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Autore: willow11    19/04/2014    10 recensioni
Dopo una tragica perdita, Santana ritorna ad Hogwarts per il suo ultimo anno.
La storia è ambientata durante il quinto libro della saga di Harry Potter e saranno presenti i personaggi principali della saga.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dave Karofsky, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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NObliviate

-Finalmente! Stavo iniziando a preoccuparmi!-
Santana girò lo sguardo verso sua cugina che la stava osservando da un lato del letto.
Provò a muoversi ma sentì tutti i muscoli del corpo addormentati.
-Per quanto tempo ho…-

-Tre giorni…- rispose una voce maschile.

-Kurofsky!- esclamò Santana notando il suo amico dall’altra parte del letto.
-Non so se essere più arrabbiato per il fatto che avete rischiato la vita, o per il fatto che non mi abbiate portato con voi!-

Santana sorrise divertita all’amico e cercò di sollevarsi.

Dave allora l’aiutò mentre Rachel le sistemava i cuscini dietro la schiena.

-Dove sono gli altri ragazzi…- chiese con un filo di preoccupazione, dopo aver constatato che in infermeria c’era solo lei.
-Stanno tutti bene…- rispose Rachel –Quinn era qui fino a qualche ora fa, ma poi è arrivato Noah e…-
-Posso immaginare- la zittì con sarcasmo la latina.
-C’erano pure i ragazzi del Grifondoro…- aggiunse il Serpeverde un po’ risentito.
Santana allora gli prese la mano –ti racconterò tutto Dave, non ho scuse per come mi sono comportata con te…-
-Se l’hai fatto c’è stato un motivo…- la fermò subito Dave -A me importa solo che stai bene San…-

All’ispanica le si inumidirono gli occhi e senza permettere al ragazzo di aggiungere nient’altro si buttò tra le sue braccia.
L’amico l’abbracciò con forza.

-Santana!-
La latina si staccò dall’abbraccio per incrociare lo sguardo della Grifondoro che era appena arrivata -Granger!- rispose dopo aver perso un battito per l’emozione.



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-La stavo aspettando Signorina Lopez- disse il preside appena Santana varcò la soglia del suo ufficio.
Erano passati diversi giorni dal suo risveglio in infermeria e Quinn aveva avuto modo di raccontarle tutto quello che era successo.


-Ho saputo che si è battuta come una vera Grifondoro all’ufficio misteri- disse l’uomo sorridendo.

Santana abbozzò un sorriso amaro -Non abbastanza a quanto pare…-

-Lei è sicura?-

-Black è morto…- rispose ovvia, nonostante lei non avesse assistito al momento fatidico.

-Ma Voldemort non si è impossessato della profezia… La stessa profezia che lei ha recitato alla Signorina Fabray-

Silente aveva centrato il punto, da quando Quinn le aveva raccontato della profezia, Santana non si dava pace, come era possibile che non si ricordasse nulla?
Ma soprattutto come era potuto accadere?

-Preside cosa mi sta succedendo?-

-Santana… Ti sei mai chiesta perché riesci a fare gli incantesimi senza pronunciarli?-

Santana perse un battito, come faceva a saperlo?

-Me l’ha insegnato Brittany…- rispose dopo uno sguardo eloquente da parte di Silente.
-E tu sei più riuscita a insegnarlo a qualcun altro?-

Santana scosse la testa, né Quinn né Hermione erano mai riuscite in quell’impresa.

-E’ curioso- cominciò il preside passeggiando su e giù per il suo ufficio - che due ragazzine di 16 e 17 anni si dilettino a evocare incantesimi senza pronunciarli-
-Che sta cercando di dirmi professore?-

L’uomo si fermò e fissò la ragazza.

-Brittany S Pierce. S come Sylvester… è la figlia di un’antica famiglia di sensitivi. Sua madre, Sue Sylvester, era una sensitiva-
-Sta parlando della vera madre? Perché Brittany mi ha raccontato che è stata adottata…-

Silente annuì prima di continuare il racconto.

-Quando Voldemort cominciò a radunare i suoi seguaci, la famiglia Sylvester si rifiutò di mettere i propri poteri al suo servizio… inutile dirti quello che successe dopo-

Santana abbassò lo sguardo.

-Fortunatamente, quando Sue Sylvester capì di essere in grave pericolo, affidò Brittany ad un’altra famiglia… La famiglia Pierce…-

-Brittany mi ha raccontato che i suoi genitori sono morti nella battaglia contro Voldemort… Ma non mi ha mai detto che…- cercò di argomentare la latina pensando alle parole appena pronunciate dal preside.

-Brittany non lo sapeva… Ma era una sensitiva come sua madre, esercitava il potere della mente senza saperlo… è per questo che era brillante con gli incantesimi silenziosi…-

A quel punto l’ispanica si sedette su uno dei gradini presenti nell’ufficio.
Tutte quelle informazioni l’avevano scossa e continuava a non capire il perché di quelle rivelazioni. Ma soprattutto non capiva cosa c’entrava lei.

-Professore… se era Brittany la sensitiva… Perché io…-
-Davvero pensi di non sapere la risposta?-

L’ispanica scosse la testa.

-E’ stato l’amore Santana…-

Santana avvampò, non stava dicendo sul serio?

-L’amore è il collante più potente che esiste nel mondo magico, è per questo che riesci a fare le magie che fai, addirittura senza bacchetta, ed è per questo che sei così perspicace quasi come se leggessi la mente… Brittany senza volerlo ti ha trasmesso il suo dono…-

L’ispanica non sapeva davvero cosa dire, tutta quella situazione era surreale.

A quel punto Silente sorrise e si sedette accanto alla ragazza.

-Non è una cosa così strana Santana… Non so quale fosse il tipo di legame che avevi con la Signorina Pierce, ma era sicuramente potente…-

Santana si asciugò una lacrima ribelle e continuò a guardare il professore –io l’ho vista… Durante quest’anno mi è capitato di vederla… C’entra anche questo con la faccenda dei sensitivi?-

L’uomo scosse la testa -quando una persona a noi cara muore, continua a vivere in noi, è per questo che hai continuato a vederla-

Santana sembrò pensarci su, tutte le risposte di Silente sembravano così ovvie che davvero non riusciva a capire come non ci avesse pensato lei.
Certo, tralasciando la questione dell’essere sensitiva…

-E all’ufficio misteri?-

-Semplicemente prima di far esplodere la profezia hai stabilito una connessione con essa… Vorrei che fosse chiaro che la tua posizione è molto diversa da quella della professoressa Cooman… Lei è una veggente… Diciamo che tu sei una telepatica…-

-Ma io… Non me ne sono accorta… voglio dire, tutto quello che faccio… lo faccio e basta… Un po’ come faceva Britt-

-Ed è per questo che dobbiamo lavorarci su…-



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-Wow- disse Quinn dopo il racconto di Santana.

Santana in piedi davanti alla sua libreria privata guardò l’amica sapendo di non averle raccontato tutto.

-Quindi Brittany era una sensitiva ma non lo sapeva, poi mentre facevate sesso ti ha passato questo “dono”…-

Santana scosse la testa –non ha detto proprio così-

-vabbè, insomma, quello…- continuò la Corvonero –e adesso tu sei una sensitiva, e Silente ti darà delle lezioni per imparare ad usare la mente? Come? Quando?-
-Mi ha proposto di rimanere ad Hogwarts un altro anno- rispose la latina.
-Oh.-
-Ha detto che questo “dono” potrebbe essere essenziale nella battaglia contro tu-sai-chi…-
-E cosa faresti di grazia?-
-Madama Bump ha preso un anno sabatico…- spiegò la latina -insegnerei volo e mi occuperei del quidditch…-

-E tu pensi di farcela?-

Santana ci pensò su, aveva smesso di giocare a quidditch perché quel campo da gioco era pieno di ricordi, era un campo di emozioni targato Brittany.
Brittany.
Da quando aveva parlato con Silente, tutto aveva preso sfumature diverse.
Il fatto che Brittany senza saperlo le avesse donato quella “capacità”, l’aveva sconvolta ma allo stesso tempo l’aveva investita di una nuova consapevolezza:
Brittany viveva in lei.

-San…- la richiamò Quinn interrompendo i suoi ragionamenti.

-Pensi che dovrei rifiutare?- chiese sincera la latina.

Quinn sorrise per la prima volta da quando Santana le aveva rivelato l’offerta di Silente.

-Sinceramente non lo so… Io voglio solo il tuo bene San…-

-Me l’ha detto anche Dave… Ma… voglio dire… io e te avevamo anche dei piani una volta finita Hogwarts… Dovevamo girare l’Europa...-

-Lascia perdere i nostri piani… Dovresti pensare a te stessa per una volta… Senza contare che un altro anno ad Hogwarts significa un altro anno con Hermione- disse alzando un sopracciglio malizioso.

Hermione.

L’ispanica era stata troppo presa da tutte quelle rivelazioni, che si era totalmente dimenticata di lei. Inoltre Silente le aveva chiesto di non rivelare a nessuno il suo potere, e la profezia, salvo la signorina Fabray, e questo l’aveva portata ad allontanarla in quei giorni di completa confusione.
Ma adesso?
Silente le aveva offerto un altro anno, ed Hermione era ancora al quinto. Un altro anno significava un altro anno con Hermione.
Ma lo voleva veramente?

Santana pensò alla saputella del Grifondoro.
Era bella, per la barba di Merlino se era bella.

Mentalmente ripercorse tutti i momenti che avevano condiviso e le venne da sorridere.
Ripensò a come quella ragazza era stata provvidenziale in più di una circostanza.
Lei era il motivo per cui Brittany continuava a vivere nei suoi pensieri.

Che bizzarra coincidenza.

Forse Quinn aveva ragione, era arrivato il momento di lasciarsi andare,.



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Hermione rigirò tra le mani la bacchetta di Vite di Brittany.
Durante la convalescenza di Santana era andata dritta dritta da Draco Malfoy e gli aveva puntato la bacchetta sulle parti bassi.
Il ragazzo era andato in escandescenza e le aveva riconsegnato la bacchetta che aveva precedentemente rubato a Santana senza un motivo reale apparente.

Hermione, sotto la grande quercia, e senza più la divisa di Hogwarts, aveva aspettato che s’incontrassero da sole per potergliela ridare.
Sapeva quanto fosse importante quell’oggetto per Santana e voleva che fosse un momento speciale anche quello.

Durante quei giorni aveva pensato parecchio: aveva pensato ad Harry e a Sirius, a Voldemort e alla guerra imminente, ed ovviamente si era fermata a pensare a Santana.
Non sapeva come ma quella ragazza le aveva fatto perdere la testa.
In quell’anno aveva imparato a conoscerla e, dietro quella corazza di spine e quegli occhi tristi, si nascondeva qualcosa di puro e delicato.
Si nascondeva un mondo meraviglioso, e lei, voleva farne parte, anche se non sapeva assolutamente come.
Non sapeva neanche se voleva essere la sua ragazza… che poi, come si faceva ad essere la ragazza di una ragazza?
Non che la cosa la turbasse, ma non aveva trovato libri sull’argomento e la cosa la confondeva parecchio.

Hermione sapeva che si era concessa quei pensieri solo perché la latina era sul procinto di sparire dalla sua vita.
Santana era al settimo anno, era una studentessa brillante e da li a pochi giorni avrebbe lasciato Hogwarts.
Forse era per questo che Hermione le aveva chiesto di vederla.
Le avrebbe dato la bacchetta della sua amata Brittany e le avrebbe detto che aveva trovato un’amica speciale.
Le avrebbe detto che aveva perso la testa.
Le avrebbe detto che si era innamorata di lei.

Hermione alzò lo sguardo e la vide in lontananza.
Santana era li, bella come il sole, con addosso solo un paio di jeans corti e una magliettina rossa che evidenziava tutte le sue forme, e camminava verso di lei.
La Grifondoro si affrettò a nascondere la bacchetta nella borsa, e si alzò da terra.

-Santana… Sei…- disse Hermione non resistendo a tanta bellezza.
-Strafiga? Si, lo so bene…-ridacchiò la latina.
-Stavo per dire molto Grifondoro… Il rosso ti dona molto più del verde- disse con un leggero imbarazzo.

Santana sorrise incassando il complimento.
-Hai fatto i bagagli?- Chiese la latina appoggiandosi alla quercia.

Hermione annuì con un filo di malinconia che Santana ovviamente notò.

-Non sei contenta di tornare nel tuo magico mondo babbano?-
-Non amo particolarmente l’estate…- mentì Hermione, da qualche parte doveva pur cominciare.
-questo perché sei una secchiona…- la schernì Santana.
-senti chi parla…- replicò a tono la Grifondoro dandole una spinta.

L’ispanica allora rispose con un’altra leggera spinta.

Tra un paio di piccoli spintoni le due si guardarono a lungo, l’imbarazzo era evidente.
Santana si girò dall’altra parte, Hermione pensò bene che era arrivato il momento di riconsegnarle la bacchetta, così allungò la mano verso la propria borsa.

-Senti io…- dissero in coro.

Dopo essersi zittite entrambe, Hermione con in mano ancora la bacchetta di Brittany, prese parola per prima–prima tu-

Santana annuì.

-Silente mi ha offerto il posto di Madama Bump, ha preso un anno sabatico e vuole che la sostituisca io- disse tutto d’un fiato la latina.

Hermione lasciò la presa e tirò fuori la mano dalla borsa, ovviamente senza bacchetta.
Aveva sentito bene? Silente le aveva offerto di rimanere ad Hogwarts?

-E tu?- Chiese la Grifondoro non tradendo nessuna emozione.

Dopo un estenuante e imbarazzante silenzio, Santana guardò negli occhi la ragazza che le aveva salvato la vita durante tutto l’anno.

Non era per riconoscenza, semplicemente si sentiva pronta, pronta a conoscerla, ad aprirsi a lei.

Così si avvicinò di più alle sue labbra e vi poggiò un bacio.

Un piccolo e casto bacio.

Hermione, con il cuore a mille, e ancora confusa per quel gesto improvviso riaprì gli occhi e vide Santana allontanarsi di pochi centimetri da lei.

-Non ho idea di cosa sia giusto fare... ma ho un sacco di paura Hermione-

Hermione continuò a guardarla cercando di capire a cosa si riferisse.

-Voglio dire... Non so nemmeno se sono più in grado di amare qualcuno… Ma ci voglio provare…- disse con sincerità.

Hermione allora allungò una mano e le accarezzò la guancia.


Santana chiuse gli occhi e si cullò di quel tocco.


La Grifondoro allora si fece coraggio e annullò nuovamente le distanze.

-Non avevo mai baciato una donna- disse poi staccandosi.


-Non ti spaventa che sia un po’ troppo anticonvenzionale?- chiese Santana sorridendo.

-E’ anche poco convenzionale un rapporto tra alunno e insegnante...- rispose piano Hermione.

Santana sorrise e si specchiò nei suoi occhi percependo per la prima volta l’euforia e l’eccitazione nella mente di Hermione.

Sbattè le palpebre in un misto di confusione ed eccitazione.

Hermione sembrò accorgersene –tutto bene?-

L’ispanica sorrise con la piena consapevolezza che tutta le parole di Silente erano vere e, per la barba di Merlino, era pazzesco.

-Sei sicura che è tutto ok San?-

-Mai stata meglio Granger!- Disse la Serpeverde prima di tuffarsi nuovamente in quelle labbra per  farle sue in un bacio molto meno casto del precedente.




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Eccoci...
puntualissima, forse troppo...
Che dire, come in ogni finale di Harry Potter il grande mitico Silente ci fa un chiaro quadro della situazione.
Qualcuno l'aveva indovinato?
Devo dire che io ho seminato ma ho voluto  mantenermi sul vago fino alla fine perchè volevo che ci fosse la completa immedesimazione con Santana.
Allora che ne pensate? Vi piace questa cosa di Santana sensitiva?
Io sono molto curiosa di svilupparla, e  non so in che direzione andrà... ma ho diverse idee...
Non so se Santana ha effettivamente elaborato il lutto... Ma sicuramente ha fatto dei passi in avanti durante tutta la storia.
Per scelta ho lasciato delle cose in sospeso, tipo la questione Bacchetta che Hermione alla fine non le da... Voglio lasciarmi aperta delle porte per la prossima storia.
Voi che ne pensate?
E loro due come vi sono sembrate? E'arrivato finalmente questo bacio... adesso riuscite a vederle isieme...??? anche un pochinino????
Fatemi sapere che ne pensate e se volete che continui questa storia (ho tante idee anche per iil ritorno di Quinn)...

Detto ciò,
passerei ai ringraziamenti, perchè mi avete seguito in tantissimi e ogni settimana c'era sempre qualcuno nuovo, quindi grazie
grazie anche e soprattutto per le recensioni e per quelle persone che settimanalmente mi facevano sapere cosa ne pensavano, perchè è grazie a loro che mi è venuta voglia di scrivere il seguito... quindi grazie grazie grazie...

Che altro?
Non lo so,
forse Buona Pasqua :)

grazie ancora

A prestissimo
Chiara



  
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