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Autore: mi_rendi_felice    20/04/2014    0 recensioni
dafne, semplice giornalista, si troverà indecisa se amare e fregarsene di tutto. o ascoltare la sua testa e volatre pagina, ancora una volta. lasciare tutto indietro e ricominciare da capo. un'altra vita e altri amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 1
“per sempre”
Quelle due parole mi rimbombano nella testa e aprono una vecchia ferita, forse mai chiusa. Sospiro e finisco la colazione. Sono le 7,30 di mattina e devo andare a lavoro. Ho finito gli studi da un anno ormai e lavoro per una famosa rivista di Londra come giornalista. Prendo la borsa e indosso le mie inseparabili vans rosse. L’aria mattutina mi fa muovere i capelli lunghi e castani. Cammino veloce per raggiungere la fermata del bus, si trova pochi minuti da casa. Prendo le cuffiette e le infilo nelle orecchie, metto la riproduzione casuale e quasi non scoppio in lacrime quando sento le “More than this”. Ok, lo ammetto, sono loro fan. Loro, di quei cinque “scemi” che con il loro sorrisi mi fanno provare mille emozioni. Pur vivendo a Londra non li ho mai incontrati. Mai e poi mai. Sospiro e mi siedo in fondo alla piccola navetta cercando di isolarmi e godendomi qui pochi minuti che mi restano prima di entrare nell’inferno totale. Amo il mio lavoro, ma di lunedì è la cosa più brutta che ci sia.
Spingo la porta ed entro nel locale. Sento già i chiacchiericci di sotto fondo. Scuoto la testa ed oltrepasso il corridoio azzurro. Apro una porta in legno, e mi ritrovo davanti tutti gli impiegati che ridono e scherzano bevendo lo spumante. Scoppio a ridere e mi svesto.“eccola qui!” esclama Maria spingendomi davanti al tavolo e porgendomi un bicchiere con il liquore.“cosa si festeggi?” domando ingoiando il liquido, si zittiscono tutti e mi guardano confusi. Il sorriso che avevo sulle labbra scompare. “come cosa si festeggia?” domanda Angy facendosi spazio tra la folla e venendo di fronte a me, la fisso perplessa. “oggi è il tuo compleanno cara la mia Dafne” risponde incrociando la braccia. La fissa e sputo tutto il liquido che avevo in bocca.  “aspetta …. Cosa?” urlo alzandomi e prendo il telefono per chiamare. Esco dalla stanza e mi lascio cadere per terra appoggiando le spalle contro il muro.
“ciao mamma” dico mordendomi il labbro inferiore. “tesoro, allora ti sei ricordata” dice felice, e sono sicura che sta sorridendo. “mi manchi” sussurro stringendo il telefono e sospirando, sento che le lacrime stanno salendo agli occhi. “anche tu, quando trovi un buco vieni qui a trovarmi” continua in modo dolce. Quando ho saputo che avrei dovuto trasferirmi a Londra mi dispiaceva andarmene, mio padre è morto due anni fa a causa di un tumore e questo a reso mia madre fragile e spesso depressa. “te lo prometto” rispondo sorridendo debolmente.
Delle voci catturano la mia attenzione, mi alzo e cammino lungo al corridoio trovandomi davanti ad una stanza, la porta è socchiusa. Intravedo delle figure sedute che ridono e parlano tranquillamente. “signorina?” domanda una voce dietro di me, mi volto spaventata e quasi non gli sbatto contro. Era un uomo che non avevo mai visto prima d’ora, sulla cinquantina e dall’aria cattiva. “m-mi scusi” sussurro correndo via e ricordandomi che c’era mia madre al telefono.
                                                                                                         ***
“non ne posso più” esclamo stampando l’ultimo foglio e lasciandomi andare sulla sedia blu. Angy scoppia a ridere e mi fissa. “pensa che siamo solo all’inizio, da quanto ho capito, dobbiamo fare degli articoli su cinque ragazzi, ma non si sa ancora chi” esclama alzando le spalle e tornando a fissare il computer. “cinque ragazzi hai detto?!”, le annuisce concentrata. Sorrido, sto di nuovo iniziando a farmi i film mentali. Non possono essere loro, figuriamoci. Scuoto la testa e mi alzo per andare a prendere il caffè, sento ancora delle voci nella stanza, ma non posso guardare perché è chiusa. Raggiungo la fine del corridoio e metto i soldi nella macchinetta del caffè, ma come sempre non va. “daii” dico quasi esasperata iniziando a tirarli dei pugni, non può finirmi il caffè, non adesso. “ehy, ehy piano” dice una voce dietro di me afferrandomi il polso. Quella voce, la conosco troppo bene. Tremo al suo tocco e lo vedo affiancarsi a me e inserire altra moneta. Fiso ogni suo minimo movimento come fosse dio sceso in terra e sorrido quasi scoppiando a piangere quando mi porge il caffè. Lo prendo con mano tremante e lo fisso allontanarsi, gira la testa per guardarmi e sorride. “mi devi un caffè, piccola” fa l’occhiolino e rientra nella stanza chiudendo la porta dietro di se e lasciandomi tremante nel corridoio.
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ciao ragazze, mi presento brevemente. Io sono Francesca, ho 14 anni e vivo in Italia. ho deciso di scrivere questa FF (la prima) perchè sono una directioner. spero davvero che vi piaccia, accetto anche critiche, così miglioro se volete potete seguirmi su Twitter -----> http://twitter.com/FraSoffientin
-FRANCI <3<3
  
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