento, Phil cerca di scacciare il pensiero di scambiare la pistola della Buona Notte con una vera e fare fuoco su May  ferma davanti alle porte del laboratorio.
Il segnale disturbato che viene dal portatile su cui Skye è china sembra fargli eco nel cervello mentre rinsalda la presa al calcio dell’arma. Fury, nel corso del suo addestramento non ha fatto altro che ripetergli che è mantenere la calma,  anche quando tutto va a puttane, la differenza fra un agente è un semplice sbirro e Melinda deve ringraziare che sia sempre stato uno scolaro modello altrimenti avrebbe due buchi in fronte a quest’ora.
-Ti scopriamo e di colpo le comunicazioni con lo S.H.I.E.L.D sono interrotte, come la metti?-
Melinda non accenna a cambiare posizione, ad aprire la bocca per dire qualcosa che non sia una balla detta a faccia seria e Phil arriva al punto di doverla tramortire per non seguire l’impulso di metterle la mani al collo. Non la guarda nemmeno crollare a terra, gli basta l’espressione di  orrore sul viso di Fitz e Skye.
Phil per un secondo ha quasi la sensazione di aver sparato anche alla loro innocenza.

The Hub
-Laboratori-


“E’ ancora vivo e non si è messo in contatto con me.”

 

-Simmons.-
Clint alza gli occhi confuso e la ragazza accanto alla porta ripeta incerta -Agente Simmons.-
Clint annuisce accennando ad un sorriso - Sei sicura di poterti fidare di uno delle bambole assassine di John Garrett?-
Simmons guarda verso la porta prima di avvicinarsi al tavolino dove Clint è appoggiato -In realtà non lo so.- bisbiglia -Però ho bisogno della Holobox come vi ho detto. Da sola non...-
Clint si appoggia l’indice della mancina contro le labbra - Ssssh.- mormora -Dai troppe spiegazioni per essere un agente.-
La ragazza sorride - Sì, ma lei è diverso.-
Clint alza un sopracciglio -L’Agente Coulson ci ha raccontato che è stato lui ad addestrarla, è questo beh, ci rende un po’ compagni, no?-
Clint vorrebbe non intenerirsi davanti a quel musetto speranzoso, ma non riesce. Natasha non fa che ripetergli che il suo cuore di burro sarà la sua fine e inizia a crederlo anche lui - Direi di sì.-

 

Natasha non risponde al cellulare ed è strano, visto che è una di quelle persone che se lo portano dietro anche al bagno. Ufficialmente per essere sempre reperibile, ufficiosamente per  giocare a Candy Crush Saga  a mollo nella vasca da bagno.
Clint infila il cellulare in tasca mentre Simmons apre la Holobox e digita sulla tastiera. Triplett gli rivolge l’ennesima occhiata storta da sopra la testa di Simmons e lui arrotonda entrambe le sopracciglia dandosi un aria beata.
Che sia stato lui a mischiare allo shampoo di Garrett della crema depilatoria non è un mistero per nessuno al Triskelion e dintorni, ne che Garrett  abbia festeggiato a birra quando è stato declassato ad agente di livello cinque dopo i fatti  di New York e la possessione di Loki.
-Che c’è?-
Triplett scrolla la testa -Niente.- risponde voltandosi verso l’ologramma che si proietta contro la parete.
 

 The Bus.

-Mi credi davvero un agente HYDRA?-
Phil non risponde allo sguardo oltraggiato che Melinda gli rivolge mentre la spintona lungo il corridoio. Dire che non crede più a nulla è riduttivo.
-Phil?- Melinda punta i piedi e Phil è costretto a girarsi per spingerla a camminare -Mi credi davvero un agente HYDRA?- ripete guardandolo negli occhi - Dopo venti anni che mi conosci? Pensi davvero che io sia un infiltrata?-
Phil digrigna i denti mentre la spinge avanti a sé con uno strattone alla banda in ferro che trattiene le manette -Non ti credevo nemmeno capace di tradirmi Melinda.- sibila, aggiungendo poi alla volta dell’espressione costernata che Melinda gli rivolge -Non fare domande di cui non vuoi sapere le risposte.-

 

A Phil fa male vedere May usare quel telefono nascosto, è come avere la prova del suo doppiogioco sbattuta in faccia senza il minimo garbo. Si costringe a non distogliere lo sguardo, ed è grazie a questo che riesce  a non perdere l’occhiata sconvolta che gli rivolge prima che una selva di pallottole faccia a pezzi i vetri della cabina di pilotaggio.
Melinda porta una mano al braccio ferito mentre lui la tiene a sé e strisciando culo a terra cerca di arrivare in corridoio senza prendersi qualche colpo in testa. Crollano sul pavimento, uno sopra l’altro, prima che l’adrenalina abbia la meglio e lo costringa ad alzarsi.
-Mi hanno sparato.- farfuglia Melinda da qualche parte contro il suo collo - Ora mi credi?-

 

The Hub
-Laboratori-

 

-HYDRA?-

Clint cerca di elaborare le parole dell’Agente Weaver mentre accanto a lui Simmons prende fiato con la bocca -HYDRA?- la sente ripetere prima che lo scatto della porta alle loro spalle li faccia trasalire entrambi.
-Che sta facendo?-
Triplett accenna al punto dove prima si stagliava l’ologramma di Weaver -Faccio quello che la signora ha detto, ci chiudo dentro.-
-Per il tuo bene ragazzone facci uscire da qui.- sibila Clint avanzando di un passo per mettersi fra Triplett e Jemma .
-La porta non reggerà se vengono a cercarci, ma non passeranno per di qui almeno per un po’.-
Clint sente una mano di Jemmma stringere convulsamente un  lembo del suo giaccone, le rivolge uno sguardo da sopra una spalla mentre Triplett si avvicina.
-Come facciamo a sapere che possiamo fidarci di te?-
-Perché…- Triplett accenna ad un sorriso -…Io non sono stato addestrato da un zombie robot  lavoro per lui.-
Clint storce la bocca mentre la mano di Jemma finisce per stringersi alla sua - No, ma sei stato addestrato da una testa di cazzo.-
Triplett si chiude nelle spalle appoggiando l’arma che tiene alla vita sul bancone - Questione di punti di vista.-

The Bus.

 

Una parte di Phil vorrebbe davvero credere che l’unico affetto che in questi mesi ha avuto il permesso di frequentare sia stato sincero, ma fidarsi di qualcuno non è mai stato il suo forte, soprattutto se quel qualcuno lo ha fatto sentire un coglione solo un ora prima.
Lo sguardo che Melinda gli rivolge però è così vero e accorato che una parte di lui, una parte piccola, ma potente, non può fare a meno di sciogliersi.
Lo ha fatto per lui. Per proteggerlo. E negli anni, il malato senso di protezione che Melinda ha sempre avuto nei suoi riguardi, anche a costo di finire male lei stessa, gli ha dato la possibilità, in uno scontro, di non  dover mai stare a preoccuparsi di guardarsi le spalle.
Ora che ci pensa, l’unico scontro che ha fatto senza di lei a vegliarlo, è finito accoltellato alla schiena da Loki.
-Ti credo.-mormora stringendo le bende attorno alla ferita al braccio .

 

Ho bisogno di farlo.

 The Hub
-Laboratori-

-Signora.-
-Agente Barton, lieta di vederti.-
Clint senza la potenza del ridicolo impossessarsi di lui. Il sorriso gradevole che Victoria Hand gli rivolge fa letteralmente a pugni con la selva di armi che gli ha fatto puntare contro. Solo cinque su di lui mentre gli altri quattro sono su Triplett e Simmons.
Diciamo che se da una parte lo lusinga che l’agente leggendaria lo consideri pericoloso anche senza un arco, dall’altra  vorrebbe scoppiare a riderle in faccia.
Nemmeno Superman potrebbe uscirne senza beccarsi una pallottola in testa contro cinque agenti armati fino ai denti.
-L’HYDRA è  riuscita a infiltrarsi nello S.H.I.E.L.D fino ai livelli più alti.-
Clint sente addosso gli sguardi di Triplett e Simmons mentre  Hand comunica loro di aver servito in realtà il male che cercavano di estirpare - Abbiamo il sopporto di agenti di livello nove e dieci e chi si è opposto è stato eliminato.- gli occhi neri di Victoria si fermano su Clint - Compreso il Direttore Fury.-
Clint deglutisce a vuoto mentre incontra lo sguardo dei suoi compagni di sventura.
- Vi offro una scelta o giurate eterna fedeltà all’HYDRA o farete la stessa fine del Direttore.-
Clint cerca gli occhi di Triplett e un secondo dopo aver visto un lampo di comprensione sul suo viso, si getta sull’agente più vicino, disarmandolo e tirando a sé un altro per puntargli la pistola rubata al collega alla testa. Triplett nasconde dietro di sé Jemma che finisce con lo sbattere di forza contro uno dei tavolini tanta è la forza che lo specialista usa per toglierla da una possibile traiettoria di tiro e lo imita.
-Uccideteci…- abbaia Clint mentre Triplett serra la presa attorno alla gola del suo avversario e gli preme la pistola che gli ha sottratto contro la tempia -… E almeno due di voi verranno all’inferno con noi!-

 

 

 

FINE PARTE 1/3

   
 
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