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Autore: Xevias    14/07/2008    7 recensioni
Una shot divisa in mini capitoli, dedicata al mio pubblico.. questa è per voi!!
Sulle note di una canzone degli Studio 3, diversi momenti della coppia che, come sempre, riesce a farci sognare.. una Draco/Hermione che dimostra come questa coppia possa essere vera come ogni altra.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mio

Piccola shot sulle note di "Amore incontenibile", da cui prende il titolo, degli Studio 3. La shot è divisa in mini momenti, separati tra loro, ma che riguardano tutti la stessa coppia. A fine pagina, la spiegazione sulla dedica. Buona lettura! ^^

                                Amore incontenibile

 

- Draco! Che fai con il mio iPod? -

Il ragazzo sorrise, con gli occhi che brillavano: - Niente, volevo solo capire cosa ci trovavi di tanto bello nella musica babbana. - le rispose, togliendosi una cuffia, per passarla a lei.

- E l'hai capito? - gli chiese lei, baciandolo dolcemente sulla guancia: strano a dirsi, ma era diventato il suo migliore amico, subito dopo la fine della guerra. E quell'ultimo anno, sull'Espresso per Hogwarts, lei si era seduta accanto a lui, per non lasciarlo solo.

Vorrei qualcosa che non sia così prevedibile
Sentirmi in gioco, sentirmi anch'io fragile

Draco, invece di risponderle, volse lo sguardo fuori dal finestrino: l'aveva capito? Forse. Quello che pensava, era che la musica rappresentava per i babbani la possibilità di sognare. E anche lui, ex Malfoy, solo Draco al momento, voleva sognare. Voleva mettersi in gioco, e.. e voleva farlo con lei.

- Ehi, mi vuoi rispondere? - disse Hermione, scuotendogli una mano di fronte alla faccia.

Lui intrecciò lo sguardo a quello di lei: - Forse. - le disse, seriamente.

- Hermione. - disse poi, leggermente in imbarazzo: - Mi aiuti a sognare? - le chiese, con un mezzo sorriso.

Confesso vorrei qualcosa che non sappia troppo di me
Sentire paura rischiare anche di perdere

- Sognare? - ripetè lei, aggrottando la fronte.

Draco annuì: - Sì.. voglio mettermi in gioco, rischiare.. insomma, voglio fare qualcosa che non sia nello stile Malfoy. E tu sei l'unica che può aiutarmi. Lo farai? - le spiegò, riponendole la domanda.

- Ma.. - disse la grinfoncina - Come posso aiutarti? -

Il serpeverde le sorrise: ci aveva pensato tutta l'estate, arrovellandosi sulla questione. E finalmente, dopo tanto pensare, aveva capito. Solo lei poteva aiutarlo a sognare, perchè solo lei aveva la chiave per il mondo dei sogni. Ed era ora di farglielo capire.

- Così. - disse lui, baciandola dolcemente sulla bocca, come aveva immaginato di fare per tutta l'estate - E' così che mi aiuti a sognare, Hermione. - le disse, a fior di labbra - Regalandomi la possibilità di stare con te. Sempre se tu lo vuoi. - aggiunse, guardandola.

Hermione sentì il suo fragile cuore battere all'impazzata: perchè lui, con le sue parole, aveva permesso alla grifoncina di ammettere una verità che la spaventava: quel sentimento che, senza freni, era cresciuto nel suo cuore, e che lei aveva tenuto nascosto per non rovinare la loro amicizia. Ma ora, finalmente, poteva viverlo.

- Sì, Draco. Lo voglio. - disse lei, saltandogli al collo e baciandolo, tra lo stupore di lui e il rumore del treno che, velocemente, li riportava a Hogwarts.

                                                                       §§§§§§§§§§§§

- Non posso stare con te, Pansy. Mi dispiace. -

Con queste parole, Draco lasciò la sala comune: gli dispiaceva essere stato così duro con quella che riteneva un'amica, ma non aveva potuto fare altrimenti. Meglio mettere in chiaro le cose fin da subito, ed evitare dopo inutili sofferenze.

Certo, Pansy avrebbe potuto dargli affetto, stabilità, certezze.. ma non era ciò che lui voleva. Lui voleva l'Amore, quello vero, per quanto suonasse strano detto da un Malfoy. Lui voleva sentirsi vivo, non come suo padre. Lui voleva vivere ogni emozione, non reprimerla: l'aveva fatto per troppo tempo, ed era il momento di cambiare.

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…
l'incontenibile

Girato l'angolo, Draco andò a sbattere contro qualcuno, il quale finì a terra.

- Insomma, non potresti guardare dove vai? - lo apostrofò una voce scocciata.

Il serpeverde alzò gli occhi, incrociandone un paio color oro fuso: solo una persona possedeva quello sguardo, solo una persona poteva fissarlo in modo così penetrante da dargli l'impressione di leggergli dentro.

- Malfoy.. stai più attento. - disse Hermione, alzandosi ed evitando il suo sguardo.

La grifona l'oltrepassò, ma Draco la fermò per un braccio, facendola voltare: quando lei, impotente, dovette incrociare gli occhi con i suoi, lui la guardò davvero per la prima volta. E, doveva ammetterlo, era bellissima.

- Granger.. sei stupenda. - mormorò, ammirato.

Hermione avvampò, e abbassò lo sguardo: - Io.. grazie.. - balbettò, imbarazzata - Era ora che te ne accorgessi.. - aggiunse con voce flebile.

Tuttavia, Draco udì le sue parole, e alzò un sopracciglio: - Granger.. - disse lentamente - .. non è che ti piaccio? - 

Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile

Lei scosse la testa, evitando però accuratamente di guardarlo: Malfoy le prese il mento con la mano, obbligandola ad incrociare gli occhi con i suoi: - La verità, Granger. - disse, serio.

Hermione sospirò, rossa per la vergogna, ma la voce uscì limpida e decisa quando disse: - Sì. -

Draco la lasciò andare, stupito dalla risposta di lei, ma soprattutto dalla reazione del suo cuore che, alle parola della grifona, aveva iniziato a battere all'impazzata: era come se, per la prima volta, stesse.. vivendo.

- Granger.. - disse lui, sorridendo - Ti va di uscire con me? -

Lei lo fissò per capire se stava scherzando, ma il volto di lui era serio.

- Allora, ti va? - le chiese ancora.

Hermione si morse il labbro: - Perchè vuoi che esca con te? - gli chiese di rimando.

Draco alzò le spalle: - A quanto pare, mi fai vivere. - rispose, prendendola per mano e avvicinandosi a lei - Che ne dici? - le chiese, per la terza volta.

La grifona lo fissò per alcuni istanti, in silenzio, poi gli sorrise: - Andiamo, Malfoy. Ti mostro come si vive davvero. -

                                                                       §§§§§§§§§§§§

- Non ti sopporto più, Ron! -

Hermione uscì dalla biblioteca, lasciando Ron e Lavanda intenti a sbaciucchiarsi: era inutile che lui dicesse che lei era gelosa, perchè non era affatto vero. Semplicemente, non ce la faceva più a sentirlo parlare delle sue "prodezze" con con la grifondoro, non faceva altro che vantarsi! Senza contare che le scoccava ogni volta un'occhiata eloquente, come a farle intendere che, in quel campo, era migliore di lei.

- Granger, dove vai così di fretta? -

Cerco una forma che sia complementare a me
Cerco l'altra metà anche fosse impossibile

La grifoncina sbuffò, voltandosi: - Lasciami perdere Malfoy, non è giornata. - sibilò lei in risposta, dandogli le spalle e riprendendo a camminare.

- Si tratta di Lenticchia, vero? Continua a fare il deficente con la Brown? - le chiese ancora.

Hermione non riuscì a trattenersi: - Non sono gelosa di lui! - esclamò, voltandosi nuovamente verso di lui.

Draco le sorrise: - Lo so, ti dà solo fastidio che non riesca ad evitare di parlare dei suoi "incontri ravvicinati" a tutti. - replicò lui, tranquillo.

Lei spalancò gli occhi: - Ma tu, come.. come fai a saperlo? - gli chiese stupita.

Lui alzò le spalle: - Non è difficile da intuire, Granger. In fondo, noi due non siamo così diversi. - rispose, sorridendo della sua espressione allibita. Era ora che lei si rendesse conto che non tutti si limitavano ad osservarla in superficie.

- Malfoy.. - disse Hermione, mordendosi il labbro: - Ti va di.. parlare un pò? - gli chiese, e lui, con grande sorpresa di lei, annuì.

- Allora.. andiamo. - balbettò la grifoncina, facendo strada al ragazzo che, con le mani in tasca, la seguiva tranquillo.

Cerco una storia d'amore che parli anche un po' di me
Che non sappia di principi azzurri o di favole

Hermione e Draco erano seduti sotto un albero: sembrava incredibile, ma i due avevano scoperto di avere un sacco di cose in comune, compresa l'irritazione per la mancanza di buon gusto.

- Tutti pensano che a me dispiaccia perchè Ron sta con Lavanda - spiegò la grifona al ragazzo - Ma non è così. Io non voglio il classico amore del "erano amici da una vita, e un bel giorno si scoprirono innamorati", capisci? Io voglio un amore vero, non una favola. -

- Le favole però finiscono sempre bene, o sbaglio? - replicò lui - Non è quello che vogliono tutte le ragazze? Il lieto fine? -

Lei scosse la testa: - Io non sono "tutte le ragazze", e voglio un amore che rispecchi ciò che sono. Complicata, testarda, orgogliosa.. ma fondamentalmente dolce e romantica. - disse, gesticolando con enfasi.

Draco sorrise: - E hai trovato la persona con cui costruire questo tuo amore? - le chiese, mentre il suo cuore attendeva la risposta, chissà perchè, con impazienza.

- No, figurati.. altrimenti non sarei qui a parlarne con te. - rispose, e Malfoy annuì.

Hermione osservò il ragazzo, poi, con un'audacia che non credeva di possedere, si decise a parlare: - Vorresti essere tu quella persona? - gli chiese a bruciapelo.

Lui spalancò gli occhi, ma l'espressione sul viso di lei gli fece capire che non stava scherzando; il ragazzo ghignò e, per la seconda volta della giornata, stupì Hermione con la sua risposta.

- Sì, mi piacerebbe. -

                                                                       §§§§§§§§§§§§

- Sono sicura, Harry. -

Il ragazzo guardò l'amica, serio; poi, come rassegnatosi, annuì: - Okay, Hermione. Se è ciò che vuoi.. puoi contare sul mio sostegno, anche se non sono d'accordo. E ora vai! - 

La grifoncina lo abbracciò con affetto, prima di correre via: erano giorni che un certo pensiero la tormentava, ed era giunta l'ora di dargli una voce: in fondo, cos'aveva da perdere?

La persona che stava cercando era fuori dal castello, circondato dai suoi amici: Hermione deglutì rumorosamente, intimidita da quella massa di persone che, sicuramente, avrebbero riso di lei.

A pensarci bene, tutta quella situazione, vista da fuori, provocava una risata: perchè lei, sempre così saggia e assennata, aveva fatto la cosa più assurda di tutta la sua vita. Si era innamorata del suo peggior nemico. 

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…
l'incontenibile

Ora, aveva due possibilità: vivere quell'amore, accettandolo, o nascondersi dietro una maschera di gelida indifferenza. E, a giudicare dalle sue gambe che si muovevano spontaneamente verso di lui, il suo cuore aveva fatto la sua scelta.

- Malfoy, ti dovrei parlare. - disse la grifona, fissandolo negli occhi.

Lui alzò lo sguardo su di lei, colpito dal coraggio che aveva dimostrato venendogli a parlare, e ghignò: - Parla. -

Hermione si morse il labbro: - Intendevo in privato. - replicò, a disagio, sentendosi tutti gli occhi puntati addosso.

Draco alzò le spalle: - Con i miei amici io condivido tutto.. quindi puoi parlare qui. - rispose lui, mentre la sua combriccola ridacchiava.

La grifoncina avvampò per la vergogna, ma non accennò ad andarsene: coraggio Hermione, era arrivato il momento.

- D'accordo, come vuoi. Malfoy - disse lei, respirando a fondo - mi sono innamorata di te. Non so come, non so quando e non so perchè, ma è successo. E poichè sono stufa di tenermelo dentro, ho deciso di confessartelo. Sono consapevole che ora potrai prendermi in giro da qui fino alla fine dei miei giorni, ma non ho intenzione di ritirare quello che ho detto. Mi sono innamorata di te, Malfoy, per quanto possa essere assurdo e sbagliato. Mi sono innamorata di te, e questo è quanto. -

Draco ascoltò il suo discorso nel silenzio più totale, mentre i suoi amici attendevano impazienti una sua reazione. Quando Hermione finì, il ragazzo sorrise.

Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile

Draco si alzò, andandole vicino; Hermione non sapeva cosa aspettarsi da lui: tutto ciò che sapeva, era che si sentiva meglio. Non le importava delle conseguenze, era pronta ad accettarle.

- Ti rendi conto di quello che hai fatto, Granger? - le chiese, serio. Non c'era traccia di scherno, nella sua voce.

Hermione annuì: - Sì, me ne rendo conto. E non me ne pento. - aggiunse, sfidandolo a prenderla in giro.

Il serpeverde scosse la testa: - Tu sei tutta matta.. - commentò divertito, prima di prenderle il mento e attirarla a sè, baciandola dolcemente sulle labbra.

La grifona lo fissò con gli occhi spalancati, così come gli amici di lui: - Cosa.. cosa significa? - gli chiese, incredula del suo gesto.

Draco sorrise: - Significa che ricambio i tuoi sentimenti, pazza di una Grifondoro. E adesso andiamo: per quello che ho in mente di fare, il pubblico non ci serve. - le disse, prendendola per mano e correndo via insieme a lei.

                                                                       §§§§§§§§§§§§

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…
l'incontenibile

- Ti amo, Draco. -

Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile

- Ti amo anch'io, Hermione. -



Avevo voglia di scrivere una one shot sulla mia coppia preferita, Draco/Hermione.. una shot che li vedesse felici, che permettesse a me e a tutte le fan di questa coppia di sognarli davvero insieme. Ed è a tutte quelle persone che supportano questa coppia, che la shot è dedicata. A tutte le persone che hanno recensito la mia longfiction "Love's game", e a tutte coloro che hanno recensito tutte le altre mie one shot.. insomma, al mio "pubblico", senza distinizioni: perchè spesso diamo le recensioni per scontate, amche se non dovremmo; grazie per i vostri commenti, che mi fanno ridere, riflettere, e crescere. A tutte coloro che sognano, e non si vergognano ad ammetterlo.

A tutte voi, con affetto.

Xevias

  
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