Luca era un normale ragazzo di 17 anni, aveva avuto un'infazia felice e drammatica, aveva molti amici, ma non era mai riuscito ad amare qualcuno.

Non riusciva a capire il suo orientamento sessuale poichè non si era mai attaccato sentimentalmente a qualcuno.

Se tutta la sua famiglia fosse morta lui sarebbe rimasto indifferente, neanche una lacrima sarebbe scivolata sulla sua guancia e per poi cadere a terra.

Tutti credevano che fosse normale ,ma non era così.Io fui l'unico a capire la sua depressione, ma non ci feci caso.

Mi lasciai condizionare dalla sua maschera.

Lui a scuola per gli altri era il più forte, il più intelligente, il più figo, "il bullo" e in fine il più problematico.

Il padre del ragazzo era morto quando aveva solo 4 anni proprio il giorno di S.Stefano.

Il giorno prima aveva passato il più bel natale della sua vita!

Finalmente un giorno in cui il padre e la madre stavano insieme!

La madre aveva un lavoro che la teneva lontana sia da casa che da suo figlio.

Quel natale lo passarono nella casa in montagna tra le alture del trentino, lo passarono guardano i suoi film di animazione preferiti e gustando i cibi che adorava mangiare!

Fu tutto fantastico finchè il giorno dopo, al suo risveglio, trovò la madre in lacrime e il padre portato via in barella... era morto di infarto.

Durante il funerale lui rimase impassibile, era troppo piccolo per capire cosa fosse successo, durante il funerale rimase da solo, la madre non era neanche venuta per colpa del suo lavoro.

Questo evento spezzo il suo cuore in due metà identiche: quella che provava sentimenti e l'amore per la sua famiglia e i suoi amici e dall'altra parte quella che comprendeva il dolore e la paura.

Quella che comprendeva il dolore prese il sopravvento e l'altra parte scomparve e non si rivide più.Il ragazzo anno dopo anno passava il periodo scolastico ridendo e scherzando con tutti: lui aveva sempre la battuta pronta e un sorriso stampato sulla faccia, sempre lo stesso.

A volte lo faceva sembrare inquietante, ma era una sua caratteristica, che lo rendeva unico.

Col passare degli anni riusciva ad essere felice solamente facendo soffrire gli altri, anche se quella non era proprio una felicità pura, era solamente la voglia sfrenata di avere qualcuno accanto che potesse capire il suo dolore, la sua tristezza e la sua profonda depressione.

***

Qualche giorno fa per colpa di questa sua ossessione è quasi arrivato ad uccidere un ragazzo senza motivo, come se ci fosse stata una voce nella sua testa a ordinarglielo.

Lui voleva solamente un vero amico in fondo in fondo!

Voleva qualcuno che gli stesse accanto seriamente!

Ha provato a stare con ragazzi e ragazze cercando di trovare conforto con un fidanzamento; ha provato anche a fare l'amore con loro ma senza risultati.

Era sempre triste anche se copriva il tutto con il suo aspetto e il suo sorriso inquietante.

Io provai ad essere suo amico in passato, ma lui non capì mai che avevo sofferto come lui.

Anche io ho perso mio padre per colpa di un infarto e non capisco quale sia il mio orientamento sessuale, ma ho continuato a combattere, senza smettere di lottare, ho avuto momenti di debolezza, ma mi sono sempre rialzato!

Anche se tutti a scuola mi davano del "gay" senza motivo io controbattevo continuando a chieder loro "perchè mi dici questo?" o "perchè mi hai offeso?" finchè loro non sputavano fuori senza volerlo che avevano problemi familiari o che il fratello li picchiava e insultava sempre.

Lui doveva avere una valvola di sfogo che lo facesse sentire bene.Io gli ho voluto bene e dopo quello che è successo l'altro ieri non so più che dire.

Io gli sono rimasto sempre accanto anche se lui non se ne rendeva conto!

Anche io non sono mai riuscito ad amare qualcuno!

Ma so che prima poi arriverà quella o quello giusto!

***

Tu sei l'unico a cui ho voluto bene nella mia vita.

Con affetto tuo amico Nicolò e ricorda di salutarmi Finnick, me lo hai promesso!

Addio amico mio

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RINGRAZIO CRISTINA PER AVERMI AIUTATO A CORREGGERE IL TESTO

RECENSITE IN TANTI