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Autore: Evangeline_Litium    19/04/2014    1 recensioni
Avete mai avuto la strana sensazione di essere fissati dal buio, ragazzi?
Guardati da qualcosa di sconosciuto alle spalle, che aspetta solo che voi abbassiate la guardia per uccidervi senza destare alcun sospetto.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete mai avuto la strana sensazione di essere fissati dal buio, ragazzi?
Guardati da qualcosa di sconosciuto alle spalle, che aspetta solo che voi abbassiate la guardia per uccidervi senza destare alcun sospetto. Pensiamoci un attimo, credete veramente che il buio faccia paura ai bambini solo per il fatto di essere nero come la morte? Quante volte avete sentito o visto nell'ombra cose che non esistono nella mente razionale di un uomo, dando la colpa alla stanchezza o alla vostra fantasia?
I bambini hanno paura di ciò che si cela in quell'oscurità, ma anche le persone adulte ne hanno timore, solo che non lo dicono perché è "infantile" credere nel soprannaturale e in cose di questo genere.
Questo era quello che pensava anche Jasmine Katherson prima che venisse quel 21 Dicembre del 1978...
Nata nella città di Londra, Jasmine è nata l'otto Novembre del 1958. Brillante studentessa, non ha mai avuto problemi con la scuola o con la polizia essendo stata allevata da una famiglia molto agiata che l'avrebbero buttata in strada se avesse gettato fango sul nome della famiglia.
Il 20 Dicembre del 1978 la ragazza aveva da un po' più di un mese compiuto i 20 anni e si trovava a casa sua, stesa sul divano a mangiare un pacchetto di patatine davanti alla televisione. Stava guardando "All you need is cash" film comico uscito quell'anno. Di lì a poco sarebbe uscito il film "Les miserables" e fino ad allora sarebbe stata costretta a passare le sue giornate a vedere vecchi film o a leggere. In quel Katherson si era interessata molto al romanzo "Alle montagne dell follia" di Lovecraft, pubblicato nel 1936, lei lo definiva un capolavoro dell'horror e del soprannaturale.
Alle 2:14 di notte il campanello di casa suonò sette volte, svegliando così la londinese che si era assopita sopra al sofà e che aveva lasciato cadere il pacchetto semivuoto a terra, rovesciandone il contenuto sul tappeto pregiato a cui i suoi genitori tenevano tanto. Per fortuna quest'ultimi erano in vacanza in Germania e lei, con la scusa che doveva studiare per l'università, era riuscita a saltarsi il viaggio a Monaco.
Si alzò dal divano, barcollando, mezza intontita dal sonno che le pesava ancora sugli occhi verdi. Si avvicinò alla porta e con mano frettolosa cercò di accendere la luce che rimase spenta; doveva essersi fulminata la lampadina, come al solito. 
Appoggiò l'orecchio alla porta, cercando di capire se c'era qualcuno dietro di essa o se erano stati solo dei ragazzini fastidiosi che le volevano fare uno scherzo. Silenzio, non si sentiva nulla, solo i grilli con il loro frinire fastidioso.
Con passo ancora un po' malfermo, Jasmine si indirizzò verso la sua stanza e si buttò sul letto, addormentandosi quasi subito.
3:27 il campanello suonò altre tre volte. La ragazza si mise a sedere sul materasso di scatto, come svegliata da un incubo che le svanisce dalla mente come una stella cometa dal cielo notturno. Infastidita e quasi correndo, andò nella sala dove un'ora prima stava dormendo beatamente sul divano e notò che la TV era accesa; in alto il canale sulla quale era stata impostata "73".
Per tutti quelli che non lo sapessero, nel 1978 non era presente il canale 73.
Jasmine rimase a fissare il numero, come ipnotizzata dallo schermo bianco. Esatto, bianco, lo schermo era diventato completamente bianco e proiettava nella stanza una strana luce, quasi angelica se studiata con attenzione.
La ragazza presa com'era dalla televisione non si era minimamente accorta che la porta dietro di lei si era aperta di qualche centimetro e che qualcosa nascosto nell'oscurità stava tastando con quella che si potrebbe definire la sua mano il muro della casa.
L'essere battè tre colpi, risvegliando Jasmine che cadde a terra per lo spavento. Il cuore le batteva all'impazzata: la luce non si accendeva, la televisione era impostata su un canale inesistente e qualcuno aveva aperto la porta, cosa che aveva notato appena era caduta a terra, infatti, nella penombra della stanza, si notava la fioca luce dei lampioni fuori dalla stanza.
La porta si chiuse con un cigolio sinistro, poi si spense la televisione e la stanza ricadde nel buio più totale.
Una persona razionale che spiegazione dà a una serie di eventi del genere? Quale legge scientifica può spiegare quanto accaduto? Non credo esista alcuno scienziato che possa darci una risposta senza inventare o senza dirci che è stato tutto frutto della nostra fantasia, ma Katherson non era matta, anzi, era sanissima e tutto quello a cui riusciva a pensare in quel momento era un volto. Un viso che non aveva mai visto ma che in quel momento le si era impiantato nella testa; una faccia bianca, con due occhi piccoli e infossati molto chiari, le labbra mezze rotte, colorate dal sangue rosso che le ricopriva e un naso molto piccolo. A descriverlo sembra il volto di una persona non normale, al massimo di un killer, ma quello che questo volto faceva provare e Jasmine non glielo aveva fatto provare nessuno, paura. Una paura più grande di tutte le sue paure messe insieme.
Il buio la faceva quasi sentire cieca, iniziò a scalciare a urlare, poi qualcosa le afferrò dolcemente il mento, alzandoglielo. Due occhi che sembravano aver luce propria la stavano fissando. Sentì un ghigno, poi qualcosa la strinse a sé, una morsa agghiacciante della quale non ti puoi liberare; si sentiva bloccata da quel buio, lanciò un urlo, poi fu com risucchiata dal buio.
Quelli che abitavano vicino alla ragazza e che sentirono l'urlo nel pieno della notte, raccontano che dopo l'irruzione nella casa abbiano trovato un piccolo foglietto con una serie di punti e linee, che a loro sembravano abbastanza insignificanti.
Questo è quello che c'era scritto su quel foglio ".- ...- . - . / .--. .- ..- .-. .- / -.. . .-.. / -... ..- .. --- --..-- / .-. .- --. .- --.. --.. .. ..--.. " e la traduzione dal linguaggio morse è "Avete paura del buio, ragazzi?"
  
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