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Autore: Jade_Horan    18/04/2014    7 recensioni
Un colpo di cannone. [...]
«Chiunque sia stato, sarà morto! Vincerò per te Clove! Vincerò questi Hunger Games per te.» urlò con disperazione, rabbia, tanto che la sua voce si spezzò, dando vita ad una sensazione di vuoto nella parte sinistra del petto, all’altezza del cuore, che Cato non riuscì mai più a colmare.
Tornò a contemplare la bellezza dello sguardo fisso e privo di vita della ragazza che tanto amava, perdendosi un’ultima volta nei suoi occhi, che stavolta erano privi del calore che solo Cato riusciva a vedere, in quelle bellissime iridi ghiacciate. Accarezzò la sua guancia morbida, e chiuse gli occhi della ragazza con una dolcezza che mai aveva pensato di possedere.
Clove sapeva tirar fuori la parte migliore di lui.
Ma Cato sapeva che la sua parte migliore non era affatto quella dello spietato favorito del due.
~Clato is the way.
[1.010 words]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Iridi Ghiacciate.


«Cato!» il ragazzo sentì l’urlo terrorizzato di Clove, in lontananza.
Un brivido attraverso la sua schiena, e si girò immediatamente verso la direzione del suono con un unico, orribile, pensiero nella mente.
Stavano facendo del male a Clove, lei era in pericolo.
La preda del tributo, un animale che avrebbe mangiato con Clove al suo ritorno dalla cornucopia, scappò proprio qualche attimo prima di essere uccisa.
Cato fissò il punto esatto da cui proveniva la voce di Clove, di cui si sentiva ancora l’eco in lontananza.
No, la sua Clove non poteva morire.
Loro avrebbero affrontato gli Hunger Games insieme, uccidendo tutti i tributi come avevano sempre sognato fin da piccoli, ed avrebbero vinto insieme, data la nuova regola. Sarebbero entrambi tornati a casa, vincitori, acclamati da tutto il distretto. Avrebbero avuto il loro momento di gloria, e lui l’avrebbe guardata sorridere, con sguardo trionfante, davanti a tutto il suo distretto, davanti a Capitol City. Avrebbe visto i suoi bellissimi occhi color ghiaccio pieni d’orgoglio, una volta che Seneca avrebbe annunciato la loro vittoria. L’avrebbe guardata nelle interviste, parlando degli Hunger Games e dell’aver condiviso la fantastica esperienza dei giochi con lui.

Lui aveva già programmato tutto, aveva già programmato una vita con lei.

Aveva sempre amato il suo nome pronunciato da lei, ma quel grido terrorizzato gli fece odiare il suo stesso nome.
Cominciò a correre, come se non dovesse far altro per sopravvivere.
Se lei era in pericolo doveva salvarla. 
Perchè Cato, lo spietato e crudele favorito del due, era innamorato di Clove. 
Era innamorato follemente di lei, teneva a lei più della sua stessa vita.
Si perdeva nei suoi occhi color ghiaccio, la ammirava nella sua agilità e nel suo maneggiare coltelli, si beava della sua voce e del suo profumo, proprio come l’idiota innamorato del 12.
Eppure, Cato non poteva far altro che pensare a lei, e non aveva ancora avuto il coraggio di stringerla a se, nemmeno per una notte.
Si sentì stupido, mentre correva come un pazzo verso la cornucopia, urlando il nome di Clove con tutta la voce che aveva in corpo, ignorando il fatto che chiunque si sarebbe accorto della sua presenza.
Gli importava solo ritrovare Clove, ed urlare a tutta forza il suo nome per farle sapere che stava arrivando.
Corse, sentendo l’aria gelida contro il viso, anche se non gli importava di nulla in quel momento.
Ne del freddo, ne di tutto il resto.
Nella sua testa sperava soloche lei facesse di tutto per resistere.
«Clove!» urlò nuovamente, lui, fermandosi per due attimi, riprendendo fiato.
Sentì l’eco della sua voce rimbombare per tutta l’arena, seguito dai battiti del suo cuore e dal suo respiro irregolare.
Non sentì la voce di Clove rispondergli, e ricominciò a correre.
Aveva abbandonato tutto per lei, per andare a cercarla.
Era stato stupido, impulsivo, e gli era rimasto solo un coltello. Probabilmente Faccia di Volpe aveva già preso le sue provviste, data la sua furbizia e la sua intelligenza. Magari il ragazzo dell’11 lo stava cercando, date le sue grida, o l’innamorata sventurata del 12 stava escogitando qualche piano per riuscire a ucciderlo.
Ma non si era pentito di ciò che aveva fatto, e continuava a correre ed urlare il nome di Clove, sentendo aumentare sempre di più la disperazione che aveva nel tono di voce.
Arrivò alla cornucopia, e la vide a terra, in un bagno di sangue.

Un colpo di cannone.

«No! Clove!» urlò Cato, con tutta la disperazione che aveva in corpo. Si precipitò da lei, tentando invano di risvegliarla. «Clove, Clove ti prego svegliati.. sono io, Cato,sono qui.» le accarezzò i capelli corvini, mentre i suoi occhi vennero offuscati dalle lacrime. Si sentì debole, ingenuo, ma non riusciva a pensare a nient’altro che alla scena che aveva davanti «Clove.. ti prego..» sussurrò con un fil di voce, accarezzandole la guancia, lasciando che le lacrime scendessero lungo le guance. Non voleva trattenerle, non se ne vergognava. Clove le meritava tutte, Clove meritava molto di più. «No!» urlò, colmo di rabbia «Chiunque sia stato, sarà morto! Vincerò per te Clove! Vincerò questi Hunger Games per te.» urlò con disperazione, rabbia, tanto che la sua voce si spezzò, dando vita ad una sensazione di vuoto nella parte sinistra del petto, all’altezza del cuore, che Cato non riuscì mai più a colmare.
Tornò a contemplare la bellezza dello sguardo fisso e privo di vita della ragazza che tanto amava, perdendosi un’ultima volta nei suoi occhi, che stavolta erano privi del calore che solo Cato riusciva a vedere, in quelle bellissime iridi ghiacciate. Accarezzò la sua guancia morbida, e chiuse gli occhi della ragazza con una dolcezza che mai aveva pensato di possedere.
Clove sapeva tirar fuori la parte migliore di lui.
Ma Cato sapeva che la sua parte migliore non era affatto quella dello spietato favorito del due.
«Clove, ti prego.. torna.» sussurrò ancora, incapace di fare altro che accarezzarle la guancia, e piangere. La gola gli bruciava, le parole uscivano a fatica. Continuò a sussurrarle parole dolci, continuò a sussurrarle tutti i “sei bellissima” che non mai avuto il coraggio di dirle, tutte le promesse mai fatte, mentre la sua voce diventava sempre più debole, rauca. «ti amo, Clove…» la sua voce era diventata sottile quanto le labbra della ragazza. Guardò con molta attenzione quelle labbra che aveva voluto assaporare da sempre, e – non curandosi delle telecamere, degli spettatori di Capitol city, dell’arena e dei giochi, di tutto ciò che lo circondava e di tutto ciò che non fosse Clove – si concesse quella bellissima sensazione che solo le labbra di Clove potevano dargli. Sensazione bellissima, anche se fredda come il ghiaccio.
L’hovercraft arrivò in meno tempo del previsto, e Cato si ritrovò a voler urlare ancora, mentre portavano via la sua Clove, ma le parole si fermarono poco prima della gola, e ne uscì solo un suono strozzato.
Non riuscì nemmeno a metabolizzare tutto ciò che era successo. Era accaduto tutto troppo in fretta. Riuscì a pensare solamente ad un’unica frase, impressa fortemente nella sua mente:

Vincerò per te, Clove, perche ti amo.

 

Angolo autrice!
(Cioè.. "autrice", ci provo insomma ahah)
 
Ciao a tutti!
Sono Jade Horan qui su Efp, e Martina nella vita di tutti i giorni, potete chiamarmi come preferite.
Volevo dirvi che ho scritto questa storia tempo fa (quest'angolo autore è stato scritto circa un anno e qualche mese dopo la pubblicazione della storia, credo.) e di conseguenza non mi piace molto, poichè penso che il mio modo di scrivere sia maturato molto nel corso del tempo. Rileggendola mi verrebbe solo voglia di eliminarla, ma non lo faccio per rispetto di quelle persone che l'hanno aggiunta tra le preferite o comunque l'hanno apprezzata:)

(p.s, non sapendo il vero colore degli occhi di Clove, nella mia testa ho sempre immaginato che fossero azzurro ghiaccio, quindi magari se in realtà non sono di questo colore facciamo finta che lo siano :p ahaha)

Grazie per aver letto fin qui! :)
 Vi lascio qualche mia One-Shot recente nel caso vi andasse di leggere qualcosaltro di mio, un bacio!

Chuck vs. le piccole cose (Chuck, serie tv)
Inaspettato I tasselli del puzzle (originali)
Heart's on fire (originale)


 
  
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