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Autore: amolefossette    17/04/2014    5 recensioni
Rose stava attraversando la sala grande quando lo vide; i capelli talmente biondi da sembrare bianchi, gli occhi azzurri e limpidi, il sorriso appena accennato e la divisa serpeverde perfetta e pulita. Era bello come sempre e freddo più del solito; la guardò intensamente passando, lo faceva sempre e non le parlava mai.
[Rose & Scorpius]
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose stava attraversando la sala grande quando lo vide; i capelli talmente biondi da sembrare bianchi, gli occhi azzurri e limpidi, il sorriso appena accennato e la divisa serpeverde perfetta e pulita. Era bello come sempre e freddo più del solito; la guardò intensamente passando, lo faceva sempre e  non le parlava mai. Si sedette al tavolo insieme ai suoi amici e iniziò a parlare con loro. Era il primo giorno del sesto anno, la sala grande brulicava di ragazzi le cui voci si fondevano dando vita ad un unico grande chiacchiericcio. Non appena Scorpius le passò oltre, Rose si concentro sui tavoli: i bambini che erano appena stati smistati erano intimiditi ma felici, e facevano amicizia con i loro nuovi compagni. Hugo era al tavolo corvonero con i suoi amici, la salutò sorridendo e lei ricambiò.
-- Ciao sanguemarcio.
La prese in giro un ragazzo appartenente alla categoria dei pochi rimasti convinti che il sangue dovesse essere puro. Quei pregiudizi erano ormai stati messi da parte da anni, almeno dalla maggior parte delle persone; eppure alcuni non si risparmiavano battute e frecciatine varie.
Rose scosse appena la testa, non dava peso a quel genere di insulti da tempo ormai. Si sedette vicino ad Albus e a James, Lily era seduta di fronte.
-- Ciao ragazzi.
Salutò Rose sorridendo; Albus le mise un braccio sulle spalle, erano come fratelli.
-- Allora rossa, hai già visto il tuo ragazzo?
La prese in giro lui facendo ridere James, Lily scosse la testa.
-- La lasci stare?
Disse riprendendo il fratello, Albus rise.
--Eddai, se o no una grifondoro?  Prima o poi dovrete parlarvi, lo sanno tutti che vi piacete.
Insistette Albus guardando Rose, lei sbuffò.
-- Come possono averlo anche solo intuito? Non ci siamo mai parlati!
Disse stizzita e si scrollò di dosso il braccio di Albus.
-- E’ abbastanza evidente. Ricordi cosa è successo nell’aula di pozioni?
Rose frugò nella sua memoria in cerca di un ricordo che risaliva all’anno prima. Erano nell’aula di pozioni, lei e Scorpius si erano scambiati le solite occhiate, senza proferire parola ovviamente. Il professor Lumacorno stava parlando dell’Amortentia, il più potente filtro d’amore al mondo. Rose aveva ascoltato attentamente, le piaceva Pozioni, era una materia che trovava interessante. Il professore aveva chiesto a Scorpius di avvicinarsi al filtro e dire che tipo di odore sentiva. Lui si era avvicinato con un mezzo sorriso, aveva guardato Rose talmente intensamente da averla fatta arrossire e aveva annusato.
-- Credo sia l’odore del mio manico di scopa, libri appena stampati e  un forte aroma di primule.
A quel punto tutta la classe si era girata verso Rose, tutti sapevano che lei profumava sempre di primule. Lei era arrossita,diventando un tutt’uno con i capelli.
-- Rose! Roo!
Lily la richiamò riportandola bruscamente alla realtà, il ricordo s’interruppe.
-- Che c’è?
Domandò lei stordita, James la guardò.
-- Dobbiamo andare ai dormitori.
Disse alzandosi, gli altri lo imitarono e si diressero verso l’uscita. Mentre la sala grande si svuotava Rose cercò Scoprius nella folla, ma lui era già andato via.
-- Ci vediamo domani ragazze.
Le salutò James e andò verso il dormitorio maschile.
-- Ciao ragazze.
Disse Albus e andò via con lui. Rimaste sole, Lily e Rose andarono verso le scale ma, mentre stavano per salire il primo gradino, sentirono un rumore di passi in avvicinamento.
-- Rose Weasley?
Chiese un ragazzo dagli occhi scuri e la divisa serpeverde, Rose annuì.
-- Si.
Disse lei, lui sorrise appena.
-- La preside McGranitt ti vuole, vieni.
Disse invitandola a seguirlo,Rose fece spallucce.
-- A dopo.
Salutò Lily e seguì il ragazzo. I corridoi erano bui e semivuoti, il coprifuoco era quasi scattato ed era strano che la preside la volesse a quell’ora.
-- Come mai sono stata convocata?
Chiese curiosa mentre svoltavano in un corridoio meno illuminato degli altri e iniziarono a scendere le scale.
-- Non lo so.
Disse lui esitando appena e la condusse nei sotterranei. Rose, occupata a chiedersi il perché della convocazione, si meravigliò dell’improvviso sbalzo di temperatura e si guardò intorno; la sala circolare era fredda e vuota, c’erano dei divanetti ovunque e un camino le cui braci erano ormai quasi del tutto spente. Rose non era mai stata lì, ma intuiva dov’era.
-- Questa non è la presidenza, è la salva grande dei sepreverde!
Disse fermandosi di scatto, il ragazzo sogghignò.
-- Ma che brava.
La canzonò un'altra voce maschile; il ragazzo che l’aveva chiamata ‘’sanguemarcio’’ a cena spuntò fuori dal nulla, seguito da altri due ragazzi.
-- Immagino che non ci sia alcuna convocazione della preside.
Disse Rose incrociando le braccia e guardandoli con odio.
-- Sempre più brava, dovresti essere una corvonero.
Disse il ragazzo facendo ridere i suoi compagni.
-- Chi sei e che diavolo vuoi?
Chiese Rose mantenendo la calma, il ragazzo sorrise.
-- Mi chiamo Calum, loro sono Pat, Max e Thomas.
Disse il ragazzo indicando prima se stesso, poi i due ragazzi accanto a lui e, infine, il tipo che l’aveva trascinata giù.
-- E perché mi avete portata qui?
Chiese Rose mentre i due ragazzi si piazzavano avanti alle scale, l’avevano bloccata.
-- Perché? Perché sei una sanguemarcio, e non meriti un posto in questa scuola.
Disse Calum e sputò a terra, a pochi centimetri dai piedi di Rose.
-- Stai scherzando, vero?
Chiese lei incredula, nessuno parlava in quel modo dalla fine della guerra ormai.
-- Ti sembro uno che scherza?
Domandò lui allargando le braccia, Pat rise.
-- E cosa vuoi da me?
Chiese Rose innervosendosi, lui le girò intorno.
-- Dal momento che sei una sanguemarcio e non vali niente potremmo divertirci un po’.
Disse lui accarezzandole un braccio, Rose gli diede uno schiaffo così forte che lo schiocco si sentì in tutta la sala. Calum si toccò la guancia sorridendo malignamente.
-- Tenetela ferma.
Disse con tanta rabbia nella voce da alterargli il tono.
-- NOO.
Urlò Rose prima di essere imbavagliata e trattenuta per le braccia da Pat e Thomas. Calum si avvicinò velocemente e le accarezzò il viso.
-- Shh, tranquilla.
Disse lui e tutti e quattro risero. Rose continuava ad urlare, ma il fazzoletto tamponava i suoni rendendoli inutili.
Dopo un minuto di grida la gola iniziò a bruciarle e gli occhi le pizzicarono a tal punto che dovette lasciar andare le lacrime. Chiuse li occhi, pronta al peggio, ma quel che ne seguì fu una voce maschile che lei conosceva bene.
-- Stupeficium!
Un lampo di luce e un’energia immensa scaraventarono Pat, Calum e Max a terra, Thomas fu steso con un pugno subito dopo. Rose si accasciò a terra, le braccia doloranti nei punti in cui l’avevano trattenuta, le guancie fradice di lacrime.
-- Oblivion.
Sentì poco dopo e capì che i ragazzi non avrebbero ricordato nulla.
-- Rose.
Scoprius la chiamò dolcemente; si sedette a terra, accanto a lei e le tolse il fazzoletto che la imbavagliava.
-- Che ti hanno fatto?
Le chiese lui cingendole le spalle con un braccio, lei sussultò ma non lo respinse.
-- Niente, niente…
Sussurrò lei asciugandosi le lacrime, lui le accarezzò il viso tirandola su.
-- Andiamo.
Disse prendendola in braccio e portandola verso gli alloggi serpeverde. Rose gli cinse il collo con le braccia e appoggiò la testa sulla sua spalla. Scorpius la tenne stretta mentre apriva la porta del suo alloggio, l’adagiò su un letto.
-- Ragazzi.
Scorpius svegliò i suoi compagni di stanza, i ragazzi si svegliarono strizzando gli occhi.
-- Scorpius, che diamine vuoi?
Chiese uno ancora con la voce impastata dal sonno.
-- Dovete farmi un favore.
Disse lui guardandoli uno alla volta, i ragazzi scesero dai letti.
-- Che c’è?
Chiese un altro con tono preoccupato.
-- Andate a dormire nella stanza di Calum, è vuota per stanotte.
Disse lui con gentilezza, sembrava più una richiesta che un ordine.
-- Va bene, ma domani pretendo una spiegazione.
Disse uno di loro e tutti risero, anche Scorpius sorrise.
-- Grazie.
Disse e i ragazzi uscirono silenziosamente. Rose si mise a sedere e si accarezzò un braccio, nel punto in cui l’avevano trattenuta. Scorpius chiuse la porta e si sedette accanto a lei.
-- Per stanotte puoi dormire qui, nessuno ti toccherà, io andrò nella sala grande.
Disse lui accarezzandole una spalla,lei lo guardò e sorrise. Era la prima volta che incrociava quei bellissimi occhi così da vicino, ed erano ancora più azzurri di quanto credesse. Scorpius si stava godendo il bel sorriso di lei quando si accorse di adorare le sue lentiggini.
-- Grazie.
Sussurrò Rose prendendogli una mano, lui sorrise e si alzò. Andò verso la porta e si girò per sorriderle, poi abbassò il chiavistello e l’aprì.
-- Aspetta.
Disse Rose trovando il coraggio di fermarlo, lui si girò di scatto e la guardò.
-- Resteresti?
Gli chiese lei e Scorpius sorrise mentre chiudeva la porta a chiave. Si stesero entrambi e Rose appoggiò la testa sul petto di lui, che iniziò ad accarezzarle i capelli rossi.
-- Ti ci voleva tutto questo per iniziare a parlarmi, a quanto pare.
Disse lei, lui rise inspirando il suo odore di primula.
-- Scusa.
Disse soltanto lui e le scostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio; Rose si sollevò appena per guardarlo negli occhi e gli accarezzò il viso.
-- Posso sapere perché ti hanno attaccata?
Chiese lui tornando serio, Rose sospirò.
-- Perché sono una sanguemarcio e possono fare di me quel che vogliono.
Disse lei abbassando la testa, lui le sollevò il mento in modo tale da guardarla.
-- Non conta nulla, sai? Mio padre mi ha insegnato che il sangue non conta nulla.
Disse lui accarezzandole il viso,lei sorrise appena.
-- Sei bellissima.
Aggiunse lui quasi in un sussurro e le accarezzò le labbra con il pollice, Rose sorrise e lo avvicinò a sé. Ormai erano talmente vicini da riuscire a far sfiorare i loro nasi. Scorpius annullò la distanza tra di loro e la baciò. Fu il primo bacio per Rose, e non avrebbe potuto aspettarsi nulla di meglio. Non era perfetto, lei era goffa ma lui assecondava i suoi movimenti.  Scorpius le accarezzò i fianchi mentre le loro lingue si sfioravano e prendevano confidenza, lei gli cinse il collo con le mani e iniziò ad accarezzargli la nuca.
Lui sorrise nel bacio quando lei gli mordicchiò il labbro inferiore.
-- Se avessi saputo che sarebbe stato così, mi sarei fatto avanti prima.
Disse lui non appena si staccarono, Rose rise e tornò a stendersi accanto a lui.
-- Comunque non ci siamo nemmeno presentati.
Disse lei mentre lui le accarezzava un braccio; Scorpius rise.
-- Tranquilla, abbiamo tutto l’anno per conoscerci meglio, Rose.

*spazio autrice*
allora, mi andava da non so quanto tempo di scrivere una os su questa coppia che shippo tantissimo lol. spero di essere stata lineare e mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate. una bacio a tutti voi potterheads c:
  
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