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Autore: Momoko21    19/04/2014    4 recensioni
Dal primo capitolo
"Noi due siamo caratterialmente incompatibili, diverse come il ghiaccio (io) ed il fuoco (lei), accomunate da due sole cose: i nostri genitori e la data del nostro compleanno. Da piccole riuscivamo anche ad andare d’accordo e a giocare insieme, ma, crescendo, i nostri caratteri assolutamente diversi hanno innalzato una barriera tra di noi, divenuta ormai infrangibile"
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Winter
-Che non ti venga in mente di farlo un’altra volta!!- urlai. Lo strillo, accompagnato dalla rottura di un piatto, era rivolto Summer, la mia scelleratissima sorella gemella.
“Noi due siamo caratterialmente incompatibili, diverse come il ghiaccio (io) ed il fuoco (lei), accomunate da due sole cose: i nostri genitori e la data del nostro compleanno. Da piccole riuscivamo anche ad andare d’accordo e a giocare insieme, ma, crescendo, i nostri caratteri assolutamente diversi hanno innalzato una barriera tra di noi, divenuta ormai infrangibile: a me piace leggere, a lei ascoltare la musica, io frequento moltissime materie extracurriculari ottenendo un ottimo profitto in ognuna di esse, lei ottiene buoni voti solo nelle materie artistiche, io vado d’accordo con Emily, la piccola di casa Wilson, al contrario suo che invece è legatissima al figlio del fratello morto di mia mamma, Ryan, con il quale io parlo a stento.
Differenza principale, però, è nel rapporto con i ragazzi: io ho avuto un solo ragazzo, fino ad oggi, che voleva bruciare velocemente TUTTE le tappe con la sottoscritta, benché io non fossi affatto pronta, mentre mia sorella, appena compiuti i 16 anni ha cominciato le sue avventure con l’altro sesso, decidendo di spassarsela tra tutti proprio con il MIO ex ragazzo ed adducendo come giustificazione la frase che avevo detto precedente settimana, cioè che tra me e Simon era tutto finito.”
Ecco spiegato il mistero dell’urlo e del piatto da portata rotto.
-Winter! Sei impazzita?? Quello è il servizio buono!!- disse mamma non appena entrò in cucina, vedendo i cocci sul pavimento piastrellato, mentre mia sorella rideva sotto i baffi svignandosela nella sua stanza.
-Scusami, mamma. È stato un momento di rabbia, non lo farò più- dissi a voce bassa, guardando fissi i resti di quel piatto da portata. Detesto essere rimproverata, specialmente quando è tutta colpa di quel mostro che i miei genitori chiamano “tua sorella”.
“Vorrei tanto urlare, piangere, sfogarmi con qualcuno, ma il mio carattere, tendenzialmente introverso non mi permette di stringere facilmente amicizia con qualcuno, motivo per cui sono completamente sola.
Emily è uscita con i suoi amici ed io non ho nulla da fare, se non immergermi nella lettura, cercando di immaginare che oltre la porta della mia stanza non vi sia un mondo terribile come quello reale, abitato da sorelle di facili costumi e cugini assolutamente insopportabili, ma al contrario eroi leggiadri come quelli dei film o dei libri di avventura.”
 
Summer
-Ahahah! Winter stava ribollendo dalla rabbia- dissi a Ryan con voce euforica.
-Ma non ti pare di essere crudele con tua sorella?- domandò mio cugino, comprensivo come al solito.
-Ma va’! Punto primo, sai da quanti mesi mi piaceva Simon, anche se è un cretino ed è inadatto ad essere il ragazzo di qualcuno. Punto secondo, anche se non ne capisco il motivo, lei non ti sopporta! Quindi evita di essere amichevole con lei ma concentrati sulla sottoscritta- pronunciai le ultime parole indicandomi, imitando il comportamento di Ashley, la cretina della scuola.
Lui fece un ghigno, rispondendo che io ero già la sua migliore amica e che lo sarei stata per sempre, mentre si dirigeva verso la porta d’ingresso della nostra stanza.
“Quando era piccolo, i genitori di Ryan morirono in un incidente stradale e mia madre, sorella dell’ormai defunto padre di mio cugino, lo accolse in casa nostra. Io e lui eravamo già molto amici, ma i miei genitori volevano lasciargli un po’ di privacy, sostenendo comunque che la convivenza di due ragazzini di sesso diverso in una stessa stanza andasse evitata, motivo per cui cominciai a dividere la camera da letto con Winter. Tempo una settimana che le sue bambole erano state tutte decapitate dalla sottoscritta ed i miei cd preferiti graffiati da quella smorfiosa. I nostri genitori stavano impazzendo per i continui richiami ad ogni ora del giorno e della notte e le punizioni non risultarono sufficienti a mutare la situazione, motivo per cui ora divido la stanza con mio cugino che, fortunatamente, sembra aver quasi dimenticato il dramma della scomparsa di zia Sarah e zio George.”
Infilai gli auricolari nelle orecchie tuffandomi nel letto, riproducendo la mia canzone preferita: Child in Time, dei Deep Purple, mentre il mio cane, Ringo Star, si dirigeva con aria bellicosa verso il letto.
-Cosa c’è, Ringo? Hai forse saputo che ho fatto arrabbiare la tua padroncina preferita e sei venuto qui per farmela pagare?- dissi scherzando, rivolta verso di lui, pur effettivamente convinta che lui preferisse la compagnia di Winter alla mia. Di sicuro lui non sa che la sua bella padroncina voleva rasargli il pelo quando era ancora un cucciolo che la terrorizzava!
Lui, come percependo i miei pensieri, cominciò ad abbaiare anche se fu necessaria solo qualche coccola per tranquillizzarlo.
Nel frattempo, la porta di casa sbatté. Probabilmente Emily era tornata.
“Quella ragazzina è troppo poco delicata, sembra un maschiaccio!”
 
Emily
“Mi dispiace essere già rientrata a casa. I miei genitori mi trattano come  una poppante, fissando il coprifuoco alle 21.15. Insomma, ho quasi 15 anni, credo di poter rientrare almeno alle 22.30! Summer, che invece ha solo 2 anni più di me, può andare in discoteca e rientrare anche a mezzanotte, se c’è Ryan con lei! Winter generalmente non esce mai di casa, quindi non posso fare paragoni.
Winter è quella che preferisco delle mie sorelle, è dolce e comprensiva, non urla per qualsiasi motivo come fa quella strega di Sum, mi dispiace sinceramente che non abbia alcun amico. Il problema è che lei, facendosi comandare a bacchetta dalla sua timidezza, non permette a nessuno di conoscerla, anche se in molti lo vorrebbero.”
-Tu hai bisogno di uscire- dissi entrando nella sua stanza, distogliendola dalla lettura del suo libro preferito, Cime Tempestose.
-E perché dovrei, scimmietta?- domanda lei accennando un sorriso, è l’unica a cui permetto di chiamarmi così.
-Perché sei simpatica, intelligente ed oggettivamente una bella ragazza, con i capelli rossi e gli occhi chiari-.
-Si, Em, ho anche io uno specchio, so come sono i miei capelli ed i miei occhi- rispose lei sorridendo.
-Dai, scema, hai capito!- insistevo io.
-Si che ho capito! Grazie di cuore per l’interessamento- disse con il suo sguardo più dolce ed io corsi ad abbracciarla mentre lei diceva –Aah, la mia scimmietta che non vuole crescere-.
“In realtà non è così! Io voglio crescere, ma non voglio avere difficoltà e complicazioni nella vita, mi basta avere buoni voti a scuola, Cass, la mia amica del cuore e Robbie, il mio migliore amico. Pensandoci, però, il fatto di non volere complicazioni mi impedirà di avere un ragazzo. Poco male, diventerò un’ambiziosa single in carriera.”
 
 
 
 
 
  Ciao a tutti! Ecco una storia appena cominciata e mi dispiace che il primo capitolo non sia molto lungo, ma si tratta comunque solo di un'introduzione!! 
Cosa ne pensate?? Io sono davvero contenta di averla pubblicata e spero che recensiate in tanti con commenti sia belli che brutti, purchè costruttivi!! :D 
A presto, 
Momo

 
  
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