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Autore: sherry21    19/04/2014    7 recensioni
"Come poteva una piccola e insulsa liceale chiedermi se la amavo e poi mollarmi senza alcun ripensamento?"
Per la prima volta in tutta la sua vita, Law è stato lasciato da una donna e non lo riesce ad accettare.
Questo evento lo porta a fare delle cosiderazioni a cui non aveva mai dato tanto peso ...
Spero di aver incuriosito qualcuno, auguro una buona lettura! ^^
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amori quasi impossibili'
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Cuore e Mente
 
Era semplicemente impossibile.
Come poteva una piccola e insulsa liceale chiedermi se la amavo e poi mollarmi senza alcun ripensamento?
Certo che non la amavo, erano domande da fare?!
Io, Trafalgar Law, ero privo di emozioni e nessuno mi avrebbe tolto dalla retta via dell’egoismo e del menefreghismo totale.
Ero rimasto fermo per più di mezz’ora a fissare la porta d’ingresso, nella speranza di sentir suonare il campanello e di rivedere lei in lacrime che mi chiedeva di non lasciarla andare via per alcun motivo, ma più tempo passava più mi ricredevo.
Non le avevo mai dato adito di credere che ci potesse essere qualcosa di più, dalla mia bocca non erano mai uscite parole d’amore o promesse mielate come: “invecchieremo insieme”, eppure lei ci aveva creduto … perché?
La prima volta che l’avevo vista mi aveva colpito il suo carattere ostinato, ed ero convinto che sarebbe stato divertente passare con lei una notte di ferro e fuoco tra le lenzuola, ma non credevo che fosse così difficile convincerla.
Mai nessuna donna mi aveva detto di “no”, perché lei lo aveva fatto dopo quattro mesi che stavamo assieme? E perché lo aveva rifatto all’ottavo mesiversario?
Stupida ragazzina romanticona, aveva visto troppe volte cenerentola per i miei gusti … eppure mi sentivo così solo adesso, perché?
Mi ributtai sul divano a guardare la televisione, stavano trasmettendo quello zoppo e brizzolato del Dottor House … quando avrebbero finito di riciclare quel telefilm assurdo?!
Era sempre la solita solfa ogni serie.
Lui si drogava con il vicodin per non sentire dolore e per intontire la rabbia dell’ingiustizia che aveva subito, ma allo stesso tempo lo faceva per ricordarsi che gli essere umani sbagliavano in quanto esseri imperfetti e che non bisognava fidarsi di loro, ma soprattutto dei sentimenti.
Eppure ogni volta che iniziavo a vedere una sua puntata, non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo pensando a quanto fossimo simili.
Quando a quella ragazzina ramata le avevo risposto che non sapevo amare, lei mi aveva replicato: “Tu non vuoi amare, c’è una bella differenza.”.
che fossi anch’io come House?
Avevo paura di amare per il timore di trasformarmi in qualcosa in cui non mi sarei mai voluto rispecchiare?
No, per me non esisteva l’amore … eppure adesso sentivo la mancanza di quelle piccole manine morbide che erano solite ad accarezzarmi i capelli e ad abbracciarmi, perché?
Il telefono squillò e sorrisi vittorioso. Questa era la piccola Sherry che telefonava perché sentiva la mancanza della mia voce, e voleva augurarmi la buona notte come tutte le sere.
-Sapevo che mi avresti chiamato … - sospirai trionfante.
- … sapevi che ti avrei chiamato per una colecistectomia urgente? – disse la dottoressa Kureha.
Sbarrai gli occhi, forse per la prima volta in tutta la mia vita ero arrossito per la vergogna.
Come potevo aver sbagliato così spudoratamente?
- … sentivo che non avrei passato una serata tranquilla … - improvvisai pacatamente, mordendomi una mano dalla rabbia.
-Ti voglio qui in meno di un quarto d’ora, rischiamo una perforazione. La dottoressa Yuki ha trentotto e mezzo di febbre e non la faccio entrare in sala neanche fosse l’unico medico presente sulla faccia del pianeta terra … -.
… perché si era zittita di colpo?
- … invece di continuare a guardare Dottor House, muovi il tuo reale fondoschiena dal divano e corri qui, pelandrone!- mi riattaccò il telefono in faccia, era la solita e scorbutica vecchia zitella acida.
-Porca … ha sentito questa stupida sigla!- ringhiai spegnendo la tv.
House aveva ragione, non bisognava mai affezionarsi a nessuno, l’amore era una fregatura che ti faceva soffrire, e per quella sofferenza non c’era cura.

 
Ciao ^^”
Non so come mi sia venuto in mente di scrivere una one-shot come questa, spero che sia piaciuta a qualcuno ^^”
Questa è una piccola, ma veramente piccola riflessione personale che avevo fatto sulle somiglianze tra Law e il Dottor House partendo dalla storia “sentimentale” di Sherry e Traffy ^^”
Bene, credo di aver detto tutto. ^w^
Bye bye!
Sherry=^w^=
P.S.: Buona Pasqua a tutti! ^w^

Questa storia non è stata scritta a scopro di lucro ed eccezion fatta per i personaggi di mia invenzione (Sherry  ©), gli altri non mi appartengono e sono stati usati nel rispetto dei relativi copyright, ma la trama nella quale agiscono è di mia invenzione ©.
 
  
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