Storia scritta per LIMITAPROMPT, la nuova adorabile iniziativa indetta da piscinadiprompt, sul prompt "Il sempre è fatto di attimi." (Emily Dickinson) pescato tra i prompt orfanelli. :3
Sulla vita dei protagonisti di questa piccola flashfic ho scritto qualche altra storia che, però, per motivi di regolamento non ho potuto pubblicare qui. Se qualcuno è interessato a sapere qualcosina di più su di loro, potete trovarle tutte raccolte sul mio LJ: click! :3


« Fratellino, bianco o rosso? »
Lucie solleva i due reggiseno appena pescati dalla cesta delle offerte e te li mostra.
Guarda prima quello di pizzo bianco che tiene nella mano destra poi quello rosso che stringe nell’altra mano, infine torna a guardarti in viso, in attesa di una risposta.
Scrolli le spalle.
« Tu quale preferisci? »
Lei arriccia le labbra in quella sua maniera adorabile e riprende a fissare alternativamente i due capi.
« A me piace di più quello rosso, bianco è troppo anonimo, ma sarai tu che dovrai poi togliermelo, per cui » allunga le braccia nella tua direzione e sorride, « scegli! »
Sbuffi un sorriso ma lanci d’istinto una rapida occhiata intorno per controllare che nessuno sia abbastanza a portata d’orecchio da poter aver sentito quello che ha appena detto.
« Quello rosso » sentenzi infine.
Tua sorella sorride felice.
« È bello, vero? Però anche quello bianco non è male ».
« Allora prendi quello bianco ».
Torna a studiare i due reggiseno come se fossero dei saggi di estrema importanza.
« Il disegno del pizzo è così carino! Ma di quello rosso mi piacciono molto il cuore con i brillantini e i fiocchi ».
Gonfia le guance, quasi fosse offesa per il terribile dilemma a cui tu sai il suo cervello sta cercando di far fronte in questo momento, poi arriccia le labbra ed allunga nuovamente le braccia verso di te.
« Fratellino, aiutami! » piagnucola.
Non riesci a trattenerti dal guardarti ancora una volta intorno, poi sospiri e sorridi ed allunghi una mano per portarle dietro l’orecchio una ciocca della frangia sfuggita alla molletta.
« Prendili tutti e due, tanto non sono in offerta? »
« Ma papà Haya dice che ho già sforato la mia paghetta mensile oltre il limite massimo perché ti ho comprato tutti quei regali » mugugna Lucie, concentrata a fissare ancora una volta i due reggiseno.
« E da quando ascolti quello che dice papà Haya? »
Tua sorella sembra arrossire impercettibilmente ed incassare un po’ la testa nelle spalle, come usa fare d’istinto quando è offesa.
« Ha detto che qualunque altro acquisto farò lo scalerà dalla tua paghetta mensile » mugugna e tu ti sorprendi a trovarla talmente adorabile che sei costretto a dare fondo a tutto il tuo autocontrollo per non scoppiare a ridere.
Alla fine glieli sfili entrambi dalle dita e la prendi per mano.
« Vorrà dire che questa volta sarò io a fare un regalo a te ».
Tua sorella sorride felice e ti segue fino alla cassa come se ti stesse accompagnando a fare una tranquilla passeggiata nel parco.
Consegni i due indumenti alla cassiera e li paghi davvero di tasca tua, con i soldi appena guadagnati grazie all’ultimo lavoretto fatto nel giardino della vicina di casa, ben consapevole che Lucie pretenderà d’indossarli e soprattutto farseli togliere entro domani mattina.