Aria profumata
Lungo l’immensa distesa di
sabbia, i passi lenti di un uomo dal viso infelice, causavano le grandi orme di
scarpe rovinate. Quando d’un tratto egli vide in lontananza una piccola paletta
viola. Era semi coperta dalla sabbia, ma poco importava. L’uomo la prese e
iniziò a scavare. Passarono ore e ore prima che l’uomo trovo nell’infinita buca
uno strano liquido nero, e intanto aveva assaporato l’aria profumata della
spiaggia. Accorgendosi che era petrolio, fu talmente felice che lo prese servendosi
di tre o quattro secchielli per portarselo via. L’uomo che prima ad allora era
povero e triste, divenne ricco e felice si fece una numerosa famiglia ed ebbe
buoni risultati in futuro. Anche se non fu solo rose e fiori. Un giorno,
infatti, si presentò a casa sua la polizia, la quale gli diede una bruttissima
notizia, il petrolio che aveva trovato nella spiaggia, in realtà era falso, ed
era convinta che sin dal principio mentiva sul fatto che fosse vero. Il povero
uomo andò in prigione un’infinità di anni, e quando lo liberarono, era solo,
senza amore e felicità. Si ritrovò un giorno nella solita spiaggia, con l’aria
profumata di sempre. All’interno dell’immensa distesa di sabbia vi trovò una
paletta arancione, guardandola varie volte, decise di scavare una buca, e scavandola
sempre di più vi trovò un liquido nero, ma non lo prese con il timore che fosse
finto, anche se in realtà era vero.
Chi ha letto questa triste
storia si immagini una morale, così che possa gustarselo più di quanto io ho
potuto fare.